PaP: “Incendio ex Telecom Viareggio: una storia di abbandono ed esclusione sociale.

” E’ di ieri la notizia dell’incendio alla ex sede Telecom a Viareggio, dietro la stazione, da anni rifugio di senzatetto e meta di criminalità.
Perché è questo l’inevitabile destino a cui vanno incontro strutture pubbliche lasciate in stato di abbandono, di cui Viareggio trabocca.
Questo genere di “incidenti” accade proprio perché molte persone, che non hanno dove trascorrere la notte e dove ripararsi dal freddo, si trovano costrette a rifugiarsi in strutture non idonee.
Possiamo tranquillamente affermare che l’assenza di adeguate politiche per il sociale a Viareggio sia in buona parte causa di certe vicende.
A fronte di una emergenza abitativa sempre più grave, che andrà peggiorando col sopraggiungere dell’inverno e con le politiche antipopolari del Governo Meloni, a Viareggio sono innumerevoli le case abbandonate, ma in buono stato, che potrebbero essere recuperate e destinate a tamponare il problema dell’emergenza abitativa.
Il disagio sociale viene sempre affrontato (e male, tra l’altro) come un problema di ordine pubblico, anziché un problema sociale: dove infatti non vice il totale disinteresse, come nel caso della ex Telecom, l’amministrazione Del Ghingaro preferisce nascondere la polvere sotto il tappeto sgomberando i luoghi (qualora fossero occupati) e murandone gli accessi.
Sono tuttavia comprensibili anche le preoccupazioni dei residenti della zona, ma non è gettando la gente in mezzo alla strada, o fingendo che non esista un disagio sociale, che si persegue il tanto agognato decoro.
Non è lasciando i luoghi in stato di abbandono che si combattono degrado e criminalità.
Da anni Potere al Popolo, insieme ad altre organizzazioni sul territorio, si batte perché il disagio e l’emergenza abitativa a Viareggio vengano affrontati come un probema sociale, anziché come una questione di ordine pubblico o anziché ignorarne direttamente l’esistenza, come più spesso accade.
L’incendio alla ex Telecom è solo l’ultima vicenda sintomo di abbandono dei luoghi e delle persone, mentre solo due settimane fa moriva un senzatetto che “viveva” sotto un cavalcavia.
Così, mentre Giorgio Del Ghingaro è impegnato a far pulire pensiline e a parlare della Juve su Facebook, noi invitiamo Viareggio a fare fronte comune nel pretendere che vengano messe in campo soluzioni serie e dignitose per combattere l’abbandono dei luoghi e delle persone senza casa, talvolta anche costrette alla criminalità per sopravvivere, nell’interesse sia di chi vive questo disagio sulla propria pelle, sia di chi, come i residenti, lo subisce indirettamente, in termini di degrado ed insicurezza.”

Potere al Popolo Versilia

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