RIuscita la festa del Carnevale Varignano.

Piccolo ma genuino e vivace è tornato il Carnevale Varignano. Un carnevale fatto dal basso, con lo spirito popolare, che punta sull’integrazione e la solidarietà. La giornata è stata presentata dall’attore Roberto Panichi che assieme alla maschera Gusmano Menestrello del Varignano hanno fatto gli onori di casa. Presenti le maschere degli altri rioni. La musica del carnevale è stata messa dai ragazzi del Cantiere Sociale Versiliese, la merenda è stata realizzata dall’oratorio “Insieme è più bello” presenti anche i ragazzi della scuola popolare Pancho Villa e il circolo Il Fieninile. Due i momenti salienti l’arrivo di Burlamacco con i ragazzi della scuola calcio e il concorso “I MI carri” promosso dal Collettivo “Dada Boom” di cui parleremo dettagliatamente più sotto.

I ragazzi della scuola calcio hanno sfilato con la bandiera ialiana e quella marocchina, visto i tanti bambini provenienti da quel paese. e tutti con la maglia bianconera del Viareggio I bimbi hanno applaudito la squadra del Varignano che ha vinto il mondialito dei rioni a Gennaio. A tutti i giocatori del mondialito è stata data una foto ricordo mentre veniva esposta la coppa.

La giornata ha visto anche l’intervento poetico di Licia Forlivesi e l’assegnazione di un nuovo premio chiamato l’ “Amico del Menestrello” che verrà assegnato ogni anno ad una persona meritevole di avere fatto qualcosa per il quartiere Varignano o per la città di Viareggio. Quest’anno è stato assegnato ad Alessandro Giannetti con la seguente motivazione: “Visto l’impegno profuso in anni prima in via Mingetti all’Officina Dada Boom con Art Happening mostre e iniziative artistiche varie, poi nello spazio RicreAZione all’interno del Cantiere Sociale Versiliese, per avere da anni pensato e progettato il “Concorso I Mi CARRI”, per avere recupearato graficamente la maschera di Gusmano”

E stato lanciato inoltre un chiaro messaggio di pace per un carnevale demilitarizzato accettando l’invito a a partecipare alla banda della pace promossa per domenica 19 in Piazza Margherita alle 13,30 da Don Luigi Sonnefeld.

In serata “I MI CARRI” hanno sfilato alla parata del rione Darsena ed ecco nel dettaglio la breve scheda tecnica con le foto

I MI CARRI

CI PISCIANO ADDOSSO E DICONO CHE PIOVE Realizzato dalla Temibile

Piove gente PIOVE Ma na segaaaa Sono i potenti, farabutti, padroni arroganti che ci fanno vivere così! E il mi carro quest’anno è la vignetta della riscossa! Un invito a tutti e tutte le diseredate e i diseredati del pianeta come noi, a rimandare indietro ai potenti almeno la metà di quello che ci fanno vivere! Il reodadismo si mette a servizio, e offre la sua schiera di pappagalli contemporanei per trasformare il loro piscio in birra.

LIBERI TUTTE Realizzato dal Mercatino Liberi Tutte

Al di sopra delle logiche capitaliste che impoveriscono territori e persone sorge un albero che simboleggia un mondo diverso, un mondo eco-femminista, dove viene ristabilito un rapporto donna/uomo – natura volto a proteggere e tutelare il territorio e noi stesse, senza andare a depredare, distruggere ed inquinare.

CHE LA PACE SIA CON VOI Realizzato da Jacopo Gori teatrante

Che la pace sia con voi. Una guerra fatta da uomini. Una pace fatta con il sangue di uomini donne vecchi e bambini. Una guerra di pace. Una missione di pace fatta con la guerra. Quanta ipocrisia in questa martoriata terra.

CASA DOLCE CASA Realizzato dalla Brigata Mutuo Sociale per l’Abitare

Per tanti la casa è un sogno, per indigeni e migranti, per anziani e bambini. Il diritto all’abitare è negato da una politica insensibile all’urlo dei vecchi e nuovi poveri. Cosa fa l’amministrazione? Sgombera, nega residenze e quindi invece di risolvere il problema lo aggrava. A chi è senza casa non resta che resistere e occupare e cercare solidarietà da chi è sensibile.

IL POTERE OCCULTO realizzato da Mattia Del Chiaro

Parla della cattiva gestione economica a livello internazionale dove un grosso drago rappresenta l’egoismo dei ricchi che guadagnano sempre di più mentre il resto del mondo è sempre più povero.

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