Sfratto per donna incinta rinviato a Viareggio grazie all’intervento di AS.I.A. e Brigata.

“Venerdì 18 marzo siamo intervenuti, assieme al asindacato AS.I.A. USB, per una mediazione e siamo riusciti a rinviare uno sfratto all’ex Campo d’Aviazione a Viareggio al 11 maggio. Una donna incinta con una bambina di cinque mesi e il compagno agli arresti domiciliari rischiavano di finire rispettivamente in mezzo alla strada e in carcere. Adesso auspichiamo che in due mesi di tempo i servizi sociali del comune si attivino per trovare una soluzione. L’emergenza abitativa, purtroppo, non accenna a diminuire. Gli sportelli dei sindacati sono pieni di appuntamenti per famiglie con morosità incolpevole. La nostra lotta e il nostro impegno per quanto utili a tamponare non sono sufficienti a risolvere un quadro drammatico che si è, ulteriormente, complicato a causa della pandemia e della crisi economica. Servono risposte politiche a livello nazionale e comunale che purtroppo non ci sono.”

Brigata Mutuo Sociale per l’Abitare

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Ben tredici realtà ambientaliste si uniscono a Pietrasanta per contrastare il progetto di 90.000 metri quadrati di cemento.

Stamane venerdì 18, presso il circolo ARCI CRO di Valdicastello a Pietrasanta si è tenuta una conferenza stmpa promossa dal Coordinamento Ambientalisti composto da ben tredici realta ecologiste tra comitati e associazioni: Comitato Tallio Valdicastello, Comitato Le Voci degli Alberi, Comitato contro la discarica ex cava Viti, Associazione Tutela Ambiente Versilia, Italia Nostra, Comitato Indipendente per la trasparenza e la Partecipazione Seravezza, Apuane Libere, WWF Alta Toscana, Extincion Rebellion, Comitato Salvaguardia e Tutela del Bosco delle Pioppete e zone Limitrofe, Legambiente Versilia, Amici della Terra Versilia.

“Il tempo è poco” è stato detto dai partecipanti alla conferenza stampa. “Poco per realizzare quell’inversione di tendenza nel progettare la qualità della vita dei cittadini di Pietrasanta e dei turisti in visita alla nostra città. Poco tempo perché ogni giorno che passa è un giorno in meno per mettere uno stop alla sopraffazione dell’ambiente a favore degli interessi dei pochi producendo un’inevitabile dispersione del patrimonio che dovrebbe invece appartenere all’insieme degli esseri viventi: umani, animali, vegetali; poco tempo per fermare il consumo di suolo che si vuole giustificare col canto delle sirene dello sviluppo economico e che invece genera un reale impoverimento di tutti noi, non solo per i danni ambientali diretti, ma per l’effetto domino che partendo dall’albero abbattuto, passa dal bosco tagliato alla discarica incontrollata, dall’escavazione selvaggia all’antropizzazione del lago, e via così in una catena consequenziale incontrollata che cresce, moltiplica i danni e sfocia inevitabilmente nel riscaldamento globale, nel cambiamento climatico, nello scioglimento dei poli, nella desertificazione. No, non è un’esagerazione: il tempo è finito. Il cambiamento deve iniziare qui, adesso, su ogni territorio, sulla nostra terra, sul nostro comune. Perché tutto è collegato: mare, lago di porta, Versiliana, pinete, pioppete, singole piante e alberi in filare, aree agricole, montagne, falde acquifere, tante situazioni diverse da tutelare, da preservare che vanno a costituire un unicum armonioso e collegato. Per questo anche noi abbiamo sentito il bisogno a nostra volta di collegare le molte organizzazioni ambientaliste impegnate in città, sulla Marina, nelle frazioni e nei quartieri del comune di Pietrasanta in un grande Coordinamento Ambientalista: perché ogni situazione presidiata è comunque unita alle altre e perché gli appetiti generati dal PNRR e dalle enormi disponibilità finanziarie conseguenti agli interventi dedicati agli investimenti post covid hanno già messo in moto una macchina speculativa che non avrà alcuno scrupolo a produrre devastazione e cementificazione con il solo scopo del lucro immediato. Oggi non possiamo più permetterci divisioni, particolarismi, distinguo: la consapevolezza di ciò ci ha portati in tempi rapidissimi a condividere un percorso comune, obiettivi comuni, ha prodotto una grande intesa che non può prescindere dall’indipendenza da qualsivoglia organizzazione partitica, ma che è in grado di completare la conoscenza del territorio, delle specifiche situazioni e delle competenze che ogni organizzazione ha sviluppato nei molti anni di militanza con una visione d’insieme in grado di individuare e rappresentare tutte le sinapsi presenti sul territorio.” Insomma parole chiare e decise che lasciano intendere che la battaglia ambientalista a Pietrasanta è destinata a farla da protagonista anora. Intanto il 15 marzo al CRO di Solaio c’è stata una assemblea del costituendo Comitato per Cava Ceragiola, che potrebbe aggiungersi assieme ad altre organizzazioni locali e nazionali, alla lotta per opporsi alle storture del piano strutturale e del piano operativo del Comune di Pietrasanta che prevedono nuove costruzioni per oltre 90.000 metri quadrati che andranno a invadere territori fragili e preziosi per favorire urbanizzazioni e lottizzazioni, ampliamenti di aree artigianali e commerciali.

Seguiremo con la massima attenzione lo sviluppo di queste realtà.

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Il PCL, a Pietrasanta, è sceso in piazza in modo autonomo e alternativo alla fiaccolata delle istituzioni.

In molte città di Italia chi è contro la guerra scende in piazza. Molte volte lo fa in modo confuso partecipando a cortei contraddittori; che da una parte invocano la pace e che dall’altra invocano il sostegno, con armi, ad una delle due parti nel conflitto. Giovedì 17 marzo per le vie di Pietrasanta promossa dai quattro comuni della Versilia Storica si è svolta una fiaccolata a cui hanno partecipato un 150 persone. In testa, al corteo, il senatore di Forza Italia, Massimo Mallegni, ed esponenti politici locali di PD, Lega, Fratelli di Italia e Forza Italia tutti appassionatamente insieme, in una ipocrita zuppa. Tra Piazza Statuto e Piazza del comune, invece, si sono mossi i militanti del Partito Comunista dei Lavoratori (PCL) che hanno dato vita ad una mobilitazione dai numeri sicuramente più ridotti ma con parole d’ordine più chiare. Così mentre in Piazza del Duomo la destra, e quello che resta della sinistra, cantavano l’ Ave Maria, in Piazza Statuto il PCL cercava di dare voce ad una vera opposizione ad OGNI guerra imperialista, per ribadire il concetto di guerra alla guerra e non lasciare ulteriore spazio al pacifismo ipocrita da salotto e che senza vergogna arma quel paese per il quale chiede il cessate il fuoco. Il volantino distribuito dal PCL termina con lo sloga:” Non un’arma, non una base, non un soldato alla guerra dei padroni.”

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Repubblica Viareggina spiega perché Viareggio non è divenuta capitale della cultura e critica Del Ghingaro.

“Siamo profondamente dispiaciuti che Viareggio non sia stata scelta come capitale della cultura ma non ci aspettavamo un esito diverso, visto il modo pressapochista con cui l’amministrazione ne ha avanzato la candidatura. Senza una reale partecipazione della cittadinanza al progetto e senza la collaborazione coi i comuni limitrofi non era possibile raggiungere tale risultato. L’amministrazione Del Ghingaro ha fallito anche questo obiettivo che tanto sbandierava. Una amministrazione che accatasta le oceaniche di Giulio Turcato in uno scantinato e che fa trattare, dai suoi giardinier,i delle istallazioni artistiche come cespugli, come è avvenuto per le “sparapigne” di Alessandro Giannetti al museo popolare Giak Verdun, è una amministrazione che non ha alcuna sensibilità artistica e culturale.”

Repubblica Viareggina

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Granato (Pap): Attenzione! All’aeroporto di Pisa caricano armi per l’Ucraina e le spacciano per aiuti umanitari.

“Ai lavoratori e alle lavoratrici dell’aeroporto civile Galilei di Pisa era stato detto che avrebbero dovuto caricare aiuti umanitari destinati alle popolazioni ucraine: cibo, medicinali e altro materiale per affrontare le sofferenze dovute all’invasione russa.
Ma quando, pronti e (immagino) contenti, erano sul punto di caricare pacchi di solidarietà, si sono trovati davanti merce di tutt’altro tipo: casse piene zeppe di armi, munizioni, esplosivi! Un carico di morte e non di vita!
I lavoratori e le lavoratrici hanno incrociato le braccia.
Non hanno caricato le casse di morte. Si sono rifiutati di eseguire l’ordine.
Io sono con loro e unisco la mia voce a quella dell’USB che chiede di fermare immediatamente questi voli di morte mascherati da aiuti umanitari!

Il senatore Matteo Mantero di Potere al Popolo ha depositato un’interrogazione parlamentare per chiedere trasparenza sull’invio di armi all’Ucraina.
Che cosa dice il Governo a riguardo? Che tipo di armi si voleva che i lavoratori dell’aeroporto di Pisa caricassero per la Polonia e quindi per l’Ucraina? E perché sono stati mascherati come ‘aiuti umanitari’?
Attendiamo risposta dal Ministro della Difesa Lorenzo Guerini.
Giuliano Granato, portavoce nazionale Potere al Popolo

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Bestierare e DJ Amaro al Cantiere Sociale Venerdi 18 marzo.

Venerdì 18 marzo a partire dalle ore 19 presso il Cantiere Sociale Versiliese, in via Belluomini 18 a Viareggio, le BESTIERARE + DJ AMARO live
https://fb.me/e/1C8eu7y45

Apericena e concerto. L’ingresso è riservato ai soci ARCI (chi non è tesserato potrà tesserarsi la sera stessa.)

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Striscione contro Mauro Moretti. La polizia prende le generalità a tre militanti di Repubblica Viareggina.

“La decisione di Mauro Moretti di non rinunciare alla prescrizione nel processo sulla strage ferroviaria di Viareggio, smentendo ciò che aveva più volte affermato in precedenza, ci disgusta ma non ci sorprende. La parola di simili personaggi vale zero. Ci spiace, però, che sia l’ennesima ferita inferta ai familiari delle vittime della strage che da ben dodici anni lottano per avere verità e giustizia. La decisione della cassazione di non riconoscere l’aggravante dell’incidente sul lavoro prima e lo slittamento di un mese per un ritardo sulle traduzioni al nuovo processo di cassazione fanno perdere la già poca fiducia nella giustizia. Come Repubblica Viareggina rinnoviamo ai familiari della strage la nostra piena solidarietà e continuiamo a criticare duramente l’atteggiamento di un “oligarca” come Moretti, uomo plurimilionario che ha amicizie e interessi ovunque. Mercoledì sera nei pressi della stazione ferroviaria, lato Migliarina, abbiamo appeso uno striscione con su scritto. “La prescrizione per l’oligarca Mauro Moretti è una vergogna.” Tre nostri militanti dopo avere appeso lo striscione sono stati fermati da una volante della polizia che ha chiesto loro le generalità. Nessun problema, perché crediamo esista ancora in questo strampalato paese la libertà di espressione e la possibilità di criticare anche gli uomini ricchi e potenti. Sarebbe bizzarro e singolare che mentre il signor Moretti riesce a svignarsela dalle proprie responsabilità e che responsabilità, 32 morti sulla coscienza, magari qualcuno in procura decidesse di aprire un fascicolo per uno striscione. Detto questo continueremo a contestare questo signore arrogante che riteniamo uno dei responsabili della morte dei nostri concittadini. “

Repubblica Viareggina

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Camaiore Popolare risponde a Pezzini: “A sfidare il centrosinistra ci siamo noi.”

“Pezzini non sa chi sfiderà il centrosinistra alle prossime amministrative? Forse gli sfugge che da mesi è stata presentata una lista, Camaiore Popolare, guidata dal candidato sindaco Enrico Marchetti. 
Durante questi mesi, anziché rimanere in attesa degli ordini da Lucca o Firenze, abbiamo portato avanti iniziative sul territorio, per scrivere il nostro programma in modo condiviso coi cittadini e per far conoscere alla cittadinanza il nostro candidato. Per noi il civismo non è solo cercare di coinvolgere qualche personaggio noto, ma prima di tutto rispondere alle esigenze che tutti i giorni arrivano dal mondo del volontariato e dell’associazionismo. La nostra indipendenza dal centrosinistra di Pierucci è stata una scelta dettata dalla volontà di rompere con una politica che troppo spesso si rifugia nelle segrete stanze senza ascoltare il territorio; notiamo che anche altrove questo avviene allo stesso modo. Lanciamo una provocazione: da mesi ci confrontiamo con tutti i comitati del territorio, ascoltandone le proposte e costruendo assieme soluzioni. Se, come dichiarato, Pezzini vuole trasformare la propria lista in un comitato, siamo disponibili ad ascoltare anche lui e a proporre soluzioni in linea con i valori di Camaiore Popolare: solidarietà, partecipazione, tutela dell’ambiente e dei beni comuni. Lo promettiamo: anche se siamo comunisti, non mangiamo i bambini.”

Camaiore Popolare

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Azione di NUDM che vuole Ondina assieme a Burlamacco. Iniziativa partecipata della Casa delle Donne in Piazza Mazzini a Viareggio.

Iniziativa partecipata quella promossa dalla Casa delle Donne di Viareggio per l’8 marzo, in Piazza Mazzini. Tantissime persone in cerchio e microfono aperto per numerosi interventi di pace contro la guerra, per le lotte sociali, per il femminismo contro il patriarcato. Hanno aderito: Amnesty International Versilia, ANPI Lucca e Versilia, ARCI Lucca e Versilia, Brigata Mutuo Sociale per l’Abitare, Cantiere Sociale Versiliese, Coldiretti Donne Impresa Lucca, Coordinamento Donne SPI CGIL, Collettivo “Dada Boom”, Fondazione Milziade Caprili, Friday For Future Versilia, Gruppo Agesci Viareggio 3, Il Mondo che Vorrei, Libera presidio Rossella Casini, Non Una di Meno Viareggio, PCRF – Italia, Porti Aperti, Spazio Libero Massarosa, Sportello Free To Be. Finiti gli interventi i Pedra Samba hanno suonato.

Non Una di Meno Viareggio con il sostegno di Repubblica Viareggina, Collettico “Dada Boom”, Cantiere Sociale Versiliese, Rione Varignano e Potere al Popolo ha fatto un’azione simbolica collocando accanto alla statua di Burlamacco una sagoma di Ondina e chiederà ufficialmente all’amministrazione comunale a alla Fondazione Carnevale di aggiungere una statua di Ondina sul Belvedere assieme a Burlamacco perché essendo anche Ondina maschera ufficiale le donne possano sentirsi meglio rappresentate. L’iniziativa prende spunto dallo sketch del rione Varignano “Ondina una di noi” presentato al festival di Canzonissima dei rioni.

La giornata si è conclusa alla zona fucsia dove Non una di Meno Viareggio ha aggiornato il triste nunero di vittime di femminicidi aggiungendo panueli fucsia.

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Il ricordo di Massimo Mencarini da parte di Filippo Antonini presidente provinciale ANPI.

“Care Compagne e Cari Compagni, purtroppo, ieri è morto Massimo Mencarini, meglio conosciuto da tutti a Viareggio, come l’ingegner Mencarini. Dopo Emiliano, se ne va un altro pezzo di quella generazione di giovani che si era formata negli anni sessanta e settanta, nelle lotte studentesche e nel solco dei valori della Resistenza. Infatti, Massimo aveva partecipato ai movimenti studenteschi, alle proteste del febbraio 1967 a Viareggio, ai fatti della Bussola, al sessantotto pisano e aveva militato nei partiti e nelle organizzazioni di sinistra, ma anche nel volontariato e nell’associazionismo, portando sempre il suo contributo umano e professionale. In questi ultimi anni, in ogni occasione, era sempre stato presente a fianco delle vittime della “Strage di Viareggio”, prestando all’interno dello stesso processo, a titolo completamente gratuito, le proprie competenze professionali, quale consulente tecnico dei familiari e dell’associazione “Medicina Democratica”. Discutere con Massimo non era facile, sempre preciso, puntiglioso, preparatissimo ed informatissimo, mai banale! A tratti direi anche disagevole, proprio per la sua caratteristica di non fare mai sconti a nessuno. Per Massimo, come in tanti altri della Sua generazione, l’esercizio della politica ha coinciso sempre con un profondo antifascismo, manifestato ovunque e comunque. Ciao Massimo, Ti saluto ricordandoti dietro la griglia alla “Festa dei Partigiani Sempre” con il cappello da cuoco rosso e come amavi definirti, “Un comunista eretico”!!”

Filippo Antonini- Presidente Provinciale Anpi

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