E’ Bruno Belluomini il nuovo segretario di Rifondazione Comunista di Viareggio.

Il circolo Nilo e Milziade Caprili del Partito della Rifondazione Comunista ha eletto i suoi nuovi dirigenti. Segretario è stato eletto l’architetto Bruno Belluomini, di anni 74. con una ricca esperienza di impegno politico visto che in passato ha ricoperto l’incarico di consigliere comunale sia a Viareggio sia a Capannori. Bruno Belluomini è stato candidato anche nella lista di Viareggio a Sinistra che Rifondazione Comunista ha cosntribuito a sostenere alle ultime elezioni. Fanno parte della nuova segretareia, anche Davide Puccinelli che ricoprirà il ruolo di tesoriere, Rosella Ciccarelli, Aurora Ferrara, Egisto Sani e Samuele Soddu.

Al nuovo gruppo dirigente porgiamo i migliori auguri di buon lavoro.

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Articolo 1: “A Viareggio siamo di fronte ad una forma di autismo politico”

“La città e la Versilia sono ancora fortemente provate dalla pandemia,la crisi sociale ed occupazionale sta mordendo dolorosamente la nostra popolazione, il fallimento dei Cantieri Perini aggrava ulteriormente un quadro  già molto preoccupante; le priorità in tutto ciò sono quelle di superare celermente l’emergenza sanitaria, adoperarsi tenacemente a sostenere il sistema economico e produttivo e le fasce, sempre più ampie del nostro tessuto sociale, che stanno scivolando purtroppo in nuove forme di povertà, di delineare strategie, azioni, progetti  per il prossimo rilancio delineando i presupposti di un nuovo modello di sviluppo viareggino e versiliese più giusto, sostenibile, innovativo. A fronte di tutto questo risulta quantomeno singolare che il Sindaco di Viareggio e quindi anche il principale dei sindaci versiliesi, invece di prodigarsi su ciò ed arricchire di sforzi, analisi,  proposte, interlocuzioni il panorama politico amministrativo locale caratterizzi maggiormente il suo discorso pubblico sulle sensazioni di ebbrezze che eventuali nuove sfide  personali, chissà dove, potrebbero riservargli per un imminente futuro, come se il cimento vero, quello responsabilmente ineludibile e per il quale gli elettori viareggini lo hanno impegnato rieleggendolo, non sia qui ed ora da viversi con dedizione e generosità. Siamo difronte quasi ad una forma di “autismo politico” di chi , incapace di assumere su di se i problemi collettivi, si rinchiude in un proprio mondo dove coltivare  virtuali ambizioni e gratificazioni personali che non hanno connessioni e rispondenze con la realtà. Questa purtroppo era la consapevolezza che come forze progressiste ,civiche e politiche, avevamo anche nella recente campagna elettorale comunale e che a maggior ragione in questa fase dovremo ulteriormente diffondere perchè sia nella dimensione cittadina che su quella comprensoriale si riesca nonostante ciò a non perdere tempo ed a fare cose utili per le nostre popolazioni. “

 Fabrizio Manfredi( Segretario versiliese Articolo Uno)

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Repubblica Viareggina: “Menesini non conosce il Cantiere Sociale. Le province tornino ad essere elette.”

Pensiamo che bene abbia fatto il Cantiere sociale versiliese a rispondere al sindaco di Capannori, nonché presidente della provincia, Luca Menedini. Sembra che ormai i politici capannoresi abbiano un debole per la nostra città ma almeno imparasero, prima, a conoscerla. Parlare di ex INPLI in stato di abbandono non solo è ricolo ma offensivo per le tante realtà che lo fanno vivere. Menesini non sa, o forse ignora volutamente, che presso l’ex INAPLI viene realizzato persino un carro che sfila pensate al carnevale di Viareggio non a quello di Lunata. Infatti i Burlamatti da anni realizzano in quel luogo la loro carretta di cartapesta. Naturalmente ignora che è un punto di riferimento per chi fa teatro dato che ospita ben tre compagnie teatrali, un ritrovo per gli appassionati di hockey. Figuriamoci se conosce il lavoro degli sportelli e delle associazioni o dei tanti gruppi informali che hanno fatto di quel luogo una agorà per il quartiere e non solo. Bene ha fatto il gruppo dirigente del Cantiere Sociale a mettere le cose in chiaro. Da parte nostra come Repubblica Viareggina siamo e saremo sempre solidali con questa importante esperienza. Sicuramente non siamo i soli in città in queste ore ad essersi indignati per una manovra spregiudicata che non può essere accettata. Ci piace infine concludere con una riflessione sulle province che purtroppo non sono più elette dai cittadini. Da sempre, come Repubblica Viareggina, auspichiamo che questo ente torni ad essere eletto dai cittadini.

Repubblica Viareggina

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La Rete Versiliese contro la Crisi è scesa in piazza a Pietrasanta e ha scritto ai sette sindaci della Versilia.

Sicuramente riuscita la prima uscita ufficiale del presidio della Rete Versiliese contro la Crisi. Numerosi striscioni e manifesti sotto il gazebo montato sabato 30 gennaio dalle 10 alle 13 in Piazza Crispi a Pietrasanta. In molti si sono fermati ad ascoltare gli interventi che denunciavano l’aggravarsi della crisi, anche, a seguito della pandemia. La Rete Versiliese contro la crisi nasce dall’incontro di varie realtà politiche, sindacali e di movimento anche diverse tra loro che si sono messe insieme per affrontare le gravi emergenze che ogni cittadino si trova ad affrontare. I temi del volantino parlavano di diritto alla casa, alla residenza, di sicurezza nella RSA e di sanità pubblica, di trasporti accessibili, di sostegno al mondo del lavoro. La rete Versiliese contro la crisi, con questo presidio, ha chiamato le amministrazioni comunali, e in primo luogo i sindaci che sono i primi responsabili della salute dei cittadini, ad assumersi le proprie responsabilità e ad assistere le persone che hanno maggiori difficoltà. E’ stato deciso di consegnare a tutti i sindaci dei sette comuni della Versilia una lettera aperta di cui postiamo qui sotto integralmente il contenuto.

Ai Sindaci dei Comuni della Versilia

Come Rete versiliese Contro la Crisi, vorremmo sollecitare l’attenzione delle amministrazioni Comunicali sulla situazione gravissima che stiamo attraversando e su chi, in questa situazione, sta soffrendo più di altri. Questa, conosciuta come pandemica, generata dal diffondersi di un virus mortale denominato Covid 19 che ha trovato una sanità pubblica, nazionale e regionale, taglieggiata da anni di cedimenti e sottrazioni a favore della sanità privata (che oggi latita), arriva a ridosso di una crisi economica già in atto dal 2008 e a questa si somma drammaticamente.

Il primo portato della pandemia é il grande numero di contagi e decessi, il portato della crisi economica è il peggioramento economico generale, ma, soprattutto, l’attacco alle condizioni di

vita dei meno garantiti, I dati ci dicono, inoltre, che le persone in seria difficoltà economica sono in forte crescita perché la fase attuale non colpisce solo i senza casa, i senza reddito, i senza lavoro della fase precedente, ma da una parte ne aumenta il numero iniziando da chi aveva una casa da precario e/o un reddito precario, dall’altro aggiunge quel ceto medio-piccolo che é riconducibile ai soggetti con piccole partite iva e/o piccoli/e commercianti e/o imprenditori/trici ( nella nostra zona più specificamente addetti alla ricezione , al turismo e all’indotto di questo).

Parliamo di uomini, donne, giovani e….prima di tutti/e anziani/e che sono anche cittadini e cittadine e, nel caso che vi deve riguardare, vostri e vostre concittadini e concittadine.

Ci e vi domandiamo se, di fronte ad una tragedia di morte e di povertà e/o precarietà, tragedia di

cui al momento non si vede la fine, si possa continuare la gestione della cosa pubblica con la “normale amministrazione” , con le priorità del classico calendario comunale o se, invece, vada affrontata con ben altre priorità e con una attenzione moltiplicata alle urgenze socio sanitarie.

Con questa premessa, siamo qui a chiedere alle Amministrazioni Comunali, ai Sindaci, che sono anche legalmente responsabili sul fronte sanitario per i propri/e concittadini e cittadine, di ricalibrare la macchina comunale concentrando l’attenzione di TUTTE le forze umane e mezzi

disponibili sul SOCIALE e SULLA SALUTE, facendo anche nuovi investimenti in spazi, mezzi e

addetti/e.delle classi meno abbienti, di chi viveva già ai margini della povertà e che ora lì precipita.

Si tenga conto che della attuale situazione, in special modo per quanto riguarda la sanità, sono stati e sono corresponsabili tutte le amministrazioni comunali degli ultimi decenni.

PER ESSERE PIU’ CHIARI, il varo del nuovo bilancio comunale annuale 2021 dovrà esserel’occasione per investimenti sul fronte sociosanitario con l’assunzione di personaleprofessionalmente formato e inquadrato stabilmente nel pubblico.

Tra le urgenze segnaliamo le prime in assoluto:

1—Controllo da parte della amministrazione comunale sul fronte sanitario cominciando da: Assistenza agli anziani sia in strutture (RSA) che a domicilio,  Assistenza a soggetti problematici sia in strutture (RSD) che a domicilioIn questo settore bisogna partire ancora più a monte e cioè da una seria inchiesta pubblica sullasituazione dell’assistenza alle categorie più a rischio su citate con principale attenzione allecondizioni di vita all’interno di RSA e RSD.

2—Verifica della soddisfazione dei diritti primari per tutti/e come generi alimentari, condizioniabitative adeguate . Vanno trovati alloggi confortevoli ai senza tetto. Non è possibile affidarciesclusivamente al volontariato che, comunque, va supportato.

3—Creazione di un centro di ascolto, se non basta l’URP, con addetti/e capaci di ascoltare edindirizzare i richiedenti alla soluzione delle problematiche giornaliere che possono anchesembrare di banale entità.

PER LA PRECISIONE Un centro per chi , in questo momento, vede acuirsi i problemi che già aveva o precipita in quelliprodotti dalla fase ed é bombardato da notizie, quando le capta, o é disinformato . Questi i fronti per cui attrezzarsi per dare risposte adeguate.

1. cibo

2. casa

3. disponibilità al servizio anche per chi non ha residenza fissa con l’adozione dell’anagrafevirtuale ( tra l’altro, prevista per legge)

4. organizzazione vaccinale

5. lavoro sicuro, riconosciuto, regolarmente retribuito

6. trasporti pubblici edeguati

7. pratiche di supporto e intercettazione degli aiuti del DPCMTutti e tutte coloro che non sanno a chi rivolgersi, devono poter trovare, tramite l’ufficio ela struttura comunale, una risposta compreso l’appoggio per non cadere in forme didipendenza ( sostanze chimiche, alcool, gioco) , in sindromi depressive o peggio.Viviamo tempi paragonabili a quelli di guerra, dobbiamo attrezzarci perché i cittadini, rivolgendosiallo Stato, devono poter contare su primo Ente che li rappresenta in zona.E l’Ente Comunale, che voi rappresentate, deve essere in prima linea.

RETE versiliese CONTRO

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Apre l’anno giudiziaro e i familiari della strage di Viareggio fanno sentire la loro voce sotto il tribunale di Firenze.

In occasione dell’apertura dell’anno giudiziario, i familiari della strage di Viareggio si sono recati presso il tribunale di Firenze per protestare contro la sentenza emessa dalla cassazione di Roma lo scorso 8 gennaio. Presto a Firenze si tornerà in corte d’appello per giudicare nuovamente i responsabili di una strage che costò la vita a 32 persone innocenti.

L’associazione “Il Mondo che vorrei” ha inviato, anche, una lettera al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, al Prsidente del Consiglio Giuseppe Conte e al ministro delle infrastrutture e dei trasporti Paola De Micheli. Come oggetto della missiva le nomine di alcune persone indagate per reati gravissimi al ruolo di commissari straordinari per le grandi infrastrutture. Non si capisce perché persone responsabili di morti come il disasto di Pioltello – Rodano o del crollo del ponte di Aulla devono essere premiati?

L’associazione il Mondo che Vorrei confida, e aggiungiamo noi giustamente, che queste decisioni siano riviste nel rispetto delle persone che hanno perso la vita.

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Arianna Lombardi segretaria di Rifondazione Comunista di Camaiore solidarizza con il comitato Magazeno e si schiera contro la discarica.


Il Comune di Camaiore ha approvato un progetto per trasformare il Magazzeno in un centro di racconta rifiuti di oltre 9000 mq. Quello che come Rifondazione ci domandiamo, anche alla luce dei risentimenti del comitato Magazzeno e della cittadinanza, è: Perché approvare tale progetto, cercando di passare in sordina, senza avere un minimo confronto con la cittadinanza? Essendo questo un luogo non lontano dal centro abitato, già frequentato per attività sportive e ricreative, perché non viene valorizzato, invece di essere dequalificato?
Quindi, perché è stato scelto questo luogo? Che oltre ad essere importante per i cittadini lidesi, si trova vicino allo sbocco dell’autostrada, trasformandolo automaticamente in una pessima cartolina per i turisti?
Come Rifondazione chiediamo trasparenza e soprattutto collaborazione con la cittadinanza attiva da parte dell’amministrazione comunale, affinché si possa fare chiarezza su questa spiacevole vicenda.

Arianna Lombardi Segretaria PRC Circolo di Camaiore

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Il Cantiere Sociale Versiliese non si Tocca! Dura risposta del Cantiere al presidente della provincia Menesini.

“Apprendiamo con stupore e solo dai giornali dell’interesse del Presidente della Provincia Luca Menesini nei confronti dello stabile dell’ex Inapli, sede storica del Cantiere Sociale Versiliese, viste anche le ripetute richieste da parte nostra, di un incontro.Il Presidente ha infatti scritto una lettera al Sindaco Giorgio Del Ghingaro in cui cerca di persuaderlo a richiedere il finanziamento ministeriale che consente interventi di riqualifica del patrimonio pubblico.Nella missiva aggiunge che il rilancio dello storico stabile possa rispondere ad una prospettiva di crescita e sviluppo per il quartiere Varignano e per tutta la città di Viareggio colmando anche un vuoto, a suo dire, aggregativo, abitativo ed educativo.Si da il caso che, da oltre 10 anni l’ex Inapli si pone al centro del quartiere andando incontro a molte delle esigenze che il Presidente sembra avere tanto a cuore.All’interno dello stabile sono infatti attivi numerosi sportelli come il forum di Salute Mentale dove cittadini e cittadine in maniera gratuita svolgono una funzione di primaria importanza per garantire il diritto alla salute e allo stare bene, cercando di combattere l’esclusione e la solitudine di chi attraversa un’esperienza di disagio mentale.C’è poi lo sportello Cobas a sostegno di lavoratrici e lavoratori bisognosi di sostegno e consulenza sindacale.Da circa 3 anni è presente anche lo sportello Sanitario Popolare che assiste tutte le persone che incontrano difficoltà nel fruire dei servizi offerti dal Sistema Sanitario Nazionale.Ci sono le Donne in Cantiere, che da anni portano avanti un progetto femminista contro la cultura patriarcale, omofoba, razzista, classista e misogina, organizzando incontri formativi, corsi di autodifesa personale e ascolto.Fin dalla nascita ogni Sabato pomeriggio una stanza accoglie bambini e bambine di ogni quartiere per una ludoteca popolare, dove vengono realizzati laboratori artistici, merende e spettacoli per i più piccoli.Il Palazzo Ducale sembra inoltre avere a cuore l’interesse residenziale pubblico tanto da non sapere che all’interno del Cantiere si trova anche il Sindacato Asia, l’associazione di inquilini e abitanti che da anni tutela gli inquilini dalle speculazioni dell’edilizia pubblica.Il Cantiere Sociale è anche sede di numerose compagnie teatrali e qualche anno fa, grazie ad una collaborazione con la Cooperativa Odissea è tornato ad essere sede di formazione grazie ai corsi di Lingua Italiana per migranti.Questo per dire che dall’essere uno stabile in abbandono oggi è il cuore pulsante del quartiere Varignano grazie anche alla collaborazione con la parrocchia con cui ogni anno organizziamo la festa della Befana nella piazza adiacente lo stabile e grazie agli abitanti che da anni si impegnano ad organizzare con noi la festa della Baldoria, volta a riportare in vita una tradizione che si era ormai persa, oppure grazie al Carnevale Varignano che da anni sfila nel quartiere con i bambini e insieme al Dada Boom.Anche durante la pandemia il Cantiere Sociale è stato in prima linea creando una collaborazione con la Protezione Civile Nazionale, infatti molti militanti sono stati impegnati nei mesi più duri in attività sociali volte a portare sollievo alle persone più fragili, come gli anziani che non potevano uscire per fare la spesa e nella colletta alimentare.In tutti questi anni non abbiamo mai ricevuto alcun aiuto né dal Comune di Viareggio, con cui spesso abbiamo provato a confrontarci per risolvere alcune questione molto gravi, né dalla Provincia.Ciò a cui auspica il Presidente Menesini è già in auge da diversi anni, le uniche cose che sono sempre mancate sono state le istituzioni.Pertanto non siamo assolutamente disposti a rimanere in silenzio e a vedere il nostro lavoro andare in fumo per i soliti interessi speculativi.Viareggio dispone di stabili fatiscenti come la ex Caserma del Carabinieri che potrebbe si, essere riqualificata e magari destinata all’edilizia popolare, ma si sa, il tentativo di ghettizzazione all’interno dei quartieri è da sempre il fiore all’occhiello della politica.”

Cantiere Sociale Versiliese

#iostoconilcantieresociale

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Martinelli (PRC) a Menesini sull’ex INAPLI, armi di distrazione di massa.

Pubblichiamo la risposta che Nicolò Martinelli di Rifondazione Comunista ha postato sui social dopo l’invito del presidente della provincia Menesini al sindaco di Viareggio Del Ghingaro su progetti all’ex INAPLI.

“ARMI DI DISTRAZIONE DI MASSAUna delle cose peggiori che si possano fare in politica, quando si viene colti in fallo, è quella di sviare il discorso e parlare di altro.Nella fattispecie, la Città di Viareggio ospita ben due immobili in pienissimo centro, l’ex Caserma dei Carabinieri e l’ex ATC, che sono lasciati in un vergognoso abbandono a causa delle indolenze della Provincia di Lucca. Laddove potrebbero esserci servizi pubblici, vitali in questa congiuntura storica, ci sono solo polvere e calcinacci. Con la Provincia che ogni anno ci paga di IMU 10.000 euro di soldi pubblici.Nei giorni scorsi il Sindaco di Viareggio, che come è noto non è certo un nostro alleato politico ma ogni tanto bisogna dare a Cesare quel che è di Cesare, aveva correttamente chiamato in causa Menesini rispetto a queste situazioni che si protraggono da troppo tempo.Menesini cosa fa? Parla di altro e ne parla a sproposito.Parla dell’ex INAPLI come “luogo da riqualificare” omettendo volutamente che i volontari del Cantiere Sociale Versiliese vi svolgono da tempo attività importantissime per tutto il quartiere Varignano. Io non riesco a capire, con tutto il cuore, per quale motivo da quando Rifondazione non è più in Provincia a causa della legge completamente antidemocratica con cui tali enti vengono oggi eletti, ogni tanto a destra, centro e sinistra spunti trasversalmente questa idea malsana di sfrattare le associazioni e farci delle case popolari, quando ci sono moltissimi altri spazi dove ciò sarebbe possibile e molto più indicato. Fa tristezza, molta tristezza, che le attività di una realtà bella e viva come il Cantiere vengano regolarmente trattate come merce di scambio nelle polemichette tra amministrazioni pubbliche.”

Nicolo Martinelli segretario ddella federazione della Versilia del Partito della Rifondazione Comunista

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Purtroppo la Perini Navi è fallita. Preoccupazione per un centinaio di dipendenti.

Una drammatica notizia ha investito, la città di Viareggio. Purtroppo Il tribunale di Lucca è stato costretto a dichiarare il fallimento della Perini Navi. Un marchio che ha fatto la storia della nautica rischia di essere cancellato per colpa di scelte aziendali profondamente sbagliate. Oltre 100 milioni di debito hanno impedito il piano di ristrutturazione e rientro. Giustamente, adesso in città la preoccupazione principale è per il futuro dei lavoratori. Preoccupazione è stata espressa anche dal sindaco della città Giorgio Del Ghingaro. Noi auspichiamo che si attivi per salvare i posti di lavoro. LA FIOM CGIL è stata durissima, nel suo comunicato, con le scelte aziendali e ha auspicato che eventuali acquirenti facciano presto. Esprimiamo ai lavoratori di questa azienda il massimo della solidarietà. Purtroppo è stata scritta un’altra nera pagina di una crisi che attanaglia, oramai, questa città. Il nostro pensiero va a quel centinaio di dipendenti che erano rimasti al lavoro. Non è giusto che gli errori dei padroni siano pagati sempre dai lavoratori.

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Repubblica Viareggina contro il taglio degli oleandri che omaggiavano le trentadue vittime della strage.

“Non abbiamo mai risparmiato questa amministrazione per come mal gestisce il verde pubblico della città. Troppo spesso sono stati abbattuti alberi sani e la decisione è stata presa in modo arbitrario senza consultare agronomi o esperti della materia. Tuttavia, questa volta si è andati oltre mancando di rispetto ai familiari della strage del 29 giugno. L’abbattimento dei 32 oleandri che ricordavano le vittime della strage ferroviaria è un gesto inqualificabile. Le piante erano in salute ed erano state messe a dimora solo sette anni fa. Giustificare il tutto, da parte dell’amministrazione, poi, come un banale errore ci conferma, solo, quanto questa amministrazione sia inadeguata. Ci sono volontari che, gratuitamente, continuano a mettere dimora a piante in città e chi, invece, viene pagato coi soldi della comunità per abbatterle.”

Repubblica Viareggina

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