Viareggio: Il diritto ad abitare si scontra con le denunce

Ancora un’azione repressiva contro il movimento di lotta perla casa viareggina. Ancora una volta il tentativo di criminalizzare e isolare i compagni che provano a risolvere i problemi dell’esistente attraverso la solidarietà. Solo pochi giorni fa a finire sotto indagine erano tre compagni del SARS e della Brigata Sociale Antisfratto colpevoli di avere denunciato, con un’azione simbolica, la muratura di case che potrebbero essere assegnate, immediatamente, a chi ne ha bisogno. Adesso a finire sotto inchiesta, per il reato di occupazione, sono i due domiciliati in una casa del demanio e il portavoce dell’Unione Inquilini. Il reato risale al 10 ottobre scorso quando oltre un centinaio di persone scesero in pazza per denunciare le politiche fallimentari, del governo e dell’amministrazione comunale, sulla casa. Colpendo il portavoce dell’Unione inquilini si cerca di colpire tutto il movimento. In realtà ci vorrà ben altro per fermare i bisogni reali di persone che vengono sbattute in mezzo alla strada. Il 10 ottobre davanti a quella casa del demanio non c’erano solo le tre persone indagate ma decine e decine di persone che stanno esprimendo la propria solidarietà ai tre denunciati. Deve essere chiaro che chi tocca uno tocca tutti. La solidarietà è un’arma e le varie realtà sociali e politiche del territorio non la faranno mancare a nessuno dei denunciati. E’ indecente il tentativo di buttare un drammatico problema sociale, come quello dell’emergenza abitativa, in una banale questione di ordine pubblico.

This entry was posted in Senza categoria. Bookmark the permalink.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *


uno × 7 =