Betti per ora si salva ma la città affonda

Alla fine, seppure in maniera risicata, Betti riesce a far approvare il bilancio con 13 voti favorevoli. Difficilmente questo eviterà il dissesto e la rovina della città. Al di là del politichese e di tutte le dichiarazioni ipocrite di una minoranza che governa la città rimane un buco di 53 milioni di euro.

Non saranno i patetici strali lanciati dal consigliere Favilla contro i suoi colleghi a dare un lavoro a chi non ce l’ha o peggio ancora uno stipendio a chi lavora gratis.

Una delle stagioni turistiche peggiori della storia sta terminando a Viareggio. Le presenza negli alberghi sono ai minimi storici. La città soffre la crisi ma soffre soprattutto una gestione inetta della cosa pubblica. Per quale motivo un turista dovrebbe venire a Viareggio, città povera di eventi e dove la musica nei locali viene fatta spegnere alle 24. Basta girare per strada e ti accorgi che, in una città deserta, le vie sono piene di buche, che le fontane pubbliche sono chiuse, che le piante sono malate. Le pinete sono in mano a bande di spacciatori e alle volte i rifiuti stanziano per giorni ai cassonetti.

Basta andare sulle spiagge e vedete che un bene del demanio è diventato proprietà esclusiva di una casta che se ne è impunemente appropriata. Le spiagge sono vuote e gli ombrelloni chiusi e come potrebbe essere diversamente visto i prezzi esosi e soprattutto i divieti che fanno invidia a quelli di un carcere. Vietato giocare a pallone, vietato giocare a racchettoni, vietato ascoltare musica, vietato farsi fare massaggi, vietato portare il cane sulla spiaggia. E fosse per questi “signori” ti vieterebbero anche di sostare. Sono una casta famelica che non solo non rispetta le leggi europee ma che in molti casi fa lavorare al nero e che evade il fisco. Quest’anno ad inizio stagione problemi di regolarità gli ha avuti anche il Principe di Piemonte, stabilimento gestito direttamente dal comune, ed è intervenuta la capitaneria di porto. Differenziare le attività sulla spiaggia non passa nelle teste degli amministratori che sono ben attenti a salvaguardare gli interessi di questa casta votando anche contro la spiaggia libera in piazza Mazzini. Basta fare una foto dei bagni in piazza Mazzini e fare una foto di quel piccolo lembo di spiaggia libera che si trova nei pressi del molo per rendersi conto dei danni che fanno i balneari al turismo locale. Eppure la giunta Betti, con l’appoggio di Rifondazione Balneare, l’ex Rifondazione Opportunista quella che ha la falce e il martello nel simbolo ma non si ricorda a cosa serve ha deciso di sostenere questa casta. Il circolo del PRC Caprili naturalmente ha preso le distanze più volte dal resto del PRC viareggino salvando almeno la dignità di alcuni compagni.

Il fallimento della giunta Betti è sotto l’occhio di tutti forse nemmeno la manifestazione più importante della città si salverà. Il carnevale, ma anche il Festival Pucciniano, attraversano una crisi senza precedenti che richiederebbero che l’assessore alla cultura, Glauco Dal Pino, facesse almeno una sana e forte autocritica. La Giunta Betti ha sistemato amici e amici di amici nelle discusse municipalizzate ed è riuscita a perdere quasi tutti gli assessori dopo nemmeno un anno di malgoverno. L’accusa che i poteri forti, ovvero la massoneria locale, abbiano condizionato e condizionino le scelte dell’amministrazione rimbalzano da una parte all’altra della città. “Sono solo voci infondate” dice ancora l’instancabile bagnino Favilla, ben attento che il suo sindaco non affoghi. Poco importa a lui se affoga la sinistra e soprattutto la città, il suo partito ormai è affogato da tempo. I turisti se ne vanno perché non sanno dove parcheggiare o perché multati di continuo. Gli abitanti soffrono una città allo sbando. In Via Matteotti, ma non solo, sorgono antenne elettromagnetiche pericolose per la salute. Ambiente e salute non dovrebbero essere al primo posto di una giunta di sinistra? E’ una giunta che non ha saputo dare risposta all’emergenza abitativa, che non ha mantenuto la promessa del blocco degli sfratti fatto in campagna elettorale, che ha dovuto chiedere aiuto al privato, che non sapeva di avere tra gli assistenti sociali uno che negava l’olocausto. E’ la giunta che ha aumentato la TARES ignorando i vari appelli e le petizioni giunte da più parti della città. E’ la giunta che non ha scelto nodi strategici sul porto lasciando aggravare la già drammatica crisi sulla cantieristica. Ed è la giunta che ha messo in liquidazione i centro congrssi. Mentre non si trovano i soldi per il sociale si spendono 100.000 euro per iscrivere la squadra di calcio al campionato di eccellenza. Anzi, per dirla tutta, una nuova squadra di calcio visto che l’Esperia Viareggio è stata radiata dai campionato professionistici con una vicenda che ha dell’incredibile e che richiederebbe un capitolo a parte. Quello che è certo è che tutto avveniva nell’impotenza dell’assessore allo sport.

Intanto anche quest’anno, come lo scorso, abbiamo la telenovella di dove siano finiti i soldi per permettere alle famiglie meno abbienti di potere acquistare i libri scolastici per i figli. La provincia che riceve questi soldi dalla regione gli ha stanziati a luglio ma le famiglie che chiamano l’ufficio della pubblica istruzione del comune di Viareggio non ricevono risposte. Insomma siamo di fronte a qualcosa che va ben oltre un semplice fallimento.

Prima se ne vanno questi signori ed è meglio per tutti. Da Betti, Romanini e soci non può nascere niente di buono.

Servirebbe, tuttavia, una prospettiva di sinistra che al momento non vediamo all’orizzonte. Pezzi di società si autorganizzano e resistono su temi importanti come casa, lavoro e ambiente ma è sempre poco se non sarà tradotto in una elaborazione politica che dia un’alternativa profonda al quadro esistente.

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