Pubblichiamo quanto ci è fatto pervenire dai lavoratori della Nokia Siemens Network ed esprimiamo loro la nostra piena solidarietà.
Sono passati oltre 4 anni dalla joint venture tra Nokia e Siemens che ha dato vita a Nokia Siemens Networks Italia (NSN). In questo lasso di tempo, tra incentivi all’esodo, mobilità, cessione delle produzioni (700/800 persone) e di attività definite dall’azienda non strategiche, 2000 lavoratori sono stati espulsi, esternalizzati o ceduti dall’azienda i dipendenti quindi sono passati da 3000 agli attuali 1000.
Gennaio 2008
A seguito di una durissima vertenza che ci ha visto nettamente contrari alla cessione (o outsourcing) delle produzioni, operazione decisiva per la rottura della ”catena del valore” che avrebbe messo in discussione la tenuta complessiva dell’azienda, è stata raggiunta un’intesa presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri con la quale: Ø NSN si impegnava a mantenere in piena attività i siti italiani, a mantenere e potenziare la Ricerca e Sviluppo, a garantirne l’occupazione ed ad affidare a Jabil (multinazionale Americana acquisitrice dei reparti produttivi i nuovi prodotti e le nuove prototipazioni; Ø Jabil si impegnava a garantire i livelli occupazionali e il mantenimento e il rilancio industriale dei siti attraverso la ricerca di nuovi clienti.
Fine del 2008
NSN ha iniziato ha ridurre la propria presenza, attraverso il ricorso sistematico agli esodi “spontanei” incentivati ed operazioni di cessione di rami d’azienda.
Il sito di ricerca e sviluppo per la parte di radiomobile a Cinisello Balsamo (Milano) Nel 2007 nel settore ricerca e sviluppo di Cinisello lavoravano circa 900 persone, tra collaboratori esterni e dipendenti, a maggio 2010 NSN ha chiuso il sito e trasferito il personale “superstite” (184 lavoratori), attraverso una procedura di cessione di ramo d’azienda, ad una società che si occupa di consulenza nel settore di sviluppo software.
Il sito di ricerca e sviluppo Cassina De’ Pecchi (Milano) nel 2007 contava circa 1200 dipendenti e produceva più del 20% del consumo mondiale dei Ponti Radio (MicroWave). Ogni anno immetteva sul mercato nuovi prodotti o nuovi aggiornamenti di prodotto. Aveva una forza vendita specifica MicroWave rispetto a quella attuale, generica, di NSN. C’era all’interno tutta la filiera : progettazione, prototipazione , produzione, vendita e manutenzione.
Ufficialmente NSN indica quello di Cassina come sito di riferimento mondiale per il MicroWave. In realtà: Ø E’ stata ceduta a Jabil la fabbrica, mentre NSN ha avviato la produzione di un nuovo prodotto in una ex fabbrica Siemens in Germania ed è stata approntato ultimamente un nuovo sito produttivo in India.
Ø E’ stata perseguita una politica di ridimensionamento dei ricercatori e la totale scomparsa del personale che si occupava della commercializzazione all’ estero.
Ø Una parte del prodotto (IDU) molto importante e strategica delle attività di ricerca è stata trasferita a Shangai, dove è stato creato un polo di ricerca e sviluppo che ad oggi dopo due anni dall’ apertura occupa più di un centinaio di ricercatori
Ø E’ stato creato un reparto “confino” (Support Function), ufficialmente per trasferire le competenze a Shangai, ma di fatto per fare un contenitore di lavoratori della ricerca predisponendo così la loro fuoriuscita . isolandoli utilizzando forti pressioni psicologiche , come la richiesta di cassa integrazione, motivata da una non ben definita crisi congiunturale di mercato.
Ø E’ stata deciso di “abbandonare la sede storica (di proprietà) a Cassina dè Pecchi per trasferirsi in una unica sede in affitto in un centro direzionale.
Ø NSN sta valutando di cedere anche la ricerca e sviluppo del Microwave concludendo in questo modo la trasformazione di questo sito da “Centro di Competenza Internazionale” a semplice “Local Company” distruggendo definitivamente quanto costruito faticosamente e orgogliosamente in 50 anni ..
I Siti Produttivi Jabil Competence Jabil
A metà 2010 Jabil vende a Competence (società del fondo Mercatech) i siti produttivi italiani totalizzando purtroppo in soli 7 mesi ben 70 milioni di euro di debiti. A seguito dell’udienza del Tribunale di Milano che avrebbe dovuto sancire lo stato di insolvenza di Competence con la conseguente messa in amministrazione straordinaria ; Jabil inaspettatamente ritorna proprietaria dell’intero pacchetto azionario di Competence .
Ci auguriamo che questa bizzarra e onerosa mossa della multinazionale americana prefiguri la reale intenzione di tornare a investire nel nostro paese dal punto di vista industriale. Ma il presente e il domani non si gioca sulle dichiarazioni rassicuranti e sulle buone intenzioni espresse. Per il sindacato “è indispensabile che la ‘nuova’ proprietà presenti un piano industriale credibile rispetto al rilancio dell’attività e alla salvaguardia di tutti i posti di lavoro. Fino a quando questo non accadrà, le lavoratrici e i lavoratori di Cassina de Pecchi, resteranno in assemblea con presidio permanente come dichiarato dalla RSU JABIL.
Alcune considerazioni finali:
La scelta della multinazionale di cedere le produzioni, scorporare parti considerate non strategiche, smantellare la forza di vendita specifica, trasferire parte della ricerca a Shangai, non avviare ricerche per nuovi prodotti, cancellerà un patrimonio industriale e professionale che per oltre mezzo secolo ha portato l’azienda ad essere leader mondiale del mercato delle telecomunicazioni.
A Cassina ci sono ancora le competenze per ritornare sul mercato Microwave a pieno titolo, purchè la multinazionale compia scelte diverse che passino dal rilancio di nuovi prodotti atti a restituire capacità produttiva a tutte le società presenti nel sito e dalla ripresa dei rapporti con l’università e con il territorio, recuperando la ricerca e sviluppo proprio sui nuovi progetti strategici riprendendo così un ruolo nel settore delle telecomunicazioni a livello mondiale.
NSN non può continuare a guardare solo i risultati finanziari a breve termine senza avere un progetto a medio/lungo termine se non quello mai dichiarato di totale dismissione .
Anche rispetto agli investimenti Governativi (statali e regione Lombardia) sul digital divide e la banda larga, la tecnologia dei ponti radio sviluppata e prodotta a Cassina può integrare le connessioni in fibra ottica in alcune zone del nostro paese (montagne, colline, zone isolate) limitando drasticamente i costi.
Per questo i lavoratori contestano la strategia aziendale che prevede lo smantellamento graduale di NSN e JABIL , la perdita di risorse e competenze, la “distruzione” graduale di un patrimonio industriale così importante per il paese.
28/09/2011
LA JABIL HA UFFICIALMENTE DICHIARATO LA CESSAZIONE DI TUTTE LE ATTIVITA’ LAVORATIVE NEL SITO NOKIA/SIEMENS DI CASSINA DE PECCHI PER IL GIORNO 12 DICEMBRE 2011……
CHIESTA LA MOBILITA’ PER TUTTI I 325 DIPENDENTI……..
Noi non demordiamo e staremo qui fino alla fine!!!
I lavoratori del presidio Jabil