Il cinema è vivo


“Chi ha ucciso il cinema?” Questo era il titolo provocatorio dell’iniziativa che s’è svolta martedì 22 al cantiere sociale e che ha visto una discreta partecipazione ma soprattutto un colpo di scena. “Il cinema è vivo”. Certo l’assassino c’è, ed è lo stesso che cerca di assassinare ogni forma d’arte e cultura, ma ancora non è riuscito a infondere il colpo decisivo. “Il cinema è stato dato per morto troppe volte con l’avvento del sonoro, del colore, della TV, ecc., ma tutte le volte ha mostrato nuova vitalità” ha affermato Thomas Martinelli uno dei relatori della serata. Cristina Boncompagni, l’altra relatrice, ha sottolineato come dietro la chiusura del cinema centrale a Viareggio ci sia il tentativo di un progetto di speculazione edilizia e che compito dell’amministrazione comunale sarebbe quello di mettere un vincolo d’uso pubblico sullo stabile di via Battisti. Numerosi sono stati anche gli interventi dal pubblico è stato sottolineato come in molte parti d’Italia compagne e compagni occupino cinema e teatri per far vivere la cultura fuori dalla mercificazione. Il dibattito avrebbe potuto proseguire a lungo ma quello che è certo che ha gettato un seme per vedere di costruire una forma autorganizzata di difesa della cultura nella nostra città da questo assassino che risponde alla logica del profitto a tutti i costi.
Dopo la mezzanotte con una sala ancora vivace l’assemblea s’è conclusa con la volontà di provare a difendere il cinema e a rilanciare una serie di iniziative in tal senso.

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