No ai tagli! In tanti solidarizzano con gli operatori del PCA

La sala del chiostro di Sant’ Agosino a Pietrasata era quasi piena, nonostante la brutta serata di pioggia. In tanti sono venuti a portare la propria solidarietà ai medici e agli operatori del Progetto Comunità Aperta (PCA) che, a causa di tagli, rischia di vedere dimezzato il proprio intervento. Alcuni famigliari hanno espresso la propria gratitudine agli operatori che si sono dimostrati sempre professionali e volenterosi nell’affrontare un grave dramma come quello delle tossicodipendenze. Negli interventi di chi ha presentato la serata è stata marcata l’assenza degli amministratori comunali. La passerella a titolo personale del presidente del consiglio è stata salutata anche da qualche mugugno in sala e non poteva essere diversamente visto l’intervento approssimativo e inconcludente su di un tema che richiede invece risposte precise ed immediate.

Presenti molte realtà politiche e sociali di base dell’antagonismo come il Blocco Anticapitalista aderente a Communia, l’USI, la Casa Rossa, i Partigiani Sempre, il SARS, il PCL, Area Globale e altri. Presente anche Cira Antignano, madre di quel Daniele Franceschi assassinato in un carcere francese, che attende ancora giustizia per il figlio. Negli interventi è stato rimarcato come i tagli vadano a colpire sempre le categorie più deboli rispondendo agli interessi di profitto di chi vuole perseverare con le politiche liberiste. E’ stato anche detto che non ci sono giunte amiche. Dal centrosinistra non ci si può attendere niente di diverso da quanto ci si può attendere dal centrodestra. A finire, però, sotto accusa non sono solo le politiche di tagli ma anche le logiche proibizioniste, è stato ricordato i danni prodotti dalla Fini Giovanardi, e i pregiudizi che ancora attanagliano il tema delle dipendenze. Gli amministratori di Pietrasnata difendono il loro salotto buono. Pietrasanta è la “Piccola Atene” e questa immagine non deve essere disturbata anche per questo è stato negato al DDT la possibilità di avere due stanze assieme ad altre associazioni. Al di là delle ipocrisie dei politicanti di una sinistra ormai totalmente disconnessa dalla realtà ci preme ricordare che dove c’è la vera grande Atene c’è la crisi e la rabbia dei greci. Un paragone questo forte che però deve essere recepito da chi amministra la città anche perché dall’assemblea è emersa la volontà di intraprendere un cammino di lotta. Non si escludono presidi, manifestazioni e altre mobilitazioni. Quello che è certo che operatori del settore e utenti dovranno cercare il massimo dell’unità per resistere all’ennesima controffensiva di chi vuole spazzare via dei diritti in nome del profitto.

Chi lavora presso il PCA ha chiuso la serata dicendo: “Noi non ci arrendiamo, vogliamo provarci, ci uniamo ai Compagni che hanno scelto di vivere anche per difendere un principio, altri hanno scelto quella del potere e del servilismo.”

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