Da dirigenti di settore del comune ingiurie contro l’Unione Inquilini

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Scriviamo in merito alla situazione sulla precarietà abitativa che sta affrontando il tessuto sociale viareggino, rendendoci conto che vi è una precisa e sostenuta intenzione di oscurare ogni tentativo di far emergere il problema a livello mediatico ed istituzionale. Purtroppo gli organi istituzionali latitano in un cosmo di indifferenza e menefreghismo, che accresce il vuoto esistente sulle politiche abitative territoriali. Lo sportello del sindacato Unione Inquilini, purtroppo è ancora sempre affollato, sempre più persone si rivolgono a noi a causa dell’arrivo dell’intimazione di sfratto, sempre più famiglie, ormai l’80-90%, dichiarano di non poter più pagare l’affitto causa perdita del lavoro o causa caro vita. La situazione delle case popolari è rimasta tale e quale a 40 anni fa : ” non svegliare can che dorme e tutto tace”. Ma la cosa che ci preoccupa di più sono le continue voci che ci arrivano dagli inquilini che si rivolgono al nostro sindacato, i quali vengono da noi poi inviati agli organi istituzionali competenti, che a loro volta, con fare al quanto dubbioso e sospetto, credono di rivolgersi a persone che si fidano ciecamente di loro, tralasciando il fatto che, volenti o nolenti, si fidano pure di noi e vengono a riferirci ogni cosa che è stata detta loro dagli assistenti sociali e dai dirigenti di settore. Sono molte le voci di inquilini ai quali si suggerisce di non rivolgersi al sindacato Unione Inquilini, perché giudicati “delinquenti e illegali” dalle figure comunali di settore; sono ancora di più le voci che spaventano gli stessi inquilini consigliando loro di non rivolgersi al nostro sindacato nel caso in cui intendano risolvere la loro situazione di precarietà abitativa. Un metodo che abbiamo già riscontrato e accertato negli anni passati ,sia da alcuni assistenti sociali, sia da dirigenti che da alcuni Ufficiali Giudiziari, un metodo che, là dove anche questa volta fosse accertato, si caratterizzerebbe per gravi inadempienze pubbliche verso il diritto di ogni cittadino a rivolgersi ad un sindacato. Un metodo che verrebbe da noi immediatamente denunciato agli organi di competenza e che spiegherebbe la nostra continua esclusione, anno dopo anno, dalle commissioni per le graduatorie dell’emergenza abitativa e delle case popolari. Non pretendiamo di essere simpatici all’amministrazione, né tanto meno al dirigente del settore casa e sociale, non pretendiamo neanche di ricevere buona pubblicità dagli stessi, ma chiediamo che si faccia chiarezza su tutte queste voci che ci auguriamo siano solo tali e prive di fondamenta, ma in caso contrario vorremmo sentire di persona, in un confronto faccia a faccia, quello che il Comune pensa di fare per queste persone senza il nostro aiuto. Non abbiamo mai avuto paura di dire e fare quello che pensiamo e tanto meno in futuro ne avremo, ma noi siamo continuamente in prima linea con la Brigata Sociale Anti Sfratto a svolgere un lavoro che dovrebbe essere garantito dal Comune e invece continuano a sentire le solite frasi che da anni circondano il mondo del diritto all’abitare. Da giugno a ottobre ci saranno molti picchetti anti sfratto, molte situazioni critiche alle quali il Comune ha già risposto di arrangiarsi da sole, perché non in grado di sopperire alla precarietà abitativa che stanno vivendo, però, in contemporanea, vediamo la nostra città in svendita, ogni bene pubblico verrà venduto a chi ha già molto mentre si lascerà alla fame chi non ha già più nulla. “Sicuri si cambia” ????”

Unione Inquilini Viareggio

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