Cantiere Sociale: Mei e Del Ghingaro hanno fallito su tutto non solo sul pavone

Il fallimentare “modello di integrazione” dell’Assessore Mei per quanto riguarda la fauna locale, è lo specchio delle politiche fallimentari che questa giunta ha messo in campo fin al primo giorno di insediamento. La sconfitta della città vetrina è sotto gli occhi di tutti, mentre si esalta una rinascita della città, fatta di fiere nautiche per giustificare anche i famosi lotti mancanti dell’asse di penetrazione, come se il settore nautico fosse in ripresa, basta vedere il prodotto e l’invenduto dei “cantieri di punta”, ruote panoramiche e pavoni, il fallimento è sotto gli occhi di tutti. Il degrado che pervade la città e toccabile sulla pelle della gente, l’aumento della criminalità in crescita esponenziale, destabilizza i cittadini e le cittadine che vivono la città a 360° nella quotidianità, proponendo modelli di sviluppo che non faranno altro che incrementare una cementificazione sconsiderata e scellerata come modello di sviluppo. Basti pensare all’enorme centro commerciale che sta sorgendo nei pressi del quartiere Varignano, costruito di notte come i ladri, sicuramente appaltato alla solita ditta che con una contrattazione al ribasso, avrà ottenuto l’appalto. Una politica di facciata che non pensa alle necessità dei cittadini, che vede assegnare case a consiglieri comunali che per quanto ne sappiamo, hanno un passato fumoso fatto forse di compravendite di voti per delegittimare l’ex sindaco Betti e mettergli cosi i bastoni fra le ruote, a lui e a tutto il PD locale, vero? falso? ( non siamo noi a giudicare, ma ne prendiamo atto ) e dall’altra parte sgombera minori da casa a strada, pratica ILLEGALE non curandosi minimamente del futuro di questi bambini e dei loro genitori. Un assessore al sociale che per un gettone di presenza come consigliere, ha lasciato il suo precedente incarico per mancanza di tempo, ma che magicamente ha trovato con un incarico prestigioso e meglio retribuito. Questa è la politica della giunta Del Ghingaro, una politica fatta di interessi economici e non solo, una politica di parte che favorisce ” i potenti ” di Viareggio, mettendo ai margini della città ” gli ultimi “, basti pensare al problema delle residenze, che l’amministrazione non vuole dare, per un incaponimento più personale che politico, un pò come il bambino che porta via il pallone perché scarso. Proprio come il Pavone, questa giunta apre la ruota per nascondere il marcio che si nasconde dietro al colorato piumaggio. Per questo, come soggetto sociale che vive la città dando risposte concrete e dal basso ci chiediamo quanto ancori duri questa pantomima, e a quanto la caduta del ” re Giorgio”?

Cantiere Sociale Versiliese

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