“Pubblichiamo integralmente il comunicato fattoci pervenire dalle compagne e dai compagni del centro sociale SARS”
Alcune sere fa una grave intimidazione da parte delle forze dell’ordine è stata messa in piedi ai danni del centro sociale SARS.
Intorno alle 22.30 un compagno magrebino, da anni residente in Italia con regolare permesso di soggiorno, è stato fermato da una volante della polizia di fronte al cancello del centro sociale. Una volta presentati i documenti gli agenti di polizia, con un vero e proprio sopruso purtroppo non così infrequente, hanno strappato i documenti del compagno, cominciando a minacciarlo e a fare domande su chi altro abitasse dentro al SARS. Per un po’ di tempo la volante è rimasta di fronte ai nostri cancelli, minacciando di chiamare rinforzi per entrare dentro allo spazio, per poi all’ultimo desistere.
Lo vogliamo dire subito con chiarezza: le intimidazioni sbirresche non ci fanno paura. Il centro sociale SARS è una realtà politico-sociale che è presente a Viareggio da più di 15 anni: per le lotte che abbiamo portato avanti nel corso degli anni abbiamo subito perquisizioni, attacchi di varia natura e ben due incendi. Ma siamo ancora al nostro posto. Non saranno certo qualche minaccia a farci chinare la testa.
E’ necessario però al tempo stesso fare alcune considerazioni, perché infatti questa intimidazione non ci sembra per niente casuale. Infatti proprio in queste settimane abbiamo ricominciato a mettere in campo tutta una serie di iniziative ed incontri, a partire da una vertenza come quella per impedire la realizzazione dell’ultimo lotto dell’asse di penetrazione a sud dello stadio, che da sempre ci vede in prima fila. Inoltre questo attacco va inserito in un contesto nazionale più ampio dove con l’arrivo di Salvini ( che ci siamo sempre premuniti di salutare a dovere ogni volta che è venuto a Viareggio) al Viminale la guerra che da sempre le elite portano avanti contro gli ultimi, i poveri e chi lotta per l’abbattimento dello stato di cose presenti, ha subito una nuova accelerazione.
Lo ribadiamo: se qualcuno nelle questure o nel palazzo comunale pensa di fermare le attività del SARS con qualche minaccia, ha sbagliato di grosso. Cogliamo l’occasione anzi per invitare tutte e tutti sabato 9 giugno alla serata no Asse che si svolgerà al centro sociale con apericena e concerto rock n’ roll e alle prossime iniziative che si svolgeranno il 14 e 15 luglio: non ci fate paura ma solo ancora più voglia di stare insieme e di lottare!
CSOA SARS