Difendere le tradizioni e la cultura popolare dal basso questo lo spirito della nostra Baldoria

Tradizioni che si rinnovano nella Viareggio popolare, del quartiere Varignano, contro chi cerca di cancellare o stravolgere la storia di una città. La festa della baldoria da due secoli è nel cuore dei viareggini, da quando nel 1854 per ringraziare la Madonna che avrebbe salvato la città del colera si accesero questi grandi fuochi. Nel corso del tempo questa tradizione religiosa si è saldata a comportamenti secolari e pagani arricchendosi in un momento di aggregazione e festa ma da anni l’amministrazione comunale occupante non le tollera e manda vigili e polizia a rimuovere pancali e materiale che i viareggini raccolgono con cura nei giorni precedenti per preparare il falò. Il Leitmotiv è sempre lo stesso: lotta al degrado, sicurezza e bla bla. La propaganda stonata della classe dirigente, dalla Lega al PD, la conosciamo bene. Si vogliono reprimere i giovani, si vuole cancellare la memoria e normalizzare la società magari con Mc’Donalds, centri commerciali e altre futili amenità. Si tenta di istituzionalizzare una festa che di istituzionale non ha mai avuto niente in quanto popolare e spontanea. Il sindaco capannorese e la sua amministrazione addirittura cercano di spostarla con un evento strumentale e insipido di un giorno. Anche quest’anno molte baldorie sono state rimosse dalle forze di polizia ma anche quest’anno il quartiere Varignano è riuscito ad organizzare diverse baldorie in vari punti. Per il secondo anno di fila dietro l’Italmaco Cantiere Sociale, Officina Dada Boom e Gruppo Autonomo Viareggio hanno promosso l’evento a cui il quartiere ha risposto positivamente con una partecipazione di persone venute da altri quartieri e persino da fuori città. Presenti anche numerosi migranti. Sintomo questo, come sosteneva lo scrittore Mario Tobino, che si possono integrare alle tradizioni viareggine anche persone provenienti da paesi lontani. Fin dal pomeriggio i bambini hanno raccolto pinugliori. La serata oltre al tradizionale falò e alle successive “minonne”, agli scoppietti, ai fumogeni ha visto momenti culturali come la proiezione del video “Le Baldorie al Varignano” del 1995 della durata di 20 minuti e prodotto dal MOSSA Video che ha fatto vedere l’esperienza delle baldorie nei quartieri Bonifica, Apuania, Pier della Lena e Varignano negli anni ’90. Come la presentazione del libro “I 4 roghi di Viareggio” di Giuseppe Cordoni. La serata ha visto anche un piccolo buffet e la partecipazione del “coro intergalattico Stella Rossa Dadaista” che recupera canzoni della tradizione o aggiorna con nuovi versi i testi di storiche canzoni. Come l’anno scorso si sono esibiti anche Antonio e Anna Pia con la loro tarantella. Anche quest’anno è stato bruciato il “Mi carro” vincente al carneval Varignano e il caso ha voluto che a bruciare fosse il fantoccio del sindaco seduto su di un WC. Chi pensa di censurare o peggio ancora mettere il bavaglio a chi fa satira, creatività e aggregazione a Viareggio rimarrà deluso.

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