Il Dada Boom parla di Salvini, galline, sardine e stoccafisso e si dichiara colpevole di dadaismo.

“Matteo Salvini poteva scegliere tra il carnevale di Viareggio e quello di Ivrea e ha scelto il primo perché, ovviamente, sa che i coriandoli fanno meno male delle arance. Crediamo che farebbe bene a mascherarsi da pagliaccio e non faticherebbe nemmeno molto visto che è predisposto per quella maschera. Sempre meglio, comunque, che fare come l’ultima volta che venne con la maglietta con la scritta Viareggio ma i colori di Carrara. Non è la prima volta che un politico viene a visitare il carnevale di Viareggio. Mario Capanna, segretario di DP veniva tutti gli anni ma non veniva fare proclami. Con umiltà si metteva alla guida di un trattore che trainava un carro e lo faceva senza scorta ma forse l’ex leader del movimento studentesco non aveva niente da temere perché non aveva seminato odio. Comunque la visita di Salvini è un affare per i pescatori, con tutte le sardine che sono uscite . A proposito tra di lor sta anche uno stoccafisso. Qualcuno dovrebbe spiegare che differenza c’è se a sgomberare in mezzo ad una strada dei minori è un leghista o è un sindaco che si definisce progressista. La visita di Salvini fa bene anche agli allevatori di uova, infatti un uccellino ci ha detto che le galline insurrezionaliste hanno ripreso a covare in grande quantità. Matteo Salvini inaugurerà anche la sede della Lega. Era ora che un partito cosi importante avesse una sede e la smettesse di riunirsi un giorno nello studio di un avvocato, un altro giorno nello scantinato di un monarchico. La apre a Torre del Lago e non a Vareggio ma forse solo perché si sono ricordati di essere secessionisti e riprenderanno a chiedere l’autonomia della frazione dal comune. Comunque sia, lui ha il diritto di venire e noi abbiamo il diritto di contestarlo e siccome è carnevale abbiamo anche il diritto di non essere seri e prendere in giro bigotti, benpensanti e moralisti di ogni caratura. Salvini e il suo partito magari un giorno governeranno Viareggio ma devono sapere che questa terra mai apparterrà loro perché è una terra libera e ribelle. Concludiamo questo comunicato con un pensiero di stima e affetto a chi dovrà affrontare per la seconda volta un processo nonostante fossero stati assolti. I nostri compagni sono sicuramente colpevoli si ma solo di dadaismo. E noi siamo i loro complici. Siamo tutti reo – dadaisti!”

Collettivo “Dada Boom”

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