Non Una di Meno attacca nuovi striscioni e replica al dottor Quiriconi.

Non Una di Meno risponde al dottor Quiriconi che aveva richiesto la rimozione degli striscioni sulla legge 194 e attacca nuovi striscioni. Riportiamo qui sotto il comunicato integrale in forma di lettera aperta.

“Caro Dott. Umberto Quiriconi, presidente dell’Ordine dei medici chirurghi e odontoiatri della Provincia di Lucca, ci meravigliamo molto che la sua unica preoccupazione in quanto medico sia la rimozione di alcuni striscioni e non la comprensione dei motivi che ci hanno spinto ad esporli. Perciò torniamo a spiegare le nostre ragioni a lei e ai suoi colleghi che scelgono l’obiezione di coscienza. Conosciamo bene la violenza, ogni giorno, la subiamo sui nostri corpi, sulla nostra mente e sulle nostre emozioni. La subiamo anche nel momento in cui decidiamo di esercitare un nostro diritto. Infatti, l’iter che una donna deve sostenere dopo aver scelto di interrompere la gravidanza è gravoso, doloroso e in molti casi umiliante, aggravato inoltre, sul nostro territorio, dalla presenza dell’associazione pro Life la cui sede si trova porta a porta con quella dove si incontra il medico abortista. Lei, caro dottor Quiriconi si preoccupa dell’ostilità che i nostri striscioni potrebbero innescare. Noi invece ci preoccupiamo dell’ostilità che le donne sperimentano ogni volta che devono lottare contro la mancanza di medici e di personale sanitario nel momento in cui decidono per loro stesse e per la loro vita. Ricordiamo infatti che in un ospedale come il Versilia, secondo in tutta la Toscana, sono solo 2 i medici NON obiettori. DUE su SEDICI a garantire il diritto sancito dalla legge 194. Due su sedici a esercitare il proprio dovere nel pubblico e non nel privato. Tutto questo è vergognoso e inaccettabile e noi ci batteremo sempre affinchè i nostri diritti vengano garantiti e tutelati! Giù le mani dai corpi e dalle libere scelte delle donne! “

Non Una di meno Viareggio

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