Omaggiato in modo reodadaista, nel cimitero di Ponte San Pietro, Giacomo Verde ad un anno esatto dalla morte.

Purtroppo la pandemia ha costretto ancora a rimandare a data da destinarsi il grande evento “Il Verde vi saluta” scritto da Giacomo Verde per il suo funerale. Ma ad un anno esatto dalla sua scomparsa gli amici e i compagni del Collettivo “Dada Boom” e del Collettivo “SuperAzione“, nonché altri artisti con cui ha collaborato nel corso della sua vita e i familiari più stretti lo hanno voluto ricordare in modo reodadaista, come a lui avrebbe fatto piacere, con un art happening al cimitero di Ponte San Pietro dove è sepolto. Diversi artisti e amici hanno partecipato a “Chi non muore si rivede.” in presenza, altri collegandosi, invece, tramite la piattaforma Jetsi Meet. Sono state lette poesie, sono state realizzate performance e in molti hanno preso parola per ricordare l’impegno artivistico di Giacomo Verde. Molti erano vestiti in modo bizzarro a ricordare gli alieni che Giacomo sta incontrando nel multiverso reodaista o per prendere in giro quella stronzetta della morte. Tantissimi petardi, fumogeni e mortaletti come sarebbe piaciuto a Giacomo. In molti hanno posato oggetti sulla tomba. Sono stati distribuiti anche limoni a ricordare il video “Solo Limoni” che Giacomo realizzò vent’anni fa in occasione del G8 di Genova. Momenti di commozione per le parole del figlio di Giacomo, Tommaso Verde. Ma non c’ è stato il minuto di silenzio bensì un minuto di risate. Il gran finale è stato con il coro intergalattico che Giacomo volle fortemente e che ha intonato l’internazionale intergalattica. Giacomo manca da un anno ma continua a regalarci momenti intensi. E nel suo nome proseguiranno molte attività a partire dal Museo Popolare Giak Verdun, giunto alla quarta stagione per difendere il parco da progetti speculativi come quello dell’asse di penetrazione e naturalmente alla prossima inaugurazione di RicreAzione lo spazio del colletivo DadaBoom presso il Cantiere Sociale Versiliese.

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