In molte parti di Italia è stata proclamata la zona fucsia libera dal patriarcato. Da ieri 8 maggio anche Viareggio ha la sua in Piazza Ragghianti pubblichiamo il comunicato di Non una di Meno Viareggio.
“La costruzione della “zona fucsia”sul nostro territorio ha purtroppo dovuto fare i conti con lo stato di emergenza dovuto alla pandemia, che ha di fatto rallentato molte nostre iniziative ma oggi 8 maggio siamo qui a rinominare piazza Ragghianti “zona fucsia” e a abbiamo deciso di ricordare ogni vittima di femminicidio posando un panuelo con il nome di ogni donna uccisa dal proprio compagno, marito, ex.E non solo, perché proprio pochi giorni fa a Prato moriva una donna,una lavoratrice e non moriva per caso,come non sono morte per caso le 21 donne che oggi ricordiamo. Lei è morta facendo il suo lavoro è morta per mancanza di sicurezza, per incuria e in nome del profitto. Tutte le altre perché non sono state credute, perché non erano libere di scegliere un altra vita,un altro uomo, perché considerate un possesso, perché: “o mia o di nessun altro”,perché un’ informazione tossica tende ogni volta a sminuire o giustificare. Tutte queste morti hanno matrici comuni profitto e patriarcato. Ci ritroviamo oggi qui con rabbia e dolore per non dimenticarle e per creare un segno tangibile concreto e reale di quanto questo orrore viene ripetuto praticamente ogni giorno. Ieri è stata uccisa Angela dal ex marito. Non vogliamo sentirci dire il perché dire il perché,il perché,il perché lo sappiamovogliamo gridare Basta Ci vogliamo libere Ci vogliamo vive Siamo il grido altissimo e feroce di tutte quelle donne che non hanno più voce!” #zonafucsia#nonunadimeno#nonunadimenoviareggio#mortiesullavoro#femminicidio
Non una di Meno Viareggio