Promossa da Cantiere Sociale Versiliese, Collettivo “Dada Boom”, Non una di Meno Viareggio e Laboratorio contro la Repressione “Sacko” si è tenuta mercoledì 21 luglio presso il Cantiere Sociale un’iniziativa dibattito dal titolo: “Genova 2001 dopo venti anni siamo ancora qua:” L’iniziativa che ha visto numerosi interventi ha affrontato non solo cosa accadde a Genova nel luglio del 2001 ma quello che è accaduto in questi venti anni. Sono passati ai raggi X errori e opportunità di un movimento importante che segnò l’inizio del nuovo millennio. Il primo movimento in un mondo non più diviso in blocchi contrapposti ma un mondo sempre più piccolo e omologato dove la globalizzazione soffocava il dissenso a favore di un pensiero unico. Gli interventi hanno anche provato a confrontare movimenti precedenti e successivi cercando di comprendere analogie e differenze. La discussione non ha voluto trarre alcuna conclusione ma essere una riflessione aperta su di un qualcosa che è ancora vivo, infatti Genova 2001 non è finita come non sono finiti i movimenti del ’77 del ’68 e la stessa Resistenza. La lotta degli sfruttati contro gli sfruttatori, che è il filo che unisce tutti questi movimenti attraversando le generazioni a prescindere dalla memoria condivisa, non terminerà fino a che esisterà una società divisa in classi. Un altro tema affrontato è stato quello della comunicazione. Del ruolo che ebbe Indy Media e di come oggi con i social e tutte le nuove tecnologie non riusciamo ad essere incisivi nel comunicare come lo furono i mediattivisti in quei giorni.
Dopo la discussione è stato proiettato il video di Giacomo Verde “Solo Limoni”. che ha voluto libero da copyright e che riproponiamo anche qui sotto.