Contestato il sindaco di Viareggio. In migliaia al corteo per il tredicesimo anniversario della strage. Oggi da Firenze la sentenza del processo?

Applausi per Daniela Rombi, Marco Piagentini e i familiari della strage, applausi per Riccardo Antonini, il ferroviere licenziato da Mauro Moretti per avere avuto il coraggio di schierarsi dalla parte dei familiari della strage. Fischi, invece, per il sindaco di Viareggio, Giorgio Del Ghingaro, ormai lontanissimo dal sentire della cittadinanza. Il giorno prima La Viareggio Ultrà ha appeso uno striscione, al ponte girante, con su scritto “Del Ghingaro Dimettiti.” Ma è giorni che in città non si discute d’altro. Al presidio in dfesa delle case occupate della stazione di martedì promosso dalla Brigata Mutuo Sociale per l’Abitare qualcuno lo aveva ventilato dal microfono. Del Ghingaro da anni diserta l’appuntamento del 29 giugno ammantando le scuse più improbabili. Quest’anno, nel tredicesimo anniversario della strage, quando nessuno lo aspettava anche perché i familiari della vittime gli avevano fatto sapere che non avrebbe parlato dal palco si è presentato con tanta di fascia tricolore. Appena il corteo, dal municipio, ha iniziato a muoversi spontaneamente è partita la contestazione al sindaco. “Vattene via!” Non sei degno di portare la fascia tricolore!” “Vai a casa!” E ancora “Vergogna Vergogna!” Il tutto ha durato alcuni minuti senza mai trascendere ma la contestazione è stata chiara ed intensa e l’ego di re Giorgio ne ha accusato il colpo. La moglie accanto a lui lo ha tratttenuto dal reagire. Il corteo dopo ha ripreso il percorso ma il sindaco lo ha abbandonato prima di raggiunere via Ponchielli dove si sono svolte le celebrazioni. Daniela Rombi sul suo profilo facebook ha scritto: “Chi semina vento raccoglie tempesta.” e dal profilo facebook di Repubblica Viareggina si legge: “La contestazione era nell’aria ed è solo il minimo sindacale. Adesso deve chiedere scusa alla città e dimettersi.” Anche il senatore del Movimento Cinque Stelle, Gianluca Ferra ha commentato: “Il fatto che il comune di Viareggio non sia più parte civile è una vergogna assoluta, un colpo basso a questa città e soprattutto ai familiari delle vittme. Sono felice però che la città di Viareggio si sia resa conto di questa situazione.”

Sono state alcune migliaia le persone che hanno voluto rendere omaggio alle vittime a distanza di tredici anni e che continuano a chiedere verità e giustizia. Attesa per la sentenza prevista per oggi 30 giugno a Firenze.

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