Smash Repression porta alla street parade di Firenze diverse migliaia di giovani.

Migliaia di giovani sono scesi per le strade di Firenze per esprimere attraverso i propri corpi, parole d’ordine chiare e la musica, una forte opposizione nei confronti della repressione che porta avanti questo governo. In particolar modo la protesta era indirizzata contro il disegno di Legge antirave e l’effetto domino che ha creato, inasprendo le pene verso ogni tipo di occupazione, comprese quelle abitative.

La street parade promossa da Smash Repression ha visto la presenza di 11 camion addobbati che sparavano musica dalle casse. Molto l’entusiasmo fin dalle 14 da Porta Romana. La parata è partita attorno alle 17 e si è snodata per le vie di Firenze salutata anche da numerosi applausi. Alla fine c’è chi parla di 5000 persone altri addirittura di 10000 persone.

Alleghiamo qui sotto il volantino distribuito da Insorgere Viareggio che ha partecipato alla stret parade.

Contro le città vetrina e la mercificazione.

Contro il controllo, la repressione e la militarizzazione del territorio.

Per difendere case occupate e spazi sociali.

Per riaffermare il diritto di tutte e tutti ad autogestirsi ed autorganizzarsi.

Contro vecchi e nuovi fascismi sempre al soldo dei padroni.

Siamo felici di partecipare a questa street parade organizzata dalle compagne e dai compagni di Smash Repression coi quali abbiamo liberato nuovamente lo spazio dell’ex SARS a Viareggio.

La legge anti rave è stata solo la prima porcata del governo di guerra, presieduto, dalla post fascista Giorgia Meloni. Il progetto di criminalizzazione della gioventù e delle classi subalterne prevede la promulgazione di nuove leggi per inasprire le pene per chi occupa case, per chi sciopera e fa picchetti, per chi decide di consumare sostanze. Qualche politicante, in modo cinico e perverso, ha proposto nove anni di carcere per chi occupa una casa. Mentre i loro amici mafiosi rimangono impuniti e magari vedono, pure, depenalizzarsi alcuni reati.

Le carceri sono sempre più affollate di proletari, immigrati e giovani con problemi di dipendenza, invece, i responsabili di stragi, come quella ferroviaria di Viareggio costata la vita a 32 persone, non hanno fatto un giorno di carcere. Siamo di fronte ad una schifosa giustizia classista forte coi deboli e supina coi potenti.

La repressione voluta da questo governo risponde in pieno agli interessi delle classi dominanti, in un contesto di crisi e guerra permanente.

Resistere non basta più. Occorre attaccare il capitalismo. Occorre sostenere ogni qualsiasi conflitto sociale metta in dubbio l’esistente.

Fare come in Francia” non può essere solo uno slogan ma deve essere un tentativo pratico per costruire convergenza e insorgenza come ci insegnano i lavoratori della GKN a cui va il nostro ringraziamento.”

Insorgere per Viareggio

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