In centinaia con Smash Repression hanno ballato dentro l’ex SARS.

Il tentativo di rovinare la festa non è riuscito. Con fare arrogante, minacciando di chiamare l’esercito per sgomberare (testuali parole) alcuni benpensanti, aizzati dal clima di intolleranza che si respira nel paese, si sono presentati fuori dall’ex SARS ad inveire contro dei giovani colpevoli solo di fare musica e aggregazione. Alla fine non si sono presentati né esercito, né squadracce con strani pruriti. Solo un paio di pattuglie della polizia che si sono limitate ad identificare alcune persone nel piazzale e poi constato che non c’era niente di rilevante se ne sono andate via. La festa promossa da Smash Repression, sabato 8 luglio, ha potuto, quindi, svolgersi con tranquillità. Vi hanno partecipato almeno 300 giovani, ballando fino al mattino. E’ stata l’ennesima iniziativa importante contro la criminalizzazione e la repressione della gioventù e per la liberazione degli spazi sociali. Nell’EX SARS, ribattezzato Spazio Socio Abitativo Leo Ciuti, hanno trovato anche recentemente alloggio alcuni lavoratori stagionali iscritti ad AS.I.A. USB.

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