Una moltidudine al Pride di Roma. Repubblica Viareggina solidale con i sanitari attaccati dal governo Meloni.

Stiamo tornando indietro e moli diritti conquistati con decenni di lotta rischiano di essere spazzati via. Un vento reazionario soffia in tutta Europa, ed una destra feroce e omofoba lo cavalca. Fortunatamente il movimento LGBTQI+ è deciso a rispondere colpo su colpo.

Il pride di Roma è stato ossigeno fresco per tutte, tutti e tuttu. Una marea umana ha attraversato le strade della città in modo festoso con 40 carri che sparavano musica e amore. Sono centinaia di migliaia le persone qualcuno parla addirittura di un milione. Quello che è certo è che sono motivate a non darla vinta ai Vannacci, alle Meloni e a chiunque voglia riportare indietro l’orologio della storia. “L’Arcobaleno non si cura” è uno degli slogan più gettonati di questa grande manifestazione.

Juri Baldassarri di Repubblica Viareggina presente al pride denuncia l’atteggiamento del governo contro i medici che aiutano i corpi e le menti in trafrormazione. ci dice: “ Ci schieriamo senza se e senza ma con tutte le strutture sanitarie, come quella di Careggi, che con coraggio danno possibilità a ragazzi e a ragazze di essere se stess*.”

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