Lottare paga ottenute nuove residenze per chi ne era sprovvisto

Grazie all’impegno che da alcuni mesi, come circolo ARCI Officina Dada Boom e Brigata Mutuo Sociale per l’Abitare, portiamo incessantemente avanti sono state concesse otto nuove residenze nella fittizia in via dei Vageri tra queste residenze tre riguardano minori che potranno finalmente andare a scuola senza problemi. A queste ne va aggiunta una nona provvisoria presso il pronto soccorso abitativo di via Belluomini 18 che permetterà ad un anziano di 73 anni di potere ricorrere alle cure mediche. Presso l’officina Dada Boom sono stati dati i domicili premessa per avere poi le residenze.

Officina Dada Boom

Brigata Mutuo Sociale per l’Abitare

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DASPO per gli ultras ma ancora niente per i poliziotti che picchiarono un ragazzo con una protesi alla gamba.

39 DASPO in arrivo: 6 ai tifosi della Massese e 33 a quelli del Viareggio per episodi risalenti allo scorso giugno in occasione del derby. Il DASPO, che è l’acronimo di Divieto di Accedere a manifestazioni Sportive non viene emesso da un tribunale dove un giudice monocratico o un collegio giudicante emette la sentenza dopo aver ascoltato accusa e difesa. Ma viene emesso direttamente dalle questure. Si tratta quindi di uno strumento arbitrario.

Ci piacerebbe vedere la stessa solerzia nel punire gli episodi di violenza che vedono coinvolte le forze di polizia. Ricordiamo che durante la trasferta di Sanremo manganellarono ingiustificatamente mandando all’ospedale anche un ultras viareggino con una protesi alla gamba. Su quell’episodio sicuramente ben più grave di quello di Massa aspettiamo ancora provvedimenti.

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L’indignazione dei famigliari della strage per l’incontro tra Del Ghingaro e RFI

Abbiamo appreso, nella tarda serata di mercoledì, dell’incontro tra il Sindaco e una società di ferrovie, RFI, condannata in primo grado per OMICIDIO COLPOSO PLURIMO AGGRAVATO, DISASTRO FERROVIARIO, INCENDIO COLPOSO E LESIONI GRAVI E GRAVISSIME per aver causato la morte di 32 persone tra cui bambini, donne e uomini, centinaia di feriti ed aver distrutto un intero quartiere, lasciando alla nostra città e ai suoi abitanti una ferita indelebile.
I Familiari delle vittime, attraverso questo comunicato, esprimono tutta la loro sofferenza poiché tutto pensavano, ma non che il Sindaco della loro città a 54 giorni dall’inizio del procedimento d’Appello si inchinasse, aprendo le porte di Viareggio, e permettesse a RFI di fare passerella con il pretesto di un osservatorio sulla sicurezza … tutto ciò ci appare oltremodo offensivo.
Noi Familiari e i soci dell’associazione siamo fortemente indignati da questo nuovo gesto che umilia fortemente le 32 Vittime, questa città e la Memoria della strage ferroviaria del 29 giugno 2009. Non staremo né fermi, né a guardare!
Adesso abbiamo capito dove il Sindaco si siederà (se avrà la faccia di presenziare) il prossimo 13 novembre all’apertura del nuovo processo, sicuramente non dalla parte dei familiari.
I termini e le modalità di questo incontro fanno capire l’incoerenza e l’assoluta inaffidabilità di chi, durante un incontro privato con i familiari aveva affermato che non avrebbe mai trattato con chi condannato, fino alla conclusione del procedimento penale. Citiamo testualmente quanto disse “ci fosse anche solo un’idea di uno scambio…”.
Cosa è cambiato oggi? Forse quello scambio è avvenuto? Caro Sindaco le bugie hanno le gambe corte.
Come si può interloquire con RFI condannata in 1° grado senza pensare all’offesa e all’umiliazione che questo gesto avrebbe comportato per i familiari delle Vittime e per i cittadini di Viareggio?
Come si può parlare di sicurezza con un solo interlocutore? Oltremodo condannato proprio per “negligenza, imperizia e incuria”, per non aver applicato norme basilari sulla sicurezza causando la morte di 32 persone? Come si può pensare ad un osservatorio con chi non ha ancora provveduto a rimediare alle proprie responsabilità su Viareggio?
Per rendersi conto di ciò, se non sono state sufficienti le 1.200 pagine di una sentenza. Basterebbe analizzare quanti incidenti ferroviari sono accaduti dal 2009 ad oggi. Basterebbe ricordarsi cosa è successo il 25 gennaio a Pioltello (3 morti e molti feriti). Basterebbe leggere la nota ANSF che ancora a giugno 2018 afferma che devono “essere riesaminati i processi di controllo e verifica di efficacia della manutenzione dell’infrastruttura (RFI) e dei veicoli ferroviari (TRENITALIA)”.
Come già espresso nel precedente comunicato, prima di invitare RFI a Viareggio e di parlare di un futuro osservatorio:
1. E’ stato chiesto a RFI di rinunciare alla prescrizione per essere giudicata da un Tribunale dello Stato Italiano accertando tutta la verità sulla strage di Viareggio?
2. E’ stato esibito da RFI, come da documento sottoscritto da questa amministrazione e da richiesta scritta del Sindaco prima del 29 giugno scorso, ai partecipanti all’incontro il Documento di Valutazione del Rischio della tratta ferroviaria che attraversa la nostra città?
3. È stato esibito da RFI, come da documento sottoscritto da questa amministrazione e da richiesta scritta del Sindaco prima del 29 giugno scorso,
un piano per avvisare Vigili del Fuoco e Protezione Civile su quanto e quali merci pericolose attraversano la nostra città?
4. E’ stato chiesto a RFI, come da documento sottoscritto da questa amministrazione di rintegrare nel proprio organico chi è stato in questi anni licenziato perché si occupava concretamente di Sicurezza?
5. E’ stato chiesto ad RFI, come da documento sottoscritto da questa amministrazione, un documento che attestasse la presa in atto delle 13 “Raccomandazioni” della Commissione Investigativa del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti?
6. E’ stato chiesto un documento che attestasse la messa a norma delle prescrizioni della mancanza di sicurezza sul lavoro emanate dall’AUSL nel 2103 ad Rfi?
7. E’ stato chiesto, come si evince dalla Mozione della Regione Toscana, l’istallazione sui treni merci del detettore antisvio a salvaguardia della vita delle persone come prima forma di sicurezza immediata?
Ben vengano un Tavolo e un Osservatorio a Viareggio sulla sicurezza ferroviaria; da sempre abbiamo auspicato che l’amministrazione assumesse iniziative adeguate, ma non si può prescindere dal pretendere PRIMA risposte precise, puntuali e concrete a questi interrogativi.
Ci chiediamo, quindi, se queste richieste siano state eluse volontariamente o per superficialità; ma in entrambi i casi, dimostrano l’incapacità a trattare materia della sicurezza ferroviaria entrando veramente nel cuore del problema nel rispetto delle Vittime, dei suoi familiari e di tutti quei cittadini che hanno vissuto quella notte.

Associazione dei familiari “Il Mondo che Vorrei”
Il Comitato nazionale “Noi non dimentichiamo”
“Assemblea 29 giugno” 

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Oltre un centinaio di persone in piazza al Varignano a vedere il film “Sulla mia pelle”

Circa 150 persone ieri hanno preso parte in piazza Don Milani al quartiere Fontanini al Varignano alla proiezione del film “Sulla mia pelle” promossa dal Cantiere Sociale Versiliese.

C’è chi abbandona le periferie e c’è chi invece cerca di rifarle vivere con iniziative culturali strappandole al degrado. La sicurezza nelle strade e nei quartieri si crea in questo modo non con la propaganda salviniana.

Alla fine le persone che ieri hanno assistito alla proiezione del film sono tornate a casa con la consapevolezza che un numero maggiore di polizia e carabinieri per le strade non danno più sicurezza. La drammatica vicenda accaduta a Stefano Cucchi e ben narrata nel film non è un fatto isolato in questo paese e non è stata opera di mele marce. La lista dei nomi è lunghissima solo per citarne alcuni: Uva, Aldrovandi, Magrini, Lonzi, Giuliani, Sandri fino al nostro concittadino Daniele Franceschi morto nel carcere di Grasse il 25 agosto del 2010

L’iniziativa promossa dal Cantiere Sociale Versiliese ha visto la partecipazione anche del Laboratorio contro la repressione “Sacko”, CSOA SARS, Officina Dada Boom, Communia Viareggio, Potere al Popolo Versilia, Repubblica Viareggina e CRO Darsene ma soprattutto di tante persone del quartiere. Dopo la proiezione del film c’è stato un breve intervento del comitato contro la repressione che ha ricordato come sia importante portare sostegno a chi lotta per avere verità e giustizia sulle morti in carcere e portare solidarietà a chi subisce quotidianamente la repressione.

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A Viareggio puzza l’aria e puzzano le strumentalizzazioni politiche

Il puzzo continua ad infestare Viareggio e le risposte delle istituzioni purtroppo tardano ad arrivare. Unica cosa certa che dietro quell’odore che inquina l’aria ci sono criminali che compiono reati, per questo numerosi cittadini hanno presentato un esposto alla procura della repubblica. La battaglia per l’aria pulita riguarda tutti i cittadini e non dovrebbe vedere strumentalizzazioni ma il Signor Baldini e la cricca della Lega hanno immediatamente provato a strumentalizzarla. Martedì 18 si doveva tenere in uno spazio della confesercenti in Darsena una assemblea ma il gran numero di persone ha costretto a dirottare la riunione sul ben più grande e ospitale CRO di via Coppino dove anche il signor Baldini, seppure con non poco disagio, è dovuto entrare. Giacomo Marchetti che ha introdotto la riunione (intervento introduttivo) però si è scusato, il giorno seguente pubblicamente con i comitati che qualcuno ha cercato di interrompere, fortunatamente non riuscendoci. Hanno cercato di interrompere Andrea Lami del Comitato Salviamo la Pineta quando cercava di far capire ai presenti la gravità dell’opera e come la qualità dell’aria sia legata al verde e agli alberi. Una strana assemblea dove i comitati che cercano di unirsi e collaborare tra loro per il bene di Viareggio vengono zittii e dove invece i politici tendenzialmente pentastellati e leghisti trovano spazi per la loro propaganda e le solite passerelle. Dove era il signor Baldini quando in tanti sono scesi in piazza a giugno per protestare contro il puzzo? Una attivista del Comitato di via Matteotti, Matilde Benedetti, ha fatto presente anche come i leghisti a parole si siano detti contro il piano delle antenne ma quando si trattava di votare contro quel piano erano tutti assenti dal consiglio comunale. Anche in quel caso Baldini e compagnia, sempre pronti per farsi scattare le foto, non furono mai presenti nelle mobilitazioni.

Diverse persone che hanno partecipato a quell’assemblea sono uscite preoccupate perché, invece, di vedere un’unità hanno visto i soliti giochetti politici. Altri quando hanno visto i presenti in sala, a torto o ragione, se ne sono andati. Niente a che vedere con l’assemblea dei Beni Comuni dello scorso 16 settembre dove i comitati hanno parlato di acqua, aria, ambiente e salute focalizzando il vero problema il profitto. Purtroppo gli opportunisti hanno cercato di impossessarsi del comitato Aria Pulita. Fatto gravissimo, poi, è l’espulsione di Giacomo Marchetti dalla pagina perché ha chiesto che il comitato sia trasparente e sia costruito in assemblea pubblica. A Viareggio puzza l’aria ma non solo. Per pulire l’aria serve una mobilitazione autorganizzata dal basso non il solito gruppetto che mendica al politico di turno.

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Intervento introduttivo di Giacomo Marchetti all’assemblea sull’Aria pulita al CRO

“Ci tengo prima di tutto a ringraziare i cittadini , i rappresentanti di associazioni qui presenti, grazie per essere qui perché la vostra presenza è importante e ci offre una speranza per il futuro della nostra città, una speranza per chi sogna una Viareggio più vivibile, più sana ecologica, più a misura d’ uomo

Chi abita, vive e lavora a Viareggio sa benissimo che a contrario di quanto si potrebbe pensare di una piccola cittadina di mare, tira una gran brutta aria.

Da tempo abbiamo una situazione di miasmi che specie nelle ore notturne investe i centri abitati. Miasmi di varia natura, si va dalla spazzatura, al classico odore di bottino, al puzzo di bruciato.

Problema questo che va avanti da anni senza che le istituzioni trovino una soluzione, e viene da chiedersi PERCHE’ non la trovino, assistiamo infatti come sempre al classico “scarica barile” fra istituzioni comunali, Arpat, Usl, protezione civile….

Recentemente il Tema dei cattivi odori è salito agli onori della cronaca per via dello straordinario evento di questi giorni, cioè le fumigazioni di torba in padule.

La torba, poi lo spiegheremo meglio con i nostri fisici, costituisce lo stato iniziale della formazione del carbone, è un deposito composto da resti vegetali sprofondati e impregnati d’ acqua che a causa di determinate condizioni del terreno non riescono a decomporsi.

La torba è un fenomeno naturale, questo però non vuol dire che i fumi derivanti dalla sua combustione sono sani per via delle numerose sostanze inquinanti, fenoli, benzopirene, toluene, diossina.

Ma non bisogna farci trarre in inganno sulla torba, e pensare che il problema dei cattivi odori dipenda solo da quello, sarebbe questo un grave errore, perché il problema dei cattivi odori a Viareggio ha origini purtroppo lontane, le cause sono diverse, si va dai fenomeni naturali alla scelta infelice di collocare diversi impianti sottovento ai centri abitati.

Le numerose segnalazioni dei cittadini non hanno portato ad oggi a una risoluzione del problema, le responsabilità sono molteplici.

La gente è annoiata del continuo rimpallino istituzionale fra i vari enti e pretende risposte certe

  • Da dove derivano questi cattivi odori? L’ Arpat deve accertare con precizione la causa, evitando parole del tipo “potrebbe”, “presumibilmente”, “non può essere escluso”

Pure sulle tempistiche bisogna sottolineare un aspetto importante: ossia che gli enti di controllo devono essere chiamati immediatamente e non dopo 2 giorni a fare i controlli a babbo morto. E il modo per farli intervenire subito esiste…

Come precisa l’ articolo i tecnici Arpat intervengono per la gestione delle emergenze ambientali durante l’ orario di servizio OPPURE in regime di reperibilità in orario

notturno o festivo, su chiamata della sala Operativa della Protezione Civile di Firenze. E’ compito di chi opera sul territorio attivare la sala operativa, cosa che come mi era stata anticipata dall’ Arpat e purtroppo confermata dal Comando della Municipale non è stato fatto per gli eventi di quest’ estate 🙁

Perchè? Questa è o non è un’ emergenza ambientale? O forse mi si vuole far intendere che il puzzo di pattume che ci siamo sorbiti in tutta la città un estate intera è una cosa normale?

Questa è un emergenza ambientale e io ribadisco che è una grave mancanza, poi se qualcuno di questa amministrazione vuole affermare che non si tratta di emergenza ambientale è liberissimo di farlo, ma se ne assume poi la responsabilità con i cittadini costretti a scegliere tra asfissiare dal puzzo o dal caldo per tenere le finestre chiuse per tutta l’ estate.

Il gioco va scoperto, si deve sottoporre al giudizio popolare cosa è stato fatto e cosa si intende fare, ma non nei mesi a venire, nell’ immediato..

Ci sono responsabilità per quello che sta succedendo, rischi per la salute, danni economici, le istituzioni non possono ulteriormente aspettare è necessaria una risposta forte e concreta.

Bene che il Sindaco abbia sollecitato tramite Pec l’ Arpat a fare controlli, ma me li deve far fare al momento, non dopo 5-6 giorni che ormai il puzzo se n’ è andato

I cittadini hanno fatto degli esposti, io stesso ne ho fatti diversi, a Luglio e per diversi mesi le mie mail non sono state prese nella dovuta considerazione, e mi dispiace dirlo questo ma devo essere oggettivo.

Il cittadino fa il suo dovere, chiama la municipale, inoltra gli esposti, ma se dall’ altra parte non abbiamo qualcuno che risponde in modo adeguato, se dopo un esposto del 9 Luglio mi rispondi il 15 Settembre dopo due mesi, è evidente che abbiamo un problema non solo di cattivi odori, ma pure di comunicazione

Delle mancanze quindi ci sono state, serve una maggiore collaborazione fra enti di controllo e istituzioni, per diminuire il lasso di tempo che intercorre fra una segnalazione di un evento e l’ individuazione della causa

La politica quindi come al solito deve dare delle risposte, e se non è in grado di darcele dobbiamo dare noi alla politica le dovute motivazioni.

La stampa in questi giorni ha lavorato bene, e a nostro favore, il problema è stato trattato dedicandogli finalmente lo spazio che merita.

Ora dobbiamo essere noi, come Comitato, come Assemblea di cittadini, e apriremo i microfoni ai diversi interventi. Noi cittadini dobbiamo dare un segnale forte alla politica, il segnale è che ci siamo stufati, vogliamo Respirare Aria Pulita, perché questa roba fa male, ci sono rischi per la salute ed è compito della Politica dare delle risposte.

Fra le prime cose da fare richiedere al prossimo evento di attivare la Sala della Protezione Civile di Firenze per far intervenire gli agenti subito, e prendere immediati

provvedimenti verso chi inquina l’ aria di Viareggio, questa deve essere la nostra prima richiesta, ed è mi sembra una richiesta doverosa e ragionevole da fare all’ amministrazione, poiché non scordiamoci che spetta a loro attivare quella sala

Se dalla politica sul fronte delle maleodoranze non arrivano risposte, se non vediamo un sentimento autentico di miglioramento allora è inevitabile serve un movimento di piazza, e qui il nostro orizzonte deve essere più ampio, non possiamo guardare solo al problema dell’ aria, ma allargare gli orizzonti anche ad altre problematiche e tante ce ne sono, allargare la protesta a quelli che sono i beni comuni

Dall’ edilizia popolare, agli edifici di proprietà comunale svenduti, alla scuola pubblica, la gestione dell’ acqua, agli spazi verdi minacciati, alla gestione dei rifiuti, alle spiagge, alla sanità pubblica.

Ripeto quanto gia espresso più volte: Noi dobbiamo cercare e (offrire ovviamente) solidarietà ai numerosi comitati presenti nelle lotte per il territorio, costruire un fronte comune per il bene della città, una grande onda verde che metta freno alla devastazione ambientale, ai deliri a sfondo cementifizio dei nostri consiglieri, alla desertificazione e al cemento

La politica trova sempre spazio per progettare grandi opere, grandi interventi ma poi siamo noi che ci sorbiamo i puzzi, siamo noi che poi dobbiamo chiedere le bonifiche, nostri sono i danni alla salute

Di fronte a tutto questo, al puzzo, all’ acqua malsana, alla terra inquinata, il nostro messaggio deve essere chiaro, forte, semplice:

L’ unica grande opera che vogliamo è la messa in sicurezza dei nostri territori”

Giacomo Marchetti

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Libertà di scelta vaccinale protesta anche a Viareggio

Pubblichiamo integralmente il comunicato del Gruppo Viareggio e Versilia per la Libertà di scelta

“Oggi è il primo giorno di scuola per molti bambini della Versilia, purtroppo molti grembiulini resteranno appesi negli armadi, anche nel nostro territorio, infatti stiamo assistendo ad episodi di allontanamento dai servizi educativi e scolastici di bambini nella fascia 0-6 anni perché ritenuti NON CONFORMI in base al decreto Lorenzin. Tutto questo sta avvenendo nel più completo silenzio da parte dell’opinione pubblica locale. Il momento è di grande confusione perché il governo di “ cambiamento “ ogni ora cambia idea sul da farsi. La maggior parte delle famiglie dei bambini non conformi sono state contattate dalle segreterie scolastiche nelle giornate di giovedì e venerdì scorso, a pochi giorni dall’inizio della scuola. A complicare la situazione è anche il comportamento diverso che i vari presidi hanno deciso di tenere in merito alla frequenza scolastica. Ci rendiamo conto che nemmeno il personale scolastico, dai presidi alla segreteria è preparato in merito al decreto Lorenzin, ma prende posizioni, alcune volte anche molto rigide. Non da ultimo, alcuni gironi fa, i NAS hanno fatto visita ad alcuni istituti scolastici per verificare le autocertificazioni sottoscritte dai genitori. Tutto questo a dimostrare quanto il clima sia caldo e fortemente discriminatorio nei bambini ,definiti NON CONFORMI. E’ quindi con ansia e incertezza che i bambini e le famiglie iniziano il nuovo anno scolastico, aspettandosi ogni giorno la lettera di espulsione. Nel frattempo però ciò che più ci indigna è il silenzio da parte dei rappresentanti politici locali come ad esempio quello del Senatore Ferrara M5S, o de consiglieri comunali Baldini, Trinchese, Pacchini e Pacilio che improvvisamente sono spariti proprio nel momento in cui le mamme vengono convocate dai servizi educativi e scolastici. Forse questi signori non sanno che sono circa una trentina i bambini a rischio espulsione e che molte famiglie sono state costrette a ritirali, per evitare improvvise interruzioni dei servizi? Forse i consiglieri comunali della Lega Nord mentre incontravano il ministro dell’ interno si sono dimenticati di sollecitarlo sulla questione espulsione scolastica? Forse il Senatore Ferrara, nonostante i suoi numerosi articoli sul “Fatto Quotidiano “, oggi ritratta le sue posizioni? Da loro, che sono i rappresentanti locali vogliamo risposte. Ricordiamo anche ai consiglieri comunali l’impegno politico che hanno preso in sede di consiglio comunale riguardo l’esclusione scolastica e di come in questo momento stiano venendo meno al loro impegno. Ci rivolgiamo anche al sindaco Giorgio Del Ghingaro, che pensi veramente alla sicurezza dei bambini monitorando giardini ed edifici scolastici; è infatti di pochi giorni fa la notizia della caduta di un albero all’interno del giardino di una scuola, questo è il vero pericolo per i bambini. Infine una domanda ai dirigenti scolastici che con tanta solerzia hanno deciso di applicare una legge ingiusta. Ci chiediamo se loro stessi e il personale scolastico sia in regola con le vaccinazioni e in che modo pensano di garantire la così detta “immunità di gregge “ all’interno degli edifici scolastici. O tale rigidità è riservata solo ai bambini? Un ringraziamento per la vicinanza invece a quei tanti cittadini che ci hanno dimostrato solidarietà e che continuano a sostenerci e a repubblica Viareggina che nei giorni scorsi si è dichiarata contro l’esclusione scolastica. Il Gruppo Versilia-Viareggio sta offrendo disponibilità e sostegno a tutte quelle famiglie che stamani non potranno usufruire dei servizi educativi per i loro figli e non smetterà mai di lottare per la Libertà di Scelta.”

Gruppo Versilia-Viareggio per la Libertà di Scelta,

Viareggio 17 settembre 2018.

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Dopo la riuscita dell’assemblea sui Beni Comuni, Repubblica Viareggina inviterà i cittadini a pronunciarsi sotto i gazebo su GAIA, Asse e Ospedale

I ben comuni per Viareggio, l’assemblea pubblica promossa da “Repubblica Viareggina” presso il circolo ARCI Officina Dada Boom ha visto una discreta partecipazione. Dopo l’intervento iniziale di Repubblica Viareggina, che ha illustrato come l’amministrazione Del Ghingaro abbia svenduto il patrimonio della città e di come lo stesso concetto di pubblico non sia sufficiente per difendere il bene comune, sono intervenuti: Comitato Salviamo la Pineta, Comitato in difesa della sanità, Comitato via Matteotti, Comitato Acqua alla Gola, Brigata Mutuo Sociale per l’Abitare, Sportello del Lavoro COBAS, Officina Dada Boom, Cantiere Sociale Versiliese, Potere al Popolo, ARCI e Partito della Rifondazione Comunista della Versilia. Tutti gli interventi hanno sottolineato l’importanza di resistere alle politiche liberiste e di dare un nuovo protagonismo alle lotte sociali dal basso. Particolare enfasi è stata data al concetto di autorganizzazione e autogoverno.

Dopo il dibattito è stato lanciato l’appello alla mobilitazione possibilmente il più unitaria possibile. Repubblica Viareggina promuoverà dei Gazebo dove inviterà i viareggini ad esprimersi sul mantenimento dell’ospedale unico e contro il depotenziamento, per la difesa del parco contro lo scempio dell’asse di penetrazione e per chiedere l’uscita dell’amministrazione da GAIA e che l’acqua sia trattata davvero come un bene comune.

Repubblica Viareggina

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Sabato Tiziana Barillà sarà ospite di Potere al Popolo di Camaiore e presenterà il “modello Riace”

Sabato 15 settembre alle ore 17 presso la Croce Verde del Lido di Camaiore in via Fratelli Rosselli 2 si terrà l’assemblea pubblica di Potere al Popolo di Camaiore con la presenza della compagna Tiziana Barillà che presenterà il libro “Mimmi Capatosta. Mimmo Lucano e il modello Riace” per l’occasione è previsto un collegamento telefonico con il sindaco di Riace. Sarà anche l’occasione per aprire ufficialmente la campagna di adesioni versiliese a Potere al Popolo. Dalle 19.30 in poi è prevista un apericena di autofinanziamento.

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Repubblica Viareggina solidale con l’Officina Dada Boom chiede l’uscita del comune da GAIA

Repubblica Viareggina esprime tutta la sua solidarietà all’Officina Dada Boom. L’acqua è un bene comune indispensabile per la vita, riteniamo giusta nonché necessaria l’operazione di riallaccio dell’acqua da parte dell’Officina Dada Boom.

GAIA spa, nelle sue pratiche repressive è solita staccare l’acqua anche a famiglie in difficoltà economiche, anche a quelle con bambini molto piccoli. Famiglie che si rivolgono anche agli Assistenti Sociali del Comune di Viareggio chiedendo aiuto, ma la risposta non arriva, dato che non si attivano verso Gaia spa perché applichi il riduttore idrico come aveva promesso in una delle tante riunioni fatte con il Comitato Acqua Alla Gola.

Come Repubblica Viareggina riteniamo che il’Officina Dada Boom come le case recuperate e occupate, abbiano fatto bene a riallarciarsi.

Sempre più nuclei famigliari non sono in grado di pagare le bollette e questo perché Gaia spa ha come obiettivo principale il profitto e non l’interesse dei cittadini. Per noi l’amministrazione comunale dovrebbe uscire da GAIA.

Repubblica Viareggina

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