Galline, Oche e Pecore

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Matteo Salvini ti schifa pure il tempo!” Con questo striscione appeso sul palco da dove era previsto il comizio del leader della Lega Nord, la Casa Rossa Occupata di Montignoso ha accolto Salvini. “In realtà un forte temporale ha fatto sì che il comizio di Salvini, previsto in piazza Maccari al Cinquale, fosse spostato all’interno dell’Hotel Eden.” Cosi dicono i militanti della Casa Rossa Occupata in un comunicato che continua
“Per noi è sufficiente che l’area montignosina, da sempre e storicamente accogliente ed antirazzista non sia stata inquinata dalla retorica ridicola e fascistoide del secondo Matteo nazionale. Come Casa Rossa l’appuntamento per dirgli in faccia ciò che pensiamo di lui e dell’accozzaglia che l’accompagna è solamente rimandato alla prossima volta. Qui ci preme sottolineare una cosa: ma davvero c’è ancora chi, senza vergogna, parla di libertà di parola per Salvini? Libertà di espressione per uno che a qualsiasi ora in qualsiasi canale televisivo può liberamente sputare odio verso gli ultimi? A noi sembra al contrario che la parola sia quotidianamente negata a quei milioni di poveri nel nostro paese che lui e i suoi seguaci fingono di rappresentare. E contestarlo significa porre un freno alla retorica degli Italiani contro gli stranieri, esattamente come fino a due anni fa era quella del nord contro i meridionali. Significa smontare un discorso per cui a difendere gli ultimi ci sarebbe un partito che è il partito dei nuovi ladri e un segretario che non ha mai lavorato un minuto in vita sua.”

La parole scritte nel comunicato per noi sono ampiamente condivisibili e centrano perfettamente la questione.

Pochi chilometri più a Sud, a Viareggio, intanto, le polemiche non si placano. Sulla sua pagina facebook Alessandro Santini ex candidato a sindaco di Forza Italia parla di vittoria politica riferendosi alla visita, di Salvini, alla cittadella del carnevale. Santini dice di fatto due cose: una vera e una falsa. Con la sua dichiarazione conferma che la visita di Salvini è stata una visita politica e non la semplice visita di un cittadino privato come avevano cercato di far passare i fan leghisti nei giorni precedenti. Santini parla, poi, di vittoria politica. C’è da chiederci quale sia la vittoria politica? Quella di venire in un luogo blindato e scortato e sentire gente che urlava “pecore pecore” ai suoi pochi seguaci? Quella di non essere stato ricevuto dal carrista Lebigre, autore del carro che raffigura Salvini e al centro di alcune polemiche riguardanti proprio delle minacce alla sua costruzione? O quella di sapere che un altro mago della cartapesta, Roberto Vannucci, ha disertato l’incontro e poi ha esternato sulla sua pagina facebook: Non ho mai lasciato il mio hangar sbattendo la porta. Ieri sera quando persone della Fondazione mi hanno detto di aprire il capannone per fare entrare Salvini mi sono veramente sentito umiliato e sono andato via.
Dopo una giornata di cazzate madornali di scelte scellerate di fare il burattino per il potere non l’ho accettato. Almeno la mia dignità mi è rimasta visto che stanno calpestando la mia passione ed il mio lavoro. Viva l’anima profonda del carnevale di Viareggio.”
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Non c’è stata alcuna vittoria di Salvini; salvato dalle annunciate contestazioni solo da un maltempo che purtroppo, anche a causa di scelte scellerate come quella di fare uscire le costruzioni, ha danneggiato numerosi carri. Qualcuno, forse voleva fare per forza il carnevale perché arrivava l’onorevole? Vogliamo augurarci che non ci fosse anche questa motivazione tra l’idea insana di fare uscire il corteo carnevalesco, sui viali a mare, nonostante la buriana di sabato.

Forse Santini riesce a vedere la vittoria perché entusiasta dall’avere fatto buona impressione al leader della Lega Nord che, come affermava correttamente una giornalista locale, tornerà presto a Viareggio per fare campagna acquisti proprio da una Forza Italia allo sbando?

A tenere banco tra le polemiche anche il lancio di uova contro il municipio di Viareggio da un burlesco e fittizio gruppo. Alcuni esponenti di Repubblica Viareggina, hanno commentato su whats’up: “Ma cosa succede a Viareggio? Le galline tirano uova e le oche … PD, SEL e PRC starnazzano!” Effettivamente le condanne dei partiti della sinistra verso il gesto ci sono apparse anche a noi eccessive e smodate. Intendiamoci non c’è niente di rivoluzionario nel lanciare uova contro un muro ma viene logico pensare che gli autori del gesto non volessero nemmeno compiere niente di rivoluzionario, bensì un gesto simbolico e goliardico. Un gesto, tuttavia, che rimane politico perché prende di mira il sindaco Del Ghingaro, autore per le varie realtà di movimento di decisioni autoritarie e impopolari come lo sgombero dell’ex stabile della Misericordia di via Matteotti dove alloggiavano una ventina di cittadini extracomunitari, la minaccia di sgomberare case occupate e il centro sociale SARS, la volontà di costruire un forno crematorio nella frazione di Torre del Lago contro il volere della maggioranza dei cittadini che non vuole ulteriore inquinamento. Un gesto che non va enfatizzato ma ci dice alcune cose come quella che ci sono dei giovanissimi che in modo goliardico ricercano la conflittualità sociale anche nel simbolico e che alla fine la voce rivolta ai pariti: “sono tutti uguali” è “vox populi vox dei” perché si è dimostrata vera. Da Rifondazione Comunista, seppure divisa al suo interno come riporta La Nazione, alla Lega Nord tutte le forze politiche hanno condannato il gesto ergendosi, di fatto, a difesa del palazzo del potere. “Si tratta della casa dei cittadini” hanno detto alcuni dirigenti politici con non poca retorica demagogica. Perché se è la casa dei cittadini! viene chiusa per riunioni e incontri? Perché gli assessori sfuggono continuamente il confronto con chi pone loro domande? Ridicole, poi, le accuse di imbrattamento. L’idea dell’imbrattamento porta ad immaginare litri di vernice indelebile non due tuorli che si levano con poca acqua. A chi non sono mai cadute delle uova in casa? Ma quanti poi si sono lamentati di avere casa imbrattata per le uova sul pavimento? Il lancio delle uova era un antica tradizione di carnevale e in alcune zone del Sud continua ancora oggi. Di sicuro fanno meno male le uova delle arance lanciate al carnevale di Ivrea. Ma il record del ridicolo lo raggiunge SEL arrivando a parlare di squadrismo e fascismo. Tutti, infatti, sanno che il fascismo italiano è noto, nel mondo, non per avere imposto una dittatura, avere promulgato le leggi razziali, fatto una guerra mondiale, avere mandato al confine gli omosessuali, avere fucilato i partigiani ma per avere lanciato uova. Tutti sappiamo che i nostalgici del ventennio vanno, regolarmente, in pellegrinaggio a Predappio per comprare le famose uova di Mussolini. SEL è effettivamente entrata in una fase nuova, prossima allo scioglimento e alla confluenza in Sinistra Italiana, deve avere perso l’ultima lucidità di analisi. Il partito di Vendola a Milano sostiene il candidato di destra Sala e a livello nazionale con la scelta di confluire in Sinistra Italiana approda con venticinque anni di ritardo a dove era approdato Achille Occhetto nel 1991. Il nuovo soggetto politico senza Rifondazione Comunista, l’Altra Europa e senza Possibile non è altro che la riedizione di un PDS in miniatura. La crisi dei partiti non riguarda solo SEL ma un po tutti. A perdere iscritti, in città, ci sono anche Rifondazione Comunista, Forza Italia e il PD. Quest’ultimo lacerato com’è continua a rimandare il congresso cittadino. Bizzaro che il PD parli di violenza per delle uova quando tra il suo segretario di federazione e commissario del circolo Giuseppe Dati e l’avvocato Fabrizio Miracolo siano in corso querele per spintoni e minacce. I violenti sono il pericolosissimo gruppo sovversivo delle galline, che lancia uova non un pacifico e disteso assessore che spintona un consigliere comunale colpevole di porre domande? Insomma due pesi e due misure, la stessa doppia morale che riscontriamo in ogni ambito del paese. E mentre quello che resta della sinistra si esalta in Grecia, in Kurdistan e America Latina per scontri, ribellioni e rivolte qui si indigna per un murales su di un muro chiamando l’artista vandalo. Gli anglosassoni hanno un modo di dire che rende l’idea “it is easy to be brave from a safe distance.” A volersi calare nella contestualità ci verrebbe da tradurla in modo politicamente scorretto con “Troppo facile fare la mamme con gli uteri delle altre.”

Le pecore sui socialnetwork gridano all’inciviltà ma chi ha detto che la civiltà siano i muri grigi, asettici, silenziosi quasi omertosi e non i muri colorati e vivaci che ci parlano degli argomenti più diversi. Da secoli i muri sono la voce del popolo che ci si esprime per parlare di sport, politica, amore, sesso, arte, ecc.. Poi ci sono i muri grigi quelli delle istituzioni in primis delle prigioni, degli Ospedali Psichiatrici Giudiziari, dei CIE. dei tanti non luoghi dove burocrati assistenti sociali decidono di levare i figli ai genitori, ecc.. A fare un quadro non è la cornice, il vetro o la tela ma è il dipinto del pittore. Purtroppo nel quadro della politica del nostro paese non abbiamo né meravigliosi paesaggi né nature morte ma solo galline, oche e pecore.

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Ci auguriamo un futuro molto diverso per il carnevale

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Un ferito, per fortuna uno solo, diversi carri danneggiati e tante polemiche. Questo è il risultato delle scelte di una fondazione carnevale e di un commissario Pozzoli del tutto inadeguati.

L’edizione del carnevale 2016 passerà alla storia come una delle più sfortunate a causa del maltempo ma questa non è una giustificazione per nascondere l’incapacità di chi doveva rilanciare una manifestazione che invece rischia di prendere il colpo definitivo. Dopo il fallimento dell’edizione estiva con i viali a mare praticamente deserti si pensava che il buonsenso potesse prevalere. S’è voluto, invece, violentare la tradizione facendo iniziare il carnevale in quaresima, s’è voluto rinunciare ad un’apertura degna di questo nome, si sono licenziati i lavoratori e ci s’è ostinati a fare i corsi mascherati nonostante le intemperie. Va bene che tutto è mosso dal profitto ma alla fine crediamo che l’ostinazione non abbia aiutato molto i bilanci. Ieri c’è stata la ciliegina sulla torta. Quella di fare uscire i carri quando il buonsenso e l’esperienza dei carristi diceva di non farlo. Il risultato è sotto gli occhi di tutti: Pozzoli, uomo di Rossi, ha fallito e ci auguriamo che se ne vada il prima possibile senza fare altri danni.

Quale sarà il futuro della manifestazione? Chi sarà il nuovo presidente della fondazione carnevale? Ha ancora senso la fondazione? Che ruolo deve avere la politica in queste scelte? E quale deve essere il rapporto tra i carristi e gli organizzatori della manifestazione? Insomma su questo tema non mancano le domande e non sempre ci sono le risposte pronte ma sicuramente sarà tema di discussione in città nei prossimi mesi.

Ci auguriamo che i viareggini ritrovino lo spirito dei vecchi tempi per dare nuova linfa al carnevale. Ci auguriamo un futuro molto diverso per il carnevale.

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Salvini continuano le polemiche

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Tra poche ore Salvini sarà al corso mascherato di chiusura del carnevale di Viareggio, prima ha un comizio al Cinquale dove i compagni di varie realtà massesi stanno preparando una contestazione. Poi verrà sulle tribune di Piazza Mazzini a vedere i carri farà la bella faccia ma dietro di lui ci saranno le solite idee razziste e retrograde. In questi giorni la polemica è cresciuta. Qualcuno ha fatto parlare Burlamacco invitando ad accogliere Salvini ma sembra che Ondina non l’abbia presa bene e sia pronta ad andarsene con Arlecchino. Pur essendo in quaresima siamo ancora a carnevale, perché qualche genio ha voluto così, e quindi ci scherziamo su. “Poi la quaresima ci purgherà” diceva una canzone ma credo che non ci sia nemmeno il tempo. Siamo a Pasqua tempo di risurrezione. E qualche personaggio di fantasia i Dada Boom lo hanno fatto resuscitare. Qualcuno forse avrebbe voluto far resuscitare anche dei dinosauri non fosse altro per le uova più grandi che facevano. A proposito di uova quelle che dovevano bersagliare Salvini, almeno una parte, ha bersagliato il municipio di Viareggio. Secondo il sedicente Gruppo Galline Insurrezionaliste (una presa per il culo) è stata una consegna a domicilio visto che il signor Del Ghingaro aveva detto di essere pronto a prendere le uova assieme a Salvini. Molto probabilmente, non per tutti, il vero obbiettivo politico era Salvini. Intanto a prendere posizione contro è anche il Centro Sociale SARS di cui pubblichiamo integralmente il comunicato.

La presenza di Salvini al carnevale di Viareggio è, a nostro avviso, a dir poco inopportuna: ci sembra una semplice e bella provocazione.

Non permetteremo che rovini quello che per Viareggio è un giorno di festa, di sana satira e di divertimento; non permetteremo, come non abbiamo mai permesso, che un “porco”(di cartapesta s’intende) che porta avanti politiche a dir poco razziste, populiste e anti-democratiche, trovi la ben che minima agibilità nel nostro territorio.

Certo che, a onor del vero, in mezzo a mascheroni e pagliacci l’onorevole (fannullone) salvini non sfigura: e ovviamente a carnevale si sa volano stelle filanti, coriandoli… e ogni scherzo vale.

Non ci convince per nulla la maschera che Salvini ha scelto, quella del democratico che accetta la satira: sappiamo che dietro questa facciata si nasconde l’intolleranza e il razzismo. Quella che è una festa popolare, felice e collettiva non può essere rovinata da un provocatore così basso di stile e povero di argomentazioni.

Ma nello spirito della festa troveremo sicuramente il modo per divertirci assieme!

CSOA SARS

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Il murales di Lozzo contro Salvini a Viareggio

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Continuano a crescere le polemiche per la prossima presenza di Salvini in città a far discutere il murales di Lozzo appars in centro a Viareggio

RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO IL MESSAGGIO ARRIVATO DA LOZZO

La democrazia Hitleriana

La logica di un pensiero illuminato è stata letteralmente stravolta da quello delle vecchie e nuove destre che, sempre più divagante, mi ha fatto ripensare al secolo scorso quando un Hitler razzista e che voleva portare l’ europa in quello che è stato il drammatico scenario dell’ olocausto , riempiva le piazze durante i comizi con una folla calorosa inneggiante all’ odio razziale e all’ intervento in quella guerra che distrusse vite e diritti in tutto il continente.
Forse anche in quei giorni vi era chi si distingueva dalla folla e chi riusciva a vedere la reale minaccia che incombeva su tutta Europa, ed anche allora i dissidenti furono messi alla gogna mediatica o peggio ancora repressi con la violenza.
Con questa azione ho voluto rappresentare quel pensiero che sembra oggi divulgarsi nell’ opinione pubblica conservatrice di Viareggio, che vorrebbe insegnare la democrazia con le minacce, le ruspe e i rastrellamenti dei popoli oppressi,
Il palazzo che ho preso come obiettivo non è casuale, si tratta infatti dello stesso palazzo che ospita la biblioteca comunale (un posto di cultura e in cui è conservata la memoria storica) e la sede della Fondazione Carnevale, che ha preferito permettere ad un pensiero razzista di partecipare al corso, anziché schierarsi dalla parte dei carristi che hanno subito minacce da quello stesso pensiero, Il fatto che il Salvini sia pure un europarlamentare, rende ancora più concreto l’ agire dell’ odio razziale, che proprio in questi giorni si manifesta a Calais, per mano dell’ alleata di Salvini in Europa, la Le Pen.
Chi pensa che la violenza stia in un goliardico lancio di uova e non l’ odio razziale è complice e responsabile dei futuri (e presenti) olocausti.

LOZZO

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Brigata Antisfratto, Unione Inquilini e Scuola Popolare contro la venuta di salvini

3 Creazioni Lebigre & Roger snc - SI SALVI CHI PUO'

Come sempre, a Viareggio, riusciamo a farci riconoscere per le illogiche decisioni e per i vergognosi permessi a favore di politici che sfruttano la nostra meravigliosa città per la propria passerella mediatica. È il caso della”porca mediocrità” di Salvini, che vuole presentarsi al nostro ultimo corso di Carnevale, per guardare il carro che lo rappresenta, pur essendo difficile riconoscere quale sia il porco e quale il Salvini, crediamo che questa sua decisione debba essere ostacolata con forza, ne va dell’immagine e della natura del nostro meraviglioso Carnevale.
Salvini non sarà mai un normale cittadino, per noi sarà sempre il reietto umano che sfrutta la povertà e la crisi dei conflitti mondiali, per versare benzina sul fuoco su di una cultura ormai frantumata dagli interessi personali e dal ritorno alle propagande razziste. Salvini non deve venire all’ultimo corso; immaginate una meravigliosa Piazza Mazzini, tradizionalmente animata da maschere sulle tribune e in mezzo alla gente, che per colpa della presenza di Salvini, rischia di diventare militarizzata, sciupando tutta quella tradizione e quell’immagine che ha sempre caratterizzato il passaggio dei carri e delle maschere. Immaginate la severità dei controlli alle entrate, sempre e solo per la presenza di Salvini e immaginate ancora come il nostro ultimo corso di Carnevale, verrà sfruttato dalla stampa e dai media per l’immagine di Salvini, mettendo in secondo piano la propaganda alla nostra meravigliosa tradizione e cultura. I viareggini hanno già dimostrato qualche mese fa, di non accettare la presenza di Salvini a Viareggio, fu cacciato, come venne cacciato Borghezio, ma essendo le precedenti, manifestazioni politiche e quindi capaci di sostenere contestazioni organizzate con riferimenti ben precisi, questa volta non potrà essere così. Salvini sceglierà di esporsi all’odio viareggino in un periodo dove “ogni scherzo vale” e non solo, sceglierà di esporsi in una manifestazione che non dovrebbe essere politicizzata, dove l’allegria e la spensieratezza la fanno sovrana, ma la sua presenza potrebbe arrecare seri pericoli alla sicurezza pubblica, perché la non gestione delle eventuali e quasi scontate contestazioni, renderà il clima teso e spiacevole durante una giornata come quella del Carnevale di Vireggio.
Salvini non deve venire corso mascherato senza se e senza ma.

Unione Inquilini
Scuola Popolare
Brigata Sociale Anti Sfratto

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La solidarietà del Cantiere Sociale al CSOA SARS

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Ci risiamo!
L’ennesima prova di forza delle “politiche” burocratiche e “democratiche” che si stanno perpetuando oramai in tutta Italia Viareggio inclusa.
Politiche sempre più simili a quelle Salviniane che preferiscono usare il problema dell’ordine pubblico come cura ad ogni male, senza dare alcuna risposta a domande che sempre più si fanno nitide fra la gente, casa, reddito, salute e spazi sociali per tutte/i.
Ad essere sotto attacco oggi è il CSOA SARS, storico spazio di resistenza che da oramai 13 anni parla ad una gran fetta della città di Viareggio e non solo.
Uno spazio che da ben 13 anni è punto di riferimento per le sue centinaia di iniziative promosse e per la voce “ fuori dal coro “ che mai si è fatta imbavagliare e che nemmeno il fuoco degli incendi è riuscito a fermare.
Chiediamo dunque che lo sgombero del CSOA SARS rientri immediatamente e che quello spazio venga dato di DIRITTO a chi da 13 anni produce contro cultura in città promuovendo valori come quello dell’antifascismo e dell’antisessismo.
IL S.A.R.S. NON SI TOCCA!

Cantiere Sociale Versiliese

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Dada Boom e l’ allevamento di uova per Salvini

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C’è un gran parlare della visita dell’onorevole Matteo Salvini all’ultimo corso. Tuttavia noi non capiamo ma Salvini non si trova già al carnevale di Viareggio? A noi sembra di averlo visto pure in buona compagnia di alcuni suini su di un carro. Un carro, quello di lebigre, che tra l’altro ha ricevuto minacce da fan leghisti. I politici di qualsiasi colore dovrebbero esseere i benvenuti al carnevale ma solo come mascheroni di cartapesta per fare ridere visto che quelli in carne e ossa, di solito, fanno piangere. Ma nel corso degli anni in tanti non hanno rinunciato alla loro passerella in cerca di qualche voto. Cosa non si fa, del resto, per raccattare voti? Si cambia pure idea come ha fatto il leader della Lega da “comunista padano” ad alleato della fascista Le Pen, dal voler dividere l’Italia e offendere i meridionali a cercare voti nel Sud e riscoprire un becero nazionalismo. Solo in una cosa Salvini non ha mai cambiato idea nella sua ignoranza verso l’arte. Proprio in questi giorni ha scritto sulla sua pagina facebook che Dario Fò è un regista cinematografico forse confonde i premi nobel con i premi oscar? Speriamo che non confonda il carnevale di Viareggio per la sagra dell’uva che fanno nelle valli del bergamasco. Noi comunque pensiamo che Salvini vada accolto nel migliore dei modi possibile. Da tempo alleviamo galline nell’allevamento “Uova per Salvini” e siamo pronti a regalare ai viareggini centinaia e centinaia di queste uova per chi volesse omaggiare il buon Matteo. Non crediamo che nessuno confonderà il carnevale di Viareggio con quello di Ivrea perché la differenza tra le uova e le arance si vede.
COLLETTIVO DADA BOOM.
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No allo sgombero del SARS

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Pochi giorni fa ci è giunta, così come a tutte le associazioni ubicate nell’ex tiro a volo in Darsena, la notifica di sgombero entro 30 giorni dalla sede dove da 13 anni portiamo avanti le nostre attività. Non solo: ma, nonostante il fatto di essere “occupanti senza titolo”, il Comune ci chiede addirittura gli arretrati sul pagamento dell’affitto. Sono necessarie quindi innanzitutto alcune precisazioni su questa vicenda che sfiora il surreale. Il centro sociale SARS sono appunto 13 anni che si trova nella sua attuale sede, conquistata dopo anni di lotte e diverse occupazioni per rivendicare uno spazio sociale, assegnatagli dall’allora giunta Marcucci. Nel 2009, con la scadenza della convenzione, facemmo tutti i passaggi burocratici necessari per ottenere il rinnovo, ma da allora dal Comune è giunto solo un silenzio tombale. Questo perché in realtà tutta l’area adiacente alle piscine comunali è stata semplicemente abbandonata a sé stessa e al degrado: basti dire che le uniche volte che sono state curate le aiuole del parcheggio, lo abbiamo fatto noi volontariamente e senza chiedere uno spicciolo a nessuno. Ma questa vicenda, oltre che essere assurda, è anche di una gravità estrema. Infatti è evidente a nostro avviso quelle che sono le intenzioni della giunta Del Ghingaro: far pagare il debito del comune, creato da anni di mala amministrazione e dalle fosche manovre dei poteri forti della città (palazzinari vari in primis), sulle spalle dei più deboli, a chi occupa perché strozzato dalla crisi non riesce più a pagarsi un affitto, alle associazioni che cercano dal basso di dare dei servizi a costo zero alla cittadinanza oppure di creare momenti importanti di aggregazione e socialità. Quelle stesse associazioni che, in un momento di estrema difficoltà come quello attuale, non solo non andrebbero sgomberate, ma dal nostro punto di vista andrebbero addirittura sostenute nell’importante lavoro che portano avanti. In conclusione vogliamo dire che non ci lasceremo certo intimidire da un pezzo di carta: ad un sindaco che in nome della legalità vuole fare una vera e propria mattanza sociale e distruggere esperienze di aggregazione e socialità dal basso che durano da anni noi risponderemo resistendo e cercando di unire tutti coloro che non vogliono pagare una crisi che non hanno creato, ma che subiscono da anni.

CSOA SARS

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Il Gruppo Autonomo protesta per i divieti di trasferta e l’arrivo di Salvini

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Le libertà individuali dei cittadini sancite dalla costituzione sono calpestate da decisioni arbitrarie prese da qualche burocrate di questura. Vietare le trasferte alle tifoserie nell’hockey oltre ad essere profondamente ingiusto è semplicemente ridicolo. Quanti morti, feriti o danni si calcolano in partite di hockey negli ultimi anni? Per tutte e tre la risposta è ZERO!!!

Vietare le trasferte è un abuso che conferma solo l’incompetenza delle forze di polizia. Non capiamo poi perché si impedisce a donne, uomini e bambini di assistere ad uno spettacolo sportivo e poi si permette ad un provocatore razzista come Salvini di venire al carnevale di Viareggio? Cosa c’entra Salvini con il carnevale di Viareggio? Non crea problemi di ordine pubblico maggiori? Come sempre si usano due pesi e due misure.

Noi non ci stiamo e diciamo no alla criminalizzazione del mondo ultras e ai divieti delle trasferte.

Non è possibile poi che ogni volta che un dirigente della questura viene trasferito in un’altra città cita tra i suoi risultati la lotta al tifo organizzato dimenticando che in Versilia c’è la criminalità organizzata e di risultati nel contrastarla ne vediamo ben pochi.

Gruppo Autonomo Viareggio

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Brigata Antisfratto: gattile, SARS e case non si toccano

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Carabinieri che perquisiscono una casa senza mandato a Torre del Lago, DIGOS che consegna un rinvio a giudizio agli occupanti della casa dell’ex gasometro, dove il comune ha interessi speculativi, lettere di intimazioni di sfratto a diverse persone che vivono da un decennio nelle case in Darsena e infine l’attacco a numerose associazioni tra cui il gattile e il centro sociale SARS.

Si tratta di un’aria irrespirabile composta da un mix di repressione e interessi di privati di chi vuole, con arroganza, speculare costruendo nuovi inutili parcheggi o svendendo il patrimonio pubblico.

Al signor Del Ghingaro diciamo con chiarezza che non ci stiamo e siamo pronti a dare battaglia.

L’emergenza abitativa si affronta con proposte concrete, non trasformandola in una questione di ordine pubblico. Se né lui né l’assessore Mei sono in grado di dare queste risposte possono sempre farsi da parte. Il diritto all’abitare rimane per noi prioritario e nessuno dovrà uscire di casa se non per entrare in un’altra. Folle è chi pensa di fare cassa tagliando sul sociale e facendo pagare alle fasce più deboli della città un dissesto creato da anni di cattiva gestione delle giunte di centrodestra e centrosinistra.

Le richieste di affitto arretrato ad associazioni che non avevano contratti d’affitto ma semplici convenzioni sono chiaramente ridicole. Il gattile da anni svolge un ruolo di volontariato contro il randagismo compito che spetterebbe all’amministrazione comunale. Invece di sostenere economicamente questa attività si pensa di estorcerle soldi? Il centro sociale SARS attivo da 13 anni in molte pratiche sociali è un luogo di importante aggregazione giovanile fuori dalla mercificazione e dall’omologazione e nessuno pensi di toccarlo.

Per noi un solo sgombero deve essere eseguito ed è quello del palazzo comunale che va liberato da una classe politica boriosa e incompetente.

Come Brigata Sociale Antifratto e Unione Inquilini inizieremo a mobilitarsi a partire dall’assemblea cittadina che si terrà al centro sociale SARS venerdì 11 marzo.

Brigata Sociale Antisfratto

Unione Inquilini

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