Il comitato di via Matteotti, facente parte della Rete Ambientale della Versilia e la stessa Rete Ambientale hanno denunciato il potenziamento delle antenne in via Matteotti a Viareggio. Ricordiamo come in quella strada in diversi anni ci sono stati numerosi casi di morti per neoplasie. L’amministrazione Del Ghingaro si era impegnata a smantellare e invece le antenne vengono potenziate. Il comitato tuttavia non ci sta e ha deciso di fare un ricorso alla Procura della Repubblica di Lucca. Il Consiglio Comunale di Viareggio in data 6 giugno 2018 sul Piano della Telefonia Mobile aveva deliberato per il sito di via Matteotti e Via Burlamacchi lo spostamento della centrle elettrica della sotto-stazione RFI; la delocalizzazione dell’antenna della Vodafone e la bonifica dell’area inquinata da elettrosmog. Ricordiamo inoltre che il 16 dicembre 2018 in Consiglio Comunale per il Piano della Telefonia mobile, il sindaco Del Ghingaro dichiarò “Che l’area in questione è fortemente inquinata”. Evidentemente ancora una volta il tutto viene disatteso perché per chi amministra Viareggio la salute e l’ambiente contano meno del profitto.
Il presidente di Italia Nostra, Antonio Dalle Mura, ha scritto al presidente dell’ente parco per esprimere il proprio dissenso rispetto all’abbattimento di tagli di alberi. Per Altemura si tratta di un intervento spropositato, realizzato con mezzi pesanti e senza tenere conto della tutela del bosco. Siamo curiosi di sapere cosa risponderà Lorenzo Bani, nuovo presidente del parco a questa lettera. Sono sempre di più le segnalazioni di cittadine e cittadini indignati per questo continuo abbattimento di alberi.
“L’ era del profitto che devasta la natura prosegue. Ennesimo scempio nella pineta di levante di Viareggio. Centinaia di alberi abbattuti. Che fossero tutti malati? Che non ce ne fosse nemmeno uno sano? Ne saranno piantati di nuovi? Domande a cui non abbiamo risposte ma quello che è certo è che la macchina del profitto continua a spogliare e razziare nella nostra pineta. Ai progetti deliranti di asse di penetrazione e ciclovia tirrenica alla Lecciona si aggiunge il quotidiano e criminoso abbattimento di alberi. E’ ora di dire no a tutto questo.”
Ad un mese esatto dalla drammatica notizia della scomparsa dell’amico e compagno Leonardo Ciuti abbiamo deciso di pubblicare alcune delle sue poesie per rendergli omaggio.
La pazzia di Vanghog
Tu lungo la via
fra a bracci asfalto e tombini
cicche verdi, griglie come lavandini
un soldo la via perduta nel cuore
la mia pazzia vola via.
Vita di uomini ubriachi
donne d’amore rincorrere il vento
accarezzano le labbra
fuggire via dalla tua morte
In cerca di me stesso o chi lo sa
Vivo dal profondo la realtà
questa è la mia sofferenza
sono un pazzo per il mondo ma nulla sa di me la gente
Si insipa nella mia testa la parola della gente
Si insidia la parola della realtà
Sono sofferente o felice
Sono sofferente o felice
Una visione mistica del popolo
una visione intima e segreta
ma per un pazzo questa è la vita è vera
ma per un genio questa è la realtà
Stelle silenziose nella mia testa
schiantate contro foglie di erba e di tutti i credi
in profondità
in quanto in voi
ama l’angoscia ama ribelle.
Alce Nero
Vola uccello bianco
sorride a te la vita
Scorre libera la tua forza
Vola uccello bianco
posato sul ramo della tua realtà
respira quest’aria di limpidezza
assapora la mattutina brezza
riposa sopra l’albero della tua saggezza.
Il grande capo sioux corre lungo il fiume
Il grande capo indiano scorre lungo il fiume
come una foglia strappata dalla corrente di libertà
piegata dalla corrente di libertà
Radici di alberi
foglie nel vento
bagnate dall’acqua
svanite nel vento
Little Big
Si porta via il vecchio
Tu piangi
Cammini solo,
cammini uomo.
Ridi dentro te.
Le tue donne stanno piangendo,
stanno arrivando.
L’amore non è perduto.
Ti hanno saputo amare con passi di strada.
Le hai amate con passi di sole.
Mai potrà scordar di te.
Nel male e nel bene ti porterà con se,
nel cuore ragazzo di strada,
le tue donne portano il tuo amore.
Le tue donne ti danno amore,
troppo grande,
immenso per capire.
Piccolo uomo, non le tradire mai!
Non so
Dopo una sbronza,
una grande striscia bianca.
La batteria suona bene.
Il canto,
io l’animale.
Ulula con filo di voce nella penombra della notte
Stridii,
lamenti fra le mura.
Un cortigiano prega la vita
facendo il villano.
Opprime il castello,
facendosi bello.
Mura e mattoni,
reprime la gente fatta di sola mente di sempre,
ciao ciao mio amore.
Reset
Venite,
venite pure.
Quando pensate che io mi sia disintossicato,
voi decidete quando è il momento.
Venite come il sole,
bussate alla mia porta come la luna.
Ma dopo averci amati ve ne tornate da dove siete venuti.
Aprendo labbra,
spezzando ossa.
Nella vostra vita insorga la speranza.
Nel vostro ventre ci sia la salvezza di una vita ormai spenta.
Disillusi dai vostri pensieri ricordandovi quello che eravate.
Alberi spogli, senza più sogni,
secchi rami morti di sete.
Senza alcun vedere
dagli occhi vostri.
Senza offesa eravate già morti per capire.
Vita e morte
Voglio possederti sull’altare di Cristo.
Goccia goccia!
Il sangue lento usciva, bagnava le labbra della tua fica.
Pulsava la vena lungo il mio pene,
Urlava di gioa: “Io sono tua! Sono maiala!”
Il cimitero quella notte cantava:
“Sono troia, sono maiala”.
Vienimi dentro va come vada.
Vienimi dentro va come vada.
La morte e la notte divennero vita, sull’altare di Cristo lei partoriva.
La morte e la notte divennero vita, sull’altare di Cristo lei partoriva.
La vita e la morte in quella notte.
Questa è la morte, questa è la vita.
Su un giaciglio di marmo si consolarono per mille e una notte,
per mille e una notte.
Temei l’oblio sull’altare di Dio.
Temei l’oblio sull’altare di Dio.
Jack
Jack ballavi intorno al cadavere del nostro migliore amico,
privandolo di sangue e organi interni,
suonando il tamburo con la stessa cantilena.
Vita priva d’anima, stella sul petto dentro ad un cerchio.
Tu ballavi Jack.
Ballavi Jack.
Le tue spalle coperte con stoffa di seta rossa.
Suonavi il tamburo, bevevi il suo sangue ormai secco sulle tue mani.
Tu ballavi Jack.
Ballavi Jack
Il fuoco bruciava i suoi piedi
La stanza era piena di noi, Jack, Jack.
Io sono morto
Jack io sono morto.
Settembre
I cani abbaiavano solo a settembre,
togliendo la pace e condannandomi per sempre.
Aspettavo il tuo amor come la coltra del grano,
sbiadita di giallo come quella mattina che ti ebbi accanto.
Presi il tuo amore per un ora soltanto.
Scordai sempre la mia vita passata fra spighe di grano.
Il canto dei cani era lontano,
sussurrava al mio orecchio:
“Tu sia maledetto!”
come tuo padre
che sapeva amare,
sapeva amare.
Un ora di pianto,
un figlio soltanto.
La morte lo prese,
lo diede al cielo.
Tra la vita e la morte
lo prese la sorte.
Tra la morte e la vita
spense il cuore di traditore.
Sangue
La terra, il vino, legno e foglie,
erba, vita, oro.
Argento senza tempo.
Morte e speranza, in mezzo alla gente.
Coltra la terra alla stessa maniera ,
resta nera,
nera resta.
Dio scese in terra sull’aspromonte
Sull’aspromonte trovaste la morte.
Nasce la vita tra la tua fica.
Fica di donna poi madre per sempre,
fica di donna poi madre per sempre.
La terra finì.
La terra finì.
Beata la morte, onesta la vita.
Beata la morte, onesta la vita.
La neve e il sole
Voglio entrare dentro di te
come pioggia nel sole
come la neve e l’amore, soave si scioglie al sole
come il bianco consolatore.
Amandoti morì
volando altrove
come un uomo che muore in te
Spara Sentenza
Spara sentenza
non dorme mai.
Spara sentenza
in cerca di guai.
Spara sentenza
guarda al cielo.
Spara sentenza
conosce davvero il buio profondo.
Spara sentenza
una sola cosa con il mondo.
Spara sentenza
nel presente.
Spara sentenza
non dorme mai.
Spara sentenza
solo in mezzo ai guai.
Stato Arcaico
Stato arcaico
stato armato
sotto tutela del governo
militarizzato
con pubblica dispensa del cittadino
col poliziotto di quartiere
facciamo bingo
Stato patriarcale
dentro il quale
il cittadino viene soppresso
E’ che la vita e’ fare…..
….. soldi e sesso
Un mondo che reprime
con le medicine.
Un mondo che ha paura di se stesso.
La luna e il mondo
Parla la luna al mondo
tu ti volti….
…. ma non ascolti
Polline come amore
si volatilizza nel vento
Amore guarda la luna
parla al mondo….
…..ma tu non ascolti
Tace il tuo silenzio
la candela si è spenta
ormai io e te
Che differenza fa parla la luna
il mondo si volta
il mondo è sordo
Andrea
Andrea, il clochard
conviveva a pelle con la città
Sosteneva il suo pensiero
dormendo su 4 righe di ferro
Ma un giorno da dietro….
Fu preso alle spalle
Cosparso di benzina
fu dato alle fiamme
Andrea, il clochard
adesso è in rianimazione
Non sa ringraziare
né chi né come
Problema sociale
Problema razziale
E’ stato uno sbaglio
E’ stato uno sbaglio.
Billie Hoiliday
Mamma Sita Mamma Sita
Sotto tetti di lamiera
grandi grosse nuvole di rum
Cantavamo tutti insieme
J love you baby
J love rum
Mamma Sita Mamma Sita
Una gemma di cotone
Sotto tetti di lamiera
Stringimi forte
stringi il tuo cuore, con il mio
Mamma Sita Mamma Sita
La tua sofferenza è l’amore mio
Suona ancora
Suona sotto nuvole di rum
Mamma Sita Mamma Sita
Cantavamo tutti insieme
divisi da una rete di catene e di amor
Ma una vita di Speranza
Mamma Sita Mamma Sita
legati come cani
Polli e catene.
Sono servite le nostre ceneri.
Un tramonto, un solo Dio.
L’Italia
Pizza, pasta e P2
P38 e Cimabue
Colonnello millefiori
E si spengono i colori
Bianchi denti
Sempre accesi
C’è chi dice
Fuori i negri
Il bel paese va salvato
bombe a mano contro lo stato.
La quiete
Parlava
Parlava senza far rumore,
dietro il monte sentivo la sua voce.
Oltre la valle con le dita callite,
dura terra di vita,
bagnata ma arrida,
morta a se stessa.
La stella immortale non credeva che un destino,
un destino ti dava la vita.
Tra le braccia di un angelo negro pendeva la sorte
terra e labbra diedero corpo al padre del cielo.
Figlia del vento
tra nuvole e amore di grande dolore.
Tributo a Pier Pasolini
I nostri silenzi dicono già troppo.
E quello che dovremmo sapere?
Arte, arte pura, arte pura come la morte,
come l’immagine della mente,
sopravvive chinandosi al più forte.
Gettandomi morente riaprii gli occhi al mio sole.
O mio sole chiedo perdono per il mio odio,
prima di cadere negli inferi del tuo regno.
O mio sole, o mio sole.
Come stelle risplendono nella mia vita,
angelici sorrisi, ingenui di vita, vita!
Vita perduta tra le fiamme, vita!
Vita riflessa in uno specchio di morte.
Un risuonare di mandolino
richiama il mio spirito da dietro la porta, come un bambino.
Con occhi innocenti vivo la realtà.
Con un pugnale conficcato nel cuore vivo, la vita!
Sopra il seno di mia madre,
aspetto il momento per potermi addormentare.
Il sogno è finito, il mio corpo sta bruciando.
Il fuoco arde il mio corpo.
Il fuoco arde la mia vita.
Roma Roma
Roma, gente che si scanna sui gradini di una chiesa.
E chi non versa sangue china capo e schiena,
ai piedi del biancone per un tozzo di pane.
Un figlio morto vende l’anima a un santo mai stato.
E se la gente more schiacciata dar potere
tutta Roma, tutta Roma bella, chiude le persiane
E c’è chi non li vede.
Figli moribondi sotto ai sette colli
Qui nessuno sa ma la gente si sta a scannà.
Nati dalla lupa lavati dal tuo sangue.
Roma Roma di fontane ce ne è troppe.
Troppe e ce n’è tante Roma Roma.
Vita a te.
A te, a chi ti perdona bella di tutti.
Bella mi Roma.
Un’amore
Il tuo amore è senza riscontro.
Questo tuo amore non sa più piangere.
Vorrebbe parlare ma non sa cosa dire.
Amore mio fatti tradire,
con la prima venuta sopra le scale.
Un atto d’amore.
Pace d’atto d’amore.
Amore dove sei?
Forse un giorno ci incontreremo.
Chi lo sa?
Un’amore
un’amore segreto
la gente,
tutto e niente saprà di noi.
Con il sale e con le dita
disinfetterò la tua ferita
Tu credi
che io non volessi fare questo.
Tu pensi
che io non creda in questo.
Saluto la mia pazzia.
Saluto te.
Saluto la luna.
La notte brama
Vita!
Vita straziata dalla disuguaglianza,
da gelosia materiale.
Domandandomi se proverò un altro se.
Stella stellina
in città rispecchi la vita.
Opace verde smeraldo, tratti olivastri.
Morsi il tuo collo.
Scese la notte,
tutto disciolse.
Buon giorno amor mio,
tra poco è mattino,
il sole è vicino.
Ti mando un bacio sotto il cuscino.
Brama la notte come un bambino,
desiderio d’amore.
Io
La mia pelle sta sbiadendo.
I miei capelli stanno cadendo
e da qualche mese mi domando: Se sto morendo?
I miei baffi stanno sbiancando.
I miei occhi sono spenti.
Mi domando se domani li riaprirò.
Forse il tempo sta passando?
Forse io sto invecchiando?
Con i denti ingialliti dal caffè.
E di fronte questo specchio io mi vedo
sono uomo, sono vecchio.
Senza te niente sarà come prima.
Colazione, poi la barba e una cicca
e volo via, forse da te.
Ma poi mi guardo in questo specchio e vorrei vedere un altro.
E mi sento solo e vecchio senza te.
Ma senza te con tutta la vita che è passata tra le mie mani
io e te.
Popolare
Siamo tutti degli schiavi.
Chi non lo crede lo è di più.
Bisogna complottare
la rivolta popolare.
Sempre pizza non si può mangiare
bisogna complottare
la rivolta popolare.
Con la forza nelle mani
ma senza lotta non c’è domani
Con i piedi han calpestato
i nostri sogni di ieri e di domani.
Compagno al mio fianco
bisogna complottare
la rivolta popolare.
Con la forza nelle mani
ma senza lotta qui non c’è domani.
Siamo tutti degli schiavi.
Chi non lo crede lo è di più!
New Orleans
Lungo la strada di New Orleans
un suonatore di sax
attira la mia pelle.
Lungo la strada di New Orleans
la vita trova rifugio
New Orleans terra di nessuno.
Lungo i marciapiedi di New Orleans
un clochehard stilla pietà
occhi che nessuno vedrà.
New Orleans casa aperta
donne d’amore rincorrono il vento
accarezzano l’anima nera.
New Orleans
vagabondo per questi vicoli con alito pesante.
New Orleans ne hai viste tante
per un dollaro di passante.
Donne gravide distillate come whisky
e quanti dischi sono nati nelle tue strade
sotto grondaie bucate da una vita
permanente
Non sai quanta gente vive,
vive con meno di niente.
New Orleans strade moribonde senza limite senza ritorno
New Orleans viva d’arte
New Orleans strappata dal sogno
New Orleans ombelico del vecchio e nuovo mondo.
Luisiana girl
Louisiana
Ho in faccia la ferrovia.
Nei campi di cotone ho imparato la vita.
Il treno passava, mi strappava la pelle
bevendo il mio whisky sotto le stelle.
Aspro il tuo seno sotto le lenzuola sopra il mio petto
Ti scopro più donna in un mondo imperfetto
amica stella che risplendi nel cielo rispecchi nel mare
Donna bambina
tutta la notte ti voglio amare.
Piedie mondo
Un mondo, un mondo dove,
dove la gente si ama per quello che è
non per quello che ha.
Dove il sentimento vero non confonde il benessere con la realtà,
“Il cantiere sociale versiliese come spazio dalle chiare connotazioni antifasciste antirazziste e antisessiste non può che condannare il vergognoso e pericoloso assalto principalmente portato avanti da militanti fascisti di Forza Nuova ai danni della sede centrale della CGIL. Un’attacco svolto preventivamente in chiara forma squadrista e filopadronale per scelta e modalità. Cavalcando la partecipata manifestazione dei così detti no greenpass che se pur non essendo sicuramente di matrice fascista stanno con la loro continua e ambigua presenza di piazza ormai palesemente a braccetto con leader neri sdoganando e facendo il gioco di questi. Conosciamo le dinamiche di piazza e i modi in cui si organizzano le mobilitazioni e quando per l’ennesima volta permessi, impianti vocali e soprattutto interventi vedono la gestione più o meno principale di particolari gruppi non si può parlare di infiltrazione. Il minimo dato che emerge e’ una ingenua e pericolosissima scelta politico/culturale di condivisione della piazza. La mobilitazione contro il greenpass se pur in parte contestualizzabile rispetto alle limitazioni della libertà costituzionale nascondeva già per noi una ambigua composizione fondamentalmente guidata da novax, complottisti, antiscientifici e soggetti individualisti/qualunquisti. Ad oggi queste ambiguità e volontà di comprendere sono palesemente crollate davanti ai fatti dei giorni scorsi. Con questo non vogliamo assolutamente solidarizzare con le scelte generali e ormai assodate della CGIL che consideriamo nelle sue forme dirigenziali un “non sindacato” inteso come struttura che non svolge più strategicamente il bene dei lavoratori e i loro diritti. Infatti l’atto compiuto a Roma e’ stato funzionale anche al rafforzamento della stessa CGIL, oscurando la mobilitazione nazionale di oggi del vero sindacalismo, quello di base che per la prima volta dopo anni aveva organizzato uno sciopero conflittuale e unitario. In buona sostanza, i fatti di Roma hanno portato al rafforzamento di soggetti antipopolari come il governo Draghi e della dirigenza CGIL e palesato soprattutto il tentativo di mettere in secondo piano o peggio ancora di criminalizzare (opposti estremismi) i movimenti politici, sociali e sindacali. Proprio questi ultimi e anche noi nel nostro territorio siamo i primi a pagare in questo scenario dopo mesi di mobilitazioni contro le vere e gravi azioni di questo governo, dallo sblocco dei licenziamenti a quello degli sfratti passando per la distruzione del territorio e alla politiche razziste e repressive condotte costantemente contro gli ultimi di questo governo.”
Ampiamente riuscito, nei numeri. lo sciopero unitario del sindacalismo di base con alta adesione nel mondo della scuola ma anche dei trasporti e di molte fabbriche. A Firenze si è svolto un corteo molo partecipato con in testa i lavoratori della GKN, che stanno lottando per difendere il posto di lavoro. Migliaia e migliaia di persone nelle piazze di tutta Italia. Agli operai in alcuni casi si sono aggiunti gli studenti. Naturalmente i media hanno fatto passare sotto traccia questa notizia o l’hanno volutamente confusa con le proteste dei “No green pass”. La protesta era contro lo sblocco dei licenziamenti, per chiedere aumento dei salari, per il diritto all’abitare e contro i rincari di luce e gas. Anche da Viareggio e dalla Versilia in molti sono andati al corteo di Firenze. Anche sul territorio si sono svolte alcune iniziative di lotta. Prima a Torre del Lago la Brigata Mutuo Sociale per l’Abitare assieme ad ASIA USB ha rinviato uno sfratto con un picchetto. Poi a Viareggio si è svolto un presidio unitario sotto il municipio promosso da Unione Inquilini, FIALS Versilia, Brigata Mutuo Sociale per l’Abitare, Rifondazione Comunista Viareggio, Repubblica Viareggina, Partito Comunista, Fronte della Gioventù Comunista, Potere al Popolo Versilia e Cantiere Sociale Versiliese, ASIA USB. Alcune di queste realtà hanno firmato una lettera indirizzata a tutti i consiglieri comuali che postiamo qui sotto:
“Presentiamo questa lettera d’intenti al Consiglio Comunale tutto, affinché ce ne sia discussione pubblica durante una seduta e affinché ogni conigliere che riterrà utile usufruirne possa trasformare tale lettera in una mozione consigliare. Crediamo che sia urgente e doverosa una presa di posizione politica sul grande tema dei diritti basilari garantiti dalla Costituzione. Siamo di fronte ad un attacco verticistico senza pari nei confronti dei lavoratori e delle lavoratrici che vedono recapitarsi decine di centinaia di lettere di licenziamento, di dimezzamento del monte ore e di proposte di trasferimenti senza adeguamento salariale. Di fronte a tutto questo abbiamo realtà regionali come il collettivo di fabbrica GKN che ha costruito in questi anni una resistenza, una solidarietà e una contro proposta politica allo smantellamento dei diritti dei lavoratori, siamo convinti che a partire dallo sciopero generale dell’11 ottobre 2021 si debba sostenere i lavoratori su tutti i fronti, a partire dalla solidarietà sul posto di lavoro, fino al sostegno istituzionale e politico. Per far questo è necessario che le istituzioni locali convergano sugli organi di Governo nazionali con prese di posizioni forti, affinché la difesa dei diritti costituzionali sia garantita e mai più aggirata da leggi e burocrati. Sappiamo che la perdita del lavoro è la prima delle grosse cause di un peggioramento sociale che a cascata si porta dietro i diritti fondamentali garantiti dalla Costituzione. Parliamo di casa, in quanto perdendo il lavoro non si ha più la possibilità di pagare l’affitto e con la mancanza di politiche abitative e urbanistiche pensate per i cittadini, ma inversamente, costruite per il profitto, ci ritroveremo di fronte a un imbuto sociale che farà precipitare il tessuto cittadino in un vortice di diseguaglianze difficili da riequilibrare. La forbice utilizzata in questi decenni sulla sanità pubblica ha dato i suoi risultati con l’avvento della pandemia, aumentando a dismisura la scala di accesso alla sanità di qualità. Sempre più persone sono costrette a rivolgersi alla sanità privata a causa dell’inefficienza di quella pubblica e con la perdita del lavoro il costo della vita in caso di problemi di salute diverrebbe insostenibile. Ultimo ma non per ordine di importanza l’istruzione, un campo che da anni vede il suo lento declino causato anch’esso dai tagli che privilegiano le priorità di profitto a quelle della ricerca e della formazione. Intere famiglie che hanno perso il lavoro si trovano impossibilitate a pagare le ripetizioni per i propri figli, che invece necessiterebbero di assistenza scolastica gratuita e garantita. La perdita del lavoro produce una differenziazione sociale sul piano culturale a causa delle difficoltà che si ripercuotono su tutta la famiglia e sull’andamento scolastico dei figli, che si ritrovano in scuole sempre più carenti per quanto riguarda fondi dedicati a progetti e a infrastrutture (vedi assenza di scuola-bus), aumentando le difficoltà sul piano didattico per l’educazione dei ragazzi e delle ragazze che necessitano di tutte le attenzioni e le strutture per crescere e diventare parte di una società civile e colta. Chiediamo che l’amministrazione si pronunci a favore e in sostegno di : 1. Il testo contro le delocalizzazioni prodotto dal collettivo di fabbrica GKN e dai loro giuristi, affinché si dica chiaramente che non esistono delocalizzazioni giuste. 2. La richiesta di annullare lo sblocco dei licenziamenti 3. Bloccare tutti gli sfratti che non prevedano un passaggio da casa a casa e senza un piano della gestione dell’emergenza abitativa che preveda un’implementazione dell’edilizia residenziale pubblica e a canone sociale senza aumento della cementificazione. 4. Stop alla delocalizzazione dei servizi sanitari dell’Ospedale Unico Versilia e potenziamento di quelli attualmente funzionanti 5. Assistenza Scolastica gratuita e garantita con maggiori fondi per progetti e strutture scolastiche. 6. Stop alle gare a ribasso per le cooperative sociali. Questo è necessario per evitare lo smembramento di realtà storiche e non che operano localmente e che offrono un servizio prezioso per la città, salvaguardando così posti di lavoro e assistenza a chi ne ha diritto. Dalla difesa del lavoro e dei lavoratori alla difesa dei diritti costituzionali basilari, contro il caro vita e e le scellerate privatizzazioni imprenditoriali, chiediamo una risposta forte dalla giunta e dal Consiglio Comunale tutto.”
Venerdi 30 Settembre presso la sede della Federazione a Viareggio, si è svolto il nuovo Comitato Politico Federale che ha eletto la nuova segreteria che guiderà il Partito locale nei prossimi anni. Nel corso della riunione è stato posto l’accento sulla questione del lavoro, tema centrale su cui lavorerà la nuova segreteria. Di seguito la nuova Segreteria eletta: Nicolò Martinelli – 27 anni, sociologo e addetto alla sicurezza di cantiere, è stato rieletto Segretario di Federazione con l’entusiasmo di tutti i partecipanti Rodolfo Bertozzi – 61 anni, operaio edile, è stato confermato Tesoriere di Federazione per l’ottimo lavoro svolto negli ultimi anni Thomas Gregorini – 20 anni, studente di Storia Moderna e Contemporanea, ex rappresentante degli studenti nella consulta provinciale e nel parlamento regionale, è il nuovo Responsabile organizzazione della Federazione Aurora Ferrara – 18 anni, studente di Scienze per la Pace, ex rappresentante e punto di riferimento degli studenti del Liceo Chini-Michelangelo per due anni consecutivi, è stata scelta come responsabile della comunicazione e del radicamentoPietro Lazzerini – 57 anni, ristoratore, ex consigliere comunale e provinciale e vicesindaco di Pietrasanta, è stato scelto come responsabile degli enti locali Dalia Palmerini – 24 anni, laureata in Scienze Politiche e operatore cup, è una dei Portavoce dei Giovani Comunisti/e Versilia Andrea Moriconi – 18 anni, studente al Liceo Classico Carducci e rappresentante d’istituto, è uno dei Portavoce dei Giovani Comunisti/e Versilia
Dalle urne non esce niente di interessante, dai commenti sui media anche meno. Per il servile giornalismo italiano, dalle urne uscirebbe vincitore il governo Draghi. Chiaramente questa narrazione è fuorviante e ci mostra solo un atteggiamento ossequioso dei giornalisti verso i poteri forti. Per smontare queste tesi basta, però, fare tre semplici considerazioni. La prima considerazione è il fatto che si votava per eleggere i sindaci e non il presidente del consiglio. La seconda considerazione è che nessuna lista riconducibile al presidente del consiglio era nella competizione elettorale. Infine, la terza e più significativa è il forte astensionismo che ci parla caso mai di una disaffezione degli italiani al voto. Disaffezione che sembra essere aumentata proprio con la presidenza del consiglio dell’ex banchiere Mario Draghi. Insomma altro che vittoria ma si sa i giornalisti di regime sono bravi a far scomparire i fatti e a vendere fumo. Le elezioni amministrative che hanno sempre visto una discreta partecipazione conoscono un astensionismo senza precedenti. In alcuni comuni si rimane abbondantemente sotto il 50%. Se si fosse trattato di un referendum abrogativo dove serve il quorum del 50% + 1 sarebbero nulle. Questo dato è sicuramente il più importante, che non può in alcun modo essere rimosso da chi vuole fare un’analisi seria di quanto sia uscito dalle urne. L’astensione sì amplifica nelle grandi città e in particolare nelle periferie.
Ancora più che sul piano politico è significativo sul piano sociologico. Non siamo di fronte ad un astensionismo cosciente frutto di una scelta politica bensì dovuto ai processi materiali specifici del modello sociale a cui è pervenuto l’attuale sistema capitalistico. Le classi subalterne sono espulse dalla partecipazione come già avviene da decenni nelle società anglosassoni.
Entrando nel voto che esce dalle schede valide emerge chiaramente una sconfitta per le due forze politiche che hanno maggiormente governato in questi anni: M5S e Lega. I grillini vivono una crisi strutturale profonda che solo in parte è stata fermata dalla presenza di Giuseppe Conte. La Lega paga la poco chiarezza con il sostegno non convinto al governo Draghi, la litigiosità e la concorrenza con gli alleati specialmente con Fratelli di Italia ma soprattutto la divisione interna. Lo scontro tra Maroni e Giorgetti è destinato ad aumentare. Quando Salvini che canta vittoria in Calabria un brivido corre lungo la schiena dello zoccolo duro della borghesia padana che è sempre tentata di ritornare alla lega delle origini. Insomma anche il Matteo Salvini come il Matteo Renzi dovrà fare i conti con una ditta. La ditta di Zaia, Galan, Fedriga e Giorgetti il vero figlioccio di Bossi.
Il PD, con i suoi uomini di apparato e le sue mille liste civetta, riesce ad incassare un buon risultato ed il suo segretario può cantare vittoria.
Chi purtroppo non riesce a rientrare sulla scena politica è la sinistra di classe e i comunisti. A parte rare eccezioni i risultati sono impietosi. La fotografia di Roma da l’idea di come ormai i partitini comunisti non contenti di toccare il fondo abbiano iniziato a scavare. Cinque candidature a sindaco con risultati da prefisso telefonico 0,6% Per Potere al Popolo 0,4% per PRC e altri 0,3 per PC e 0,3 per PCI meno dello 0.1 il PCL. Anche l’invito alla riflessione appare un esercizio retorico che ci risparmiamo. Dove la sinistra di classe va meno peggio e dove prova a costruire intese con liste di cittadinanza, espressione di lotte reali dei territori ma la strada rimane lunga e in salita.
Draghi non vince ma l’unica vera opposizione che può cacciarlo quella di classe e comunista continua a non trovare riscontri nelle urne. Non ci sentiamo di criticare né chi si è astenuto e nemmeno chi ha provato a presentare liste identitarie ma pensiamo che la strada da seguire sia una altra.
“Non è consuetudine da parte dell’Anpi commentare le sentenze, a maggior ragione in attesa delle motivazioni che sicuramente, quando saranno depositate, leggeremo con attenzione e vivo interesse. Tuttavia, riteniamo di esprimere -di cuore- la Nostra massima solidarietà a Mimmo Lucano, fosse solo perché ogni persona ha diritto di essere innocente fino al terzo grado di giudizio. Fosse solo perché è dato pacifico che il sindaco di Riace non si è arricchito o ha tratto alcun vantaggio personale dalla vicenda. Fosse -soprattutto- per quello che Mimmo Lucano ha rappresentato sul proprio territorio, in fatto di accoglienza, solidarietà ed inclusione. Purtroppo, nel Nostro Paese, giustizia e legalità non sempre coincidono e troppo spesso le leggi ordinarie non attuano pienamente la Costituzione nata dalla Resistenza. Ce lo insegna la storia e la mente va -immediatamente- ai Nostri cari partigiani, a Danilo Dolci e ai molti atti di disubbidienza civile che costellano il territorio, recenti e passati; fin da quando quella piccola ma grande donna di nome Antigone tra il diritto della città e l’umanità scelse quest’ultima. Anche noi sappiamo da che parte stare!”
Filippo Antonini Presidente Provinciale ANPI LUCCA
Si è svolto, sabato 2 ottobre dalle 10 alle 17. un presidio attivo in difesa dell’ambiente in piazza Crispi a Pietrasanta. Una giornata intensa cratterizzata da banchetti per raccogliere le firme e fare informazione sulle varie vertenze ambientali del territorio. Non sono mancati momenti gradevoli e di convivialità.
“Dalle Apuane a San Rossore passando per la Versilia e Viareggio stop danni ambientali” questo era lo slogan del volantino che ha invitato le persone a partecipare. E durante l’arco della giornata sono passate centinaia di persone. Cresce la consapevolezza tra la gente che la speculazione attacca la natura e che quindi serve mobilitarsi per difenderla metro dopo metro. L’iniziativa è stata promossa da: Amici della Terra, Apuane Libere, Comitato per la Salvezza della Pineta di Viareggio, Fridays For Future, Coordinamento la Lecciona non si tocca, Legambiente Versilia, WWF, Comitato le Pioppete del Portone Pietrasanta, FIAB Versilia, IAE Zero Waste, Comitato “Le voci degli alberi.”