Toscana a Sinistra sceglie i candidati versiliesi.

Dopo le prime due assemblee provinciali di Toscana a Sinistra dove si è discusso di programma, si terrà alla casa del popolo di Solaio, giovedì 23 alle ore 18, la terza assemblea nella quale dovrebbero essere decisi i candidati per le prossime elezioni regionali.Fanno parte del progetto Toscana a Sinistra: forze politiche come Il partito della Rifondazione Comunista e Potere al Popolo; liste di cittadinanza come Repubblica Viareggina, che si sono aperte al confronto con associazioni, sindacati dei lavoratori della sanità e comitati ambientali.Dopo l’assemblea per finanziare la prossima campagna elettorale è stata indetta una cena sociale.  

Toscana a Sinistra

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Al CSOA SARS sono state ricordate le giornate contro il G8 di Genova ed è stato omaggiato Giacomo Verde.

Sono passati diciannove anni da quei drammatici giorni, del G8 di Genova, dove lo stato con una repressione senza precedenti, dagli anni ’70, colpì frontalmente il movimento altermondialista. Oggi, che tutti compreso la destra criticano la mondializzazione si sono dimenticati che a governare quel G8 che fece scelte mondialiste c’erano i Bush e i Berlusconi, ovvero la destra di allora.

Per ricordare le gesta criminali delle “forze del disordine” al G8 di Genova nel 2001, l’omicidio di Carlo Giuliani nel suo diciannovesimo anniversario e per omaggiare il nostro compagno Giacomo Verde, scomparso lo scorso 2 maggio, artista e militante, presente a Genova in quei giorni per realizzare il video “Solo Limoni è stata promossa un’iniziativa al CSOA SARS dal titolo:

In memoria di Carlo Giuliani. In memoria di Giacomo Verde.

L’iniziativa promossa da Officina “Dada Boom”, Collettivo SuperAzione, CSOA SARS, Cantiere Sociale Versiliese, Laboratorio Contro la Repressione Sacko, Partito Comunista dei Lavoratori, Potere al Popolo e Repubblica Viareggina ha visto una discreta partecipazione. C’è stato prima una aperitivo cena, poi alcuni interventi che hanno ridato la parola a Giacomo Verde tramite alcuni suoi scritti sul rapporto tra arte e politica e infine sono stati proiettati due video: “Genova 2001, Tre giorni contro il G8 a cura del comitato contro la repressione di Viareggio e Versilia e appunto
Solo Limoni di Giacomo verde.

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Roberto Balatri di Viareggio a Sinistra è solidale con i lavoratori della Perini Navi.

“In questa estate di pandemia a Viareggio si sta consumando un altro dramma: per 130 lavoratori e altrettante famiglie si sta prospettando un futuro nero, quantomeno incerto.

Sono i lavoratori della Perini Navi che ha presentato la richiesta di cassa integrazione per un anno; a peggiorare una situazione già di per sé grave sono poi le ditte in appalto, che hanno abbandonato il cantiere essendo questo in arretrato con i pagamenti.

E ciò, per un cantiere che opera quasi esclusivamente con gli appalti, comporta di fatto il blocco totale della produzione con la conseguenza di non poter rispettare le consegne delle commesse in corso, sia per nuove costruzioni che per il refit. Se la situazione non cambia il cantiere rischia penali gravose oltre ad un danno di immagine.

La Perini Navi rappresenta nella nautica un’eccellenza tra le eccellenze, con le sue costruzioni riesce a coniugare la tradizione con il moderno, la vela con le più innovative tecnologie; porta il nome di Viareggio nel mondo. La sua perdita, per scelte imprenditoriali sbagliate, sarebbe un danno incalcolabile in primis per i lavori ma poi per l’intera città.

All’incertezza del futuro si è accompagnato anche un clima di poca chiarezza, alimentata anche dal paventato interesse della San Lorenzo ad acquisire la proprietà del Cantiere.

Da parte sua l’Azienda non ha presentato un minimo piano industriale che possa far intravedere la volontà di una ripresa; ha fatto da sponda l’assordante silenzio dell’attuale amministrazione comunale, con il sindaco occupato ad apparire solo in funzione della campagna elettorale mentre un pezzo della città rischia di scomparire.

Viareggio a Sinistra, richiamando tutte le parti alle proprie responsabilità, desidera esprimere la più profonda solidarietà ai lavoratori in lotta, dichiarando la propria disponibilità ad essere al loro fianco nelle azioni che vorranno intraprendere.”

Roberto Balatri candidato Sindaco di Viareggio a Sinistra

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Il comitato sanità pubblica Versilia risponde alla Ceccardi sui meccanismi di privatizzazione della sanità.

QUANDO DICEVATE: “Andrà tutto bene!” VOLEVATE DIRE: “Andrà tutto peggio di prima?Durante e dopo l’emergenza uno dei reparti di ortopedia è stato trasformato in un reparto Covid-19 per cui gli interventi sono stati dirottati al San Camillo. E’ iniziata così una nuova collaborazione, autorizzata dalla direzione ASL, che ha trasformato il San Camillo nella traumatologia NO-Covid del Versilia.Mario Manca, direttore dell’unità operativa di ortopedia, ha sponsorizzato, in prima persona sui giornali, la struttura della Casa di Cura, sottolineandone la tradizione ortopedica con sale operatorie a norma e due posti di sub-intensiva per il post operatorio a rischio. Il percorso è stato ritenuto sicuro e i pazienti che arrivavano al pronto soccorso dopo essere stati sottoposti agli esami strumentali necessari, qualora fosse emersa la necessità, venivano sottoposti a tampone, e se negativo trasferiti al San Camillo, per l’intervento e la riabilitazione.Questa collaborazione secondo il primario avrebbe permesso di ridurre le liste di attesa ortopediche ed è stata ritenuta “un modello” che potrà essere seguito anche in futuro, soprattutto nel caso dei traumi dove tutto è completamente diverso rispetto agli interventi elettivi ortopedici: l’approccio, il materiale, la tempistica e la multidisciplinarietà. Questo “modello” oltre ad assicurare lauti introiti al privato, rappresenta il rischio di un depotenziamento del reparto ortopedia dell’ospedale Versilia che oggi è un’eccellenza, sia per la chirurgia che per la traumatologia, con un percorso ben organizzato con la collaborazione del servizio di riabilitazione. Parlando in termini di mercato “è il settore che tira di più”. Per anni hanno tentato di indebolirlo, anche offrendo promozioni al primario ma senza successo. Forse oggi, approfittando della pandemia questa operazione gli può riuscire. A riprova del depotenziamento, che il nostro Comitato ha sempre denunciato, possiamo citare anche l’accorpamento a medicina generale della cardiologia, che fino a poco tempo fa faceva parte dell’area critica. Questo progetto, in corso dal 2015, stoppato dall’ostruzionismo di medici e infermieri del reparto, oggi è pienamente compiuto, data anche l’impossibilità di portare avanti la protesta, da parte dei sanitari impegnati con il Covid. Potremmo fare una lunga lista di tutte le “modifiche” apportate volte a fare passi avanti verso la dequalificazione del nostro ospedale: sono stati fatti tagli nel reparto di neurologia come per esempio l’ambulatorio per la cura delle ​cefalee e l’ambulatorio per l’epilessia; il laboratorio ausili è stato completamente dismesso e trasferito a Livorno, alcune attività del laboratorio farmaceutico sono state spostate ad altre zone (Lucca – Massa) e i tecnici ​specializzati sono stati assegnati ad altro servizio. Peraltro, ​a Lucca e Massa sono stati rimpiazzati con altri lavoratori non qualificati a svolgere quel servizio. E che dire del tentativo di trasformare il dipartimento infermieristico e ostetrico da struttura complessa a struttura semplice, dove è prevista una direzione infermieristica di prossimità. Nonostante quanto vogliano far credere con l’uso di una allettante terminologia, di un declassamento si tratta perché la direzione di questi operatori non sarà più affidata al Versilia ma a Lucca.Le decisioni assunte non sono mai casuali ma seguono una direzione precisa già studiata a tavolino. Anche l’ospedale Versilia è stato trasformato in Covid-19 dal direttore generale Maria Letizia Casani, in corso d’opera, insieme al San Luca di Lucca, in aggiunta agli ospedali di Massa, Livorno e Pontedera, individuati in Area Vasta, per i pazienti non più bisognosi della terapia intensiva. Le altre strutture minori dell’Azienda dovevano farsi carico dell’attività ordinaria, anche chirurgica. La riorganizzazione del Versilia è stata dettata da una concreta necessità o da altri motivi? Come nel caso dei reparti di riabilitazione, diventati in un attimo eccellenze per la “rieducazione” dei malati Covid acuti e post acuti, a seguito della propagazione del virus tra degenti e operatori, per la non ottemperanza delle norme di sicurezza da parte dei dirigenti.Sarebbe stato necessario chiudere i reparti, bloccare l’attività, sanificare e invece è stato più utile fare la trasformazione per il Covid, a cui è stata data una discreta rilevanza mediatica, senza neanche tenere conto delle ripercussioni sui pazienti con ictus, costretti ad emigrare a Barga o a rinunciare alle cure ambulatoriali.Il fatto che il ‘Versilia’ sia un presidio monoblocco ha favorito la diffusione del virus come del resto negli altri ospedali a intensità di cure, la qual cosa ha impedito le attività ordinarie e rafforzato il rapporto con i privati.Purtroppo la realtà ha confermato, in questi mesi, quanto denunciamo da anni sullo smantellamento della sanità pubblica e sulle conseguenze che ne sarebbero derivate. Indubbiamente il Covid-19 è un temibile virus, di cui gli scienziati non hanno conoscenze approfondite, sia relativamente al suo andamento, che alle cure possibili anche se, rispetto alla fase iniziale, oggi le cose sono molto più chiare. E’ indubbio, però, per ammissione di politici e amministratori, che la drammatica situazione sanitaria vissuta per la pandemia ha ragioni che affondano nei tagli al servizio sanitario nazionale operato da decenni. Tagli ai posti letto, al numero degli ospedali e al personale ridotto all’osso. In Toscana il processo di ristrutturazione ottenuto con la legge 84/2015 ha previsto la riduzione delle Asl, accorpate in tre macro–aziende, il taglio di centinaia di posti letto, la chiusura di oltre 50 ospedali e la dequalificazione di molti altri (anche il ‘Versilia’ corre questo pericolo) e il taglio del personale ridotto negli anni di 4.500 unità!L’assessore alla sanità Saccardi dice che il nostro sistema sanitario va avanti nonostante il virus e il sistema viene continuamente migliorato con la predisposizione del concorso per l’assunzione di 3.761 infermieri, 710 assistenti amministrativi e 224 collaboratori professionali per rimpinguare gli organici, oltre lo sforzo fatto per reperire 2.500 operatori sanitari per l’emergenza epidemica. Noi vorremmo crederle ma i meccanismi non accennano a cambiamenti consistenti: la rotta non si cambia e il processo di privatizzazione e mercificazione della sanità va avanti. Tutto non sarà più come prima, potrà essere molto peggio.
Comitato Sanità Pubblica Versilia – Contro il depotenziamento dell’Ospedale Versilia e dei Servizi Territoriali

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Viareggio a Sinistra rappresenta una concreta realtà dell’unità della sinistra


“Viareggio a Sinistra rappresenta una concreta realtà dell’unità della sinistra.
Questa unione è stata possibile grazie al senso di responsabilità delle forze politiche che la compongono e grazie anche a chi per l’interesse comune ha saputo fare un passo indietro. Un sentito grazie da parte di tutte e tutti noi a Romina Cortopassi, che non ha esitato a fare il suo determinante passo indietro, che ha portato alla costituzione di una lista più inclusiva e che non ha rinunciato al suo impegno politico accettando di far parte di questa lista.
Per quanto esposto, la figura del candidato a sindaco di Viareggio a Sinistra non avrà ruoli di leader ma sarà improntata, insieme a tutti gli eletti, a rappresentare nelle istituzioni le scelte della partecipazione democratica provenienti dalla base della coalizione. Pertanto una forma democratica e sostanziale di politica, in contrapposizione a quella verticistica, di apparenza e litigiosa che contraddistingue questo periodo storico.
Una politica all’insegna della morale e della trasparenza, che restituisca alle cittadine e ai cittadini quei diritti, troppo spesso, travolti da scelte amministrative che prediligono poche categorie privilegiate. Una politica partecipata, a dimensione umana, che ponga sullo stesso piano amministratori e amministrati, questi ultimi troppo spesso non ascoltati nelle loro istanze dai primi. Una politica che sappia rispondere alle esigenze lavorative ed abitative e di povertà sempre più diffusa, a settembre finita la stagione balneare dobbiamo aspettarci, una crisi occupazionale drammatica.
Una politica improntata alla difesa dei beni comuni, intesi come soddisfacimento dei diritti fondamentali dell’individuo, che devono essere salvaguardati come patrimonio collettivo al quale tutti possono accedere. Il diritto alla salute, assieme al diritto al lavoro ed allo studio sono beni comuni prioritari, come l’aria che respiriamo, l’acqua sotto ogni sua forma, i parchi, le aree verdi, il patrimonio culturale e naturale, le spiagge, il paesaggio il patrimonio pubblico immobiliare. Tali beni appartengono alla comunità delle cittadine e dei cittadini e come tali non possono essere sottratti alla comunità e al suo godimento e pertanto alla comunità deve spettare il loro governo attraverso la gestione pubblica degli stessi.
Ma il diritto alla salute viene meno anche per i drastici tagli effettuati, dai governi centrali e dalla Regione Toscana, che privilegiando scelte gestionali aziendali di area vasta, ha privilegiato sempre più forme di sanità privata, che rendono a fasce sempre più ampie di popolazione l’impossibilità economica di accedere a cure adeguate.
Sarà sempre al fianco dei lavoratori, e delle categorie sindacali, in lotta per la difesa dei propri diritti e contro quel lavoro nero che troppo spesso contraddistingue le lavoratrici ed i lavoratori stagionali.
Pertanto, il programma politico e la lista delle candidate e dei candidati verranno arricchiti con le proposte provenienti da associazioni, sindacati e comitati, con cui ci confronteremo nei prossimi giorni e che presenteremo in una assemblea pubblica Giovedì 30 giugno alla Chiesina dei Pescatori

Viareggio a Sinistra

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Repubblica Viareggina con un’escursione al parco della Vetraia, ha iniziato la campagna elettorale a favore di Balatri e Viareggio a Sinistra.

“Lunedì 13 luglio 2020 come Repubblica Viareggina, assieme alla pagina Viareggio più verde, e con la partecipazione dei compagni di AS.I.A. e Potere al Popolo, abbiamo promosso un’escursione al parco di via Vetraia abbandonato al degrado dalla negligenza di questa amministrazione. Con questa azione è iniziata, di fatto, la campagna elettorale a favore di Toscana a Sinistra e Tommaso Fattori per le elezioni regionali e a favore di Viareggio a Sinistra e Roberto Balatri per le comunali. All’interno del parco vi è pure un piccolo teatrino abbandonato che potrebbe ospitare numerose attività. Le periferie purtroppo rimangono lontane dal pensiero di chi amministra. La presenza di siringhe, bottiglie rotte e calcinacci sono ben visibili nel video di denuncia che abbiamo realizzato e che postiamo qui sotto. In quest’area vogliamo realizzare un bosco urbano. Per rendere più verde la città, per assorbire l’inquinamento ma anche per tornare a vivere i luoghi. Luoghi bellissimi e suggestivi che, però, sono spesso dimenticati, forse con un poco d’ impegno e con il giusto supporto da parte delle istituzioni potremmo riqualificare queste aree e restituirle alla cittadinanza. Serve un cambio di passo nelle politiche ambientali e di difesa dei beni comuni di questa città.”

Repubblica Viareggina

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La Bandiera “No Asse” sventola a Venaus al campeggio dei No TAV.

Dallo scorso 11 luglio la bandiere “No asse” sventola, assieme ad altre bandiere di comunità resistenti al presidio No TAV di Venaus. Si rinnova una amicizia stretta nel corso negli anni da parte di incontri tra vari attivisti. Un interesse comune quello di difendere i territori dalla devastazione che il profitto capitalista, con il suo egoismo, determina. Contro le grandi opere inutili e lo spreco di denaro pubblico c’è una sola strada quella della lotta. I “No TAV” hanno ripreso energia dopo la vittoria dei verdi a Lione e l’annuncio del nuovo sindaco francese, contrario all’opera ferroviaria. Nuovi presidi e un ricambio generazionale stanno caratterizzando la lotta all’alta velocità in Valsusa. Chi pensava che il movimento fosse in una fase di stanca si sbagliava di grosso. Il movimento No TAV ha saputo contaminarsi con due grandi movimenti internazionali quello ambientalista del Friday for Future e quello femminista di Non una di Meno. Sono, infatti, i giovani e le donne i protagonisti di questa nuova stagione di lotta contro l’alta velocità che vede la nascita di nuovi presidi permanenti, come quello dei Mulini, che si vanno ad affiancare a quelli storici di Susa e Venaus. La repressione da parte delle forze dell’ordine non s’è fatta attendere come era prevedibile ma ci vorrà ben altro per scoraggiare questa resistenza. Dal 17 al 19 luglio sono previsti tre giorni di lotta a Venaus promossi dal Comitato di Lotta Popolare.

Nel suo piccolo anche il Movimento No Asse, a Viareggio, continua la sua lotta. Proseguono le attività del Museo Popolare della Pineta con le passeggiate “No Asse” dove arte, musica e socialità si incontrano per difendere la natura. Nel frattempo, gli inquilini della palazzina che dovrebbe essere abbattuta per far passare l’asse di penetrazione hanno fatto ricorso al TAR e hanno incassato la solidarietà del comitato per la salvezza della pineta. Inqualificabili e abbondantemente sopra le righe le reazioni di Fabrizio Miracolo da sempre sostenitore dell’asse di penetrazione.

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E’ Roberto Balatri il candidato della sinistra di classe in città e guiderà la lista “Viareggio a Sinistra”.

Le forze politiche della sinistra viareggina, , hanno proseguito il lavoro avviato nei mesi scorsi e finalizzato al raggiungimento di un’intesa politica e programmatica, ritenuta necessaria per contribuire alla ricostruzione di un tessuto culturale, politico e sociale di cui la nostra Città ha un estremo bisogno.

L’attività di confronto e di analisi sull’attuale situazione politica ha portato quindi, per quanto le convergenze vadano al di là della fase elettorale, a ritenere necessario costituire un fronte squisitamente di sinistra che possa rappresentare un “porto sicuro” per le fasce più deboli della popolazione, i cui bisogni non trovano alcuna rappresentanza altrove.

Per questo abbiamo promosso una lista per concorrere alle prossime elezioni per il rinnovo del Consiglio Comunale, per la quale abbiamo scelto il nome “Viareggio a Sinistra” – richiamandoci al proficuo percorso portato avanti per la presentazione di una lista unitaria anche alle concomitanti elezioni regionali – con candidato a Sindaco Roberto Balatri, geologo, da anni impegnato in particolar modo nelle battaglie ambientali e sociali.

Giovedì 16 luglio alle ore 12, presso la sala di rappresentanza del Comune di Viareggio, avrà luogo la presentazione della lista, un appuntamento al quale invitiamo tutta la cittadinanza e la stampa.

Partito Comunista Italiano

Partito della Rifondazione Comunista

Potere al Popolo

Repubblica Viareggina

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Gli inquilini della palazzina fanno ricorso al TAR contro l’asse di penetrazione. La solidarietà del comitato per la salvezza della pineta.

Gli inquilini dello stabile di Via Indipendenza 45, a rischio abbattimento per il progettato Asse di Penetrazione, ci informano che hanno da tempo depositato, e in parte già pagato, il ricorso al TAR contro tale discusso e discutibile progetto.

Le famiglie che si sono attivamente mobilitate, e che sono la maggioranza (cinque su nove), ci fanno anche sapere che sono felici per ogni iniziativa a sostegno della loro lotta. Tale lotta – ci dicono – non è soltanto per le loro case, ma anche e soprattutto per l’integrità della Pineta, che è patrimonio di tutti.

A livello di interesse utilitario, avrebbero forse avuto anche convenienza ad accettare una transazione col Comune, che aveva fatto loro balenare la promessa di case dal valore monetario assai maggiore. Ma a questo mondo (forse qualcuno ogni tanto se lo scorda…) ci sono tuttora anche dei valori non monetizzabili. La maggioranza degli inquilini di Via Indipendenza 45 o è nata lì o ha comunque trascorso lì buona parte della vita, e a quei luoghi sono legate indissolubilmente la sua memoria e la sua identità. Inoltre, se non si è mai spostata da lì è perché AMA LA PINETA, e mai vorrebbe vederla sventrata, anche se gliene venisse in tasca un utile economico molto maggiore di quello che le è stato prospettato.

Il Comitato esprime piena solidarietà agli inquilini, la cui lotta è parte integrante della sua, e augura il maggior successo al loro procedimento.

Comitato per la salvezza della pineta

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La salute non è merce! La sanità non è un’azienda!

Nel ricordo degli oltre 200 operatori sanitari Vittime del Covid-19. Un ringraziamento a loro e a quanti e quante si sono battuti in prima persona prima persona, rischiando la vita, per vincere questa battaglia. Le condoglianze ai familiari di tutte le vittime di questi mesi.

LA SALUTE NON E’ MERCE !

LA SANITA’ NON E’ UN’AZIENDA !

In questi mesi di pandemia, la mancanza di ‘salute e sicurezza’ negli ambienti della sanità hanno fatto sì che fossero contagiati drammaticamente migliaia di operatori sanitari (medici, infermieri, Oss, addetti a servizi e pulizie).

Un cancro contro lavoratori e lavoratrici che producono la ricchezza della società in termini di beni e servizi e che, troppo spesso se denunciano la mancanza di sicurezza, causa della perdita della loro e altrui vita, vengono ripagati con richiami, sospensioni, e addirittura con il licenziamento.

Tante vite umane spezzate, oltre 35.000 uomini e donne, vittime in gran parte dovute a una politica che nei decenni (con una forte accelerata negli ultimi anni) ha determinato il pesante e grave depotenziamento e lo smantellamento del servizio sanitario pubblico e di leggi, come la 833/78, frutto delle lotte e delle mobilitazioni di quegli anni.

Processi di privatizzazione, taglio di personale, ospedali, posti letto, unità di terapia intensiva, infinite liste d’attesa, aumenti dei tickets … che costringono utenti e pazienti a rivolgersi al privato per potersi curare in tempi ragionevoli.

Oltre tutto ciò, l’irresponsabile incapacità e una politica scellerata in netto contrasto a risposte adeguate alla gravità della situazione, hanno fatto il resto. Il 40% dei decessi è avvenuto nelle Rsa (Residenze sanitarie assistenziali), nelle Case di riposo per anziani, nelle Residenze per disabili fisici e psichici, mostrando e confermando che queste strutture sono diventate enti di profitto e di interessi politici ed elettorali.

Sono state negate, nel corso degli anni, le cose più elementari: la cura della persona anziana, cronica, non autosufficiente, la partecipazione di comitati di familiari e strutture aperte al territorio. La salute è uno stato di benessere psico-fisico e il prodotto del rapporto tra gli individui nel proprio contesto di vita; il malessere individuale è un sintomo di un contesto malato, che per primo deve essere curato.

La “normalità” ante Covid-19 ha dimostrato di essere malata, l’unica cura è la partecipazione, la lotta e la mobilitazione per una ben altra (e ben oltre) ‘normalità’.

La salute è un bene e un diritto, l’organizzazione del servizio sanitario pubblico deve avere come obiettivo irrinunciabile l’attuazione di questo inviolabile diritto.

Difendere e sviluppare la sanità pubblica, solidale, uniforme e universale!

La salute non si delega, non si monetizza, non si subordina ad alcuna norma, contratto o legge!

– Comitato Sanità Pubblica Versilia
–  Coordinamento lavoratori e lavoratrici Autoconvocati (C.L.A.) per l’unità della classe

– Medicina Democratica movimento di lotta per la salute

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