Il Movimento Cinque Stelle aderisce al presidio in difesa del parco.

Il Movimento Cinque Stelle fa sapere per bocca del suo candidato a sindaco, Roberto Baccelli, che aderirà alla giornata di mobilitazione in difesa al parco partecipando al presidio e all’inaugurazione del Museo Popolare della Pineta.

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Potere al Popolo partecipa al presidio per il parco e all’inaugurazione del museo popolare della pineta.

Come accade ogni volta che si verifica un evento di grossa portata, in questo caso la pandemia e tutto ciò che ne è seguito, la monopolizzazione dell’attenzione pubblica che ne deriva diventa il cavallo di Troia per il conseguimento di logiche di profitto che, rapaci e senza scrupoli, non si fermano mai. L’attenzione dedicata dalle varie realtà associative al tamponamento delle conseguenze sociali della pandemia e del lockdown, in risposta alle mancanze dimostrate dalle Istituzioni e dallo Stato, ha impedito o comunque limitato di molto l’attenzione che normalmente sarebbe stata dedicata al controllo popolare e alla denuncia di eventuali iniziative portate avanti contro l’interesse pubblico. Un esempio che sta sotto gli occhi di tutti riguarda il nostro patrimonio naturalistico. Alleggia infatti la proposta dell’amministrazione comunale viareggina di uscire dall’ente Parco Migliarino San Rossore Massaciuccoli per poter più liberamente conseguire progetti speculativi come il famigerato Asse di Penetrazione. Contemporaneamente in Regione si pensa di ridurne i confini dello stesso, insieme alla proposta di chiusura delle spiagge libere con la scusa del controllo della diffusione del COVID, costringendo così la gente ad affidarsi alle strutture balneari private, per chi se lo potrà permettere, penalizzando come al solito le fasce di popolazione meno abbienti sempre più numerose a causa della crisi economica in atto; parallelamente è stata accelerata la sperimentazione della rete 5G pressoché all’insaputa dei cittadini. È il solito attentato al bene pubblico, mascherato da interesse di tutti, in favore del privato e delle speculazioni. Queste sono le iniziative di cui si sente parlare invece di pensare a creare lavoro utile sul territorio. Non si considera mai, ad esempio, l’assunzione di personale per la salvaguardia dei bagnanti sulle spiagge libere, per la costituzione di un vero progetto di valorizzazione turistica del patrimonio naturalistico che non sia altro che la solita concessione a qualche gestore privato. Nessuna idea si allontana mai dal lottizzare e distruggere. Il Parco di San Rossore è sotto attacco su diversi fronti anche da prima del Coronavirus, poiché nel pisano, come saprete, c’è la base militare statunitense di Camp Darby, per la quale, dal 2017, esiste un progetto di potenziamento della ferrovia per il trasporto di armi, esplosivi ed altro, con il conseguente abbattimento di numerosissimi alberi e l’ulteriore saccheggio di patrimonio pubblico da parte di una base militare straniera. Quelli citati sono solo alcuni esempi di classici cavalli di Troia, molto simili allo spirito dell’ultimo attacco all’interesse pubblico che viene dal Governo, nella formula proposta dal famigerato piano di rilancio di Vittorio Colao: soldi a pioggia alle imprese, condoni, riduzione dei diritti fondamentali dei lavoratori tramite una poderosa deregulation, un allargamento della precarietà con annessa deflazione degli stipendi, una non precisata sostituzione delle centrali elettriche a carbone senza un piano energetico dedicato alle fonti rinnovabili che ci farebbe perdere il treno di una vera modernizzazione ecologicamente sostenibile lasciando campo libero alle esigenze commerciali di chi vende petrolio e gas. Come Potere al Popolo Versilia crediamo fin dal principio nel progetto del Museo Popolare della Pineta, al quale aderiamo anche come coordinamento regionale toscano, in quanto spazio di aggregazione ad accesso completamente libero, dove si possono condividere idee ed arte nel rispetto della natura. Per questi motivi invitiamo tutti e tutte a partecipare al presidio che si terrà domenica 14 giugno alle 17.30 presso il museo popolare della pineta.

Potere al Popolo Versilia

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Domenica 14 giugno flash mob in passeggiata e poi dalle 17,30 presidio in difesa del parco al Museo Popolare della Pineta.

L’appello lanciato dal Museo Popolare della Pineta, che da quest’anno sarà dedicato a Giak Verdun, alter ego del nostro amato Giacomo Verde scomparso lo scorso 2 maggio, è stato accolto da moltissime associazioni ambientaliste e forze sociali e politiche che hanno a cuore le sorti del parco di Migliarino San Rossore Massaciuccoli. Il piano integrato della Regione Toscana e il protocollo d’intesa stilato dal consiglio del Parco col comune di Viareggio sono dei provvedimenti, che se realizzati, metteranno in pericolo l’integrità del territorio del parco, con il rischio concreto di un suo ridimensionamento o di un suo utilizzo per manifestazioni ed eventi a scopo di lucro che avrebbero un impatto devastante sull’ecosistema dello stesso. Per difendere il parco da simili progetti, per ribadire una netta e convinta contrarietà all’asse di penetrazione, ma anche per dire no al taglio degli alberi, all’istallazione delle antenne del 5G, per dire si, invece, alla ristrutturazione dello stadio e alle spiagge libere dal molo al fosso dell’Abate è stata costruita una ricca giornata di mobilitazione ambientalista che vedrà il programma iniziare alle 16 con un concentramento in Piazza Mazzini da dove partiranno una serie di flash mob per tutta la passeggiata fino ad arrivare poi alle 17.30 al Viale dei Tigli nei pressi dello stadio per congiungersi al presidio e partecipare al taglio del nastro per l’inaugurazione della terza edizione del Museo Popolare della Pineta. Ci saranno performance, letture di poesie, un ricordo di Giacomo Verde e poi interventi in difesa del parco.
La lista dei promotori comprende: Collettivo “Dada Boom” e Collettivo SuperAzione che gestiscono il museo popolare della pineta; Extinction Rebellion Lucca, Valle del Serchio, Pisa, Firenze e Arezzo, Amici della Terra Versilia, WWF Alta Toscana, Fridays for Future Versilia, Legambiente Versilia, Earth Strike Lucca che daranno vita al flash mob. Inoltre aderiranno al presidio: Comitato per la Salvezza della Pineta, Comitato Via Matteotti, Rete Ambientale della Versilia, Viareggio più Verde, Repubblica Viareggina, Potere al Popolo Versilia, Cantiere Sociale Versiliese, CSOA SARS, Toscana a Sinistra, Partito Comunista dei Lavoratori, Movimento Cinque Stelle, Non una di meno Viareggio .

“Noi non ci battiamo per difendere la Natura. Noi siamo la Natura che si difende!”

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Cantiere Sociale, CRO Darsene e Viareggio Meticcia hanno raccolto 1740 euro per la protezione civile.

La raccolta fondi per la protezione civile di Viareggio è terminata promossa da Cantiere Sociale Versiliese, CRO Darsene e Viareggio Meticcia ha visto raggiungere la cifra di € 1.740 devoluti al progetto della spesa solidale, destinata a chi ne ha più bisogno. Non parole ma fatti grazie all’impegno di realtà attive e solidali nella città di Viareggio.

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Rifondazione Comunista: “La pedonalizzazione di via Coppino non sia una scusa per cementificare la nostra pineta.”

Apprendiamo della decisione del Sindaco di chiudere al traffico la via Coppino la sera e/o il fine settimana.
Riteniamo che tale decisione, sebbene condivisibile, sia da sola completamente insufficiente, e che anzi, rischi di trasformarsi in un boomerang.
È chiaro infatti che senza alcun tipo di misura integrativa che favorisca la riduzione della pressione del traffico automobilistico sull’area della Darsena, rischia di congestionarsi il traffico delle parallele alla Via Coppino.
Ci sorge allora il legittimo sospetto che dietro non ci sia una volontà ambientalista, ma la necessità di far indorare ai cittadini la pillola dell’Asse di penetrazione, presentato come una ineluttabile necessità.
Vogliamo dirlo con chiarezza: non siamo disposti a barattare la Via Coppino con la pineta e riteniamo sia necessario e possibile tutelare entrambe!
Riteniamo che oggi più che mai Viareggio debba avviarsi ad una riconversione ecologica del proprio assetto urbano: insieme ad una Via Coppino pedonalizzata sono necessari parcheggi scambiatori e servizi che consentano di accedere alla marina in bicicletta, mentre il traffico pesante derivante dalle attività produttive deve essere riconvertito al trasporto via mare.
Appare sempre più chiaro che la città di Viareggio si trova di fronte ad un bivio: da una parte chi pensa alla Viareggio del futuro, ciclabile, pedonale e con servizi integrati e accessibili; dall’altra chi vuole cementificare le pinete secondo vecchie logiche ormai fallimentari.
Per scongiurare quest’ultima prospettiva Rifondazione Comunista è disponibile a lottare per l’alternativa a questo modello di città con tutti quelli che saranno disponibili: nelle urne, nelle piazze, nella società.

Rifondazione Comunista Viareggio

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In un ambiente malato non possiamo essere sani.

Nel ricordo degli operatori sanitari vittime del ‘coronavirus’ e della malasanità!Come specie umana siamo “natura” e quello che viene fatto nel nel male sull’ambiente ritorna sotto forma di salute e malattie. Salute e ambiente sono aspetti connessi; siamo ciò che si beve, si mangia, si respira e se, abbiamo degradato la natura tanto che il cibo, l’aria, l’acqua, sono veicoli di sostanze tossiche e batteri, ci si ammala e si muore, perché la natura ha memoria e non perdona.L’attuale sistema estrae profitto da ogni cosa, anche dalla natura. L’ambiente viene sfruttato a più non posso: l’agricoltura intensiva con diserbanti, antiparassitari, Ogm, disboscamenti e per gli allevamenti intensivi ha privato i terreni della loro naturale fertilità e prodotto cibo inquinato, tonnellate di rifiuti e materiale inquinante di combustione (amianto, gas serra, plastica disseminata ovunque).Il modo di vivere, produrre, consumare … contribuisce all’aumento della temperatura con l’inquinamento da emissioni elettromagnetiche che, con il 5G, avrà livelli di estrema pericolosità. Le conseguenze dello sfruttamento senza prevenzione e protezione, sono pagate con l’aumento di patologie cardio-vascolari, tumorali, degenerative.La Versilia ha il triste primato di tumori e mortalità in Toscana!Ultimo “regalo” della natura, come conseguenza della distruzione dell’habitat di alcune specie animali, è il “Covid-19” che ha infettato e provocato centinaia di migliaia di morti, di cui 35.000 in Italia. Il virus ha colpito le regioni più industrializzate come conseguenza dell’inquinamento atmosferico. La Lombardia vanta il record di morti da influenza stagionale, l’80% delle aziende sono rimaste aperte nell’emergenza, negli anni ha favorito la privatizzazione a danno della sanità pubblica e dei servizi territoriali.Il virus ha fatto strage a fronte di un sistema sanitario incapace di affrontare l’emergenza con anni di tagli al personale, ai posti letto, alle unità di terapia intensiva, all’assistenza territoriale, al trasferimento di risorse alla sanità privata. Lo scorso anno la spesa per sanità ha toccato il livello più basso, con lo smantellamento dello stato sociale per responsabilita’ grave di tutte le amministrazioni presenti e passate, anche locali.La sanità si basa sulla costruzione di grandi ospedali per interventi e prestazioni di “eccellenza”; ospedali che necessitano ma oggi l’epidemia ha mostrato che una sanità territoriale diffusa è indispensabile e vitale, per assicurare cura, monitoraggio e prevenzione del contagio. Le regioni che hanno privatizzato con logiche aziendaliste, tutto ciò è clamorosamente mancato con i dati che confermano la tragedia. Non è stata garantita la sicurezza degli operatori sanitari per mancanza di adeguati dispositivi di protezione con la perdita della vita di medici, infermieri, operatori.Organizzarsi, mobilitarsi e vigilare, affinché l’ambiente non sia massacrato, ma risanato per non dover contare morti e malati in altre epidemie e la diffusione di malattie devastanti. Per una sanità pubblica con personale, posti letto, terapie intensive e diffusa sul territorio, in grado di fare prevenzione, indagini epidemiologiche sul rapporto inquinamento e determinate patologie, di essere all’altezza a fronte di emergenze, di curare e dare sicurezza ai cittadini, ai pazienti, agli operatori sanitari.

  • Comitato per la sanità pubblica e contro il depotenziamento dell’Ospedale della Versilia e dei servizi socio-sanitari territoriali
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Piazza Mazzini si riempie per il flash mob di Viareggio Meticcia per chiedere giustizia per George Floyd

Tante persone hanno risposto, sabato 6 giugno alle 18, all’appello di Viareggio Meticcia ritrovandosi in piazza Mazzini a Viareggio per un flash mob per chiedere giustizia per George Floyd, per rifiutare la narrazione delle mele marce e denunciare la repressione e il razzismo che sono presenti tra le forze di polizia americana. Otto minuti in ginocchio e poi un lungo applauso hanno contraddistinto un’iniziativa a cui hanno partecipato tanti cittadini comuni e l’ANPI di Viareggio con tanto di bandiera. In molte città italiane si sono svolte manifestazioni analoghe.

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Il Museo Popolare della Pineta invita il mondo ambientalista ad una mobilitazione unitaria per il 14 giugno.

“In questi mesi segnati dalla Pandemia di Covid 19, la questione ambientale è divenuta ancora più importante. La mal gestione dei territori per colpa delle logiche del profitto, sembra però non dare tregua. Anche durante questi mesi infatti non sono mancati episodi di vera e propria devastazione del verde pubblico, proposte di riduzioni dei confini del Parco Migliarino S. Rossore Massaciuccoli, idee malsane di chiusura delle spiagge libere e conseguenti “esodi” verso le spiagge del Parco, installazioni di nuove antenne elettromagnetiche e nessun progetto avviato in maniera ambientale, dalla messa a dimora di alberi, alla gestione dei rifiuti e alla normale manutenzione degli spazi verdi. Tali scelte rispondono ad un’ esclusiva logica di profitto che devasta i nostri territori e la nostra salute. per noi è giunto il momento di dire basta partendo dalla difesa del parco senza “se” e senza “ma”. Come Museo Popolare della Pineta sentiamo necessario un intervento unitario di lotta, perciò abbiamo deciso di inaugurare la stagione 2020 mettendo in primo piano la partecipazione di comitati, associazioni, gruppi politici e soggettività sensibili che si spendono per la tutela ambientale e per la salute di tutt*, che invitiamo a partecipare ad un presidio in Pineta di Levante, dietro allo Stadio, Domenica 14 giugno Sarà importante ribadire che il parco, ma più in generale l’ ambiente, è un bene comune fondamentale per la salute di tutt*, e come tale deve essere scevro di interessi privati e dal profitto. Al termine del presidio, verrà inaugurata l’ edizione 2020 del Museo Popolare della Pineta, intitolando il Museo a Giak Verdun, personaggio poetico. NO ASSE recentemente scomparso, nato proprio nella Pineta di Levante. Il tutto si svolgerà nel rispetto delle norme sanitarie mantenendo il distanziamento sociale. NO ASSE, SI STADIO // NO ANTENNE SI ALBERI // NO PROFITTI E SPECULAZIONE SI SPIAGGE LIBERE E BENI COMUNI “

Museo Popolare della Pineta

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Riuscito il presidio del sindacalismo di base a Viareggio. Critiche a Conte e Del Ghingaro.

Circa un centinaio di persone si sono ritrovate, venerdì 5 giugno, davanti al comune di Viareggio, per il presidio promosso da COBAS e ASIA USB con le adesioni di FIALS, Potere al Popolo Versilia, Non una di meno, Repubblica Viareggina, Partito Comunista dei Lavoratori, Partito della Rifondazione Comunista, Fronte della Gioventù Comunista, Partito Comunista, CARC, CSOA SARS, Officina Dada Boom e Cantiere Sociale Versiliese. Una mobilitazione importante dove è emersa la necessità di unire la classe nella lotta per difendere lavoro, casa, sanità, scuola e reddito per tutti. La crisi la devono pagare i padroni e non i lavoratori, questo è stato detto dai tanti interventi durante il presidio. Critiche al governo Conte che non ha dato le risposte che servivano. C’è gente che aspetta ancora la cassa integrazione, Critiche, anche, all’amministrazione comunale di Giorgio Del Ghimgaro per come gestisce l’emergenza abitativa, per l’incapacità di affrontare la stagione turistica e per avere svenduto il patrimoni. Un cartello recitava: “L’Assessore al sociale è amcora vivo?”

Un presidio riuscito che sembra essere solo l’inizio di una lunga lotta che attraverserà l’estate e il prossimo autunno.

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Repubblica Viareggina apprezza il tentativo unitario del sindacalismo di base e aderisce al presidio del 5 giugno.

Different professional workers standing together during labor day

Apprezziamo moltissimo lo sforzo unitario del sindacalismo di base di ricercare momenti congiunti di lotta. Il fatto che COBAS, ASIA USB ma anche FIALS scendano in piazza assieme è per noi una novità positiva che registriamo positivamente. Come Repubblica Viareggina aderiamo a quel presidio, chiedendo all’amministrazione comunale un cambio radicale di rotta sulle politiche sociali. Su lavoro, scuola, sanità e diritto all’abitare non si può più tergiversare servono risposte concrete che ci portino fuori dall’emergenza in cui siamo precipitati. L’unità, bene prezioso, va perseguita non solo sul piano sindacale ma anche su quello politico, per questo auspichiamo la costruzione di un fronte unitario della sinistra di classe.

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