Aumentano in tutto il paese le mobilitazioni contro la guerra ma i giornali non ne parlano.

In tutto il mondo crescono le mobilitazioni contro la guerra. In Germania migliaia e migliaia di giovani e meno giovani sono scesi in piazza ma, purtroppo, sui giornali ne troviamo solo poche righe. I media dei paesi occidentali non vogliono dare il rgiusto risalto al movimento pacifista e cercano con ogni mezzo di nascondere tali notizie. Presidi, manifestazioni e iniziative contro la guerra vengono regolarmente censurati dalla stampa italiana che da tempo si è messa l’elmetto e si è arruolata con lo Zio Sam e con tutti i governi occidentali, che soffiano sul fuoco costruendo, di fatto, i presupposti per un escalation. Appare sempre più evidente che siamo di fronte ad una guerra tra la NATO da una parte e la Federazione Russa e i suoi alleati dall’altra.

Presidi e manifestazioni ci sono stati a Firenze, Viareggio, Bari, Pisa, Milano, Genova e in molte altre città italiane. A Viareggio dopo la banda della pace, con 300 persone scese in piazza il 19 per protestare contro la banda della NATO invitata al carnevale, c’è stato un altro presidio, lo scorso 25 febbraio in occasione dell’ultimo corso di carnevale, promosso da Porti Aperti assieme Europe for peace rete italiana pace e disarmo. Il 25 febbraio c’è stata, inoltre, una manifestazione promossa dai portuali di Genova dietro le parole d’ordine “Giù le armi su i salari.” Almeno diecimila persone hanno sfilato per le vie dal capoluogo ligure ma anche di questa bella mobilitazione Televisioni e giornali non hanno dato il giusto risalto.

Occorre intensinficare la protesta contro il governo della guerra e della repressione. Occorre non perdersi d’animo e proseguire la lotta in modo unitario.

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