Sabato 2 dicembre, a Pietrasanta, promosso dall’associazione amicizia Italia Cuba si è svolto un presidio con interventi e volantinaggio in solidarietò con Cuba e Palestina. All’iniziativa ganno partecipato una cinquantina di persone. Hanno aderito Comitato Palestina, PCRF, AS.I.A. USB, Cantiere Sociale Versiliese, Potere al Popopolo, Partito Comunista dei Lavoratori, Partito della Rifondazione Comunista e Fronte della Gioventù Comunista.
Qui sotto l’appello
DA CUBA ALLA PALESTINA, LOTTA ALL’IMPERIALISMO E SOLIDARIETÀ TRA I POPOLI!
Dal 1959 Cuba è sottoposta ad in feroce embargo che la costringe, di fatto, a produrre tutto da se (cibo, medicine,meccanica, ecc..) Dal 1948 anno della Nakba la Palestina subisce la violenta occupazione sionista.
Due popoli di due continenti diversi, con culture differenti ma accomunati dal desiderio di libertà e dalla necessità di lottare contro lo stesso nemico, quello imperialista.
Lo scorso 7 ottobre abbiamo assistito alla prima grande risposta armata, da diversi decenni, da parte della popolazione palestinese residente nella Striscia di Gaza e nella regione della Cisgiordania all’ennesimo inasprimento delle politiche coloniali e di apartheid attuate dal governo israeliano. Un’azione disperata scatenata dalle condizioni di vita critiche ed esasperanti del popolo palestinese, guidata dalle diverse formazioni politiche e paramilitari presenti nel territorio della Striscia e nelle sue istituzioni politiche e non solo da Hamas come ci racconta la propaganda occidentale. Hamas è solo la forza politica maggioritaria nel territorio di Gaza.
La reazione di Israele non si è fatta attendere. In Cisgiordania si sono verificati veri e propri rastrellamenti da parte dei coloni israeliani e dal loro esercito ai danni di centinaia famiglie palestinesi, che si sono ritrovate ad essere deportate ed espulse forzatamente dalle terre che legittimamente appartengono loro. Il territorio attorno a Gaza si è ritrovato invece sotto bombardamenti aerei a tappeto e ad un’invasione militare via terra. Le vittime di queste azioni militari, definibili dei veri e propri crimini di guerra, raggiungono cifre inquietanti: si conta un totale di oltre 11mila morti, di cui quasi 5000 bambini e minori (al momento in cui scriviamo). Successivamente ai bombardamenti degli ospedali di Al-Ahli al-Arabi e di Al-shifa, resi bersagli col pretesto di nascondere basi di Hamas al loro interno, ha seguito l’interruzione forzata dell’approvvigionamento di corrente elettrica e di acqua, portando al collasso definitivo dell’intero sistema sanitario della città di Gaza e dell’intera Striscia. In Cisgiordania si contano almeno 180 palestinesi uccisi, con un numero totale di feriti che, in entrambe le zone, supera i 30mila. I numeri di cui trattiamo sono quelli di un vero e proprio genocidio. Un genocidio in corso sotto ai nostri occhi, anche se i tentativi continui di farlo passare inosservato sono evidenti. Il Governo Meloni, infatti, e con esso tutte le nostre istituzioni, le nostre forze politiche parlamentari, di destra e di sinistra, e i nostri media nazionali hanno apertamente deciso di schierarsi con Israele, sostenendo il suo “diritto all’autodifesa” e garantendo appoggio politico, diplomatico e anche militare a Netanyahu e al suo governo. Tale scelta è stata confermata con l’astensione dell’Italia nella votazione per la risoluzione ONU dello scorso 28 ottobre, che aveva come obbiettivo la tregua immediata a Gaza e la fine del massacro. Le prese di posizione del nostro paese riflettono le aspirazioni imperialistiche dell’Unione Europea, degli Stati Uniti e della NATO, che in Medio Oriente vengono rappresentate da Israele e dalle sue crudeli politiche repressive (contro la dissidenza interna) di colonialismo e pulizia etnica (contro il popolo palestinese). Altra manifestazione dell’imperialismo di matrice euroatlantica, anche stavolta in sede ONU, si sono viste con il voto contrario di USA e Israele, con astensione dell’Ucraina, nella risoluzione per la rimozione dell’embargo decennale contro Cuba. Il proseguire con l’impoverimento della popolazione cubana e i continui tentativi di esacerbare una crisi economica e politica nell’isola sono in totale continuità con il sostegno a Israele e alla vera e propria distruzione genocida del popolo palestinese. Il governo cubano, come quello venezuelano, si sono schierati subito coerentemente dalla parte del popolo palestinese. Cuba a differenza degli Usa, che esportano armi e morte, esporta medici e farmaci come abbiamo visto anche durante la pandemia
Il circolo dell’Associazione Nazionale di Amicizia Italia-Cuba di Pietrasanta invita dunque alla mobilitazione tutte le realtà politiche, sindacali ed associative Sabato 2 Dicembre ore 16.30 in Piazza Crispi a Pietrasanta per una giornata all’insegna dell’internazionalismo, per esprimere la nostra vicinanza e il nostro supporto al popolo di Cuba e al popolo Palestinese, perché anche in Versilia è necessario potenziare un fronte unitario di solidarietà tra i popoli.