No Asse: Anche la regione Toscana giudica lacunoso lo studio di variante urbanistica del comune di Viareggio.

“Come avevamo più volte sostenuto durante gli incontri «partecipativi», adesso anche la Regione Toscana sembra giudicare lacunoso lo studio di Variante urbanistica realizzato dai professionisti dell’Università di Pisa e voluto dall’ amministrazione comunale, dichiarando in maniera ufficiale, ovvero tramite osservazioni, che la variante non sviluppa sufficientemente le tematiche e che quindi richiede opportune integrazioni.

Soprattutto risultano, anche a nostro avviso, molte lacune e incoerenze, per quanto riguarda la conformità della variante per l’asse a sud dello stadio, rispetto alle discipline regionali del piano paesaggistico ed alla legge regionale del governo del territorio, alla quale la variante deve necessariamente conformarsi.

Infatti nell’area interessata dall’intervento infrastrutturale, che distruggerà una parte fortemente identitaria del nostro territorio, gravano importanti vincoli paesaggistici normati da leggi regionali, nazionali e comunitarie.

Importante è poi sottolineare che tra le tante considerazioni della Regione c’é il chiaro e ripetuto richiamo a valutare ipotesi alternative rispetto al tracciato previsto per la «Pista per la nautica». Tutti temi più volte affrontati in questi anni ed in tutte le sedi dal nostro Coordinamento.

Tra le molte questioni fin qui elencate, non possiamo che richiamare il tema dei confini del Parco, modificati unilateralmente dall’attuale amministrazione comunale, quando anche la Regione conferma che questo non si può fare, osservando che la verifica in merito alla revisione dei perimetri del Parco è competenza dello stesso ente parco, che non era stato nemmeno interpellato.

Ci preme anche sottolineare come a nostro avviso lo studio di incidenza ambientale proposto con la variante risulta carente di un dettagliato progetto della pista e quindi sembra non seguire fino in fondo le linee guida nazionali della valutazione di incidenza ambientale. Inoltre in questo studio l’area della nostra Pineta, interessata dall’infrastruttura, non viene approfonditamente descritta, risulta non valutata neppure come «Ecotono» ovvero un’area di transizione ecosistemica considerata importantissima da tutti i manuali ed i testi dedicati all’ecologia forestale. Tutte queste mancanze ci appaiono gravi, soprattutto in considerazione del fatto che l’infrastruttura prevista potrebbe compromettere il sito di interesse comunitario denominato Macchia Lucchese.”

COORDINAMENTO NO ASSE

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