Un successo di partecipazione per l’iniziativa “Riprendiamoci il Piazzone.” Cresce il malcontento contro l’amministrazione.

Quasi 1000 persone sono scese in piazza per riappropriarsi del piazzone.

La storica piazza del mercato lasciata in stato di abbandono dall’amministrazione Del Ghingaro dopo tante promesse rimaste vane. L’appello dei commercianti del piazzone a mobilitarsi ha visto una risposta convinta delle cittadine e dei cittadini, che si sono ritrovati davanti al municipio di Viareggio mercoledì 19 giugno. Il corteo è stato rumoroso ed è giunto fino in Piazza Cavour dove ci sono stati numerosi interventi di associazioni di categoria, sindacati, forze politiche e associazioni culturali. Tutti gli interventi hanno concordato nel criticare nell’amministrazione. La lotta al defrado va accompagnata dalla lotta alla povertà e non ai poveri. Vedremo se il sindaco e la sua maggioranza ascolteranno la Viareggio che ha rialzato la testa.

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USB sotto la prefettura di Massa per chiedere di affrontare l’emergenza abitativa.

Lunedì 17 giugno ASIA USB di Massa è andata sotto la prefettura e dopo aver piazzato alcune tende è stata ricevuta prima dal capo gabinetto e dopo si sono spostati in comune ad incontrare l’assessore al sociale. Ci sono diverse famiglie in emergenza abitativa. Riportiamo qui sotto quanto scritto sula pagina facebook di USB Massa

“Il problema della mancanza cronica di alloggi popolari, in risposta alla sempre più crescente richiesta di alloggi per emergenze abitative, continua a “mordere il fianco” della gente in difficoltà, che per problemi di varia natura si ritrova a non avere un alloggio dignitoso dove poter vivere in condizioni idonee una vita normale.

Solo questi ultimi due mesi USB sta seguendo una decina di situazioni di sfratti esecutivi che vanno a colpire gente che non ha la possibilità economica di sostenere gli esorbitanti prezzi del mercato privato degli affitti.

È di non molto tempo fa il caso della anziana signora che chiedeva un alloggio dove poter continuare a vivere in pace con l’unico affetto che le rimaneva, il suo cagnolino, in alternativa ad una “fredda” RSA.

Spesso le persone in mancanza di un alloggio e con problematiche sanitarie vengono “parcheggiate” per anni in strutture che se da una parte possono avere in parte il merito di aver dato una prima risposta emergenziale non possono diventare la “soluzione”.

È il caso di un uomo invalido che si trova da ormai troppo tempo ricoverato in una struttura socio sanitaria per persone con problemi psichiatrici , nonostante le certificazioni mediche testimoniano che il tipo di struttura sia diventata con il trascorrere del tempo dannosa per la salute stessa della persona in questione questa si trova costretta a rimanervi “confinato” perché non ha una alternativa abitativa.

Aveva già presentato in comune durante la precedente amministrazione domanda per emergenze abitativa, non gli fu mai risposto, da due anni a questa parte la sua condizione non è stata presa in considerazione e degna di risposta. Ha ripresentato domanda a giugno di questo mese e ottenuto un incontro con l’amministrazione ma nonostante abbia tutti i requisiti per il diritto ad un alloggio popolare a causa della scarsità di alloggi dovrà aspettare ancora 6 mesi (a detta dei responsabili del comune) perché ci sono tante richieste.

Il punto in questo caso è che il signore non può rimanere ancora mesi e mesi dove sta adesso perché il contesto non idoneo per le sue problematiche fisiche gli ha causato un grave e profondo stato di depressione e ansia tanto da essere intenzionato a uscire ugualmente dalla struttura per andare a dormire sotto al Comune di Massa pur di attirare l’attenzione sul suo estremo disagio e indicibile sofferenza psicofisica.

Il punto è che non si può chiedere ancora mesi di attesa a chi aspetta già da due anni.

Come USB, alla luce della certificazione medica che mette in evidenza l’inadeguatezza e dannosità della struttura in cui il signore è costretto a risiedere, chiediamo al Comune di Massa di intervenire con il reperimento di un alloggio temporaneo anche in una struttura ricettiva hotel/residence in attesa dello scorrimento della graduatoria, non può essere la mancanza di alloggi popolari una scusa per rinviare nel tempo il rispetto dei diritti dei malati e degli invalidi, soprattutto se in difficoltà economiche.

Aldilà dei tempi delle graduatorie di assegnazione degli alloggi rimane l’emergenza inderogabile della situazione medica del signore in questione, l’invalidità importante e le certificazioni impongono una soluzione immediata.

Per le altre situazioni di emergenza abitativa che stiamo seguendo chiediamo come ormai facciamo da tempo un blocco degli sfratti e degli sgomberi dove viene riconosciuta la morosità incolpevole per tutto il periodo estivo, periodo dell’anno in cui il mercato degli affitti esplode con prezzi esorbitanti e diventa impossibile riuscire a trovare un alloggio per una famiglia nella nostra città!”

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LiberAmbiente alla Casa Rossa Occupata.

Sabato 15 giugno, presso la Casa Rossa Occupata di Montignoso, promosso dal Coordinamento Ambientalista Apuo Versiliese si è svolta la seconda edizione di LiberAmbiente una giornata finalizzata a raccogliere fondi per le attività del coordinamento. Alle 17.30 si è svolto un dibattito interessante e partecipato sulle varie lotte ambientali con particolare attenzione all’estrattivismo delmarmo dalle cave. Alle 20.30 c’è stata una cena e poi musica dal vivo con Blues Track Band e Apua Band.

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Una moltidudine al Pride di Roma. Repubblica Viareggina solidale con i sanitari attaccati dal governo Meloni.

Stiamo tornando indietro e moli diritti conquistati con decenni di lotta rischiano di essere spazzati via. Un vento reazionario soffia in tutta Europa, ed una destra feroce e omofoba lo cavalca. Fortunatamente il movimento LGBTQI+ è deciso a rispondere colpo su colpo.

Il pride di Roma è stato ossigeno fresco per tutte, tutti e tuttu. Una marea umana ha attraversato le strade della città in modo festoso con 40 carri che sparavano musica e amore. Sono centinaia di migliaia le persone qualcuno parla addirittura di un milione. Quello che è certo è che sono motivate a non darla vinta ai Vannacci, alle Meloni e a chiunque voglia riportare indietro l’orologio della storia. “L’Arcobaleno non si cura” è uno degli slogan più gettonati di questa grande manifestazione.

Juri Baldassarri di Repubblica Viareggina presente al pride denuncia l’atteggiamento del governo contro i medici che aiutano i corpi e le menti in trafrormazione. ci dice: “ Ci schieriamo senza se e senza ma con tutte le strutture sanitarie, come quella di Careggi, che con coraggio danno possibilità a ragazzi e a ragazze di essere se stess*.”

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Torna il museo popolare Gïåk Vërdün con la novità della Residenza Artistica al Cantiere Sociale.

Chiamata alle arti per l’inaugurazione del 7 luglio 2024.

Amiche e amici della Natura, quest’anno per il museo è stato un anno di nuove relazioni con altri territori attraverso le nostre azioni e OperAzioni. E ora, con le nuove esperienze, si riparte con grande forza!

Il Museo Popolare Gïåk Vёrdün è un’OperAzione artivistica r(Ǝ)o dadaista in continua evoluzione. La nostra lotta contro i mostri delle speculazioni capitalistiche continua. Il realismo capitalista è guerra, sfruttamento e cementificazione. Invece, noi vogliamo creare nuovi immaginari attraverso pratiche creative, artistiche e artivistiche.

Dopo tanti esperimenti, anche in questa edizione abbiamo deciso di provare una nuova avventura: una residenza artivistica di 7giorni, dall’1 al 7 luglio 2024, presso il Cantiere Sociale Versiliese a Viareggio, con l’obiettivo di creare opere per la nuova edizione del museo.

  • La residenza sarà accessibile a tutte le menti aperte e creative, per ragionare, organizzare, lavorare e creare insieme le nuove opere in piena natura, sotto l’attenta e costante supervisione della custode permanente, dott.ssa Fortunata Intemperie, e del responsabile tecnico, sig. Manufatto Naturale.
  • Sarà possibile dormire nell’ aula magna del Cantiere Sociale Versiliese, ai partecipanti è richiesto di portare un sacco a pelo o un materassino per autogestirsi il pernottamento.

Per la realizzazione delle opere, chiediamo ai partecipanti:

  • Integrazione creativa con la natura del luogo
  • Utilizzo di materiali che non generano rifiuti nel tempo (cartacce, plastiche o altre spazzature)
  • Installazione delle proprie opere in modo da non danneggiare le piante

Vogliamo creare nuovi immaginari insieme a voi, per proporre un’altra idea di città e di comunità: inclusiva, solidale, dove la tutela dell’ambiente, della salute, dei diritti e del benessere degli esseri viventi siano al centro, e dove la partecipazione sia reale, diffusa e democratica. Non dimentichiamo che in tutti questi anni, grazie alle opere e alle performance di tutte e tutti, il MPGV è diventato un’esperienza concreta di alternative possibili, dove gli umani possono incontrare e dialogare con la natura, anziché devastarla.

Salviamo la pineta con azioni e opere artistiche! Basta asfalto, evviva l’arte!

Per partecipare alla nostra residenza artivistica o per chiedere ulteriori informazioni, basta mandare una mail all’indirizzo dadaboom.eventi@gmail.com entro 29 giugno 2024.

COSA PORTARE?

  • Sacco a pelo o materassino
  • Costume (non mancheranno occasioni per fare dei tuffi al mare)
  • Pranzi al sacco
  • Scarpe comode
  • Antizanzare

ATTENZIONE! Il Museo Popolare Gïåk p è un’OperAzione r(Ǝ)odadaista di disobbedienza civile e creatività illegale collettiva, a sostegno della lotta No Asse e delle battaglie contro le devastazioni dei territori.

No Asse fino alla vittoria!

La Lecciona non si tocca!

Noi siamo la natura che insorge!

Museo Popolare Gïåk Vërdün

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Ha vinto davvero la destra? Perdono i liberali. Crollano Macron e Scholz. Tengono i socialisti avanza la sinistra radicale. Cantano vittoria popolari, conservatori e nazionalisti.

Il voto e il non voto

Ora che i voti sono definitivi proviamo, a mente fredda, a fare un’analisi di quanto è realmente uscito dalle urne.

Va fatta una premessa rispetto agli appelli paternalistici al voto e al non voto. Entrambi saccenti e moralistici. “Votare è un diritto se non voti scelgono gli altri per te.” “Ma che vai a votare a fare tanto non cambia niente divieni complice.” Due frasi speculari sulle quali non vogliamo spendere molte parole. Ognuno decide di fare quello che ritiene più opportuno. Il non voto di oggi non è sempre figlio di menefreghismo. Molte persone non votano e lottano quotidianamente, quindi meritano rispetto. Il voto non è sempre l’ingenua idea del poter cambiare. Molte persone votano, avendo ben chiaro che si tratta di una scelta di scopo o tattica e meritano altrettanto rispetto. Chi secondo noi non merita rispetto è chi non lotta, voto o non voto.

Detto questo l’altissima estensione ci dice quanta distanza ci sia, ormai, tra i cittadini del vecchio continente e le istituzioni europee. In Italia ha votato solo il 49% degli aventi diritto. Si fosse trattato di un referendum abrogativo la consultazione elettorale non sarebbe stata valida.

I numeri del nuovo parlamento europeo vedono la sconfitta dei liberali non delle sinistre

Ma cosa è uscito dalle urne. Diffidiamo della narrazione dominante dei soliti prezzolati. Diffidiamo di chi guarda le percentuali e i non voti reali. Diffidiamo di chi riduce tutto ad un bipolarimo manicheo. Diffidiamo, soprattutto, di chi parla al singolare di destra e di sinistra. Esistono le destre ed esistono le sinistre. Cancellare la complessità è interesse di chi vuole appiattire tutto in un un minestrone immangiabile. Giornalisti che sanno appena leggere e scrivere ma soprattutto che non sanno fare di conto ci raccontano una verità di comodo. La vittoria delle destre certo c’è stata ma non nelle dimensioni in cui ci viene narrata. Intanto si tratta di destre tra di loro diversissime, alle volte inconciliabili. Mettendole comunque tutte assieme non hanno lo stesso i numeri al parlamento europeo. I veri vincitori sono i popolari europei che qualcuno definisce di destra ma che sarebbe più corretto definire di centro o al massimo di centrodestra. Il gruppo popolare passa da 176 a 186 deputati. Flettono lievemente i socialdemocratici che perdono 4 seggi ma rimanendo abbondantemente il secondo gruppo con 135 seggi. Più significativo il calo di consensi per i verdi che scendono a 53 seggi perdendone 18. A cantare vittoria sono i conservatori, dove sono collocati Fratelli di Italia e la spagnola Vox ma che, in realtà, aumentano, solo, di 4 deputati fermandosi a 73 seggi. Il gruppo di Identità e Democrazia, dove sta la Lega, ottiene 58 seggi solo 9 in più rispetto alla passata legislatura. Da questo gruppo è stato allontanato l’AFD per esternazioni filonaziste. Questo partito in Germania diviene, effettivamente, il secondo partito con circa il 16%. Va, però, fatto un discorso preciso su quanto è accaduto negli ultimi anni in quel paese. Il cancelliere, Olaf Scholz, non prendendo una posizione netta dopo l’attentato ai gasdotti Nord Stream, fatto da paesi che si dicono suoi alleati, ha mostrato la totale mancanza di sovranità di questo paese del tutto succube degli USA. L’atteggiamento filo ucraino sulla guerra e la crisi economica sono stati elementi determinanti a travolgere tutti e tre i partiti che sostengono il cancelliere. Va però detto che in Germania ad avere successo non è solo l’AFD ma è anche la BSW un partito posto sull’estrema sinistra nato da soli pochi mesi e che raggiunge il 6,2%

Olaf Scholz in Germania ed Emmanuel Macron in Francia sono i due grandi sconfitti di questa tornata elettorale.

Tornando al parlamento europeo vediamo che la cosiddetta sinistra radicale, che sta nel gruppo del GUE, ottiene ben 39 deputati contro i 36 aumentando di tre seggi la propria presenza. Inoltre, molte forze di sinistra che eleggono non sono iscritte a nessun gruppo. I liberali, invece, perdono 23 seggi fermandosi a 79. Diviene difficile tenendo conto soprattutto di questi ultimi raffronti dire che la sinistra ha perso e che la destra ha vinto. Perdono le destre liberali, perdono le sinistre che scimmiottano le destre. Vincono i democristiani e vincono, ma al di sotto delle aspettative, le destre populiste. Tiene e in alcuni casi avanza la sinistra di classe.

A sinistra della socialdemocrazia c’è vita?

In Germania la BSW sta davanti ai liberali della FDP inoltre la linke si attesta attorno al 3% BSW e linke assieme hanno quasi il 10% A Cipro Akel, partito progressista dei lavoratori che si ispira al marxismo leninismo raggiunge il 21,5% In Grecia Syriza si attesta al 15% e i comunisti del KKE 9,3% e ci sono anche altre formazioni di sinistra che raccolgono voti. In Francia Melanchon con La France Insoumise sfiora il 10% inoltre c’è la lista Gauche Unite che ottiene il 2,4% Anche in Belgio la sinistra neo comunista è sopra il 10% divisa nel 5,6% al PTB e al 5,1 al PVDA. In Svezia il Vänsterpartiet ottiene l’11% e in Finlandia Vasemmistoliitto/Vänsterförbundet Alleanza di sinistra che comprende comunisti e femministe arriva al 17,6 In Irlanda lo Sinn Féin è di poco sotto il 20% In Portogalloil Bloco de Esquerda è al 4,7% e il Coligação Democrática Unitária (comunisti e verdi) è al 4,1% Meno bene in Spagna dove scontano l’aver governato. Sumar si attesta al 4,7% e Podemos al 3,3% Nell’Est Europa, se si esclude il 9,7% dei comunisti di Boemia e Moravia purtroppo le cose non vanno molto bene. E’ come se ci fossero due Europe.

Il voto italiano la destra è minoranza e perde un milione di voti dalle politiche

Tutti cantano vittoria ma è realmente così? Dietro la nebbia delle percentuali è facile celare le sconfitte. Ma di fronte ai numeri reali, che i giornalisti difficilmente leggono vediamo che ad avere il segno “+” rispetto alle politiche del 2022 sono solo tre forze politiche. Alleanza Verdi Sinistra (AVS) +544.088, Partito Democratico (PD) +255.670 e fuori dal raggiungimento del quorum del 4% Pace Terra e Dignità (PTD) +110.091 Tutte le altre forze politiche perdono voti Fratelli di Italia (FDI) perde in due anni oltre 610.000 voti. La Lega perde 375.185 rispetto al 2022 ma l’emorragia è ancora più significativa rispetto alle scorse elezioni europee del 2019. Salvini, in 5 anni, ha disperso un patrimonio di 7 milioni e 58 mila voti. Male anche il M5S che perde oltre 2 milioni di voti rispetto alle politiche e 2 milioni e 230 mila voti dalle scorse europee. Il Superbo Calenda e la sua Azione perdono rispetto alle politiche 1 milione e 410 mila voti. Difficile calcolare il risultato di Stati Uniti d’Europa perché Italia Viva, Più Europa e altri erano divisi anche ammesso che ci sia un segno più è di poche decine di migliaia di voti. Da questi dati reali e non dalle percentuali fumose ci viene da constatare che la destra non solo non è maggioranza tra gli italiani ma nemmeno tra i votanti. Fratelli di Italia, Lega e anche Forza Italia che canta vittoria (-45000 voti) perdono, insieme, un milione di voti in solo 2 anni. Fratelli di Italia rimane il primo partito ma è sempre più dipendente dalla sua leader. La Lega ha una debacle senza eguali e solo il successo personale del generale Vannacci impedisce una sconfitta ancor ben più grande ma intanto le polemiche tra il suo fondatore Bossi e il leader Salvini non si placano. Forza Italia aumenta in percentuale superando la Lega, nonostante perda quasi 50.000 voti. Sulla tenuta di Forza Italia pesano sicuramente il buon risultato del PPE in tutta Europa, l’anniversario della morte di Berlusconi e un riequilibrio all’interno dell’elettorato di centrodestra. Sconfitta pesante per i liberali. Renzi, Calenda, Bonino e frattaglie non superano lo sbarramento del 4% E’ la sconfitta dell’agenda Draghi. Non sentiremo la mancanza di questi liberisti guerrafondai. Il PD della Schlein recupera voti. Il risultato è dovuto al combinato disposto di un nuovo corso che colloca il partito all’opposizione e al fatto che nelle liste sono stati candidati sia molti indipendenti, sia molti ex amministratori. I veri vincitori pero sono Fratoianni e Bonelli con AVS. I motivi di questo successo, quasi il 7%, sono tre. Il primo, la presenza in lista di personaggi come Ilaria Salis e Mimmo lucano, vittime di repressione. ha fatto si che una buona parte della sinistra extraparlamentare che di solito si astiene sia andata a votare. Il secondo l’aver abbracciato temi cari ai movimenti come quello ambientalista e quello studentesco sulla Palestina. AVS è infatti la lista più votata dagli studenti fuori sede. Il terzo motivo l’essere apparsi unitari cosa che non è riuscito ad altri soggetti.

Fuori dallo sbarramento del 4% oltre alla lista Stati Uniti d’Europa (solo il nome fa venire i brividi) e ad Azione di Calenda, c’è anche Pace Terra e Dignità (PDT). Questa lista nata da poco ottiene 513.240 voti pari al 2,2% se si considera la poca esposizione mediatica e i pochi mezzi economici a disposizione è un risultato dignitoso. Qualcuno ha provato a paragonare questi voti con quelli della lista Sinistra ( PRC e Sinistra Italiana) presente alle scorse Europee e a quella di Unione Popolare (PRC e Potere al Popolo) presenti alle politiche del 2022. Il paragone ci sembra forzato ma comunque si tratta di + 48.148 rispetto al 2019 e di +110091 rispetto al 2022. Sembra quindi esserci uno spazio anche per una altra forza di sinistra. Ciò che secondo noi ha penalizzato questa lista è la scelta di una simbologia troppo pacifista e lontana dai simboli della sinistra di classe, il fatto che per l’ennesima volta è apparsa solo prima delle elezioni e che il leader Michele Santoro sia stato già europarlamentare eletto nelle file del PD e che si dimise appena eletto. Comunque mezzo milione di voti non sono un patrimonio da disperdere anche se temiamo che possa accadere come è accaduto in passato per altre liste simili.

Infine non riesce l’impresa all’armata brancaleone del civismo di Cateno De Luca che si ferma al 1,2% Chiudono come fanalini di coda Alternativa popolare 0.3% Democrazia Sovrana e Popolare 0,2% e Italexit 0,1% Speriamo che adesso che Marco Rizzo forte di questo 0,2% trovi il tempo per un bagno di umiltà e si faccia da parte per una riflessione.

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Presentato, al CRO Darsene, il libro di Giancarlo Iannella “Il comune sono io.”

Lo scorso 6 giugno, presso il CRO Darsene, è stato presentato, da Stefano Pasquinucci, il libro di Giancarlo Iannella intitolato “Il Comune sono io. E voi non siete un cazzo.” Il libro, che è stato autoprodotto dall’autore, ha in copertina la foto di un’icona dell’assolutismo quel Luigi XIV, noto come il re sole, che pronunciò la celebre frase: “Lo stato sono io.”

l’opera di Iannella ha subito creato interesse in città: sia perché l’ex consigliere comunale di Vivere Viareggio è persona conosciuta; sia perché l’argomento è interessante, dato che descrive in modo satirico gli ultimi anni di politica viareggina.

Iannella ha già scritto altri libri mostrando di saper trattare argomenti diversissimi come: la violenza di genere, la provvidenza sociale, e persino lo sport con il libro sul campione del ciclismo Gianbattista Baronchelli.

La saletta del CRO era gremita di cittadini che hanno seguito con attenzione le domande che Pasquinucci ha rivolto a Iannella. Il libro attraversa gli ultimi anni di cronaca viareggina. Da come sia stato possibile che un “lucchese” diventasse sindaco di Viareggio. Del perché un sindaco cosi divisivo sia stato rieletto per un secondo mandato a che cosa accadrà alla fine del suo regno.

Con sagace ironia il libro non risparmia nemmeno i limiti e i difetti delle opposizioni. Si tratta di poco più di 150 pagine scorrevoli che parlano della politica cittadina in modo divertente senza mai tediare. Una lettura che consigliamo a tutte e tutti i viareggini.

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Repubblica Viareggina, per fare eleggere Salis e Lucano, da indicazione di voto per AVS.

“Nonostante la sfiducia totale nelle istituzioni europee e nonostante l’assenza, in questa competizione elettorale, di una lista, realmente, rivoluzionaria; abbiamo deciso di dare indicazione di voto per la lista Alleanza Verdi Sinistra (AVS), che candida al suo interno Ilaria Salis e Mimmo Lucano. Numerose sono le differenze con AVS, specie con la componente dei verdi, ma pensiamo che sia giusto dare un segnale antifascista e antirazzista. Far eleggere Ilaria Salis e Mimmo Lucano, che hanno entrambi conosciuto la repressione, non solo è cosa buona e giusta ma sarebbe utile per i movimenti sociali e per una nuova stagione di lotte.”

Repubblica Viareggina

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AS.I.A. chiede il riallaccio dell’acqua nella casa occupata a Largo Risorgimento dove vivono 5 bambini.

“Staccare l’acqua a dei bambini è cosa disumana. Cosa fanno i servizi sociali del comune di Viareggio? Cosa fanno i politicanti di provincia e comune oltre a promettere cose che non sono in grado di mantenere, a questa famiglia con 5 bambini che da anni occupa l’immobile a Largo Risorgimento? Come AS.I.A. USB chiediamo che sia riallacciata loro immediatamente l’acqua e che siano regolarizzati nell’occupazione che portano avanti da anni e che ha impedito che uno stabile andasse in malora.

Per questi motivi abbiamo appeso alcuni striscioni in città.”

AS.I.A. /USB

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E’ morto il pittore Giorgio di Giorgio, una grande perdita per la cultura viareggina.

E’ scomparso a Viareggio all’età di 82 anni l’artista Giorgio di Giorgio. Una perdita enorme per la cultura viareggina. Di Giorgio non era, solo, un pittore eclettico ma era un uomo vero che legava la sua arte all’impegno sociale. Nei suoi colori c’era l’accoglienza e l’umanità. Quell’umanità che sa viaggiare in direzione ostinata e contraria. Lo ricordiamo per il suo coraggio di prendere posizione anche contro i potenti schierandosi dalla parte dei reietti, come fece quando espose dal suo terrazzo un cartello con la scritta: “Mettiamo Salvini al posto dei rom.”

Per anni fu animatore volontario con un laboratorio di pittura alla Maria Tobino. Molte sarebbero le azioni degne di nota di questo grande viareggino che ci ha lasciato. Alla moglie Giovanna e ai figli le nostre più sentite condoglianze.

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