“Nessuna azione di violenza di genere può essere tollerata negli spazi che noi viviamo, frequentiamo e autogestiamo. La nostra posizione contro misoginia, patriarcato e maschilismo è chiara e netta. Siamo stati, per questo, costretti ad allontanare un individuo che ha picchiato la propria compagna. A prescindere dalle decisioni che la sua compagna vorrà o non vorrà prendere nei suoi confronti, la nostra decisione di allontanamento è irreversibile.
Purtroppo, la maggior parte delle violenze di uomini su donne avviene nelle famiglie all’interno di mure domestiche inscrutabili.
Il fatto che sia avvenuto in uno spazio socio abitativo dove è impossibile fuggire ad uno sguardo collettivo ci ha permesso di potere intervenire immediatamente.”
“RITORNANO I MANDARINI LE ARANCE BIOLOGICHE E I LIMONI SENZA SFRUTTAMENTO DI SOS ROSARNO! DIAMO VITAMINA C ALLA SOLIDARIETA’!
Tutto il ricavato andrà a sostenere il progetto SOS Rosarno e le attività di Potere al Popolo Versilia e del Cantiere Sociale Versiliese.
COS’E’ “SOS ROSARNO”?
E’ una realtà cooperativa della piana di Gioia Tauro dove lavorano fianco a fianco piccoli produttori locali e migranti, all’interno di un percorso di lotta alla ‘ndrangheta, al caporalato ed allo sfruttamento di essere umani ed ambiente. Qui più info: https://www.facebook.com/sosrosarno.org
COMPRANDO LE ARANCE I MANDARINI E I LIMONI SOSTIENI LE NOSTRE ATTIVITÀ DI PAP VERSILIA E DEL CANTIERE SOCIALE VERSILIESE, luogo di socialità e mutualismo nel quartiere Varignano a Viareggio.
PREZZI E PRODOTTI A DISPOSIZIONE
Arance da spremere 1 cassetta da 10kg 20,00€.
Arance da tavola 1 cassetta da 10Kg 20,00€.
Clementini 1 cassetta da 7Kg 18,00€.
Limoni 1 cassetta da 7Kg 18,00€.
I frutti sono tutti NON TRATTATI quindi utilizzabili anche per dolci!
PER PRENOTARE:
Mandare un messaggio whatsapp indicando il prodotto, vostro nome e cognome e la quantità di cassette al numero 3405627256. L’ordine vi verrà confermato e successivamente verrete informati del giorno del ritiro che avverrà al Cantiere sociale Via Belluomini quartiere Varignano!
Gli ordini verranno raccolti entro e non oltre Domenica 6 Novembre!!”
*La notizia del ricorso in appello, da parte del pubblico ministero titolare dell’indagine, per due militanti antirazzisti e antifascisti viareggini che contestarono Matteo Salvini, nel maggio 2015, ha dell’incredibile. Dopo un decreto penale di condanna impugnato dai militanti e un processo che vide l’assoluzione in formula piena di tutte e tutti i 28 imputati. La procura non fece ricorso in appello come avrebbe potuto ma, dopo un paio anni, il PM Antonio Mariotti di riaprire le indagini togliendole alle forze di polizia e affidandole ai carabinieri. Nonostante il principio del “bis in idem”, che impedisce che una persona possa essere processata due volte per lo stesso reato, due militanti finirono nuovamente sotto processo e di nuovo ci fu una sentenza di assoluzione piena. Evidentemente, però, il PM non ancora pago ha deciso di ricorrere in appello per reati che saranno estinti dalla prescrizione nel 2023. Le accuse pretestuose dei leghisti si sono sciolte, come neve al sole, nei due dibattimenti. Più che sottolineare il tema dell’accanimento repressivo verso i movimenti sociali, nessuno si farà male per questo ennesimo e inutile procedimento penale, ci preme porre l’attenzione su come denaro pubblico, tempo ed energie siano sprecati. In una città dove la malavita e la criminalità organizzata intrecciano le proprie tele, si perde tempo in processi ridicoli che hanno però un costo economico per l’intera collettività. E pensare che le forze di centrodestra per anni hanno parlato di magistratura politicizzata e hanno invocato la responsabilità civile e penale dei magistarti. Ma si sa la coerenza è merce rara. Da parte nostra esprimiamo solidarietà agli imputati ma soprattutto alla cittadinanza che deve pagare per eccessi di zelo, usiamo questo eufesmismo, un processo che non porterà da nessuna parte.”
AS. I. A Viareggio, Brigata Mutuo Sociale per l’Abitare, Cantiere Sociale Versiliese, Cobas Viareggio, Collettivo “Dada Boom”, Potere al Popolo Versilia, Repubblica Viareggina
Sabato 29 ottobre, sulla passerella Pacifici a Viareggio, un flash mob per denunciare la situazione critica delle aree naturali protette e siti di pregio naturalistico non protette, in entrambi i casi sempre più aggredite da speculazione edilizia, attività estrattive, e inquinamento. L’inadeguata frequenza del monitoraggio aggrava la situazione. Il flash mob è stato organizzato da associazioni, comitati e movimenti attive sul territorio, e segue quelli del 15 ottobre in piazza Bad Kissingen a Marina di Massa e del 13 agosto in contemporanea, sui sette pontili della costa apuoversiliese: si vogliono sottoporre all’attenzione di tutti, le gravi problematiche e le inadempienze che affliggono il nostro territorio anche laddove si potrebbe pensare non ci sia questo rischio. Due parchi regionali, il Parco delle Alpi Apuane e il Parco Migliarino San Rossore Massaciuccoli (del quale fanno parte le Dune della Lecciona), la Zona di Protezione Speciale del Lago di Porta, dove la presenza e l’azione dell’uomo è spesso in aperta contraddizione con l’istituzione stessa; le numerose aree naturali resilienti che non hanno alcuna forma di protezione, come la duna di neoformazione del “Moletto”, scampata al Jova Beach Party grazie all’individuazione di 3 habitat di direttiva europea, le Dune di Forte dei Marmi, il Bosco della Versiliana e l’area umida del bosco delle Pioppete al Portone (Pietrasanta), l’area umida del Giardo e della Peschiera (Camaiore), i corridoi ecologici del Fiume Versilia e a monte i due torrenti che lo generano (Serra e Vezza), del baccatoio, del Camaiore, I fiumi Frigido e Carrione che scorrono a valle da versanti montani devastati dalle attività estrattive, e i vari frammenti di habitat interclusi nelle area urbanizzata. Tutte queste aree sono importanti per gli ecosistemi che ospitano e che, grazie alla multiforme varietà di organismi viventi che ci vivono, rappresentano un serbatoio di acqua importante e di buona qualità, aria pulita, fonti di cibo, elemento di mitigazione degli effetti dei cambiamenti climatici, luoghi di svago. Sono aree preziose per tutti, che necessitano di essere realmente tutelate. Invece sono costantemente sotto attacco. Attività estrattive che distruggono pezzi di montagne e con esse le vie dell’acqua in barba persino ai confini delle ZPS e a pareri contrari; la speculazione edilizia che vuole ridurre il bosco della Versiliana e sacrificare il bosco delle “Pioppete” per ingrandire un’area industriale che si presenta ancora vuota; la volontà delle amministrazioni di realizzare infrastrutture viarie, come l’Asse di Penetrazione e la Ciclovia Tirrenica, su tracciati che vanno ad impattare fortemente la Pineta di Levante a Viareggio e la Riserva della Lecciona, in area parco. Si progetta in sostanza di cancellare aree che rappresentano oltre che ecosistemi rari e preziosi, anche paesaggio, identità culturale, ma anche benessere sociale e condizioni accettabili di vita. TUTTI QUESTI TEMI VERRANNO APPROFONDITI IN UNA GIORNATA APERTA AL DIALOGO CON IL PUBBLICO, che si terrà a Seravezza il prossimo 19 novembre presso le Scuderie Granducali. L’ambiente che ci circonda è ciò che rende la nostra vita vivibile: fermiamo la distruzione prima che sia troppo tardi! Erano presenti in rappresentanza anche di altre, il GrIG odv, Adic Toscana, L’Associazione Alberto Benetti, Il Coordinamento La lecciona non si tocca, Il Comitato per la Salvezza della Pineta di Viareggio, il Movimento No Asse, Adt Versilia, il Comitato le voci degli Alberi
Stamane sabato 29 ottobre presidio e volantinaggio davanti al cimitero di Viareggio in occasione del mercato per denunciare il rischio di sgombero per bambini e invalidi. Distribuiti oltre 300 volantini qui sotto il testo del volantino.
Non si buttano bimbi e invalidi in mezzo alla strada!
Nove bambini e una persona invalida rischiano di finire in mezzo ad una strada a causa della minaccia di sgombero delle case occupate della stazione ferrroviaria di Viareggio e dello Spazio Socio Abitativo “Giovanni Menichini di Torre del Lago”. Ci chiediamo quale intenzione abbiano i servizi sociali del comune di Viareggio in merito?
I numeri dell’emergenza abitativa sono però ben più drammatici dato che gli sportelli dei vari sindacati, che si occupano del problema, sono presi letteralmente da assalto da persone sotto sfratto per morosità incolpevole. Purtroppo nella città di Viareggio manca un reale piano casa.
A tutto questo si aggiunge il problema delle residenze negate ai senza fissa dimora, con quello che comporta (impossibilità di avere un medico di famiglia, di riscuotere una pensione, di ricevere reddito di cittadinanza, di fare domande per le case popolari, di iscriversi alla mensa scolastica, di votare, ecc..
Da anni denunciamo queste magagne e da anni il signor Giorgio Del Ghingaro fa orecchi da mercante.
Venerdì 23 ottobre seguendo gli insegmanti dei lavoratori e delle lavoratrici della GKN abbiamo deciso di convergere e insorgere. Abbiamo circondato il municipio richiamando sindaco e giunta alle loro responsabilità. Non tolleremo bambini e invalidi in mezzo alla strada! Non tolleremo nuove case chiuse e murate!
Chiediamo: 1) Blocco momentaneo degli sfratti per almeno sei mesi. 2) Regolarizzazione degli abitanti negli spazi recuperati dal movimento di lotta per la casa. 3) Il ripristino della residenza nella via fittizia dei Vageri. 4) La concessione delle residenze negli spazi occupati come previsto da una sentenza della corte d’appello di Firenze. 5) Un piano casa che coinvolga le forze sindacali, le associazioni e i gruppi di volontariato impegnati da anni sul tema. 6) No alla svendita di altro patrimonio pubblico (Case del Tabaracci, della Patrimonio, ecc.. 7) Reali investimenti sul sociale e un aiuto in vista del caro bollette.
Venerdì 28 al Luogo della Memoria in via Aurelia Sud a Viareggio è stato presentato, dal Comitato Sanità pubblica Versilia Massa Carrara e dal Cantiere Sociale Versiliese il libro “Siamo tutti legati” di Sondra Cerrai. Libro intenso ed emozionante che parte da una drammatica storia familiare e che ha favorito un importante dibattiro sulla sanità, il disagio e la solidarietà. Il libro affronta le difficoltà quotidiane di chi vive la malattia quotidianamente, e narra dei servizi sanitari con le loro luci e ombre. Inoltre essendoci un processo in corso è anche una lotta per la verità e la giustizia come lo è la lotta dei familiari della strage di Viareggio.
Dopo il dibattito c’è stato un buffet di autofinanziamento.
“Il 28 Ottobre del 1922 inizia la lunga “marcia” del Fascismo dentro le istituzioni, rendendo “leggendaria” una sorta di insurrezione che era in realtà il terminale di violenze diffuse, in un paese che viveva una crisi pesantissima, che le conseguenze della Prima Guerra Mondiale a Lucca come nel resto d’Italia avevano acuito, sia per il difficile reinserimento dei reduci, che sul piano economico, dove, di fronte ad una alta inflazione ed un altissimo debito pubblico, vedeva il crollo dei salari ed una enorme disoccupazione post-bellica. Il tentativo di difendere salari e posti di lavoro, le pressanti richieste di collettivizzazione delle terre agricole ed il tentativo di guadagnarsi diritti fondamentali, provocarono forti tensioni politiche e sociali e accese rivendicazioni Mussolini, prendendo spunto dalla “Vittoria mutilata”, riuscì a catalizzare frange di interventisti, reduci e nazionalisti, che rappresenteranno il primo sub-strato dello squadrismo fascista ed in nome di un nazionalismo populista e di un concetto di “ordine” più rispondente agli interessi di chi, questa situazione, aveva contribuito a creare o a reiterare, utilizzò la violenza come strumento “ideale” e risolutivo nei confronti di chi protestava, con la complicità o l’acquiescenza delle forze dell’ordine, rivolgendola soprattutto verso case del popolo, camere del lavoro, cooperative, leghe contadine, sezioni socialiste, circoli culturali, sindacati operai, circoli ricreativi operai, e tutti coloro che comunque osavano ribellarsi. Sulla mitizzazione di quella giornata, il regime costruirà, attraverso il culto della personalità del capo, la cancellazione della dignità personale trasformata in una sorta di pedagogia di massa riassunta nella tristemente nota triade “Credere-Obbedire-Combattere”. Lo stesso regime colpevole di un crudele ed aggressivo colonialismo, delle leggi razziali, della convinta alleanza con il nazismo e con la riduzione del paese in condizioni economiche e sociali devastanti come ben testimoniato dal primo censimento, dopo la guerra, effettuato nel 1951. E’ importante dunque contrastare chi, perfino nelle istituzioni, in un clima di revisionismo storico, tende non solo a minimizzare ma addirittura a negare cosa sia realmente stato il regime fascista e da cosa e perché sia nato, rafforzando l’impegno per la conoscenza storica e per il rispetto e l’applicazione della Costituzione che nella negazione del fascismo ha il suo fondamento e nei suoi principi fondamentali gli antidoti per impedirne il risorgere.
Filippo Antonini presidente provinciale ANPI Lucca
Circondato il municipio di Viareggio per difendere nove bambini e una persona invalida che con le loro famiglie rischiano di essere buttate fuori dalle case occupate della stazione di Viareggio e dallo spazio socio abitativo “Giovanni Menichini” sul viale Kennedy aTorre del Lago.
Numerose le sigle sindacali, politiche e sociali che hanno aderito all’appello dell’ assemblea provvisoria “convergere e insorgere per Viareggio.” Sotto il municipio di Viareggio si sono radunate decine e decine di miltanti delle case occupate rappresentate dai sindacati AS.I.A USB e Unione Inquilini ma anche esponenti del Comitato Sanità, del Movimento No Asse e di varie forze politiche della sinistra di classe. Dopo alcuni interventi, che hanno, fermamente, criticato l’incapacità e la negligenza dell’amministrazione Del Ghingaro sulle questioni sociali, c’è stato un giro tondo, simbolico, attorno al municipio. Con questo girare attorno al palazzo di Piazza Nieri e Paolini si è voluto avvertire che in caso di nuovi sgomberi e nuove case murate, troppe ce ne sono già a Viareggio, ci sarà una risposta durissima da parte cel movimento di lotta per la casa pronto ad insorgere. Uno striscione della Brigata Mutuo Sociale per l’Abitare recitava: “Per ogni famiglia sfrattata una nuova casa Occupata.” quello di apertura della passeggiata attorno al municipio invece recitava: “Basta spese militari soldi in case popolari.”
Una delegazione parteciperà al corteo di oggi Sabato 22 ottobre a Bologna.
Sono a favore del rigassificatore a Piombimo le multinazionali che lucrano senza scrupolo, i guerrafondai che sognano l’escalation della guerra con la Russia, i politicanti sciocchi e servi come Calenda e Renzi e tutti quelli che non hanno a cuore la difesa dell’ambiente della salute dei cittadini. Costruire un rigassificatore in porto, di fatto, a ridosso delle case è semplicemente da incoscienti. La narrazione, poi, che senza rigassificatore aumentano le bollette o che rimarremmo al freddo è fuorviante e sta lontana dalla verità anni luce.
Sono contrari al rigassificatore tutti quelli che hanno a cuore l’ambiente e tutti gli esperti che hanno visionato il progetto. Ed è contraria, soprattutto, la popolazione di Piombino che non vuole una bomba nel proprio porto.
Una fiumana umana, giovedì 20 ottobre, ha attraversato le strade della città di Piombino per riaffermare la propria opposizione ad un progetto scellerato e pericoloso. Alcune migliaia di persone hanno partecipato al corteo. C’erano gli studenti medi, c’erano i militanti di forze politiche diversissime da destra a sinistra, c’erano le lavoratrici e i lavoratori che hanno risposto in massa allo sciopero proclamato da USB, c’erano i commercianti che hanno tenuto chiuse le loro attività, c’era insomma la cittadinanza nel suo insieme. Moltissimi gli striscioni, tra i quali uno che ricordava che dopo le stragi della Moby Prince nel porto di Livorno nel 1991 e quella ferroviaria alla stazione di Viareggio nel 2009 non ci può essere alcuna fiducia nello stato.
La lotta delle e dei piombinesi è appena cominciata. Sarà una lotta difficile e lunga anche per questo non vanno lasciati soli.
Si è svolto, martedì 18 sotto il municipio di Pisa, un presidio per rispondere all’emergenza abitativa che colpisce la città. Proprio in mattinata era stato rinviato grazie ad un picchetto l’ennesimo sfratto.
Sotto il municipio diversi militanti appartenenti ad AS.I.A. USB, Unione Inquilini, Potere al Popolo, Cambiare Rotta e Rete dei Comunisti. Volantini, striscioni e interventi al megafono per chiedere il blocco degli sfratti, la requisizione delle case sfitte e un piano serio sull’emergenza casa. Nel frattempo si svolgeva il consiglio comunale, dove il consigliere comunale di Pisa città in comune, Ciccio Auletta, chiedeva che venisse interrotto per ricevere una delegazione cosa che poi è avvenuta. La lotta per il diritto all’abitare a Pisa, a Massa, a Viareggio, ovunque continua. A Viareggio appuntamento sotto il municipio venerdì 21 alle 18