Domenica 16 ottobre presso la Casa Rossa Occupata di Montignoso si è svolta un’interessante e partecipata giornata promossa dal Coordinamento Ambientalisti dal titolo: “LIBERAMBIENTE – Socialità, cura, ecologia.” Il coordinamento formato da numerosi comitati del territorio apuo versiliese, che lottano per la difesa dell’ambiente, si è presentato con un dibattito pubblico. La giornata ha visto anche merende, Jam session e teatro. Il ricavato della giornata sarà utilizzato per sostenere le spese di un evento a carattere divulgativo aperto a tutti, sulle tematiche ambientali, con l’intervento di docenti universitari ed esperti che risponderanno alle domande dei partecipanti anche sulle questioni locali, che si terrà in novembre.
Potere al Popolo! Versilia, assieme ad altre realtà, all’interno dell’assemblea provvisoria “Convergere e insorgere per Viareggio”, promuove per venerdì 21 un presidio sotto il municipio di Viareggio per riaffermare il diritto all’abitare, per difendere le case occupate e gli spazi sociali dagli sgomberi, per chiedere che il diritto alla residenza sia concesso a tutte e tutti quelle/i che ne hanno bisogno, perché il comune si doti finalmente di scuolabus e di tutti quei servizi che nel corso degli ultimi sette anni di questa amministrazione sono stati cancellati, per difendere il diritto ad una sanità pubblica e gratuita contro lo smantellamento dell’ospedale unico della Versilia e per proteggere l’ambiente da progetti devastanti come strade extraurbane in mezzo al parco. Prendiamo esempio dalle lavoratrici e dai lavoratori della GKN e dalla loro lotta. Convergiamo e insorgiamo. Venerdì 21 saremo sotto il municipio di Viareggio. Sabato 22 saremo al corteo nazionale di Bologna.
L’Unione Inquilini ha scritto una mail all’assessore al sociale Sara Grilli e al Sindaco Giorgio Del Ghingaro per consegnare la lettera che avremmo voluto consegnare di persona in un incontro ufficiale richiesto all’assessore per mail il 5 ottobre, per trattare il tema dell’emergenza abitativa e dell’emergenza sociale nella nostra città
A tale proposito il responsabile dell’Unione Inquilini di Viareggio ha dichiarato:
“Siamo estremamente preoccupati per la condizione della sofferenza abitativa. In Italia, 150 mila famiglie sotto sfratto esecutivo, 650 mila in attesa di una casa popolare, senza una risposta. Nella nostra città decine di sfratti esecutivi sono alle porte in una situazione che tenderà a peggiorare per il caro affitti e la negligenza dell’amministrazione comunale nel redigere un vero piano casa che consegni decine e decine di case chiuse a decine di famiglie che sono senza casa o non riescono a trovarla
In questa situazione già insostenibile, si aggiunge l’aumento per le spese alimentari che viaggiano oltre le due cifre percentuali e che si abbattono in maniera proporzionalmente più elevata sui redditi bassi e medi e l’incremento esponenziale delle bollette energetiche, insostenibili per milioni di famiglie.
In queste settimane assistiamo anche alle minacce di sgombero di alcune famiglie nelle case pubbliche recuperate da cittadini, sindacati e movimenti per il diritto all’abitare; case tolte al degrado e all’abbandono, non assegnati ai circuiti dell’edilizia residenziale pubblica. Queste famiglie oggi sono sotto sgombero, in questi immobili vivono e sono anche nati minori che studiano nelle nostre scuole, la soluzione non può essere sgomberarli ma aprire una trattativa con le organizzazioni che le seguono e restituire tali abitazioni agli inquilini che le hanno rese nuovamente vivibili e degne di una comunità, aprendo un percorso di legalità e giustizia sociale, valorizzando l’impegno e il lavoro fatto in quelle strutture invece che criminalizzarlo e lasciare nuovamente tali immobili a degrado e abbandono.
Ci siamo rivolti al Sindaco/Assessore nella loro responsabilità di garanti della salute pubblica.
Abbiamo chiesto impegni concreti per impedire sfratti che violano i diritti umani e per i quali non è praticabile il passaggio da casa a casa:
Abbiamo chiesto di intervenire direttamente presso il governo nazionale e quello regionale per due stanziamenti straordinari diretti ai comuni e agli IACP ATER: il primo per poter acquisire o prendere direttamente in locazione gli alloggi liberi degli Enti Previdenziali e degli altri enti pubblici per garantire il passaggio da casa a casa e il secondo per poter assegnare i 50 mila alloggi ERP, oggi vuoti.
Abbiamo chiesto misure immediate di sostegno per le bollette e per interventi strutturali che ne impediscano o limitino gli aumenti (per esempio, l’azzeramento dell’IVA), nonché la tassazione al 100% degli extraprofitti delle imprese. Abbiamo chiesto che, in ogni caso, non siano consentiti distacchi di luce e gas, dovuti agli aumenti, in quanto si tratta di servizi necessari per la sopravvivenza e perché siamo di fronte a forme di morosità incolpevole.
Abbiamo chiesto, infine, misure strutturali per un piano casa di aumento di alloggi a canone sociale con il recupero e il riuso del patrimonio pubblico e privato vuoto e abbandonato, nonché un grande investimento pubblico per le “comunità energetiche”, in cui cittadini e attività economiche di prossimità possano unirsi per produrre, consumare e gestire in proprio energia da fonti rinnovabili in impianti locali.
Il 5 Novembre, saremo tutti a Roma per la manifestazione nazionale contro le disuguaglianze e per la giustizia sociale e ambientale.
Michelangelo Di Beo (Segretario sede di Viareggio e membro della segreteria nazionale)
Continua il forte impegno del Comitato per la Sanità Pubblica della Versilia e di Massa Carrara nel denunciare i rischi di smantellamento dei servizi sanitari pubblici sul territorio.
Sabato 15 ottobre si è svolto un presidio a Marina di Pietrasanta, presso il mercato di Tonfano. Sono stai distribuiti centinaia di volantini per sensibilizzare la cittadinanza.
Iniziativa coinvolgente quella promossa da varie realtà ambientaliste, in una gremita sala della Misericordia del Lido di Camaiore, giovedì 13 ottobre. L’iniziativa dal titolo “Dramma Incendi” ha visto il patrocinio del comune di Camaiore e l’importante testimonianza di Andrea Nardi docente e volontario dell’ antincendio boschivo per la Croce Verde di Viareggio. Dopo la testimonianza di Nardi su quello che è stato il drammatico incendio che ha colpito la Versilia quest’estate. C’è stato l’atteso intervento della dottoressa Monica Pais, della clinica veterinaria “Duemari” di Orsitano nonché fondatrice dell’Onlus Effetto Palla, la quale ha presentato il suo ultimo libro: “L’incendio nel bosco grande” Un libro avvincente dettato da una volpe che è qualcosa di più di una semplice denuncia. Le immagini degli occhi di animali bruciati proiettate in sala hanno commosso le quasi cento persone presenti. Moltissimi si sono fermati a fare domande anche ad iniziativa conclusa all’apericena. L’iniziativa è stata promossa da Cantiere Sociale Versiliese, Museo Popolare Giak Verdun, Amici della Terra, Comitato Le voci degli alberi, Associazione tutela Ambientale Versilia e Repubblica Viareggina.
Si è svolta Venerdì 7 ottobre presso lo Spazio Socio Abitativo Occupato “Giovanni Menichini” di Torre del Lago una assemblea promossa dalla Brigata Mutuo Sociale per l’Abitare per difendere le case occupate minacciate dagli sgomberi. L’assemblea si è aperta con l’annuncio che nuove persone sono entrate a vivere nello spazio. Si tratta di una giovane madre e dei suoi due figli una ragazzina di 13 anni e un bambino di 7 recentemente sfrattati. Dove un’amministrazione incapace e insensibile non arriva, arriva la solidarietà e la lotta di classe che si autorganizzano. L’assemblea ha durato circa due ore ed è terminata con un buffet. Sono intervenuti esponenti di Repubblica Viareggina, Unione Popolare, Potere al Popolo, Cantiere Sociale Versiliese, Collettivo “Dada Boom”, Partito Comunista dei Lavoratori, Italia Cuba e USB. E’ stato deciso di riprendere le modalità di lotta dei lavoratori e delle lavoratrici della GKN e di convergere in un presidio sotto il comune di Viareggio per venerdì 21 alle ore 18 e di partecipare alla manifestazione nazionale promossa dalla GKN a Bologna sabato 22. E’ stato, inoltre, realizzato un video che spiega le necessità di insorgere per il diritto all’abitare.
“Il problema dei pochi asili nido è sotto i riflettori e ciò dovrebbe spingere a cercare soluzioni che possano risolverlo negli anni a venire, visto che ad oggi nel comune di Camaiore ci sono circa 100 bambini e bambine nella lista d’attesa dei nidi pubblici del Comune di Camaiore.
Le risposte dell’amministrazione, però, nonostante le numerose problematiche sollevate dalla cittadinanza, sembrano essere poco propositive in merito.
Per quest’anno è stato stanziato un contributo dalla Regione che andrà a sostenere le spese delle famiglie più bisognose, attraverso l’esclusione dal pagamento della retta parziale o totale, degli asili nido privati presenti sul territorio. Il problema in questo modo non viene però risolto ma semplicemente posticipato. I finanziamenti pubblici dovrebbero invece essere stanziati per l’implementazione di servizi educativi per l’infanzia che possano, sul lungo periodo, abbattere il problema delle liste d’attesa chilometriche.
Cose succederebbe, infatti, se questo contributo negli anni a venire non fosse prorogato?
È statisticamente provato che queste situazioni portano molte donne a lasciare il lavoro per prendersi cura dei figli quando non possono permettersi la retta degli asili nido privati. La politica deve fare i conti con una società che vede anche le donne parte fondamentale della forza lavoro e deve permettere loro di poter intraprendere una carriera assistendole nella cura dei figli che è, ricordiamocelo, un loro diritto.
Per quanto mi riguarda, chiederò che l’amministrazione si impegni a risolvere il problema sul lungo periodo.”
Arianna Lombardi, Consigliera comunale per Camaiore Popolare
Venerdì 7 ottobre, al mercato di Camaiore, il Comitato Sanità pubblica Versilia – Massa – Carrara contro il depotenziamento dell0ospedale e dei servizi territoriali è sceso in piazza con un presidio a cui hanno partecipatouna decinta di compagne e compagni e al quale si sono fermati un centinaia di persone. Molti hanno lasciato la propria email per avere informazioni. C’è preoccupazione in Versilia per le condizioni in cui versa l’ospedale unico. Il Comitato ha distribuito un volantino dal titolo: “Sanità è ora di farsi sentire.” nel quale è stato ribadito che la salute non è merce la sanità non è una azienda.” Da anni il comitato denuncia come le politiche degli accorpamenti, dei tagli ai posti letto e agli orgnici rispondano ad una logica di profitto tipicamente aziendale e non ad una sanità pubblica intesa come bene comune.
“È stata approvata all’unanimità durante il Consiglio comunale di Camaiore la mozione che ho presentato a nome di Camaiore Popolare. La mozione impegna il Sindaco e la Giunta a predisporre un piano per la realizzazione di servizi igienici pubblici sul territorio del Comune di Camaiore e a mantenerli in stato decoroso.
Il testo della mozione specifica l’importanza che la pianificazione di questi servizi ha per le donne, soprattutto in età fertile o incinte, genitori con neonati, persone anziane e persone con disabilità.
Inoltre, si individuano luoghi in cui questi ultimi sono particolarmente necessari, come la stazione ferroviaria di Lido di Camaiore-Capezzano che ne è sprovvista e Piazza Romboni, dove centinaia di studenti e studentesse ogni mattina prendono il pullman, e i bagni pubblici sono già presenti ma abbandonati e inutilizzabili.
La nostra proposta è un passo verso l’uguaglianza quando si pensa alla pianificazione di una città su misura di tutti e tutte. È incredibile che una stazione da cui quotidianamente partono lavoratori e lavoratrici, studenti e studentesse pendolari non abbia servizi igienici di alcun tipo.
E che nessuno all’interno dell’amministrazione ne fosse a conoscenza indica un grave distaccamento dalla realtà.”
Proviamo a fare una breve analisi del voto ad alcuni giorni di distanza, evitando di avere la presunzione di raccontare verità assolute.
Quello che esce dalle urne ci parla del paese ma lo fa solo in parte. La situazione è assai più complessa e articolata delle percentuali di questo o quel partito, di questa o quella coalizione. Abbiamo deciso di procedere per istantanee.
Astensionismo fenomeno cronico ma controllabile dal sistema
La diserzione dalle urne tanto annunciata non c’è stata. Il calo di chi si è recato alle urne è significativo e conferma il trend ma rimane sempre più basso che in altri paesi. L’astensione rimane sotto il 40% Suggestivo definire gli astensionisti il primo partito ma, di fatto, non sono un partito ma solo persone che per motivazioni diverse alle volte anche opposte non si è pronunciata sulla consultazione elettorale. Il sistema quindi è in grado di gestire tranquillamente questi numeri.
La vittoria della destra ma …
In termini di percentuali il centrodestra si conferma la prima coalizione con il 43,8 ma nei voti reali perde 2000 voti. Fratelli di Italia cannibalizza gli alleati Lega, Forza Italia e i centristi. Alla sua destra non ci sono liste come in passato sul modello di Mis, Casa Pound o Forza Nuova. Il partito di Giorgia Meloni copre tutto lo spazio politico. La maggioranza degli italiani, però, non è conquistata nemmeno la maggioranza dei voti utili ma complice una pessima legge elettorale la maggioranza dei seggi si.
La sconfitta del draghismo
Perdono tutti i partiti che hanno sostenuto Mario Draghi. Forza Italia e Lega arretrano vistosamente i centristi di Lupi, Toti e Cesa, che erano tra i principali fans di Draghi non raggiungono nemmeno l’1% tutti assieme. La mancata affermazione del terzo polo, che rimane il quarto, ben lontano da quel 10% che Renzi e Calenda speravano e la sconfitta nel centrosinistra del PD ma soprattutto la scomparsa del ministro degli esteri Luigi Di Maio che ha numeri da prefisso telefonico ci dicono che l’agenda Draghi non piaceva agli italiani. Vince La Meloni che si è tenuta all’opposizione del governo e in maniera minore nel centrosnistra hanno una buona affermazione i rosso verdi di Fratoianni e Bonelli anche loro all’opposizione di Draghi. La stessa tenuta del M5S è da leggersi con l’aver staccato la spina ad un governo impopolare che piaceva solo ai massoni, alla stampa e ai poteri forti.
PD e cespugli
La sconfitta del Pd, e in particolar modo del suo segretario Enrico Letta, è netta. Tuttavia, la lista del PD è appena sotto il 20% e rimane quindi la seconda forza del paese. E’ vero che questa volta nel PD c’erano anche i socialisti e articolo 1 che non hanno portato niente in dote. Fuori dal PD dignitoso il risultato di Piì Europa che però rimane sotto lo sbarramento del 3% Il risultato di Più Europa che raccoglie tra i giovani è da leggersi come una risposta in difesa dei diritti civili. E’ gia tempo di congressi e alchimie ma difficilmente arriverrà una riflessione profonda dal PD.
La sinistra che non c’è
Purtroppo i risultati della sinistra di classe sono al di sotto delle attese. Certo simboli nuovi, il dover raccogiere le firme, il poco tempo hanno inciso ma è innegabile che la sinistra di classe rimae ai margini della scena politica. Unione Popolare aumenta anche di 40000 voti rispetto a Potere al Popolo assestandosi al 1,4% ma lontana dallo sbarramento. Un errore, però, sarebbe smobilitare e non valorizzare il processo unitario. Comunque sia 402.977 persone hanno votato per questa lista e sono tra le persone più propense alla mobilitazione. Italia Sovrane e Popolare va ancora peggio, tuttavia, anche qui rispetto al PC di rizzo c’è un avanzamento 348.024 voti pari al 1,24 % Irrisorio il risultato del PCI che non va oltre lo 0,09 con appena 26000 voti.
Non c’è spazio per no Vax, complottisti e urlatori vari
Tutte le liste di protesta che strizzavano gli occhi ai no Vax, al movimento riapro, agli antiabortisti e complottismi vari non hanno ottenuto alcun risultato degno di nota. Figuraccia per Adinolfi e Cunial ma anche Paragone, che va leggermente meglio perché sovraesposto dai media, è lontano dall sbarramento del 3%
Dalla Versilia
I risultati dalla Versilia non sono diversissimi che dal resto del paese. Il Centrodestra vola a Camaiore oltre il 50% il PD arranca, Benino i rosso verdi, Unione Popolare si aggira attorno al 2% poco sopra il dato nazionale ma lo sbarramento del 3% viene superato solo a Viareggio. Al senato il PCI raccoglie diverse centinaia di voti. Queste elezioni però passeranno alla storia per la mancata ricomgerma dei senatori Andrea Marcucci del PD e di Massimo Mallegni di Forza Italia.