Dopo due anni finalmente è tornato il “25 aprile in Cantiere” con tante iniziative.

Finalmente “25 aprile in Cantiere” è tornato e con esso tanto entusiasmo. Le stupide polemiche di un sindaco latitante non hanno rovinato una giornata di festa e lotta, attraversata da centinaia di persone e ricca di avvenimenti. C’è stato il mercatino “Liberi Tutti” ormai una piacevole realtà di autogestione e di genuinità con prodotti a chilometri zero, c’è stato il concerto della famiglia Boiler che ha fatto fare un viaggio indietro nel tempo. C’è stata l’esposizione del No war happening boom, la mostra sui crimini di guerra USA realizzata da noi di Dada Viruz Project e la emozionate performance contro le guerre della Reo Dada Crew (La Temibile, Paola Bonaiuti, Murat Onol, Alessandro Giannetti.) Una giornata caratterizzata da interventi politici e tanta socialità, fuori dall’omologazione. Un successo non scontato dopo due anni di stop per colpa della pandemia.

Posted in Senza categoria | Leave a comment

In tanti con la bicicletta e la bandiera rossa all’iniziativa di CRO e Viareggio Meticcia.

Dopo lo stop di due anni, dovuto alla pandemia, è tornata la biciclettata antifascista promossa da Viareggio Meticcia e CRO Darsene.Il maltempo non ha impedito lo svolgimento di un’iniziativa simpatica e partecipata. Dopo la colazione offerta dal CRO Darsene alle 10 almeno 200 persone, tante anche le famiglie con bambini festosi, sono salite sulle biciclette con le bandiere rosse e hanno iniziato a pedalare per le strade di Viareggio. Diverse le tappe. La prima è stata Piazza Puccini dove è stata ricordata la Formazione partigiana Marcello Garosi con l’intervento di Andrea Ventura presidente dell’istituto storico della resistenza. Seconda tappa Piazza Shelley, dopo aver attraversato attraverseremo lo splendido Viale Capponi, per arrivare a ricordare i giovani antifascisti e partigiani che si formarono al Liceo Giosuè Carducci grazie al professore Giusppe Del Freo.La terza taooa è stata Piazza Nieri e Paolini per ricordare i due antifascisti uccisi in Piazza nrl 1921. ui è stata omaggiata la Didala a deci anni dalla morte. Infine ultima tappa, Largo Risorgimento al monumento alla resistenza e alla pace, dove insieme ad ANPI sono stati omaggiati i partigiani di ieri e oggi. La biciclettata ha voluto esprimere piena solidarietà all’ANPI attaccata da partiti e informazione per l’atteggiamento coerente contro l’invio di armi all’Ucraina.

Posted in Senza categoria | Leave a comment

Dopo il Cantiere Sociale anche PaP, Collettivo Dada Boom e Repubblica Viareggina rispondono al sindaco Del Ghingaro sulla bandiera rossa.

E’ polemica tra il sindaco Giorgio Del Ghingaro e il Cantiere Sociale Versiliese per la bandiera rossa sul pennone di Piazza Mazzini. Il primo cittadino ha detto che ignoti hanno messo nella notte una bandiera rossa sostituendola a quella della pace. Sulle opininioni si può discutere ma i fatti sono altri come provano i video e le testimonianze di centinaia di viareggine e viareggini. Del Ghingaro non è il solo ad essersi adirato per aver visto rosso ci sono anche un noto esponente della Lega e di Fratelli di Italia. Pubblichiamo qui sotto integralmente sia il comunicato del Cantiere Sociale Versiliese che spiega i fatti sia alcuni comunicati di solidarietà pervenuti allo stesso da alcune realtà come Potere al Popolo Versilia, Collettivo “Dada Boom” e Repubblica Viareggina

LE BUGIE HANNO LE GAMBE CORTE

Apprendiamo dal web che il sindaco Del Ghingaro ha accusato ignoti di aver issato la bandiera rossa sul pennone in piazza Mazzini, togliendo la bandiera della pace.Vogliamo tranquillizzare il primo cittadino.1. L’iniziativa simbolica è stata realizzata in pieno giorno e rivendicata pubblicamente dagli attivisti del Cantiere Sociale Versiliese con tanto di video.2. Nessuna bandiera della pace era presente sul pennone.3. Sulla questione della guerra non accettiamo lezioni da chi appartiene ad un’area politica favorevole all’aumento delle spese militari e all’invio di armi in Ucraina. W il 25 Aprile W la Resistenza.

Cantiere Sociale Versiliese

Emergenza abitativa, caro bollette e carburante, degrado delle pinete e del verde pubblico, sfruttamento dei lavoratori stagionali, assenza di impianti sportivi e molto altro: ce ne sarebbero di cose su cui il sindaco di Viareggio farebbe bene a prendere parola. E invece, su cosa interviene? Interviene sulla bandiera rossa issata sul pennone in Piazza Mazzini e lo fa il 25 aprile, in modo scomposto e raccontando inesattezze. Il rosso, simbolo della Resistenza e della Liberazione dal nazifascismo e delle lotte per i diritti dei lavoratori, fa paura solo a chi sta dalla parte di sfruttatori e speculatori. Del Ghingaro di bandiere ne ha cambiate diverse e ieri, come tutti gli esponenti dei partiti dell’arco parlamentare, avrebbe sventolato volentieri quella della NATO. L’accusa di aver rubato nottetempo la bandiera della pace togliendola dal pennone, smentita da un video facilmente visibile sulla pagina fb del Cantiere Sociale, proveniente da chi sostiene riarmo, aumento delle spese militari e invio di armi ha del paradossale. Esprimiamo piena solidarietà ai compagni e alle compagne del Cantiere Sociale Versiliese e li ringraziamo perché anche quest’anno il 25 aprile la bandiera simbolo dell’antifascismo si è stagliata sul cielo grigio di Viareggio.

Potere al Popolo Versilia

Il Rosso da noia ai fascisti e ai tori ma noi di questi mammiferi artiodattili non ne vediamo traccia. Non ci sono tori nella politica viareggina, al massimo qualche bue. Va da se che le esternazioni contro la bandiera rossa fatte da Riccardo Zucconi di Fratelli di Italia e dalla solita, marionetta monarchica Alessandro Santini, vengono non da da appatenenti alla famiglia dei bovidi ma da una specie politica che niente hanno ha a che fare con la Resistenza. La loro specie, nota, per soffrire di una strana forma di artrite reumatoide che li ha costretti, in passato, ad estendere spesso l’arto destro superiore si è evoluta dall’ homus benitus estinto nel 1945 grazie ai partigiani che portavano orgogliosamente il fazzolletto rosso al collo. Ma a che specie appartiene quel sindaco che ha deciso di stare in compagnia di questa destra becera? Difficile dirlo, visto il suo comtinuo mutare pelle, o se preferite casacca. Di sicuro anche lui non è un toro, non ha la forza per esserlo. Ma allora questo esemplare migrato da Saltocchio a che specie appartiene? Magari un giorno sarà lui stesso a dircelo, se troverà un po’ di tempo per stare nel municipio della città che dovrebbe amministrare dato che non c’è quasi mai. Ricordiamo che l’anno scorso la bandiera rossa è stata calata dalla Torre Matilde con tanto di fuochi di artificio, quest’anno dal pennone di Piazza Mazzini mentre arrivava una biciclettata antifascista, siamo curiosi di sapere dove apparirà l’anno prossimo? E chiediamo al signore di Saltocchio se non è curioso pure lui dato che dovrà vedersela visto che dovrà rimanere sindaco di questa città dato che a Lucca non l’hanno voluto, nemmeno, come candidato.

Collettivo “Dada Boom”

Da Giorgio Del Ghingaro non ci aspettiamo mai niente di buono ma che si mettesse assieme ad esponenti di Fratelli di Italia e della Lega a dire il falso su di una bandiera rossa è un ulteriore salto di qualità, verso il peggio, del personaggio. “Le bugie hanno le gambe corte.” E’stata la giusta e pronta risposta del Cantiere Sociale Versiliese al quale esprimiamo piena solidarietà. Ci chiediamo chi è che ha consigliato il sindaco di fare quell’uscita infelice, perché non è farina del suo sacco dato che lui a Viareggio non c’era come non c’è da diversi 25 Aprile. A dire il vero è difficile trovarlo anche in altri giorni. La Bandiera rossa è stata messa alla luce del sole, pochi minuti prima che arrivasse la biciclettata antifascista promossa da Viareggio Meticcia con duecento persone e altrettante bandiere rosse. Gli esponenti del Cantiere Sociale hanno filmato la loro azione esattamente come fecereo l’anno scorso sulla Torre Matilde con tanto di fuochi di artificio. Non c’erano né bandiere della pace né tricolori, c’era il vuoto come c’è il vuoto in questa città da quando questo signore e la sua banda di collaborazionisti la occupano. Potremmo disquisire ore sulll’importanza del 25 aprile ma crediamo che a certi personaggi che usano l’antifascismo in modo ipocrita e strumentale farebbero solo orecchi da mercante. Ci conforta, e non poco, avere vissuto anche ieri a Viareggio una bellissima giornata di antifascismo prima con la biciclettata e poi con il bellissimo pranzo al Cantiere Sociale Versiliese. Centinaia di persone dal basso ricordano quei valori che istituzioni guidati da uomini distratti e opportunisti ormai hsnno dimenticato.

Repubblica Viareggina

Posted in Senza categoria | Leave a comment

“No war happening” per le vie della Darsena di Viareggio.

Dando continuità all’assemblea dello scorso 7 aprile tenutasi, al Cantiere Sociale Versiliese, si è svolta, sabato 23 aprile, una passeggiata contro la guerra e la repressione per le vie della Darsena. Neppure la pioggia ha fermato il “No War Happening” promosso dal Collettivo Super Azione e dal Collettivo “Dada Boom”. Quasi 200 persone si sono ritrovate presso l’ex CSOA SARS spazio sgomberato dal comune di Viareggio ma rioccupato dai movimenti anticapitalisti viareggini. La scelta di far partire da questo luogo è stata una scelta simbolica molto forte sia per riaffermare che gli spazi non si sgomberano, sia perché quello spazio fu figlio della stagione delle lotte contro la globalizzazione e le guerre in Afghanistan e in Iraq di venti anni fa. I simboli hanno caratterizzato la passeggiata artivistica che ha avuto alcune tappe come il luogo dove da anni si svolge il Museo Popolare Giak Verdun nato per contrastare il progetto speculativi dell’asse di penetrazione. In questo punto si è svolto la performance “chi semina Pellet raccoglie asfalto” di Murat Onol ed Eugenio Sanna, è stato, inoltre, esposto uno striscione contro l’asse di penetrazione. Seconda tappa davanti ad una casa sgomberata dove anni fa aveva trovato dimora una famiglia con due bambini piccoli. Qui i reodaisti hanno appeso uno striscione: “Profughi delle case sgomberate” e hanno acceso un fumogeno a voler denunciare l’ipocrisia e la violenza del potere ma anche il razzismo di chi oggi accoglie i profughi biondi con gli occhi azzurri provenienti dall’Ucraina ma che ogni giorno se ne sbatte dei tanti migranti che muoiono nel Mediterraneo o che sono vittime di guerre dimenticate come quelle in Siria, Yemen e Palestina. “Solidarietà al popolo Ucraino ma non al burattino degli USA Zelensky e ai suoi amici nazisti. Espropriare la villa a Zelensky e a tutti gli oligarchi russi e ucraini e investire quei soldi nel sociale. ” Recitava un cartello della Brigata Mutuo Sociale per l’Abitare. Brigata che ha sfilato con le proprie bandiere dietro allo striscione: “I soldi per le spese militari usiamoli per costruire nuove case popolari.” Diritto alla residenza e no agli sgomberi delle case occupate le parole d’ordine di questo spezzone. Il modo di investire i soldi del PNR da parte del governo Draghi non convince. Un altro striscione recitava: “190 milioni di ragioni per investire in sanità e scuola.” Proposta concreta alla faccia di chi afferma che in piazza scendono solo quelli del “No”. Dietro ogni No si nasconde un Si. E il no alla base di Coltano è un si alla difesa del parco. Se difendiamo il parco dalla follia di far passare la ciclovia tirrenica dalla zona protetta della Lecciona o dal continuo abbattimento di alberi ancora più importante è contrastare una base militare all’interno del parco. E quindi lo striscione di alcuni attivisti ambientali “Coltano Luogo di Pace No Military Zone” non poteva mancare. Al corteo erano presenti bandiere di Potere al Popolo, di Repubblica Viareggina, del Partito Comunista dei Lavoratori, di Sinistra Anticapitalista, di USB, di Unione Inquilini, di ma anche bandiere di popoli che resistono come quello palestinese, quello curdo, quello cubano e la bandiera di uno stato che non esiste più come la Jugoslavia, perchè distrutta dall’imperialismo di USA ed Europa. Una passeggiata che è divenuta un piccolo corteo internazionalista. Anche lo striscione di Porti Aperti riaffermava questo valore: “Senza armi niente guerra. Senza Confini nessun clandestino.” In Piazza anche Non una di Meno Viareggio, con un carrello.Le donne in guerra sono ancora più vittime di violenza e stupri. I carrelli sono stati la forma espressiva degli artisti che si sono cimentati in questo art happening mobile. Per chi non li avesse visti il 25 aprile al Cantiere Sociale, prima o dopo il pranzo, sarà l’occasione per farlo assieme alla mostra i crimini di guerra degli USA realizzata da Dada Viruz Project. La sfilata ha proseguito per via Coppino dove lo scrittore e poeta Giancarlo Micheli ha letto una sua poesia. Alla chiesina dei Pescatori c’è stata la performance “Ex voto” della Temibile che ha messo in risalto l’altrrnativa tra ecosocialismo e barbarie. Diversi gli artisti che hanno realizzato un carrello. Dalla Temibile a Murat Onol; da Federico Andreuccetti al pittore viareggino Daniele Emilio Cinquini; fino ad arrivare al carrello della mail art o se preferite arte postale di Vittore Baroni. A cimentarsi con questa protesta artistica anche alcuni collettivi come Non Una di Meno e la Brigata Mutuo Sociale per l’Abitare che ha realizzato due carrelli. Alla chiesina dei pescatori storico simbolo di pace e dei preti operai viareggini come Don Sirio Politi c’è stato il saluto di Don Luigi Sonnefeld poi è intervenuto Karim per la Comunità Marocchina che ha parlato in Arabo, ai migranti presenti, di pace e diritti. Ci sono stati poi gli interventi di Camabiare Rotta organizzazione giovanile comunista, Potere al Popolo, Assemblea contro la guerra di Pisa,Unione Inquilini, Partito Comunista dei Lavoratori, Non Una di Meno e Repubblica Viareggina. La giornata ha poi proseguito al CRO Darsene con un aperitivo di autofinanziamento e con la performance conclusiva “L’artista è il regalo” di Robert Panicovich. Una giornata intensa aperta dallo striscione “Colpevole è il profitto.” Infatti, pandemia, crisi economiche, disastri ambientali, cambiamenti climatici, morti sul lavoro, ingiustizie sociali, miseria, guerre e repressione hanno un unico responsabile il profitto capitalista.

Posted in Senza categoria | Leave a comment

Sulla guerra il PD come Mussolini noi come Rosa Luxemburg.

Le guerre sono combattute da proletari di paesi diversi per fare arricchire le borghesie del loro paese. Più è debole la lotte di classe e più cresce la tendenza alla guerra. L’imperialismo porta inesorabilmente alla guerra. I capitalisti dei vari stati mondiali, per interessi contrapposti, si affrontano mandando a combattere e morire si le classi subalterne che già sfruttano nella produzione, in tempi di pace. L’unico modo per fermare le guerre è distruggere il sistema che le permette. Il socialismo internazionale, oggi come ieri, rappresenta l’unica reale opposizione alle guerre. Tuttavia, anche nel campo socialista, nel corso della storia ci sono stati opportunisti, voltagabbana e traditori persino su di un tema cosi importante come quello della guerra. Come dimenticare Benito Mussolini o i socialdemocratici tedeschi.

Quando il 28 giugno 1914 ci fu l’attentato di Sarajevo, casus belli per la grande guerra, Benito Mussolini era nella direzione nazionale del Partito socialista italiano e direttore dell’Avanti, giornale del partito. Quattro mesi, dopo assunse una posizione favorevole all’ingresso dell’Italia nella guerra e dopo le dimissioni dall’Avanti fondò un nuovo giornale, il popolo di Italia, che continuava a tenere la dicitura socialista. Probabilmente Mussolini non cercava la rottura con il partito ma la nuova posizione sostenuta con veemenza e arroganza costrinse il partito alla decisione di espellerlo. Fuori dal PSI perse, momentaneamente, il contatto con le masse proletarie contrarie alla guerra e incontrò il sostegno delle élites finanziarie. Rivaluterà l’elemento nazionale cercando una sintesi impossibile tra socialismo e nazione che lo porterà di fatto all’uscita dal socialismo. Chi vota la guerra rompe con il socialismo. Ancor prima di Mussolini, in Germania, i socialdemocrati tedeschi si erano macchiati di questo delitto, in modo ancor più grave, dato che in parlamento avevano votato per i crediti di guerra. Un solo parlamentare della SPD voterà contro quel Karl Liebknecht che assieme a Rosa Luxemburg fonderà la Lega di Spartaco. Sarà, proprio, un governo socialdemocratico come quello di Friedrich Ebert a far uccidere dopo atroci torture la Luxemburg e Liebknecht. Mussolini e i socialdemoratici tedeschi sono accomunati nello scegliere la guerra e tradire il proletariato internazionale. All’opposto Lenin, il partito bolscevico, la Luxemburg e Liebknecht sono accomunati da un coerente internazionalismo proletario che fece della pace una richiesta irrinunciabile per la rivoluzione socialista. Oggi ad, oltre, un secolo di distanza con due guerre mondiali alle spalle, la minaccia nuclare ed una crisi sistemica che abbraccia ogni settore della società la storia si ripresenta come farsa ma anche come tragedia. Non solo i sovranisti e i nazionalisti ma anche le cosiddette forze progressiste o se vogliamo essere più precisi liberaldemocratiche spingono verso il riarmo. In Italia il PD, da anni ha rotto ogni legame con il mondo operaio, avvallando e promuovendo politiche neoliberiste, la prospettiva socialdemocratica è stata accantonata. Il segretario, Enrico Letta, ha appiattito il partito su posizioni atlantiste. Le politiche del PSI e della DC erano meno servili verso gli USA. Il PD mette l’elmetto e, come Mussolini, considera la Russia un nemico. Speriamo solo che non decida di mandare gli alpini a morire sul Don. Appare fin troppo evidente che noi dobbiamo stare dalla parte opposta a questo partito traditore che cura gli interessi dei grandi capitalisti compreso quelli stranieri. Noi dobbiamo fare nostre le posizioni che furono della Luxemburg e di Lenin. Non solo non dobbiamo arruolarci nella guerra imperialista ma dobbiamo boicottare ogni sforzo di riarmo. Il nostro nemico è in casa nostra e ha i nomi di aziende di morte come la Leonardo Finmeccanica che vende armi in tutto il mondo, ha il nome di Mario Draghi banchiere e tenocrate pronto a far versare nuovamente lacrime e sangue al popolo ialiano. Ha il nome di giornalisti e opinionisti al soldo degli yankee e del sionismo come Mieli, Rampini, Parenzo, Mentana, Giletti, Capezzone, ecc., che costruiscono ogni giorno la nuova velenosa ideologia occidentale. Ha il nome di tanti partiti Lega, Fratelli di Italia, Forza Italia ma soprattutto del PD partito eterodiretto da Bruxelles e da Washington. Il PD sta con Mussolini noi dobbiamo stare con la Luxemburg.

Posted in Senza categoria | Leave a comment

Presidio sotto il tribunale di Lucca in solidarietà a chi contestò Salvini e sabato a Viareggio in piazza contro la guerra.

Stamani, mercoledì 20 aprile, più di una ventina di militanti di varie realtà della sinistra Viareggina e lucchese hanno portato la loro solidarietà ai due imputati, Alessandro Giannetti e Andrea Coltelli, ancora sotto torchio dopo oltre sette anni in un processo politico che risponde solo a logiche di repressione. E’ stato distribuito un volantino con Salvini con la faccia da squalo. L’antirazzismo non si condanna è stato scritto su di uno striscione. Così come nel maggio 2015 contro il razzismo, così come oggi contro la repressione, sabato 23 queste realtà scenderanno in piazza contro la guerra. L’ppuntamento è a Viareggio davanti all ex CSOA SARS alle 16.30 poi si dirigeremo alla chiesina dei pescatori a seguire aperitivo al CRO.

Posted in Senza categoria | Leave a comment

Azione all’ex Telecom contro razzismo e spese militari.

“Con l’azione di affiggere dei manifesti all’ex telecom dietro la stazione, che alcuni anni fa fu sgomberata dalla presenza di famiglie con bambini, abbiamo voluto denunciare l’ipocrisia della falsa accoglienza verso profughi di serie A e profughi di serie B. “Scusate se non eravamo biondi con gli occhi azzurri.” La propaganda martellante sulla guerra in Ucraina ha fatto emergere ancora una volta il razzismo. Cosi verso i biondi ucraini che fuggono dalla guerra c’è la giusta accoglienza ma verso afghani, siriani, yemeniti che fuggivano o fuggono da altre guerre c’è l’indifferenza se non addirittura l’ostilità. Come ASIA USB e Brigata Mutuo Sociale per l’Abitare non ci stiamo e per questo saremo in piazza il 23 aprile contro la guerra e contro le spese militari. I soldi che il governo ha stanziato per un insensato riarmo andrebbero investiti nella costruzione di nuove case popolari dato che l’emergenza abitativa colpisce l’inero paese.”

AS.I.A. USB

Brigata Mutuo Sociale per l’Abitare

Posted in Senza categoria | Leave a comment

Repubblica Viareggina: “Non ci meravigliamo per l’aria inquinata. Il sindaco non ascoltò le nostre petizioni popolari nonostante le oltre mille firme.

“Apprendiamo con preoccupazine, ma senza alcun stupore delle condizioni pessime sulla qualità dell’aria a Viareggio. Se si continuano ad abbattere alberi e non si impedisce l’acceso delle automobili in alcune strade i risultati non possono che essere questi. La qualità dell’aria incide direttamente sulla salute dei cittadini, per questo siamo molto preoccupati. Siamo, però, anche arrabbiati perché, alcuni anni fa, raccogliemmo oltre mille firme sia per avere più centraline che controllassero la qualità dell’aria sia per difendere il parco dalle motoseghe. Il sindaco, o chi per lui, deve avere messo quelle firme in un cassetto e deve averle dimenticate. A questa amministrazione, del resto, le opinioni dei cittadini e la partecipazione non sono mai interessate.”

Repubblica Viareggina

Posted in Senza categoria | Leave a comment

Due battaglie per Enrico Marchetti quella per divenire sindaco di Camaiore e quella contro la malattia.

Due battaglie per l’artista e combattivo Enrico Marchetti. A Camaiore Enrico è conosciuto e stimato. L’ex professore dell’INAPLI di Viareggio, tanto amato dai suoi allievi, e impegnato da anni nell’assistenza e nel sociale, con l’amore per la politica, quella dal basso, quella che non si separa mai dal sociale ha annunciato tramite i social della scoperta di un tumore proprio mentre sta per partire la campagna elettorale che lo vede candidato a sindaco per la lista Camaiore Popolare. Un fulmine a ciel sereno che, però, non rovinerà la sua primavera, perché lui non rinuncia, anzi rilancia. Enrico, con coraggio, si dice pronto ad affrontare tutte le sfide che ha davanti: sia quella della malattia sia quella di dare alla sua città un’alternativa migliore a quella dello stantio schema centrodeststra centrosinistra. Enrico sa di non essere solo. Al suo fianco c’è la famiglia e i tantissimi amici oltre naturalmente ai due partiti politici che lo sostengono: il Partito della Rifondazione Comunista e Potere al Popolo. L’ex presidente della circoscrizione 1, Camaiore Centro, è ricordato da tutti per l’impegno profuso per fare abbattere le barriere architettoniche e per fare realizzare una spiaggia libera attrezzata ma soprattutto è conosciuto per la sua umanità e voglia di stare in mezzo alla gente. Enrico Marchetti è un uomo di popolo ma non è un uomo qualunque ha dentro se la capacità di rielaborare le tante esperienze artistiche, politiche, sociali, professionali realizzate nella sua vita e mettersi a disposizione degli altri. Anche il fatto di parlare con tranquillità della sua malattia è uno sprono per tutti a non arrendersi, una dimostrazione di coraggio e soprattutto di empatia. Non possiamo che fare il tifo per lui e sostenerlo.

Posted in Senza categoria | Leave a comment

Dopo la partecipata assemblea del 7 aprile si annunciano una serie di mobilitazioni contro la guerra e la repressione.

Giovedì 7 aprile presso il Cantiere Sociale Versiliese, promossa da una serie di realtà racchiuse nella sigla Assemblea Movimenti Anticapitalisti Viareggini, si è svolta una assemblea unitaria dal titolo: “Contro la guerra e la repressione, per l’ambiente, il lavoro, i diritti e la salute abbattere il capitalismo.” Il dibattito è stato ripreso da Dada Viruz Project ed è durato oltre due ore e ha visto la partecipazione di una ottantina di persone. Importante l’intervento del presidente provinciale dell’ANPI Filippo Antonini che ha ribadito come l’ANPI sia contro la guerra e l’invio di armi all’Ucraina. A breve sarà realizzato un opuscolo con quanto emerso in questa assemblea che, nonostante la pluralità di posizioni, ha espresso una condanna unanime del ruolo della NATO e degli USA e di tutti i paesi asserviti compreso il nostro.

Pandemia, disastri ambientali, cambiamenti climatici, migrazioni, sfruttamento, morti sul lavoro, miseria e guerre hanno un unico responsabile il sistema capitalitico. E’ stata espressa solidarietà ad USB vittima di una volgare provocazione con una perquisizione. Sono stati, inoltre, annunciati alcuni appuntamenti un presidio a Lucca davanti al tribunale di via Galli Tassi per mercoledì 20 aprile in solidarietà a chi è ancora sotto processo per avere contestao Matteo Salvini nel maggio 2015, una passeggiata contro la guerra per sabato 23 aprile in Darsena a Viareggio e la biciclettata di Viareggio Meticcia per il 25 aprile che partirà davanti al CRO Darsene sempre per il 25 aprile è in programma il pranzo al cantiere sociale che torna dopo due anni di assenza causa pandemia.

Posted in Senza categoria | Leave a comment