“Il Verde vi saluta” regia di Giacomo Verde il 12 settembre a RicreAzione a Viareggio

“Spesso in questo anno e mezzo che è passato dalla scomparsa del nostro Giacomo Verde lo abbiamo ricordato ma come molti di voi sanno a causa della pandemia non abbiamo potuto celebrare il funerale, sua prematura scomparsa, abbiamo deciso di mantenere la promessa che gli abbiamo fatto e metteremo in scena il suo ultimo saluto di cui egli stesso ha ideato la regia. Non solo un funerale quindi, ma soprattutto l’ultima opera che ha pensato per noi, mentre andremo tutti/e insieme a salutarlo. Giacomo è stato per chiunque lo abbia conosciuto un importante punto di riferimento. Una persona che ha saputo coniugare impegno sociale, analisi politica e impegno artistico. Un vero Artivista che ha regalato al mondo dell’arte e delle sperimentazioni numerose chicche. Vi aspettiamo domenica 12 settembre alle ore 19 al nuovo spazio di Ri.Cre.Azione, da poco inaugurato presso il Cantiere Sociale Versiliese via Belluomini 18 a Viareggio, dove Giacomo realizzò proprio nel 2014 la performance artistica intitolata RcreAzione.

Cogliamo l’ occasione per ricordare che è severamente vietato l’ abito scuro e di venire muniti/e di pappagallo (orinale sanitario) possibilmente decorato o utilizzato in modo creativo come ultima volontà del defunto.”

NON FIORI MA TANTI PAPPAGALLI!!!

Collettivo SuperAzione

Collettivo “Dada Boom”

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Baldoria in Cantiere 2021 e la tradizione continua.

In una città sempre più normalizzata e assuefatta agli interessi di chi la domina, mantenere vive le usanze e le tradizioni assume un importante elemento di resistenza culturale. Con questo spirito Cantiere Sociale Versiliese, Collettivo “Dada Boom” insieme a molte persone del quartiere, e non solo, anche quest’anno hanno realizzato la Baldoria. Più piccola, sicura, nel rispetto delle norme anticovid ma non per questo meno simpatica e socializzante. Alla vigilia di un carnevale snaturato, sempre più business per pochi e sempre più lontano dalle tradizioni popolari e quest’anno anche senza feste rionali. Gli organizzatori hanno provato a far parlare i due eventi nell’interesse esclusivo della gioia dei più piccoli. Tutti gli anni alla Baldoria in Cantiere viene bruciato il “Mi Carro” vincitore dell’edizione del carneval Varignano precedente. Quest’anno a finire in cima al falò è stato un pagliaccio e il Burla Sauro. In piazza della Vetraia adiacente al parco, dove da tempo da volontari sono stati messi a dimora nuovi alberi, si è svolta una serata di musica e sana socialità. Ad aprire la serata la canzone del rione Varignano 2021, di Manuel Santini, Notti vagabonde. Le bandiere del rione Varignano con la maschera di Gusmano hanno fatto da cornice ad uno spettacolo che ha visto la partecipazione di molti bambini. Chi ha preparato il falò ci ha raccontato, che dalla pinetina adiacente ha dovuto togliere bottiglie e siringhe. E’ questa l’ennesima dimostrazione di quanto l’attuale amministrazione comunale non tenga in alcun conto le periferie. Ma al di là delle polemiche quello che rimane sono il sorriso dei bambini, la gente che vive il quartiere e la tradizione che continua. Alla fine i fuochi pirotecnici e le canzoni del carnevale hanno salutato una serata di divertimento e aggregazione a costo zero in un quartiere dimenticato.

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Repubblica Viareggina critica la Fondazione Carnevale. “Sul caos rimborsi biglietti avevamo messo in guardia mesi fa.”

“Alcuni mesi fa, come Repubblica Viareggina,avevamo denunciato la frettolosa prevendita dei biglietti comulativi del carnevale e, come volevasi dimostrare, oggi assistiamo ad una grande confusione in merito ai rimborsi visto che è stata ridotta la capienza. È bene sottolineare che nel corso degli anni e con l’insediamento dell’attuale fondazione, il carnevale di Viareggio si è allontanato dalle tradizioni popolari, per diventare esclusivamente una macchina finalizzata al profitto. Da viareggini abbiamo sempre interpretato questa festa come un momento di socializzazione e coinvolgimento dove, uno dei fondamentali elementi è il contatto fisico tra persone. (Baci, abbracci, brindisi, trenini, balli e canti… Andasti o giovinastro al gran veglione) … Certo è che a causa della pandemia, la manifestazione programmata per il 18 settembre perde le peculiarità di uno degli spettacoli più belli del mondo. Quello che ci troveremo di fronte , sarà infatti uno circuito spoglio, ospitante 5.000 paganti, vale a dire 1 quarantesimo degli spettatori che a cose normali sfilano sui viali a mare durante un corso mascherato. Spettatori seduti, giustamente distanziati, impossibilitati a vivere nella sua pienezza tale manifestazione. In questo determinato contesto sociale e sanitario, avremmo preferito che l’edizione 2021 del carnevale non si svolgesse e che casomai fosse stata sostituita con una chermesse che pubblicizzasse il carnevale di Viareggio senza avere la pretesa di esserlo e che venissero valorizzate le manifestazioni ad esso correlate. Notiamo infatti un totale disinteresse sia della fondazione che dell’amministrazione comunale verso canzonissima dei rioni e il festival di burlamacco, costretti ad emigrare nel limitrofo comune di Camaiore. Disinteresse che ci fa riflettere su quanto sia inadeguata questa fondazione, in particolar chi la rappresenta, nel gestire un evento unico come il carnevale di Viareggio e nel tenere vivo lo spirito comunitario e anarchico che ci ha reso unici nel nostro genere.”

Repubblica Viareggina

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Presentata la lista del PRC – PCI che a Massarosa sostiene la candidatura a sindaca di Sonia Sacchetti.

“E’ stata depositata la lista di candidati al consiglio comunale per il Partito della Rifondazione Comunista e il Partito Comunista Italiano, a sostegno di Sonia Sacchetti candidata alla carica di Sindaco di Massarosa.

Una lista differente dalle altre, non piena di professionisti e capibastone e non improntata su campagne di tipo personalistico, ma coesa verso l’obiettivo di realizzare un programma di azione, confronto e lotta a 360 gradi su tre direttive: Piena esigibilità dei diritti costituzionalmente garantiti al lavoro, alla casa, alla salute e all’istruzione; tutela dell’ambiente e del territorio; reinternalizzazione dei servizi e valorizzazione dell’apporto del volontariato e dell’autorganizzazione dei cittadini.

Una lista di persone comuni, lavoratori, precari e studenti che vivono sulla propria pelle quotidianamente il dramma della crisi economica amplificata da questi due anni di pandemia, e che riteniamo sia possibile superare solo unendo gli sfruttati della nostra società contro gli speculatori che negli ultimi decenni hanno fatto profitti sulla pelle dei più deboli.

Un voto per questa lista è un voto per il cambiamento positivo e reale a tutela della comunità.”

Candidata Sindaca: Sonia Sacchetti, 54 anni lavoratrice precaria

Bonuccelli Fiorella, 74 anni, pensionata

Bruno Roberta, 42 anni, insegnante

Di Natale Enzo, 52 anni, Presidente associazione di amicizia Italia-Cuba Versilia

Evangelisti Sabrina, 38 anni, parrucchiera

Fiorini Marcello, 24 anni, studente

Marangoni Paola, 67 anni, pensionata

Martinelli Nicolò, 27 anni, sociologo

Morosini Cristian, 45 anni, operaio

Pardini Monica, 54 anni, disoccupata

Pardini Sara, 38 anni, banconista di gastronomia

Simonetti Flavia, 33 anni, naturopata

Soddu Samuele, 21 anni, studente

Vitali Alessio detto Dylan, 25 anni, musicista

Partito della Rifondazione Comunista

Partito Comunista Italiano

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Ecosocialisti: “Oggi in piazza per salvare la Lecciona ogni giorno per salvare il pianeta. Serve una alternativa a questo sistema di produzione.”

Lo spezzone ecosocialista Viareggio, composto da varie realtà sociali e politiche, che ha partecipato al corteo in difesa della Lecciona è stato numeroso e rumoroso alzando diversi slogan. Questo il testo del volantino distribuito.

“Siamo oggi in piazza per difendere la riserva naturale della Lecciona e solidarizzare con chiunque si mobiliti per difendere la natura. Da tempo l’amministrazione di Viareggio, guidata dal sindaco Giorgio Del Ghingaro, ha preso di mira il parco minacciando di far uscire dall’ente parco il comune, sostenendo il restringimento dei confini del medesimo, poi insistendo sul devastante progetto dell’asse di penetrazione e infine deviando il percorso della ciclopista tirrenica dal suo naturale tracciato, ovvero il Viale dei Tigli. Tuttavia non siamo in piazza per difendere solo il nostro territorio. Non siamo affetti da sindrome NIMBY né da vertenzialità autoreferenziali. Per noi esiste la necessità di sviluppare un pensiero critico ed un intervento a 360 gradi contro le politiche dominanti che vanno dall’abbattimento di alberi, alla costruzione di opere inutili e dannose come la TAV, la TAP, Ponti su stretti, assi di penetrazione, ecc… a scelte economiche e produttive come lo sfruttamento delle cave o la scelta di investire ancora in energie fossili che minacciano l’ambiente. Serve un’idea diversa di produzione. Il Capitalismo ha miseramente fallito perpetrando uno sfruttamento sfrenato non solo dell’umanità sull’umanità ma anche dell’umanità sulla natura. Guerre, disuguaglianza economica, razzismo, disastri ambientali sono all’ordine del giorno per colpa di chi domina il mondo mettendo i propri profitti davanti ai beni comuni. L’alternativa al capitalismo esiste e si chiama ecosocialismo e va costruita tutte e tutti assieme. Lavorare per una società ecosocialista non è soltanto eticamente giusto ma è necessario se vogliamo sperare che il pianeta possa avere un futuro. Le sfide che ci attendono sono difficili ma non dobbiamo minimamente considerarci sconfitti, come mostra la resistenza dei NO TAV che stanno ritardando la costruzione di un’opera inutile e dannosa coma l’alta velocità in Valsusa. Se i soldi spesi nella TAV fossero stati spesi per la sicurezza in ferrovia, forse, la strage ferroviaria del 29 giugno 2009, si sarebbe potuta evitare. Per quella strage, che costò la vita a trentadue persone a Viareggio, si attende ancora giustizia. Le classi dominanti tentano di imbrogliare le carte parlando di transizione ecologica, di green economy, ecc… Si tratta solo di “fuffa” funzionale a difendere l’esistente. Per noi l’alternativa esiste e si chiama ecosocialismo, un sistema dove si produce nell’interesse della collettività e non del profitto e nel rispetto del pianeta e di tutta la sua fauna e flora. Noi siamo la natura che si difende!”

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Almeno 1500 persone, forse di più, hanno manifestato per le strade di Viareggio per difendere la Lecciona.

Una fiumana umana ha attraversato le strade di Viareggio, sabato 4 settembre, per difendere la Lecciona. C’è chi dice quasi 2000 persone. La questura parla di 900 persone. Realisticamente almeno 1500 persone hanno sfilato in un corteo per difendere la riserva naturale da una ciclovia che ha già un suo naturale percorso altrove: il viale dei Tigli.

Nei giorni precedenti su qualche gruppo social si poteva leggere i soliti commenti degli odiatori, “Saranno due gatti.” Fino a metà giornata sembrava anche dovesse piovere e quindi tra gli organizzatori delCoordinamento “La Lecciona non si tocca.” serpeggiava un po’ di ansia. Ma già dalle 17.00 davanti allo stadio dei Pini, ormai in condizioni di degrado da anni per colpa di questa amministrazione, si è radunata una folla formata centinaia e centinaia di persone. Alle 17.30 il corteo è partito con davanti lo striscione con il Fratino e poi il furgone con la musica a far capire che la giornata oltre che di lotta sarebbe stata anche di festa. In corteo tante mamme coi bambini. In tantissimi indossavano la maglietta “La Lecciona non si tocca.” Presente la galassia del mondo ambientalista a partire dal Comitato per la Salvezza della Pineta con ungrande striscione per valorizzare le dune e il paesaggio naturalistico per proseguire con Legambiente con uno spezzone ben visibile con tante bandiere per arrivare agli Amici della Terra, Italia Nostra, Rete Ambientale della Versilia, Extincxtion Rebellion, WWF, ecc.. Presente ilComitato della Sanita della Versilia che da sempre si batte contro lo smantellamento dell’ospedale unico. In corteo anche i consiglieri comunali di opposizione da Tiziano Nicoletti, da sempre coerentemente schierato al fianco di questo movimento a Barba Paci eletta in ben altri lidi a dimostrazione che il tema è sensibile e delicato. Presente l’ex capogruppo del PD, Luca Poletti, che da tempo ha abbandonato quel partito ma erano diversi gli iscritti al PD presenti alla manifestazione e quindi in aperto dissenso con il partito di Via Regia, ormai commissariato da tempo. C’è la consigliera regionale, Silvia Noferi, del M5S In piazza ci sono anche i militanti del Partito Comunista Italiano, di Rifondazione Comunista, del Fronte della Gioventù Comunista tutti senza bandiere ma non per questo meno visibili e determinati a sostenere la lotta. Lo spezzone più grande e variegato è quello dell’ecosocialismo dietro il quale si sono messi i militanti di Potere del Popolo, Repubblica Viareggina, Cantiere Sociale Versiliese, Brigata Mutuo Sociale per l’Abitare e Museo Popolare Giak Verdun e molti altri appartenenti a vertenze ambientali dei territori vicini. Proprio la mattina alla Casa Rossa Occupata si era tenuta una assemblea dove varie realtà ecologiste regionali si sono confrontate. E infatti al corteo erano presenti gruppi che lottano contro la devastazione ambientale delle cave come Apuane Libere e Athamanta, presente anche il Comitato “Le voci degli alberi” di Pietrasanta che vincendo la sua lotta per difendere i tigli di Piazza Statuto è stato da stimolo anche per le lotte a Viareggio. In piazza pure le compagne e i compagni di Empoli del Comitato No CO2 e qualche esponente di Mondeggi Fattoria senza padroni. Naturalmente tra le varie vertenze in piazza anche i “No Asse”. L’asse di penetrazione è l’altro ecomostro che minaccia il parco a Viareggio e contro il quale la protesta non è mai venuta meno in questi anni. I militanti della Brigata Mutuo Sociale per l’Abitare hanno ribadito che servono più case e meno strade. Il Museo Popolare Giak Verdun, coerente con le sue buone pratiche artivistiche di fare incontrare arte, denuncia politica e impegno sociale, ha allestito una piccola mostra artistica in alcuni carrelli. I quadri degli artisti raffiguravano o richiamavano alla Lecciona. In corteo anche ragazzi del centro sociale SARS e della Casa Rossa Occupata di Montignoso. Il corteo è colorato, vivace e rumoroso. Ci sono i ragazzi di Libera e c’è la Casa delle Donne di Viareggio. Musica e interventi si alternano ma ci sono anche slogan. Si vedono pure le bandiere di Burlamacco, del rione Darsena e del rione Varignano, quest’ultimo proprio all’ultima canzonissima dei rioni, ha portato sul palco della Bussola uno spettacolo sulla Lecciona. Nella zona del mercato il corteo si ingrossa. Numerosi persone a passeggio anche coi loro cani si uniscono chi per un breve tragitto, chi per arrivare fino alla fine. Non poche anche le attività commerciali che solidarizzano indossando la maglietta “La Lecciona non si Tocca.” In tanti applaudono. Quando il corteo arriva in Piazza Campioni; per gli interventi conclusivi di Antonella Serafini, Virginia Orrico e Michelangelo Di Beo, c’è la consapevolezza che è stata scritta un’importante pagina per la partecipazione a Viareggio.

L’arroganza del signorotto di Capannori che in serata scrive che andrà avanti, non merita molti commenti.

La lotta per difendere il parco sarà lunga ma ieri una battaglia è stata vinta e soprattutto c’è la consapevolezza che siamo solo agli inizi.

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Repubblica Viareggina: “Bene che il corteo per la Lecciona parta dallo stadio, abbandonato da Del Ghingaro. Noi saremo in piazza con l’ecosocialismo.”

“Coerentemente al nostro percorso ecosocialista, che ci ha caratterizzato fin dalla nostra nascita, parteciperemo il prossimo 4 settembre, al corteo promosso dal Coordinamento “La Lecciona non si tocca.” A difesa di quella riserva naturale e dell’intero parco invitiamo a partecipare l’intera cittadinanza. Non è possibile tollerare un’ulteriore antropizzazione di quel territorio con una ciclovia che non ha alcun bisogno di passare da lì, visto che ha già il suo naturale percorso nel viale dei Tigli. Nessuno può quindi accusarci di essere quelli del No visto che chiediamo che il Viale dei Tigli sia definitivamente chiuso al traffico e divenga a tutti effetti una ciclovia. Siamo anche contenti di sapere che il corteo in difesa della Lecciona partirà dallo stadio dei pini lasciato in stato di abbandono da questa amministrazione che ha fatto solo promesse in merito. Mancano gli impianti sportivi ma in compenso sappiamo dove andare a fare la spesa, dato che che ogni 500 metri c’è un centro commerciale e temiamo che presto anche il Piazzone del mercato subisca la stessa sorte. Una città di oltre 60000 abitanti che non ha piscina e stadio comunale crediamo sia più unica che rara in tutta Italia. Del Ghingaro passerà alla storia come il sindaco che ha fatto chiudere questi impianti sportivi. Compito di chi vi oppone e quindi anche il nostro è di non farlo passare alla storia anche come il sindaco che distrusse il parco.”

Repubblica Viareggina

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Settembre un mese intenso, in Toscana, per Potere al Popolo.

Il mese di settembre è appena iniziato e Potere al Popolo continua a lottare dopo un’estate a fianco delle tante mobilitazioni per lavoro e ambiente.
Si prospetta un autunno caldo tra licenziamenti e sfratti, una ripresa della scuola in mezzo a mille incertezze, delocalizzazioni di aziende e grandi opere che stravolgeranno il territorio. Potere al Popolo si mobilita già dal primo fine settimana in tutta la Toscana.

Il 4 settembre a Grosseto ci contrapporremo al raduno dei neofascisti di CasaPound e di mezza Europa, legati a doppio filo con esponenti dello stragismo fascista degli anni 70, come Mario Tuti.

A Viareggio scenderemo in piazza per la manifestazione La Lecciona non si tocca a difesa della riserva naturale contro il passaggio della Ciclo Tirrenica attraverso l’area protetta e per il passaggio della ciclabile dal Viale dei Tigli. La difesa dell’ambiente ci ha visti in questi ultimi mesi schierarci a difesa delle Apuane, a fianco dei cittadini e delle cittadine a chiedere chiarezza sullo smaltimento delle concerie di Santa Croce al centro dell’inchiesta Keu e contro tutte le grandi opere inutili.

A Livorno invece si terrà la tre giorni dell’Hevalen Festival dal 2 al 4 settembre in Piazza XX Settembre dove si parlerà di violenza di genere, Medioriente e diseguaglianze con tra gli altri Viola Carofalo, coordinatrice nazionale di Potere al Popolo.

Tutto questo mentre a Firenze e a Prato proseguono le mobilitazioni in difesa dei lavoratori, con il nostro sostegno. Oggi parte il presidio permanente e lo sciopero della fame degli operai Texprint in piazza del Comune a Prato, per pretendere l’applicazione del contratto nazionale, della legislazione sui permessi di soggiorno per sfruttamento e del normale orario di lavoro (8×5) nel distretto pratese. Mentre sabato presso l’Sms di Rifredi ci sarà una cena solidale con la GKN promossa dal Collettivo di Fabbrica GKN, ormai da in mobilitazione contro le delocalizzazioni dal 9 luglio.

Dal PaP Camp Nazionale siamo usciti con una spinta a continuare l’organizzazione e la lotta per resistere e contrattaccare su tutti i terreni possibili. In Toscana riprendiamo subito il cammino, chiamando alla mobilitazione nelle piazze con obiettivi chiari: il ribaltamento di un sistema che devasta l’ambiente, che impoverisce e sfrutta chi è più ricattabile, che spesso legittima la violenza fascista come strumenti di oppressione.

Con il mese di settembre ricomincia la nostra lotta per un modello alternativo, davvero attento alle questioni ambientali ed espressione delle esigenze popolari. Uno dei tanti passi che ci aspettano il prossimo autunno, a partire dal sostegno allo sciopero generale chiamato dai sindacati di base per l’11 ottobre e la manifestazione a sostegno della GKN il 18 settembre. Ci troverete nelle piazze!

Potere al Popolo Toscana

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Conferenza stampa e Flash Mob davanti al comune di Viareggio per il corteo del 4 in difesa della Lecciona.

Stamane 2 settembre il coordinamento “La Lecciona non si tocca ha prima tenuto una conferenza stampa e poi ha realizzato un flash mob davanti al municipio di Viareggio. Qui sotto pubblichiamo il comunicato integrale-

“Nel centenario della nascita della Legge a tutela del Paesaggio, Viareggio si candiderà a capitale della cultura distruggendo la sua preziosa riserva naturale della Lecciona?

Nel 1922 viene promulgata in Italia la legge n.778 in tutela dei beni paesaggistici; in mancanza di una legge urbanistica nazionale (approvata solo nel 1942) è l’unico strumento per proteggere gli ambienti naturali e impedire le speculazioni edilizie. Fra i principali fautori della legge vi è il deputato lucchese Giovanni Rosadi, autentico ambientalista ante litteram. Anche Benedetto Croce si spende moltissimo affinché la legge venga approvata. Nella sua presentazione al Parlamento il filosofo afferma la necessità di un provvedimento che “ponga, finalmente, un argine alle ingiustificate devastazioni che si van consumando contro le caratteristiche più note e più amate del nostro suolo [per] difendere e mettere in valore, nella più larga misura possibile, le maggiori bellezze d’Italia, quelle naturali e quelle artistiche […]. Un altissimo interesse morale e artistico legittima l’intervento dello Stato” poiché il paesaggio “altro non è che la rappresentazione materiale e visibile della patria, coi suoi caratteri fisici particolari […], con gli aspetti molteplici e vari del suo suolo, quali si sono formati e son pervenuti a noi attraverso la lenta successione dei secoli”.

Le Soprintendenze, armate di questa legge, sono riuscite per un secolo a difendere le bellezze naturali. Per quanto riguarda Viareggio a loro si deve la salvaguardia delle due pinete da numerosi e ripetuti assalti speculativi.

L’importanza della natura e del paesaggio inteso come bene pubblico entrerà addirittura nella nostra Costituzione con l’articolo 9.

I decenni recenti sono contrassegnati dalla nascita dei Parchi e delle riserve naturali protetti da ulteriori leggi specifiche.

La riserva naturale della Lecciona al momento gode di ben tre leggi regionali a sua protezione: n. 61/’79; n. 24/’94 e n.30/2015; è scudata dalla legge nazionale n.394/’91 nonché da una normativa europea, la 92/43/CEE.

Il Coordinamento La Lecciona non si tocca non fa altro che chiedere il rispetto di queste leggi, e del progetto originario che prevede il passaggio della ciclovia tirrenica dal Viale dei Tigli e non dalla Riserva naturale della Lecciona. Per questo invita tutti i cittadini a partecipare al corteo del 4 settembre che partirà dallo Stadio dei Pini alle ore 17:30 e, attraverso le vie pedonali del centro cittadino, raggiungerà la Passeggiata per concludersi in Pizza Campioni.”

Coordinamento “La Lecciona non si tocca!”

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Video per la Lecciona dal campeggio nazionale di Potere al popolo.

Dal campeggio nazionale di potere al popolo, tenutosi dal 25 al 30 agosto in Calabria, arriva forte la solidarietà al movimento, che a Viareggio, si batte per la difesa della riserva naturale della Lecciona. Il tema oltre ad essere stato dettagliatamente discusso dal tavolo ambiente ha visto la realizzazione di un breve video di solidarietà.

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