Picchetto antisfratto di Unione Inquilini riesce a far rinviare uno sfratto al 27 luglio.

Stamane, 19 maggio, c’è stato un picchetto antisfratto a Viareggio in via Mazzini per impedire che una famiglia viareggina finisse in mezzo alla strada. Il picchetto promosso da Unione Inquilini è riuscito ad ottenere un rinvio dellìesecuzione al 27 luglio dimostrazione di come la lotta paghi. Al picchetto erano presenti compagne e compagni di Rifondazione Comunista, Repubblica Viareggina, Potere al Popolo, Brigata Mutuo Sociale per l’Abitare e Rete versiliese contro la Crisi. La proprietà della casa è la Misericordia, un ente che dovrebbe essere benefico e che invece pensa al proprio profitto vendendo immobili. Purtroppo ancora una volta si ravvede l’inadeguatezza dell’amministrazione comunale viareggina nel dare risposte ai problemi dell’emergenza abitativa.

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Repubblica Viareggina: “Basta abbattimento di alberi. Pronti a mobilitarci.”

Si continua in modo sciagurato ad abbattere alberi a Viareggio. Dopo lo scempio avvenuto in via Indipendenza adesso è la zona di Largo Risorgimento ad aver visto buttare giù due pini ma altri quattordici sono a rischio. In nome del profitto si continua a devastare il verde pubblico della città. Le piante abbattute erano sane ma devono lasciare spazio al parcheggio dell’ennesimo supermercato, di cui la città non ha alcun bisogno. Ci vogliono consumatori, ubbidienti e ci vogliono in silenzio mentre cancellano la vita. E’ giusto il momento di denunciare con forza che questa amministrazione è totalmente priva di una ben che minima cultura ecologista, che non esiste un piano per il verde pubblico, che abbatte con troppa disinvoltura le piante e soprattutto non rimette a dimora nuovi alberi. Ormai il tempo della campagna elettorale, quando provava a dipingersi di verde con promesse fumose, è lontano. Il re è nudo. A Giorgio Del Ghingaro degli alberi non interessa niente. Come Repubblica Viareggina esprimiamo il nostro più profondo disappunto per questo modus operandi che non tiene mai conto del volere dei cittadini. Siamo pronti a sostenere le mobilitazioni della cittadinanza in difesa delle piante.

Repubblica Viareggina

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Fino al 30 maggio nel centro di Bologna è possibile ammirare “Liberare l’arte da artisti” di Giacomo Verde.

Nel cuore di Bologna, che un tempo fu tra le città più creative, a pochissimi metri da Piazza Maggiore in uno dei luoghi più suggestivi della città, la Cappella di Santa Maria dei Carcerati c/o Palazzo Re Enzo, in occasione di ArtCity 2021, Mock Jungle presenta “Liberare arte da artisti”, di Giacomo Verde. Si tratta di una videoistallazione collocata in una vetrina del palazzo del tredicesimo secolo che mostra a loop quattro ore di video realizzate dal Verde. Istallato il 7 maggio scorso sarà possibile ammirare il tutto fino a domenica 30 maggio.

Lo screening “Liberare arte da artisti”, che riprende un concetto più volte espresso dall’artivista, si sofferma essenzialmente sul pensiero più spiccatamente sociale e politico di Giacomo Verde. Si va dalla seduzione per i precursori della videoarte come Nam June Paik, alla demistificazione del mezzo televisivo, all’utilizzo del documentario per illustrare esperienze vicine al teatro, il disagio mentale e fatti storici rilevanti come la mattanza che proprio vent’anni fa investì le strade di Genova durante il G8.

Ogni video di Giacomo Verde è possibile rivederlo attraverso la rete perché lui era contro i diritti di autore e pubblicava tutto in open source. Siamo stati a vedere l’istallazione a Bologna e non neghiamo che avremmo preferito vedere dedicato più spazio di allestimento a Giacomo Verde ma quello che è importante è che gli sia stato reso un tributo in una città che ha che in passato fu ricca di movimenti politici e fermenti artistici. A più di un anno dalla morte di questo reodaista continuano le iniziative per ricordarlo anche perché il prodotto quantitativo e qualitativo è immenso.

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Azione artistica e di protesta di Stefano Pierotti confusa per atto vandalico a Lucca.

Un artista che va contro la sua stessa opera d’arte per salvarne il messaggio non si vede tutti i giorni. Questo è accaduto a Lucca dove Stefano Pierotti ,scultore di Pietrasanta, ha tagliato le foglie della sua scultura “Oltre le radici.” L’autore ha poi scritto con vernice bianca la frase di una poesia di Pasolini “Oggi è domenica domani si muore.” Increduli gli agenti di polizia che lo hanno fermato all’alba del 17 maggio. Pierotti è stato denunciato come da normale prassi per danneggiamento ma il suo gesto è tutto tranne che un atto vandalico. “Avvenuto in piena coscienza, dettato dall’indignazione di non essere stato ascoltato durante quasi tutto l’iter che ha seguito l’installazione dell’opera.” Così ha dichiarato lo scultore.

Che la politica ufficiale, come il sindaco di Lucca Alessandro Tambellini, non lo capisca non ci sorprende. Al di là dei motivi stessi della protesta dell’artista (collocazione non ritenuta idonea, non consultazione sul catalogo, ecc.), il gesto rappresenta esso stesso un messaggio artistico. Non si tratta del concetto egoistico l’opera è mia e ne faccio quello che voglio bensì di un opera in divenire rispetto al contesto che non ha accolto l’opera stessa. Con il taglio delle foglie si può parlare di autunno dell’arte. Di un’arte usata esclusivamente come decorazione da chi amministra le città. Quello di Pierotti non è solo uno sfogo, una brillante partecipazione ma è un’azione artistica concettuale. L’artista modifica la sua opera perché il contesto è mutato. L’albero non ha più le foglie perché non sono state nutrite. A prescindere dagli sviluppi processuali ed economici della vicenda, il comune di Lucca ha chiesto i danni per l’azione, riteniamo di comprendere in pieno il gesto di Pierotti e critichiamo quel giornalismo, che ha liquidato questa azione come atto vandalico. Si tratta di ben altro.

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Il coordinamento “La Lecciona non si tocca” confuta le ragioni dell’amministrazione comunale sul tracciato della ciclovia tirrenica.

“Il Coordinamento “La Lecciona Non Si Tocca” dopo un accurato studio tecnico-scientifico illustra le ragioni favorevoli al tracciato della Ciclovia Tirrenica sul Viale dei Tigli e quelle contrarie al passaggio dalla Lecciona.

L’Amministrazione comunale, come dimostreremo, ha giustificato la scelta della Lecciona con argomentazioni pretestuose, spesso false e prive di reali forme di confronto che intendiamo confutare una ad una.

L’amministrazione afferma:

1) “Lo stradello della Lecciona ha già le caratteristiche richieste dai regolamenti” ossia larghezza minima 2 mt. (monodirezionale) e 3 mt. (bidirezionale) identificati come livello buono.

Abbiamo misurato lo stradello: la larghezza nella maggior parte dei tratti non supera i 2,20 mt. La vegetazione è estremamente addossata al sentiero: per poter aprire il cantiere si distrugge inevitabilmente la vegetazione esistente oltre a determinare un grave impatto su tutto l’ecosistema del tratto. Senza considerare gli interventi continui e ripetuti di manutenzione ordinaria che si renderanno necessari.

2) “La costruzione della ciclovia non distruggerà l’ecosistema”

La ciclovia verrà costruita in stabilizzato di cava e terra battuta. Per farlo sarà necessaria uno scavo di circa 30/40 cm e un’allargamento dello stradello minimo fino a 3,20 mt, con un inevitabile impatto sull’ecosistema protetto dalle normative del Parco e da quelle europee. La semplice presenza di una infrastruttura di tale valenza aumenterà la presenza antropica, già ritenuta eccessiva ai fini della conservazione degli habitat interessati.

3) “Il passaggio dalla Lecciona è già stato previsto nel Regolamento Urbanistico”

Falso: nel Regolamento Urbanistico non è indicata nessuna scelta a favore del passaggio dalla Lecciona per la ciclovia Tirrenica e in ogni caso il Regolamento Urbanistico del Comune di Viareggio non può sostituire la Sovraintendenza e il regolamento del Parco di Migliarino San Rossore.

4) “Il Viale dei Tigli ha diversi alberi a fine vita e il loro abbattimento avrebbe costi ingenti per le casse comunali”

Per norma di legge il Sindaco deve assicurare la sicurezza pubblica attraverso costanti valutazioni del verde (VTA). Se tali e valutazioni identificano alberi o parti di essi che possono arrecare pericolo, il sindaco sarà costretto a tagliarli, che la ciclovia passi o non passi dal Viale perché il taglio degli alberi e la messa in sicurezza del verde pubblico deve essere applicato anche per l’attuale passaggio di auto, moto, bici e pedoni.

5) “Il Viale dei Tigli è pericoloso per la caduta di alberi durante le allerte meteo e in queste occasioni verrà chiuso”

Durante i forti venti e le allerta meteo nessuno va in bicicletta e in ogni caso gli alberi in tali condizioni cadono anche sullo stradello alla Lecciona.

6) “Per creare la ciclabile sul Viale dei Tigli si dovranno abbattere molti alberi e creare spazi sufficienti al passaggio della ciclovia”

Falso. Sul Viale dei Tigli esiste già una ciclabile riconosciuta tale dal regolamento urbanistico, dalle associazioni FIAB e dalla segnaletica stradale già esposta. La ciclabile esistente detiene già le caratteristiche regolamentari per essere definita tale, senza dover abbattere alberi o stravolgere il territorio.

7) “La Ciclovia alla Lecciona sosterrebbe l’indotto turistico”

Il Viale dei Tigli presenta già strutture di ricezione turistica (camping, ristoranti, bar) ed è già munito di illuminazione. Il passaggio da questo tratto sosterrebbe maggiormente l’indotto turistico di più semplice accesso. Inoltre dal Viale dei Tigli partono diversi percorsi che portano sulla costa, sia a piedi sia in bicicletta.

Infine: tutte le argomentazioni presentate dall’amministrazione comunale per motivare il passaggio della ciclovia Tirrenica dal tratto della Riserva Naturale della Lecciona non sono mai state affiancate dalle documentazioni da noi richieste che elenchiamo qui sotto:

– Progetto e costi della ciclovia che dovrà collegare il tratto finale della ciclabile già esistente su Viale Manin, con la Lecciona

– Valutazione di Incidenza (VINCA) per la Riserva della Lecciona

– Studio di settore sulla previsione delle percentuali di flusso turistico in base all’opera

– Progetto della ciclovia passante dalla Lecciona

– Misurazioni dell’attuale stradello della Lecciona”

Il coordinamento “LA LECCIONA NON SI TOCCA”

Al coordinamento fanno parte le associazioni e comitati ambientalisti della Versilia e singoli cittadini.

Pagina FB: La lecciona non si tocca

https://www.facebook.com/laleccionanonsitocca/about/?ref=page_internal

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Il saluto del presidente dell’ANPI Provinciale, Filippo Antonini, alla manifestazione per la Palestina.

“L’Anpi Provinciale porta i saluti ed esprime la propria vicinanza e solidarietà alla lotta del popolo palestinese
Purtroppo, in Palestina, si sta perpetrando l’ennesimo massacro; pertanto ci associamo -con forza- al desiderio di pace in un’area occupata e martoriata da decenni di tragedie, ma ben consapevoli che non ci possa essere una vera pace senza giustizia, come ci ricorda -infatti- lo storico latino Tacito: “Rubare, massacrare, rapinare,mquesto essi, con falso nome chiamano impero e là dove hanno fatto il deserto, dicono di aver portato la pace”. Ma per raggiungere una vera pace contro l’imperialismo, il popolo palestinese necessita di una leadership forte, autorevole, trasparente, laica, progressista ed autenticamente popolare!
Viareggio -da sempre- è una città sensibile e solidale; infatti mi torna alla mente che qui, durante il “Torneo di Carnevale”, si giocò una partita di calcio tra israeliani e palestinesi… ma ancor di più il pensiero va ad una partecipata manifestazione cittadina, in favore del popolo palestinese, in cui il vecchio partigiano, Presidente dell’Anpi della Versilia, si abbracciò fraternamente con il partigiano palestinese. Chi lotta per la libertà e contro l’occupazione, nonostante le differenze linguistiche e geografiche, si incontra e si capisce al volo! La solidarietà internazionale e la memoria della Resistenza sono armi ed esperienze straordinarie e come diceva il critico d’arte Giulio Carlo Argan: “…c’è la violenza di chi assale e la violenza di chi si difende o resiste; la prima è un crimine la seconda un dovere.”
Filippo Antonini
Anpi Provinciale-Lucca

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Almeno in 300 a Viareggio al presidio per il popolo palestinese.

Una partecipata e ricca mobilitazione di solidarietà con il popolo palestinese, vittima dell’aggressione sionista, si è svolta sabato 15 maggio a Viareggio. Almeno 300 persone si sono date appuntamento in piazza Cavour per un presidio statico. Numerosi gli interventi e le adesioni. Oltre alle forze della sinistra radicale, del sindacato e del mondo del sociale, in piazza c’erano anche esponenti della comunità araba. Presenti ANPI, ARCI e CGIL. Microfono aperto per due ore di interventi nei quali sono state condannate con forza l’aggressione israeliana, ma anche l’ignavia e la complicità delle istituzioni europee comprese quelle del governo italiano. Critiche a Enrico Letta e al PD per un equidistanza ipocrita e al giornalismo fazioso in mano ai sionisti. Il terorismo, non è quello di chi lancia due razzi per difendere la propria terra da un’occupazione illegittima che dura da oltre settanta anni ma, è quello di uno stato che uccide donne e bambini. Tra gli interventi anche quelli del dottor Stefano Luisi presidente del Palestine Children’s Relief Fund – Italia (PCRF). Molte le bandiere rosse accanto a quelle della Palestina. Un plauso è stato riservato ai portuali di Livorno che si starebbero rifiutando di caricare armi dirette in Israele. Ecco la lista, in ordine alfabetico, di tutte le organizzazioni che hanno aderito alla mobilitazione di Viareggio: ANPI Viareggio, ARCI Lucca-Versilia, Brigata Mutuo Sociale per l’Abitare, Cantiere Sociale Versiliese, Casa delle Donne Viareggio, CGIL Provinciale Lucca, Circolo Partigiani Sempre, Cobas Viareggio e Versilia, Collettivo Dada Boom, CRO Darsene, Da Viareggio a Gaza, Giornalino e collettivo studentesco “Il Picchio Rosso”, Giovani Comunisti/e Versilia, Fronte della Gioventù Comunista Versilia, Fondazione Milziade Caprili, Non una di meno Viareggio, Partito Comunista Versilia e Massa Carrara, Partito Comunista Italiano – Federazione Lucca e Versilia, Partito Comunista dei Lavoratori – Sezione Lucca Versilia, Partito della Rifondazione Comunista – Federazione della Versilia, Presidio Libera Rossella Casini Viareggio, Porti Aperti Viareggio, Potere al Popolo Versilia, Repubblica Viareggina, Sinistra Italiana circolo Versilia, Viareggio Meticcia. Altre mobilitazioni si sono svolte in tutta Italia da Aosta a Messina passando per Milano, Reggio Emilia, Empoli, Massa, Livorno, Firenze e altre decine di città ma purtroppo tutte oscurate dall’informazione del nostro paese.

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Gli ambientalisti, a Viareggio, vogliono una consulta del verde pubblico.

Quattro associazioni ambientaliste come Amici della Terra, Legambiente, Italia Nostra e WWF hanno scritto all’assessore del comune di Viareggio per chiedere una consulta sul verde pubblico riportiamo integralmente la missiva.

“Assessore alla Pianificazione Strategica della città Oggetto: Richiesta istituzione Consulta per il Verde pubblicoViareggio ha il privilegio di ospitare sul proprio territorio comunale aree forestali, parchi, viali alberati, ecc. di notevole estensione ed importanza.La gestione di questo patrimonio pubblico non risulta adeguata al suo mantenimento, a causa della mancata adozione di strumenti previsti dal DM 63 del 10 marzo 2020 già obbligatori dal 2020, per i centri superiori ai 25000 abitanti. Si dovrà provvedere quindi ad adeguarsi ai Criteri Ambientali Minimi (CAM) con la realizzazione del Censimento del Verde, il Catasto degli Alberi, il Bilancio Arboreo e il Piano del Verde, affidando i servizi di progettazione e di realizzazione dei lavori, a personale qualificato, di comprovate competenze tecnico professionali, periodicamente formato, adottando trasparenza sui criteri con cui vengono scelti i professionisti e le aziende appaltanti.Si aggiunga che gli interventi di cura e gestione risultano spesso invadenti e non corretti secondo le più basilari norme di gestione forestale ed agronomica, risultando in tagli e capitozzature che non si accordano con il mantenimento delle aree a verde urbano e che sono vietati nel DM citato.In mancanza di un piano e di una strategia per la conservazione del verde pubblico, si interviene di volta in volta in situazioni emergenziali con tagli di alberi, non necessariamente giunti a fine vita, dovendo far fronte ad una innaturale contrapposizione tra la garanzia della sicurezza ed incolumità dei passanti ed il mantenimento di situazioni arboree che rappresentano la storia e l’identità della città.Riteniamo che chi amministra la città dovrebbe prevedere investimenti consoni alla dimensione del patrimonio del verde pubblico, dedicando maggiori risorse anche agli organici dell’Ufficio preposto, che dovrebbe innanzi tutto dotarsi di personale con idonea formazione.Tenuto conto anche delle attuali normative riguardanti la partecipazione dei cittadini ai processi decisionali delle pubbliche amministrazioni, nonché del diritto di informazione e coinvolgimento della cittadinanza su temi che impattano direttamente sulla qualità della vita di ognuno, ritenendo che una buona gestione del bene pubblico non possa prescindere dal confronto e dal coinvolgimento dei cittadini e quantomeno delle realtà organizzate, che possono contribuire con la propria esperienza e le proprie competenze a risultati positivi e non conflittuali,Alla c.a.: Sindaco di Viareggio chiediamoche venga istituita una Consulta per il Verde pubblico, ove sia facilitato l’ accesso alle informazioni e si realizzino le condizioni per un confronto proficuo.Certi dell’attenzione, restiamo in attesa di un riscontro alla presente.”

Amici della Terra Versilia, Italia Nostra, Legambiente Versilia, WWF Alta Toscana,

Jacopo Simonetta Antonio dalle Mura Riccardo Cecchini Marcello Marinelli.

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Sabato mattina, a Viareggio, ci sarà un presidio unitario al fianco del popolo palestinese che resiste all’aggressione israeliana.

DENUNCIAMO IL MASSACRO DEL POPOLO PALESTINESE!Ancora bombe, ancora sangue, ancora morti nella striscia di Gaza.
Riprende con più violenza che mai l’aggressione dello stato israeliano contro il popolo palestinese, dopo la brutale repressione dei giorni scorsi a Gerusalemme a danno di civili inermi, con l’unica colpa di abitare nelle proprie case e di essere ostacolo agli insediamenti illegali dei coloni sionisti.
Ancora una volta gran parte della comunità internazionale rimane con gli occhi bendati di fronte all’ennesimo episodio di pulizia etnica e di violenza che si consuma in medio oriente, e il governo Draghi non fa eccezione.
Non possiamo rimanere indifferenti e non possiamo accodarci al coro di chi parla di equidistanza, di chi vorrebbe mettere sullo stesso piano aggressori e aggrediti, vittime e carnefici.Invitiamo le istituzioni, i cittadini, i pacifisti, le organizzazioni politiche e associative del territorio, a mobilitarsi assieme a noi a fianco della resistenza del popolo palestinese, per chiedere l’immediato stop delle azioni di guerra israeliane a Gerusalemme e nella striscia di Gaza, e per una condanna univoca dell’occupazione illegale dei territori palestinesi.PRESIDIO STATICO SABATO 15 MAGGIO 2021
ORE 10.30 – MERCATO DI VIAREGGIO (PIAZZA CAVOUR)

Adesioni (in aggiornamento):

ANPI Viareggio
ARCI Lucca-Versilia
Brigata Mutuo Sociale per l’Abitare
Cantiere Sociale Versiliese
Casa delle Donne Viareggio
CGIL Provinciale Lucca

Circolo Partigiani Sempre

Cobas Viareggio e Versilia
Collettivo Dada Boom
CRO Darsene
Da Viareggio a Gaza
Giovani Comunisti/e Versilia
Fronte della Gioventù Comunista Versilia

Fondazione Milziade Caprili
Non una di meno Viareggio
Partito Comunista Versilia e Massa Carrara
Partito Comunista Italiano – Federazione Lucca e Versilia
Partito Comunista dei Lavoratori – Sezione Lucca Versilia
Partito della Rifondazione Comunista – Federazione della Versilia
Presidio Libera Rossella Casini Viareggio
Porti Aperti Viareggio
Potere al Popolo Versilia
Repubblica Viareggina
Sinistra Italiana circolo Versilia
Viareggio Meticcia
Giornalino e collettivo studentesco “Il Picchio Rosso”

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Repubblica Viareggina sostiene il disegno di legge Zan.

Ormai in questi giorni il dibattito più feroce della scena politica verte sul tema dei diritti . Tuttə queə cittadinə che fino ad oggi agli occhi della legge e del legislatore sono consideratə di serie b potrebbero vedersi riconosciuto il diritto di essere se stessə alla luce sole , ed avere gli strumenti per tutelarsi dalla dirompente omolesbotransfobia e misoginia dilangante nel nostro paese, dove lo sfruttamento delle minoranze e di chi è più debole in nome del capitale e del profitto rimane il modus operandi moralmente accettato nella nostra società. Non possiamo più permetterci una società di questo tipo dove il profitto viene prima dei diritti inalienabili di una persona , un paese dove se massacri di botte due ragazzə che si baciano o se strupri una ragazza ti fanno l’applauso. Il DDL ZAN è solo un primo passo verso una società civile ed inclusiva che guarda all’eliminazione dello sfruttamento . Bisogna sfatare i falsi miti urlati a gran voce dalle destre sovraniste su questo DDL :
non si fa’ riferimento alla gestazione per altri , non vengono contemplati i reati di opinione ma vengono puniti tutti quelli atti discriminatori e lesivi ai danni di altrə , parlare di identità di genere nelle scuole non significa indottrinare ma formare futurə cittadinə , lo sport non viene regolato da questo DDL. Adesso è il momento di dire basta e fare un passo avanti per tuttə e smettere di lasciare sempre qualcunə indietro!
Repubblica Viareggina

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