Proteste in tutta Italia vediamo di capirci qualcosa rifuggendo facili suggestioni.

La prevista seconda ondata della pandemia di Covid 19 e le conseguenti restrizioni dei vari governi hanno provocato malumori sempre più crescenti in ampi settori della popolazione mondiale. Non è interesse di questo articolo parteggiare o condannare con certe proteste ma cercare di capire cosa sta accadendo. Infatti la crisi sistemica che viviamo ha conosciuto un’ulteriore accelerazione. I governi occidentali sono stati incapaci durante quest’estate di potenziare la sanità pubblica e adottare quelle norme che servivano a prevenire o quanto meno contenere il secondo round della pandemia. I tagli alla sanità nel nostro paese, ma in tutti i paesi neoliberisti, vanno avanti da decenni. In Italia si è poi proceduto allo smantellamento del sistema sanitario nazionale per favorire RAS e potentati locali dando poteri ad autoproclamati governatori, che altro non sono che i presidenti di regione. Spinti dagli interessi di Confindustria e di personaggi squallidi come Flavio Briatore, (un vero e proprio nemico di classe), quest’estate c’è stato un bomba libera tutti specie nelle regioni frequentati dai ricconi, come la Sardegna. Non casualmente anche personaggi come il già citato Briatore o il mafioso di Arcore, Silvio Berlusconi, sono stati contagiati dal virus dopo le loro serate mondane.

La pandemia si va innestare su di una crisi economica che perdura dal 2008 e aggrava le condizioni dei soggetti sociali più deboli, in particola modo disoccupati e precari che purtroppo sono in ritardo nelle lotte perché abbandonati dal sindacato confederale. Chi invece ha fatto sentire la propria voce sono quei settori di piccola borghesia come commercianti, ristoratori e partite IVA. La loro protesta è stata immediatamente strumentalizzata da chi ha cercato di infiltrarvisi ma soprattutto è stata delegittimata da un’informazione disonesta che ha liquidato le proteste di questi giorni come tutte piene di fascisti o camorristi. Niente di più falso. A Napoli, nelle piazze contro i deliri dello sceriffo De Luca, si è manifestata una rabbia popolare diffusa con presenze di lavoratori whirlpool e attivisti di centri sociali, precari, disoccupati, ecc.. Proteste ci sono state anche in altre città. Si tratta di proteste confuse senza una direzione precisa dove può capitare, come a Roma, che la presenza di Forza Nuova, (organizzazione che andrebbe sciolta come in Grecia hanno fatto con Alba Dorata) non solo si infiltri ma prenda il controllo della piazza. Tuttavia la composizione di queste piazze è plurale e articolata. La narrazione di Repubblica, del PD e dei giornalisti filo istituzionali è falsa. Non si può liquidare la protesta come in mano alla malavita o ai fascisti. Niente è più strumentale di questo modo di raccontare i fatti. Così come non si può spacciare la vetrina del miliardario Gucci, infranta da un sasso, come la vetrina di un esercente comune.

Prese le distanze da chi calunnia e attacca le proteste non possiamo, tuttavia, non denunciare che quelle piazze sono essenzialmente piccolo borghesi e che in molti casi hanno parole d’ordine sbagliate come: “ riapriamo tutto” o addirittura da settori di quelle piazze partono attacchi ai lavoratori dipendenti. La piccola borghesia, vittima anche essa del capitalismo, deve scegliere se indirizzare la sua lotta contro il grande capitale e le multinazionali oppure svolgere come spesso ha fatto un ruolo reazionario attaccando i lavoratori dipendenti e gli operai. Questo paese non ha bisogno di una nuova guerra tra poveri. I padroni del mondo (multinazionali e grandi gruppi bancari) sono sempre più ricchi, perché il loro profitto passa sulle nostre vite. Secondo alcuni calcoli le 10000 persone più ricche del mondo hanno più soldi di 5 miliardi di persone assieme. Le disuguaglianze stanno aumentando per questo la piccola borghesia deve decidere da quale parte stare se continuare a credersi ingenuamente imprenditori pure loro con le banche che gli inseguono per i debiti; riprendere a coltivare l’ormai decrepito sogno americano e quindi sfruttare i lavoratori dipendenti divenendo funzionale al disegno del grande capitale che poi la sacrificherà in qualsiasi momento di crisi oppure può scegliere di diventare una classe alleata del proletariato internazionale e contribuire alla redistribuzione delle ricchezze. Naturalmente senza un proletariato in lotta diretto da un soggetto realmente anticapitalista e da una nuova internazionale, la piccola borghesia non avrà sponde e finirà per forza nelle mani della reazione. Serve quindi che i marxisti trovino il modo di superare le lori divisioni e avanzino oggi una proposta politica realmente rivoluzionaria e socialista.

Posted in Senza categoria | Leave a comment

Cos’è una Rivoluzione? Poniamoci questa domanda e proviamo a darci una risposta visto che tutti ne parlano anche a vanvera.

Visto che si parla nuovamente di rivoluzioni e in merito si dice tutto e il contrario di tutto abbiamo provato a buttare giù in modo schematico alcuni punti che stimolino la discussione. Non sono verità assolute e non vogliono esprimere valutazioni di nessun genere su questo o quel gruppo politico ma vogliono ricordare come alle volte capita di identificare con rivoluzioni fenomeni che non lo sono e come altre volte, invece, capita di non riconoscerle.

1) Le rivoluzioni, da quando mondo è mondo, si fanno per cambiare le cose non per il ripristino della “normalità.”
2) La rivoluzione non è un singolo atto e nemmeno più atti sommati assieme ma sono un processo, se vogliamo anche contraddittorio e complesso, ma dove l’elemento della costruzione e decisamente superiore a quello della distruzione.
3) Confondere la rivoluzione con l’insurrezione è come confondere il giorno del proprio diciottesimo compleanno con tutta la propria vita.
4) Nelle rivoluzioni si mette in discussione la struttura economica e non questo o quel governo, non queste o quelle leggi.
5) Solitamente dopo le rivoluzioni non si ha e non si può avere più libertà, almeno nell’immediato, ma viene istaurata una dittatura che le difenda così è stato per la Rivoluzione Francese, così è stato per la Rivoluzione Russa e così è stato per la Rivoluzione Cinese. Ci sono stati anche esempi diversi con ambizioni altissime, su tutte ricordiamo quella spagnola ma purtroppo sono state sconfitte.
6) La storia è piena di ingenui e ribelli quasi tutti provenienti dalla filosofia dell’idealismo che credevano di fare rivoluzioni ma che al massimo hanno fatto solo rivolte e in alcuni casi sono stati usati dai reazionari.
7) Poiché Rivoluzione è una parola bella e positiva mentre controrivoluzione è una parola brutta e negativa. I controrivoluzionari non palesano mai la loro azione anzi spesso si spacciano per rivoluzionari. Abbiamo sentito tutti parlare della sedicente “rivoluzione fascista.”
8) Come spiegava Lenin non può esistere un movimento rivoluzionario senza teoria rivoluzionaria e quindi come sosteneva Gramsci il compito principale di un rivoluzionario è quello di studiare, studiare e ancora studiare. Studiare non in modo accademico ma in modo dialettico per comprendere la realtà. Anzi è proprio dall’elaborazione delle pratiche che si può e si deve costruire una teoria rivoluzionaria.
9) E’ altrettanto vero che il settarismo e la purezza vanno rifuggiti perché nei movimenti di opposizione al sistema, a cui il rivoluzionario deve attingere, può esserci di tutto. Del resto le rivoluzioni non sono mai chimicamente pure, non sono esperimenti asettici da laboratorio ma sono scontro e contraddizioni, contraddizioni e scontro tra classi sociali diverse ma anche all’interno delle stesse classi.
10) Un movimento evolve o involve in base alla sua direzione. La lotta per la direzione di un movimento è centrale per questo la crisi di un movimento è sempre crisi della sua direzione. 11) Una classe sociale è progressista quando attacca una classe sociale che sta più in alto. Una classe sociale è reazionaria quando attacca una classe sociale che sta sotto. La borghesia che attaccò la nobiltà nei secoli diciassettesimo e diciottesimo fu progressista e anche rivoluzionaria. La stessa borghesia che nei secoli diciannovesimo e ventesimo attaccò il proletariato fu reazionaria e persino controrivoluzionaria. 12) Le classi sociali non sono statiche, anzi sono in continua trasformazione e hanno conflitti ideologici e politici anche al loro interno. Il mutare degli interessi materiali, dei rapporti di forza e soprattutto i processi di ristrutturazione economica possono creare nuovi soggetti sociali. 13) Tanti sono gli errori che può compiere un rivoluzionario ma due tipi di errore opposti vanno fuggiti. Quello di leggere la realtà secondo i propri desideri e le proprie aspettative perché cosi si forza un quadro dell’esistente cadendo nel soggettivismo. E quello di leggere la realtà come cronaca sganciata dagli eventi del passato e dalle molteplici variabili che propone il futuro. Un grande giocatore di scacchi non vede i pezzi dove sono collocati adesso ma dove lo saranno tra tre o quattro mosse e si organizza per costringere l’avversario a fare determinate mosse ma questo non avviene in base ai propri auspici ma in base ad una pianificazione scientifica. 14) La Rivoluzione è una scienza e la Scienza nasce da una rivoluzione. Il legame tra scienza e rivoluzione è indissolubile perché entrambe hanno nel loro DNA il materialismo dialettico. Questo non significa esaltare lo scienziato che molto spesso è un salariato del capitalista come ci disse Marx nel manifesto del partito comunista del 1848 ma semplicemente riconoscere la validità del metodo scientifico per leggere la realtà.

Posted in Senza categoria | Leave a comment

I No Asse al fianco dei No Cave.

E’ DI FUTURO CHE ABBIAMO BISOGNO!!!

Come NO ASSE aderiamo e parteciperemo alla mobilitazione nazionale FERMIAMO LA DEVASTAZIONE, che avrà luogo a Carrara il 24 ottobre prossimo.

La distruzione delle Alpi Apuane è un caso emblematico di devastazione del territorio a favore del profitto dei pochi e delle multinazionali, in questo caso dell’ estrazione.
Un saccheggio bello e buono che lascia una traccia drammatica non solo su quei luoghi, svuotati completamente nel giro di pochi decenni, ma anche sulla salute dei cittadini e delle cittadine e privando le intere generazioni future della natura e del paesaggio, beni comuni di tutte e tutti .
Da questa politica estrattiva fallimentare dipendono le conseguenze disastrose che la popolazione e la natura subiscono dallo stupro della biodiversità, questa stessa politica che trova il coraggio e la “faccia tosta” di sventolare la bandiera del diritto al lavoro contro gli ambientalisti, per poi mettere in crisi l’ artigianato locale spostando la lavorazione del marmo tra Cina ed Arabia Saudita.

L’ eredità di un profitto egemone su territorio, salute e diritti lascia enormi ferite sull’ ambiente, tanto da interrogarsi se sia ancora possibile immaginare un futuro, ma è di futuro che abbiamo bisogno e a questo proposito è importante agire adesso continuando a costruire coscienza e nuove pratiche di lotta, siano esse contro l’ Asse di Penetrazione a Viareggio, contro il TAV in Valsusa, il MUOS in Sicilia o le Cave di marmo a Carrara. Ognuno di questi stupri ambientali ha uno stesso mandante: il Profitto e noi tutt* abbiamo il dovere di fermarlo. SIAMO LA NATURA CHE SI DIFENDE!!!

NO ASSE , NO CAVE FINO ALLA VITTORIA
NO ASSE VIAREGGIO

Posted in Senza categoria | Leave a comment

Balatri candidato a sindaco di VaS contro l’astensione delle opposizioni sul programma di mandato del sindaco.

Assistiamo perplessi a questo inizio di mandato in consiglio comunale.
Da un lato l’amministrazione Del Ghingaro, che distribuisce poltrone a ciò che rimane destra cittadina, con ben 2 assessori su 7 provenienti da Forza Italia, e ai fedelissimi “trombati alle urne”.
Dall’altro lato notiamo la sinistra moderata scomparire completamente dai radar: sia quella di maggioranza, esclusa dalla Giunta, sia quella di opposizione, che rinuncia a presidiare le commissioni quale Ambiente e Urbanistica, e dalle quali passerà verosimilmente l’attuazione dello scellerato progetto dell’asse di penetrazione a sud dello stadio.
Addirittura, assistiamo ad una astensione ingiustificata sul programma di mandato, in cui Del Ghingaro ha ribadito con coerenza i contenuti del proprio programma elettorale: più cemento, parcheggi sotterranei, asse a sud.
Una astensione che può essere comprensibile da parte della destra, che aveva grosso modo il medesimo programma, ma che non è giustificabile da parte del consigliere Sandro Bonaceto.
Il quadro che ne emerge, è quello in cui le ragioni dell’ambiente e della giustizia sociale rischiano concretamente di rimanere senza una voce in città.
Per questo, fatta una doverosa riflessione sulle cause della nostra sconfitta elettorale, rimaniamo disponibili ad ampliare il dialogo, con le forze della sinistra, nell’interesse della comunità, ritenendo che la prospettiva eco-socialista, promossa da Viareggio a Sinistra nelle elezioni del 20 e 21 settembre, sia la strada futura per una Viareggio diversa, a dimensione uomo e che ambiziosamente sappia avviare un percorso ambientalmente virtuoso per tutta la Versilia.

Roberto Balatri

(ex candidato a sindaco di Viareggio a Sinistra)

Posted in Senza categoria | 1 Comment

Il Comitato Sanità Pubblica Versilia contro la devastazione aderisce alla mobilitazione del 24

Il Comitato Sanità Pubblica Versilia contro il depotenziamento dell’Ospedale Unico Versilia e i Servizi sanitari Territoriali, nato nel 2016 sotto la spinta di cittadini/e, lavoratrici e lavoratori della sanità, contro ​i pesanti tagli alla sanità pubblica e lo smantellamento di ospedali e presidi sanitari da parte della Regione Toscana e del governatore Rossi, aderisce alla giornata di ​mobilitazione del 24 ottobre, “Fermiamo la devastazione”, promossa da Athamanta.
Anni di denunce e iniziative, volantinaggi, incontri e riunioni, seminari, assemblee, presidi, consigli comunali aperti, manifestazioni, in difesa della sanità pubblica, universale e solidaristica, per rivendicare + ospedali + posti letto + personale sanitario, liste d’attesa adeguate ​alla gravità di ogni caso, salute e sicurezza per pazienti, lavoratori e lavoratrici, e in solidarietà con chi è colpito ​dalla repressione per ​aver informato e denunciato nell’interesse della collettività.
La battaglia per una vita sana si afferma con la prevenzione e, dopo il danno subito, con la cura. Per questo, lottiamo con coscienza e scienza: – per una sanità in grado di fare prevenzione per la vita degli esseri umani e per un ambiente salubre; – per condurre indagini epidemiologiche sulle modalità d’insorgenza, di diffusione, di frequenza delle malattie in rapporto alle condizioni dell’organismo, dell’ambiente, della popolazione; – per essere preparati di fronte a emergenze drammatiche e di morte come quella che stiamo vivendo e che abbiamo subito.
La salute non è una merce, la sanità non è un’azienda.
Il lavoro è vita SE e QUANDO in accordo con la salute, la sicurezza, l’ambiente, la natura.

Posted in Senza categoria | Leave a comment

Il giudice Leonardo Guarnotta ha presentato all’iniziativa promossa dall’ARCI il libro “C’era una volta il pool Antimafia i miei anni nel bunker.”

Si è svolta venerdì 16 alle ore 21.00 presso L’Officina d’arte fotografica e contemporanea “Dada Boom” la presentazione del libro “C’era Una volta il Pool Antimafia”, che narra la storia degli anni delle stragi, delle guerre di mafia e del Maxi-processo raccontata direttamente da chi ha vissuto quegli anni e che ha partecipato alla lotta per sconfiggere la mafia nella società e nelle aule di tribunale insieme a Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. Era, infatti, presente l’autore, il giudice Leonardo Guarnotta, che insieme a Falcone, Borsellino, Caponnetto e altri fu uno dei fondatori del Pool Antimafia. Ha coordinato l’iniziativa l’avvocato Tiziano Nicoletti. L’evento è stato promosso da ARCI LuccaVersilia all’interno delle proposte legate al progetto SI CREA, promosso da Arci Toscana e finanziato dalla Regione nell’ambito di Giovani Sì. Il libro è stato presentato in modo esaustivo e il dibattito è stato ricco di interventi da parte del pubblico che ha rispettato le normative anticovid.

Posted in Senza categoria | Leave a comment

Abbiamo bisogno di futuro per questo i”No Asse” di Viareggio saranno presenti il 24 alla mobilitazione contro le cave di Carrara.

Giovedì 15 ottobre presso l‘Officina Dada Boom di via Minghetti 12 a Viareggio si è svolta un importante assemblea, promossa da Athamanta e Museo Popolare della Pineta. I compagni di Athamanta hanno portato in giro per l’Italia le tematiche in difesa delle Alpi Apuane minacciate dall’escavazione del marmo. Anche a Viareggio la voce dei no cav è arrivata e alla mobilitazione nazionale del 24 a Carrara ci sarà l’adesione di molte realtà viareggine. All’assemblea di giovedì 15 ha preso parte il movimento “No Asse” nelle sue varie articolazioni per ribadire come la battaglia per la difesa del parco e la battaglia per la difesa delle montagne siano due battaglie della stessa guerra, quella in difesa dell’ambiente e della salute minacciati ogni giorno dal profitto. Numerosi gli interventi che si sono susseguiti oltre a quelli di Athamanta e del Museo Popolare della Pineta sono intervenuti Casa Rossa Occupata, Cantiere Sociale Versiliese, Comitato per la Salvezza della pineta, Gruppo Urbanistico del Coordinamento No Asse, Comitato Sanità Pubblica Versilia contro lo smantellamento dell’Ospedale e dei servizi territoriali, Partito della Rifondazione Comunista, Potere al Popolo, Republica Viareggina, Unione Inquilini.

Qui sotto pubblichiamo il volantino che è stato proposto per la manifestazione del 24

E’ DI FUTURO CHE ABBIAMO BISOGNO!!!Come NO ASSE aderiamo e parteciperemo al corteo nazionale FERMIAMO LA DEVASTAZIONE, che avrà luogo a Carrara il 24 ottobre prossimo.La devastazione delle Alpi Apuane è un caso emblematico di devastazione del territorio a favore del profitto dei pochi e delle multinazionali, in questo caso dell’ estrazione. Un saccheggio bello e buono che lascia una traccia drammatica non solo su quei luoghi, svuotati completamente nel giro di pochi decenni, ma anche sulla salute dei cittadini e delle cittadine e privando le intere generazioni future della natura e del paesaggio, beni comuni di tutte e tutti . Da questa politica estrattiva fallimentare dipendono le conseguenze disastrose che la popolazione e la natura subiscono dallo stupro della biodiversità, questa stessa politica che trova il coraggio e la “faccia tosta” di sventolare la bandiera del diritto al lavoro contro gli ambientalisti, per poi mettere in crisi l’ artigianato locale spostando la lavorazione del marmo tra Cina ed Arabia Saudita.L’ eredità di un profitto egemone su territorio, salute e diritti lascia enormi ferite sull’ ambiente, tanto da interrogarsi se sia ancora possibile immaginare un futuro, ma è di futuro che abbiamo bisogno e a questo proposito è importante agire adesso continuando a costruire coscienza e nuove pratiche di lotta, siano esse contro l’ Asse di Penetrazione a Viareggio, contro il TAV in Valsusa, il MUOS in Sicilia o le Cave di marmo a Carrara. Ognuna di questi stupri ambientali ha uno stesso mandante: il Profitto e noi tutt* abbiamo il dovere di fermarlo. SIAMO LA NATURA CHE SI DIFENDE!!! NO ASSE , NO CAV FINO ALLA VITTORIA.

Posted in Senza categoria | Leave a comment

IL PCI interviene per porre all’attenzione di Del Ghingaro la questione del premio Rèpaci.

La nuova Amministrazione sta prendendo forma e certi che “rinnovata nel corpo e nello spirito” sia pronta al confronto, desideriamo porre subito una delle tante questioni che interessano questa città. Forse non sarà avvertita da molti come una cosa tra le più importanti ma, a nostro avviso la Cultura, nelle diverse accezioni, riveste al contrario un ruolo quanto mai primario, anche per i suoi effetti occupazionali.

E dunque vogliamo porre all’attenzione del Sindaco la questione del Premio Viareggio Rèpaci, che seguiamo da molto tempo con altrettanta passione.

Non è certamente il caso di ricordare il posto che questa manifestazione occupa nel panorama culturale italiano, grazie anche ad una storia antica ed illustre. E proprio per questo ci dispiace che nel tempo il Premio Viareggio abbia perso l’attenzione del mondo culturale, come se il suo respiro si fosse accorciato fino a diventare un flebile soffio provinciale.

Non sappiamo se questo sia intenzionale oppure frutto di un declino che interessa inesorabile la nostra città, ma certo è nei fatti ciò che si osserva.

Noi ne siamo così amareggiati tanto da preoccuparcene e credere che la città ne debba parlare.

A breve si dovrà rinnovare la presidenza del Premio, compito al quale i membri della Giuria sapranno dare risposta con una figura di alto prestigio che sola può assicurare degnamente il passaggio di testimone con la Professoressa Costa. Al pari chiediamo quindi alla nuova Amministrazione che si attivi, con l’attenzione fino ad oggi mancata, per il rinnovo del Comitato di Gestione, la cui mancanza si è sentita pesantemente negli ultimi anni.

La surroga di fatto svolta dall’Amministrazione ci è sembrata che andasse veramente stretta ad un Premio di così alto valore e non è pensabile – qualora non diventi addirittura controproducente a questo punto per il suo prestigio a un livello prima cittadino e quindi nazionale – che ciò continui. La città, invocata ed evocata in campagna elettorale dal Sindaco, crediamo meriti risposte ed è necessario che queste siano all’altezza delle questioni trattate. La stessa città che speriamo voglia stringersi intorno al Premio non già per piangerne la dipartita ma per garantirne nuovo slancio.

Paolo Annale – PCI Segreteria Viareggio

Posted in Senza categoria | Leave a comment

No Asse e No Cav il 15 assemblea al Museo Popolare della pineta a Viareggio in vista del corteo nazionale di Carrara.

Il 24 ottobre a Carrara si terrà un’importante manifestazione nazionale, contro la devastazione delle Apuane. Devastazione, che prosegue incessantemente da decenni a causa dell’escavazione del marmo. In vista di questo importante appuntamento è stata chiamata a Viareggio da varie realtà impegnate contro l’asse di penetrazione una assemblea presso il Museo Popolare della Pineta per giovedì 15 ottobre alle ore 18 ingresso via Indipendenza. (in caso di mal tempo l’assemblea sarà spostata all’Officina Dada Boom” All’assemblea parteciperanno le compagne e i compagni di Athamanta che verranno ad illustrare le gravi condizioni in cui versano le montagne. Mentre a Massa Carrara e nell’alta Versilia avanza la devastazione della montagna a Viareggio corriamo il rischio della devastazione del parco per la costruzione di una strada utile ai soliti noti. In entrambi i casi il profitto cerca di passare sopra l’ambiente. Il pianeta ha poco tempo come dicono i tanti giovani e giovanissimi che scendono in piazza con il Fridays For Future per questo è il momento di mobilitarci concretamente per scelte in difesa dell’ambiente. Invitiamo tutte/i a partecipare all’assemblea perché tutti insieme possiamo essere la natura che si difende.

Museo Popola della Pineta

Posted in Senza categoria | Leave a comment

Emergenza Covid e affollamento trasporti la soluzione non è lasciare a piedi la gente ma potenziare il servizio pubblico.

Sicuramente garantire la salute a tutti è difficile ma ci sono delle cose che offendono l’intelligenza umana. Le ragazze e i ragazzi a scuola devono giustamente rispettare le regole sanitarie come il distanziamento sociale, l’utilizzo della mascherina, e il gel per le mani. Situazione analoga per le lavoratrici e i lavoratori nei luoghi di lavoro. Però a scuola e al lavoro non tutti possono andare con i mezzi propri e ci arrivano con trasporti pubblici affollati all’inverosimile. Finito l’orario scolastico e l’orario di lavoro queste persone riprendono gli stessi mezzi pubblici, per tornare a casa, stipati come sardine. Le distanze purtroppo non sono rispettate. E le probabilità di contagiarsi su autobus, treni e metro sono maggiori che in altri luoghi anche vista l’impossibilità di sanificare il mezzo tra una corsa e l’altra. Lasciare a piedi la gente, però, non è la soluzione ma è ulteriore fonte di disagio per la/il cittadina/o. Serve, invece, di potenziare il trasporto pubblico. Abbiamo sempre pensato che il trasporto pubblico sia un bene comune e lo diviene maggiormente in epoca di pandemia. Le amministrazioni comunali, provinciali e, regionali dovrebbero intervenire sulle aziende del trasporto per pretendere che sia potenziato il servizio se necessario utilizzando anche gli autobus turistici visto che in questo momento sono fermi. Non è minimamente accettabile che il servizio sia ridotto. L’incapacità delle varie aziende di trasporto non possono essere pagate ancora una volta dalla cittadinanza, per questo chiediamo a gran voce un maggior numero di mezzi e corse.

Repubblica Viareggina

Posted in Senza categoria | Leave a comment