Con l’azione di oggi, 10 settembre, di appendere 4 striscioni nei 4 ospedali dismessi della Versilia vogliamo ribadire il nostro impegno per una sanità pubblica, gratuita, efficiente ed accessibile.
Tutti gli altri si sono dimenticati la lezione. Ci vuole più sanità pubblica per evitare nuovi drammi
Mediche e medici, infermiere e infermieri, operatrici sanitarie e operatori sanitari, sono eroine già dimenticate ed eroi già dimenticati a pochi mesi dalla fine dell’emergenza Covid-19.
Benché colpite e colpiti dall’indebolimento della sanità toscana, a causa delle “riforme” degli ultimi anni, fra cui quellasu cui ci fu impedito di tenere un referendum, hanno servito con sacrificio ed una professionalità straordinaria i pazienti della pandemia.Scoppiata la pandemia tutti si sono detti paladini della sanità pubblica, salvo scontare ritardi e perseguire scelte comunque privatistiche.
Noi vogliamoda sempre e non da ora,l’opposto: più sanità pubblica, territoriale ed ospedaliera, più prevenzione, più personale per annullare le liste d’attesa e per internalizzare i servizi finora esternalizzati. Solo così ci garantiremo un sistema davvero universalistico e accessibile.
Noi vogliamo, fra l altro, riportare le Residenze Sanitarie Assistite (RSA) sotto controllo e gestione pubblica, con la partecipazione dei parenti e delle parenti di chi è ospite. Lo dobbiamo a risposta dei molti drammi avvenuti durante l’emergenza Covid-19 in quelle strutture.
Mai più una anziana indifesa o un anziano indifeso nelle RSA toscane
La campagna elettorale viareggina prosegue tra noia mortale e colpi bassi. La noia mortale non è sinonimo di correttezza e i colpi bassi non rompono la noia mortale.
Giorgio Del Ghingaro è sicuramente il più arrogante, quello che spende più soldi, quello con amici più importanti e con programmi che se realizzati farebbero danni alla città, ma rimane una spanna sopra gli altri come capacità oratoria. Il merito dell’uscita dal dissesto non è suo anche perché si esce dal disseto pilotati. Lui caso mai ha la colpa di avere svenduto i beni comuni e di avere aggravato alcune emergenze sociali come quella abitativa e quella della fuga dei commercianti dal piazzone.
Barbara Paci, la candidata del centrodestra, sembra imbarazzata dalla presenza di Lega e Fratelli di Italia e cerca di smarcarsi. Impresa però impossibile. Al di là delle gaffe e dei comunicati mandati alla stampa e poi ritirati, non sembra trovare un vero argomento per far pendere la bilancia dalla sua parte. Una così se vincesse sarebbe prigioniera della partitocrazia (Lega e FdI). Inoltre avrebbe tra le sue fila, forse come vicesindaco, un altro signore con ambizioni ed ego smisurato che potrebbe in qualsiasi momento metterla in difficoltà, quel Brunello Consorti che dopo aver bussato al centrosinistra si è buttato nel centrodestra. Insomma una coalizione che non appare per niente compatta. Se poi vediamo i continui litigi del centrodestra a Pietrasanta e a Massarosa non capiamo perché a Viareggio dovrebbe andare diversamente.
Il Movimento Cinque Stelle candida Roberto Baccelli persona degnissima con un passato a sinistra e con una buona cultura di base, ma la squadra è inesistente. Si tratta di una candidatura di servizio con programmi che hanno buoni spunti ma non sono elaborati. C’è da augurarsi che una volta eletto non faccia come la sua predecessora Pacillio o come i suoi colleghi Da Prato di Camaiore e Merciadri di Massarosa.
A sinistra con uno sforzo unitario Rifondazione Comunista, Repubblica Viareggina, Potere al Popolo e Partito Comunista Italiano hanno deciso di dar vita alla lista Viareggio a Sinistra e di candidare il geologo Roberto Balatri. Balatri deve cercare di recuperare il gap che la sinistra anticapitalista ha accumulato nel corso degli anni e non sarà facile ma dalla sua ha spirito di abnegazione, competenza, generosità e concretezza. Inoltre la squadra ha elaborato un programma ecosocialista e femminista.
Infine tra i candidati figura anche Sandro Bonaceto figlio di un centrosinistra dei rancori, delle discordie e delle scissioni interne al PD e sostenuto dalla vecchia nomenclatura di quel pezzo di sinistra viareggina che dopo aver accumulato il debito sotto la giunta Marcucci cerca di ritornare alla ribalta con un operazione di palazzo targata Manfredi ex assessore all’urbanistisca della giunta Marcucci. Si tratta di quattro liste messe insieme per dare vita ad una coalizione ma nei fatti soni divisi su tutto. Sono divisi su come voteranno alle regionali, su come voteranno al referendum e adesso sono divisi anche sull’asse di penetrazione che doveva caratterizzare questa alleanza.
Riteniamo che l’unico candidato sindaco votabile per chi ha una visione anticapitalista sia Roberto Balatri.
Lo avevano annunciato, con un comunicato congiunto, e hanno mantenuto la promessa. Cantiere Sociale Versiliese e Officina “Dada Boom hanno festeggiato alla Vetraia la baldoria. A dire la verità è stata tutta Viareggio, e in particolar modo il Varignano, che si è ribellata alla delibera diktat di Giorgio Del Ghingaro che ufficializzava una sola baldoria e proibiva tutte le altre. Divieti e repressione non possono fermare una tradizione che dura da oltre 160 anni, da ben prima dell’unità di Italia.
La Baldoria alla Vetraia ha visto l’accensione di un falò in piena sicurezza. E’ stato mantenuto il distanziamento sociale. I bambini hanno acceso le loro girandole, hanno bevuto un bicchiere di aranciata e i più grandi un bicchiere di vino. Il resto lo hanno fatto la musica, i fuochi d’artificio e la voglia di stare insieme. Come ogni anno è stato bruciato il carro vincente del carneval varignano 2020 e se due anni fa toccò a Del Ghingaro, l’anno scorso a Salvini e Di Maio, quest’anno è toccato a Benetton e alle sue sardine.
Teatro Puccini di Torre del Lago. I lavoratori dello spettacolo non sono “invisibili”.
L’Unione Sindacale di Base si è recentemente costituita anche all’interno della Fondazione Festival Pucciniano di Torre del Lago.Una stagione, quella appena conclusa, oggettivamente difficile rispetto al passato ma il rischio concreto è che i lavoratori dello spettacolo ancora una volta rimangano invisibili. Molti organi di stampa, non solo del settore, hanno sottolineato il grande successo della stagione teatrale 2020.Un risultato tutt’altro che scontato per il “Puccini dei Miracoli” e su questo non vogliamo di certo creare polemiche. Ma, come spesso succede, il punto di vista delle maestranze è stato completamente cancellato. Bisogna partire intanto da un dato, complice anche la riduzione del cartellone spettacoli quasi la metà dei precari storici del settore tecnico sono stati lasciati a casa. Ciò vuol dire che la fondazione, grazie appunto alla riduzione sostanziale delle spese vive per i dipendenti stagionali sia anche dei cachet, e a fronte di un contributo pubblico rimasto sostanzialmente invariato, ha di fatto raggiunto un utile tutt’altro che inferiore alle scorse stagioni. In questo contesto consideriamo assolutamente provocatorie le dichiarazioni del Direttore Generale Moretti in merito all’erogazione del premio per i tecnici di palcoscenico e sulla contrattazione di un integrativo aziendale che manca dallo scorso anno.In generale il settore della cultura e dello spettacolo vive grazie e soprattutto alle maestranze. In questo caso stiamo parlando di lavoratori stagionali che avrebbero tutto il diritto di veder riconosciuta (anche dal punto di vista economico) la propria professionalità. A maggior ragione visto che si sta parlando di tecnici non assunti a tempo indeterminato che già scontano sulla propria pelle il fatto di essere precari. Detto ciò il segnale che la Fondazione ha voluto lanciare quest’anno confermando comunque la stagione è da noi giudicato molto importante e ci auguriamo che il prossimo anno si possa tornare ad un organico completo così come del resto auspicato da tutti compreso il direttore artistico della Fondazione. Che gli auspici non restino solo sulla carta ma siano effettivamente confermati.All’ultimo incontro sindacale, alla quale anche USB ha partecipato insieme ai colleghi della CGIL, abbiamo concordato di ridiscutere l’erogazione del premio anche per quest’anno. La Fondazione ha chiesto di attendere la conferma definitiva della ripartizione delle risorse pubbliche che a breve dovrebbe essere comunicata. Chiederemo un nuovo incontro per la fine di settembre nella speranza di poter chiudere finalmente almeno questa partita.
“Sentiamo dire che le tradizioni sono importanti, tranne poi vederle sempre snaturare o incanalare dentro le esigenze di chi comanda. Le Baldorie, e non la baldoria, a Viareggio erano un momento di festa per piccoli e non. Un momento di aggregazione delle genti dei quartieri. Purtroppo per motivi diversi questa tradizione è andata scemando anche se negli ultimi anni abbiamo avuto segnali di controtendenza. In quartieri popolari, come il Varignano, questa tradizione non è mai venuta meno nonostante consumismo, omologazione e repressione. La giunta comunale, che anni fa decise di festeggiarla l’8 e non il 7 mostrando ignoranza sul tema, ha emanato una delibera dove con arroganza pretende di essere l’unica a celebrare la ricorrenza. Noi non ci stiamo e saremo a difendere questa tradizione popolare.
Era il 1854 e l’epidemia di colera aveva risparmiato Viareggio. Gli abitanti della città per ringraziare la Madonna decisero di accendere dei falò. Oggi che un’altra epidemia, anzi una pandemia infesta il mondo, quella del covid 19 e la gioventù ha dovuto subire un lungo lockdown, la celebrazione assume un rituale propiziatorio e un desiderio di libertà. Purtroppo verso i giovani assistiamo ad una repressione e ad una criminalizzazione diffusa come ci mostrano i recenti fatti di Marina di Carrara e anche le denunce a dei giovani del Varignano accusati pure per il ridicolo reato di furto di pancali. C’è chi vorrebbe trasformare il nostro paese in uno stato di polizia e trova ogni pretesto per restringere le libertà e cancellare i diritti conquistati con la lotta. La zona dove, noi, da diversi anni celebriamo la baldoria è la vetraia. Una zona lasciata in totale stato di abbandono e degrado dall’amministrazione Del Ghingaro. Ci abbiamo spesso trovato vetri e siringhe, erbacce non tagliate e rifiuti di ogni genere. Il signor Manzo e il signor Del Ghingaro si preoccupino di questa zona tutti i giorni dell’anno e non solo il 7 di settembre. Proprio in questi giorni in delle case popolari ha ceduto una scala e solo il caso ha voluto che non ci fossero dei feriti. dove era l’amministrazione?”
Da anni sindacati, associazioni e inquilini denunciano l’avanzato degrado dell’ edilizia popolare nel quartiere Varignano. Quanto é accaduto oggi in Via Belluomini, dove in una palazzina di Edilizia Popolare interi nuclei familiari sono stati costretti ad evacuare le proprie abitazioni a causa del crollo della scala condominiale, poteva ed andava evitato. Fortunatamente nessuna persona si trovava sul luogo del crollo, ma riteniamo E.R.P. e Amministrazione Comunale responsabili della malgestione e del degrado del patrimonio immobiliare pubblico. Troviamo positivo l’ arrivo sui luoghi del Candidato Sindaco per Viareggio a Sinistra Roberto Balatri, unica voce fuori da un coro fatto di politicanti più attenti a svendere il quartiere ai centri commerciali, che occuparsi della reale sicurezza del quartiere , quella fatta di reddito, diritti , lavoro e abitare.
“L’incontro tra il movimento “No Asse”, gli amici del parco e Tommaso Fattori candidato di Toscana a Sinistra per la presidenza della regione di Toscana ha visto veramente una grande partecipazione di persone.
Tantissime persone – spiegano – hanno presidiato sul viale dei Tigli, ambientalisti, militanti di Sinistra Italiana, Potere al Popolo, Repubblica Viareggina e Rifondazione Comunista ma soprattutto tanti cittadini curiosi che hanno fatto domande al candidato. Tommaso Fattori ha ribadito l’importanza del parco e non ha risparmiato critiche ai sindaci di Viareggio e Pisa. Di candidati a sindaco, se si eccettua, Roberto Balatri di Viareggio a Sinistra non se ne sono visti altri. Ora non ci aspettavamo di vedere Giorgio Del Ghingaro ma chi dice di essere “No asse” come mai non era presente? Dove era il dottor Sandro Bonaceto? Forse Fabrizio Manfredi, candidato alle regionali con una lista che appoggia l’incenitorista Giani, non gli ha dato il visto per partecipare? Serve una politica realmente ecologista e questa può essere rappresentata solo da chi ascolta i movimenti ambientalisti e non da chi ha bazzicato gli ambienti di confindustria e si tinge con un po di verde addosso”.
Potere al Popolo Lucca e Potere al Popolo Versilia hanno presentato le/i loro candidatE/I (Francesca Trasatti, Federico Camici Roncioni e Andrea Dini) al Consiglio Regionale per la lista Toscana a Sinistra con Tommaso Fattori Presidente, nel collegio di Lucca.
“Stamani ci siamo ritrovati davanti al’ex inceneritore di Falascaia al Pollino, al confine tra comune di Pietrasanta e di Camaiore, per presentare i candidati di POTERE AL POPOLO! al consiglio regionale nella lista TOSCANA a SINISTRA per TOMMASO FATTORI, per la circoscrizione della provincia di Lucca. Dopo anni di lotte e un grande movimento che portò in piazza migliaia di persone che portò alla chiusura del 2010, sembra che tutto ciò sia stato dimenticato e la discarica situata dietro l’inceneritore sarà utilizzata per lo stoccaggio e il trattamento di tonnellate di rifiuti. La Regione e il sindaco Giovannetti annunciavano, l’anno scorso, in pompa magna la demolizione della struttura. Oggi, invece, lavorano per un ulteriore ampliamento degli impianti che, per altro, non hanno mai cessato di smaltire i rifiuti ingombranti. Tutto questo mentre Giani, candidato presidente alla regione (PD), annuncia di schierare carri armati laddove ci si opporrà alla creazione di “templi crematori”, con buona pace delle liste “ambientaliste” che lo sostengono. Allo stesso tempo le istituzioni, anche di colore politico opposto, celano nel segreto i risultati di un’indagine epidemiologica sull’incidenza tumorale dall’area cominciata nel 2016 ma recapitata ai comuni solo nello scorso ottobre. Intanto il diritto alla salute degli abitanti del Pollino viene violato da troppo tempo. Gli odori della discarica, l’incoltivabilità dei terreni, la falda acquifera inquinata non sono più tollerabili! FRANCESCA TRASATTI, ANDREA DINI e FEDERICO CAMICI RONCIONI sono intervenuti parlando della situazione ambientale della località, della inazione riguardo al diritto alla salute dei politici oggi dentro le amministrazioni (comunali, provinciali e regionali), alla subalternità delle istanze dei cittadini che viene portata avanti anche attraverso il continuo richiamo ad un fantomatico voto utile, utile soltanto ai pochi che hanno grossi interessi di profitto.”
Stamane 28 agosto al mercato di Torre del Lago Repubblica Viareggina ha incontrato i torrelaghesi spiegando le ragioni delle scelte politiche del 20 e 21 settembre. Repubblica Viareggina alle elezioni regionali sosterrà Tommaso Fattori candidato a presidente della regione per Toscana a Sinistra e inviterà a votare per i candidati Francesca Trasatti e Andrea Dini. Alle elezioni comuali sosterrà Roberto Balatri candidato a sindaco di Viareggio a Sinistra invitando a scegliere un uomo e una donna di Repubblica Viareggina candidati in quella lista. Sul referendum l’indicazione è a votare “No”
Repubblica Viareggina, che ha scelto il colore verde dell’ecosocialismo, sarà presente all’interno della lista Viareggio a Sinistra e sarà presente dal 22 settembre nelle lotte e nelle pratiche dei movimenti sociali. A seguire il volantino distribuito.
“La crisi economica, che dura da oltre un decennio e aggravatasi con la pandemia di covid, è destinata ad incrementare le disuguaglianze sociali. Siamo dentro una crisi di sistema dove la politica non può dare risposte se rimane dentro il quadro di compatibilità dell’esistente. Serve un approccio non solo antiliberista ma anticapitalista, femminista ed ecosocialista. Serve un sostegno a tutti i movimenti di lotta e alle buone pratiche di mutualismo sociale e autogestione. Con questo approccio e, non con cretinismo elettorale, ci avviciniamo alle prossime scadenze elettorali. A Viareggio e in Toscana per difendere i beni comuni, il diritto all’abitare, alla salute e al lavoro, per difendere ed estendere diritti sociali e civili abbiamo deciso di sostenere Roberto Balatri e Viareggio a Sinistra per la carica di sindaco di Viareggio e Tommaso Fattori di Toscana a Sinistra per la carica di presidente della regione. Al referendum contro il taglio dei parlamentari invitiamo a votare NO perché rifiutiamo demagogia e qualunquismo e ci schieriamo, invece, a difesa della costituzione. Riducendo il numero dei parlamentari non si diminuiscono le spese ma la rappresentanza democratica. Se vogliamo diminuire le spese vanno ridotti gli stipendi dei parlamentari ma soprattutto quelli di ministri e grandi manager di stato cosa non prevista da questo referendum. Troppe sono le liste che si presentano ma a prescindere che vengano eletti o meno certi personaggi scompariranno mentre noi dal 22 settembre saremo nuovamente nei nostri quartieri, nelle fabbriche, nelle scuole e in ogni luogo dove necessita una lotta perché l’impegno politico è nel quotidiano e non solo in una campagna elettorale.”