Striscione appeso da AS.I.A. USB all’ex SARS per difendere case e spazi sociali occupati.

IL 26 aprile, il primo giorno subito dopo la festa di liberazione c’è stata una assemblea del sindacato AS.I.A USB e Brigata Mutuo Sociale per l’Abitare che si è tenuta dentro l’ex SARS allo Spazio Socio Abitativo Leo Ciuti. E’ stato appeso uno striscione all’ex SARS per ribadire che quello spazio così come le case occupate non si toccano. Continua, in questo modo, la resistenza del movimento di lotta per la casa Viareggino.

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Il 25 aprile in Versilia. Contestazione a Pietrasanta, numerose iniziative a Viareggio.

Sono state numerose le iniziative in tutti i comuni della Versilia per il 25 aprile e tutte molto partecipate. Tanta gente a Marignana di Camaiore e a Sant’Anna di Stazzema. A Viareggio c’è stata, come avviene da diversi anni, la bicletta antifascista promossa dal CRO, Viareggio Meticcia, ARCI, ANPI e Libera a cui hanno partecipato almeno trecento persone. La biclettata, partita dal CRO Darsene, ha fatto varie tappe in alcuni punti significativi della città per terminare al monumento alla Resistenza a Largo Risorgimento. Al Cantiere Sociale Versiliese si è svolto un pranzo con circa 150 persone e nel pomeriggio c’è stao il mercatino “Libere Tutti” con tanti prodotti biologici, poi attività musicali, artistiche e diversi interventi politici. In serata aperitivo di beneficienza promosso da Viareggio Meticcia per il PCRF (Palestine Children’s Relief Fund) alla libreria Lungomare in passeggiata a Viareggio. Il popolo palestinese è un popolo che resiste all’occupazione sionista.

A Pietrasanta forte contestazione dopo che un ex colonnello della folgore ha pronunciato parole equivoche sul rapporto resistenza rappresaglie nazifasciste. Ancora una volta il sindaco Giovannetti è riuscito, invitando questo personaggio, a macchiare il 25 aprile. Fortunatamente la piazza ha risposto fischiando le parole insensate di questo militare e cantando Bella Ciao.

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In tanti in piazza a Lucca per il 25 Aprile. L’intervento dell’assemblea no base no guerra Lucca.

Oggi come altri anni abbiamo commemorato il 25 04 con un percorso itinerante per le vie del centro che ha toccato i luoghi significativi della resistenza. Quest’anno oltre a recarci presso le lapidi che commemorano i caduti, abbiamo voluto ricordare, andando dove sono avvenuti, gli episodi di insubordinazione al regime nazifascista, dove si è combattuto, dove i fascisti sono stati battuti e cacciati.
Il 25 04 è la data in cui fu proclamata (dal CLNAI) l’insurrezione generale in tutti i territori ancora occupati, indicando di attaccare i presidi ancora in mano ai nazifascisti. La parola d’ordine intimata dai partigiani era: Arrendersi o perire. Voglio dunque ricordare che la guerra partigiana non è stata solo una lotta di ideali, ma un fenomeno politico militare che ha avuto tragica concretezza fisica dove, come si
dice ora, i corpi sono stati veramente messi in gioco. La lotta partigiana portava in sé tre motivazioni principali: lotta di liberazione: contro l’occupante tedesco nazista lotta civile contro l’oppressore fascista
Lotta di classe contro coloro che avevano scelto il fascismo come strumento per stroncare le lotte, il potere operaio nelle città e nelle campagne che si era manifestato durante il biennio rosso e che nella Rivoluzione d’Ottobre, pochi anni prima, aveva trovato coronamento nella presa del potere da parte operaia. Con il 25 04 all’indomani della vittoria contro il fascismo le classi sociale oppresse conquistarono libertà di associazione politico sindacale, ma all’interno di un apparato statale (magistratura, esercito, polizia, pubblica amministrazione) in continuità con lo stato fascista, e le loro condizioni di vita concrete, nei luoghi di lavoro come nei quartieri furono appena migliori di quelle del ventennio. Ci vollero altri venti anni perché si potesse di nuovo rialzare la testa perché si mettesse in discussione un sistema produttivo, basato sullo sfruttamento e l’oppressione. Come tutti sanno abbiamo perso, la lotta di classe da allora la fa il capitale …., forse occorreranno ancora molti e molti tentativi, ma è certo che impareremo a vincere.
L’attuale governo prosegue le politiche liberiste di quelli precedenti condendole di una
odiosa cultura razzista omofoba esplicitamente fascista, e coerentemente alla retorica fascista dice di essere con il popolo ma estende il forfettario, l’uso del denaro contante, elimina il reddito di cittadinanza, prosegue nella politica di non voler fissare per legge un minimo di paga oraria, aumenta le sofferenze dei migranti, prosegue nella volontà di costruire opere inutili come il TAV e il Ponte Sullo Stretto , è un governo che dobbiamo far cadere…..il prima possibile. Questi due anni sono caratterizzati dalla guerra in Ucraina, una guerra in continuità con quelle dei venti anni precedenti: dalla prima e seconda guerra del golfo, all’invasione dell’Afganistan al bombardamento della Serbia, all’intervento in Libia in Siria ecc. dove
gli USA e i suoi vassalli hanno massacrato popoli avvelenato terre, lasciando morte e miseria. Oggi come allora le ragioni di queste guerre vanno cercate nella volontà di soggiogare i popoli e di accaparrarsi le risorse del pianeta. Risorse sempre più scarse la cui conquista diviene essenziale anche in virtù della transizione energetica che abbisogna di materie prime rare concentrate in poche zone spesso in Russia e Cina ecc. transizione energetica che proprio in virtù di un tutto elettrico potrebbe sdoganare l’utilizzo dell’energia nucleare, e che senza un cambiamento di sistema, che non potrà essere più basato sulla crescita illimitata, diviene volano di guerre e conflitti. Guerra che non è condotta solo con le armi, ma che ogni giorno tramite la propaganda cerca di piegare le nostre menti e coscienze alla volontà di dominio di un sistema putrescente a cui pennivendoli, e intellettuali al guinzaglio danno legittimazione nel pregiudizio storico della superiorità del sistema occidentale cristiano democratico capitalista (maschio e bianco) che dicono essere il sistema migliore valido per tutto il mondo, ma che riesce a imporsi con sempre maggior difficoltà a fronte dell’emergere di stati come Brasile, India, Cina e Russia i cui ideologhi stanno costruendo un discorso basato sul multipolarismo antagonista all’universalismo occidentale.
Ma guai a confondere questo multipolarismo che contrasta l’egemonia della superpotenza USA e dei suoi vassalli europei allo spirito di cui fu portatore il ‘17, perché il ‘17 parlava della liberazione dallo sfruttamento e dalla soggezione, il multipolarismo legittima sì il cambiamento degli assetti geopolitici del mondo, ma senza alcuna critica al modello di società capitalistica che li determina. Questo e la realtà che abbiamo di fronte, sapremo essere all’altezza di tutto questo como lo furono coloro che combatterono la guerra partigiana? Lo scopriremo lungo i sentieri della lotta.
Viva la guerra partigiana, abbasso la guerra imperialista.
Assemblea no guerra no base Lucca

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E nella festa della liberazione 2023, il Cantiere Sociale Versiliese ha issato un bandierone sul terrazzo del comune di Viareggio.

“Buona Liberazione!

Anche quest’anno il Cantiere Sociale Versiliese augura alla città un buon 25 aprile. Lo fa issando un’altra bandiera rossa sulla facciata del comune, simbolo della resistenza di ieri e di oggi. Da Nieri e Paolini agli antifasti e alle antifasciste di oggi continua l’esercizio quotidiano di resistenza ai nuovi rigurgiti razzisti, al revisionismo storico, alla tendenza alla militarizzazione, allo sfruttamento sul lavoro e alla devastazione ambientale.

Tocca al popolo tenere vivi i valori della resistenza visto che anche tra le più alte cariche istituzionali si sminuisce questa pagina importante della nostra storia. Il presidente del senato, l’ex squadrista Ignazio La Russa, in modo vigliacco e strumentale, denigra quotidianamente i valori della resistenza e della costituzione.

Il lavoro degli eredi dei partigiani e delle partigiane è dunque ancora lungo ed è più vivo che mai.”

Cantiere Sociale Versiliese

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“Liberiamoci dall’emergenza abitativa.” Iniziativa di AS.I.A. USB a Massa

Interessante iniziativa a Massa di AS.I.A. USB che il giorno della vigilia del 25 aprile è scesa in piazza con l’iniziativa “LIberiamoci dall’emergenza abitativa.”

Prima c’è stata una merenda per piccoli e non, e poi un inontro dibattito sul tema della casa, considerato anche l’avvicinarsi delle prossime elezioni amministrative. Anche a Massa troppi sono gli sfratti e mancano gli alloggi ERP disponibili, perchè molti lasciati in stato di abbandono. Dopo i militanti si sono recati in via cavour per un piccolo tour dell’abbandono, decine e decine di immobili e abitazioni pubbliche, e non, marciscono abbandonate a se stesse. A Massa vi saranno a breve nuovi sfratti e si annuncia una lotta dura da parte del sindacato.

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Si è svolto domenica scorsa, a Viareggio, un aperitivo per aderire a Potere al Popolo.

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Si è svolto domenica 23 Aprile, presso la libreria Lungomare di Viareggio, un aperitivo di adesione a Potere al Popolo. Presenti diverse decine di persone, che oltre a rinnovare l’adesione, hanno bevuto e ascoltato musica frazie a dj vampirello.

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Presentato anche a Viareggio, dal PCL, il libro di Marco Ferrando intitolato “Stalin e il PCI tra mito e realtà.”

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Mercoledì 19 aprile al Cantiere Sociale Versiliese, il Partito Comunista dei Lavoratori sezione Lucca e Versilia, con la presenza dell’autore, ha presentato il libro di Marco Ferrando “Stalin e il PCI, tra mito e realtò.” Il dibattito è stato interessante e ha durato due ore circa nelle quali sono stati ripercorsi i cambiamenti di linea politica dal PCd’I di Bordiga e Gramsci al PCI di Togliatti e Berlinguer.

Marco Ferrando, da sinistra e in una prospettiva marxista, ricostruisce, insieme al fenomeno staliniano, quella che resta una pagina tanto misconosciuta quanto centrale per la comprensione dell’involuzione e quindi della crisi della lotta di classe e del movimento operaio in Italia.

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Finalmente lo spazio dell’EX CSOA SARS è nuovamente fruibile dai movimenti sociali.

In poco meno di venti giorni l’ex CSOA SARS si è reso protagonista di due TAZ, dal’inglese “Temporary Autonomous Zone” con centinaia di giovani festosi a socializzare. Un posto che ha vent’anni di storia è rinato grazie all’asseemblea di Smash Repression Toscana. Forse a qualcuno a cui era stato promesso la cosa darà fastidio. E di già partono le calunnie e le accuse infondate, come quella del furto di elettricità. Smentita dal fatto che i ragazzi che lo hanno usato il 25 marzo e il 15 aprile hanno utilizzato generatori a benzina per produrre elettricità. Cosa sia accaduto nel lungo interregno tra sgomberi, occupazioni nuovi sgomberi e nuove occupazioni, non riguarda né questi ragazzi né l’insieme del movimento antagonista viareggino che lo ha difeso e riaperto. Per un breve periodo, lo spazio rinominato Spazio Socio Abitativo Leo Ciuti, ha ospitato alcune persone ma anche queste usavano generatori. L’occupazione ha durato poco perché di nuovo sgomberati e lo spazio fu chiuso. Ma anche la chiusura durò poco nemmeno 48 ore e lo spazio tornò ad essere terra di nessuno con forti appetiti di alcuni vicini e con una moltitudine di disperati che lo utilizzavano per sopravvivenza. Non c’è altro da aggiungere.

Diamo il ben tornato ad uno spazio che ha vent’anni di storia. L’Avventura dello Spazio Antagonista di Resistenza Sociale iniziò nel maggio 2003 e ha visto concerti, spettacoli, assemblee, manifestazioni, mostre, lotte e soprattutto solidarietà e socialità. Ci sono passate migliaia di persone e c’è un vissuto che non potrà mai essere cancellato da progetti speculativi o da appetiti piccolo borghesi.

Le due giornate che hanno visto ripopolarsi questo spazio sono state mosse da uno spirito genuino dal basso, dal voler costruire autogestione e critica all’esistente. Altre iniziative sono in programma nello spazio che adesso ha una assemblea regionale di autogestione.

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Presentato a La Spezia l’ebook contro le basi blu di William Domenichini.

Sabato 15 aprile è stato presentato a Marola, nei locali della storica Società di Mutuo Soccorso, l’ebook di William Domenichini, Il Golfo dei poeti (No basi blu). L’iniziativa è stata introdotta da Lorenzo Pavoni presidente dei Murati VivEnrico Adami ha dialogato con l’autore, William Domenichini. Presenti all’iniziativa una sessantina di persone. I reodadaisti, che sono intervenuti con Alessandro Giannetti nel dibattito, hanno allestito il video della performance “Omaggio Ogiugno” che fu la pietra dello scandalo al CAMeC per la scritta “Demilitarizzare La Spezia.” Alllestita anche la mostra fotografica della performance “La vendita delle indulgenze. Ognuno è Troia a modo sua.” del Collettivo “SuperAzione” anche essa presente al CameC e la mostra fotografica della grande assemblea del 21 agosto in piazza a Marola. Al dibattito erano stati invitati anche il sindaco e le istituzioni locali che naturalmente non si sono presentati. Presente, invece, il consigliere regionale Roberto Centi.

Dopo l’interessante dibattiro c’è stato un aperitivo musicale, con la partecipazione di Flo Spaguetty

L’ebbok sarò presentato anche a Viareggio in occasione dell’art happening WA(TE)R il 6 e 7 maggio a RiCreAzione.

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Iniziativa a Viareggio di ANPI, CGIL e PCI contro l’autonomia differenziata.

Sala di rappresentanza del comune di Viareggio piena, per l’iniziativa contro l’autonomia differenziata promossa da ANPI, CGIL e PCI, venerdì 14 aprile. Sono intervenuti Mario Iannella, assegnista di ricerca scuola Superiore Sant’Anna di Pisa e Walter Tucci giurista costituzionalista – segreteria nazionale PCI e membro del Coordinamento della Democrazia Costituzionale, L’iniziativa coordinata e moderata dall’avvocato Franco Frati ha visto intervenire anche Filippo Antonini presidente provinciale dellìANPI, Paolo Alessio Annale referente sanità PCI federazione Lucca e Versilia e Antonio Mercuri CGIL provincia Lucca. I danni della cosiddetta proposta Calderoli sono incommensurabili e rischiano di frammentare ulteriormente il paese favorendo le regioni ricche a scapito di quelle più povere. Ancora una volta la destra e i leghisti calpestano i valori di solidarietà e la carta costituzionale.

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