Lunedì 31 luglio, alla festa del Partito Democratico di Massarosa era presente, per un dibattito, Lorenxo Bani presidente del parco di Migliarino Sanrossore Massaciuccoli. L’iniziativa però ha visto protagonisti i militanti del Coordinamento “No Asse” che si sono presentati con un mega striscione con su scritto “No Asse Si Parco” e sono rimasti in piedi mentre Bani e gli altri relatori parlavano. Bani nel dibattito è stato incalzato su alcuni temi riguardanti il parco. Ha espresso in modo chiaro e netto che non ci sarà l’attraversamento della Lecciona per quanto riguarda la ciclovia tirrenica. Questa è sicuramente una vittoria per tutto il movimento ambientalista che in questi anni si è mobilitato e ha lottato per difenderla. Non è stato, imvece, chiaro sull’asse di penetrazione. Ribadendo che molti sono i dubbi e le criticità ma che essendo attiguo ma non interno al parco il tema non è di sua stretta competenza. Ha ribadito però che i comuni dovranno stare alle decisioni dell’ente parco. Sicuramente Bani dovrà tenere conto dell’attivismo delle tante realtà ambientali del territorio pronte ad una seria di mobilitazioni che dovrebbero culminare in un corteo il prossimo 7 ottobre
Nel giorno in cui in Valsusa è partito il campeggio dell’alta felicità e i No TAV hanno danno vita ad una intensa passeggiata di lotta attaccando, giustamente, il cantiere dell’alta velocità, a Viareggio a molti chilometri di distanza, si è realizzata una altra piccola passeggiata, quella artivistica del museo popolare Gïåk Vërdün . Il museo giunto alla sua sesta edizione si impegna contro gli scempi ambientali, come l’asse di penetrazione, la super strada per gli yacht dei super ricchi. C’è un filo rosso che unisce queste due lotte ambientali e tutte le lotte ambientali del paese. La consapevolezza che per difendere il pianeta serve un altro modello di produzione e sviluppo. Noi lo chiamiamo ecosocialismo. Ancora una volta arte e natura si sono incontrati. Ancora una volta creatività artistica e impegno sociale si sono presi per mano. Almeno un centinaio di persone hanno partecipato alla passeggiata artivistica, assistendo a performance, a letture di poesie e potendo ammirare le bandiere da artista. Dopo questa emozionante passeggiata si è svolta nell’ex SARS, ex spazio socio abitativo Leo Ciuti, una vivace assemblea con oltre una quarantina di persone e circa e una quindicina di interventi. La decisione del luogo è altamente simbolica visto il tentativo dell’amministrazione viareggina di strappare ai movimenti sociali viareggini questo luogo.
Oltre alle realtà viareggine erano presenti rappresentanti di Apuane Libere e del comitato contro l’allargamento dell’aeroporto di Peretola a Firenze. È stata decisa come manifestazione in difesa del parco il 7 ottobre ed è, inoltre, stato deciso un percorso di avvicinamento che prevede una serie di iniziative in agosto e settembre. Dal 7 al 16 agosto volantinaggio alla festa dei Partigiani Sempre, il 20 agosto nuova passeggiata artivistica e presentazione del libro di Paola Imperatore sui cambiamenti climatici. Il 4 Settembre alle ore 21 presso la libreria Lungomare convegno di Italia Nostra Versilia sul nuovo piano integrato del parco di San Rossore. Il 16 settembre presidio assemblea in luogo da decidere. 30 settembre partecipazione alla manifestazione di Firenze contro allargamento dell’aeroporto. Insomma non mancheranno gli appuntamenti di lotta da qui all’autunno.
“IL COMUNICATO CHE SEGUE RELATIVO ALL’INCONTRO FRA IL PRESIDENTE DELLA REGIONE EUGENIO GIANI E I COORDINAMENTI “NO ASSE” E “LA LECCIONA NON SI TOCCA” (APPROVATO DALLA SUA SEGRETERIA) E’ STATO TOTALMENTE IGNORATO DALLA STAMPA, CHIEDIAMO PERTANTO DI CONDIVIDERLO E DIFFONDERLO
L’11 luglio si è tenuto a Firenze un incontro fra il Presidente della Regione Eugenio Giani e i Coordinamenti “No Asse” e “La Lecciona non si tocca” rappresentati da Paolo Annale, Diego Bianchini, Francesco Del Greco, Andrea Lami, Antonella Serafini.
L’incontro ha avuto luogo in seguito ad una lettera inviata dai due Coordinamenti al Presidente dopo che si erano svolti gli incontri partecipativi sulla Variante semplificata al Piano Strutturale, ovvero il tracciato dell’Asse di Penetrazione, o via del Mare che dir si voglia.
I rappresentanti hanno lamentato le modalità in cui si è svolto il processo partecipativo, tali da renderne dubbia la legittimità; dal momento che esso è stato voluto e finanziato dalla Regione, hanno chiesto che in futuro questi momenti siano veramente partecipati/partecipabili, adeguatamente pubblicizzati e soprattutto sia possibile un reale confronto sulle proposte dei cittadini.
Relativamente al tracciato dell’Asse i rappresentanti dei Coordinamenti hanno fatto presente che la sua realizzazione attraverso la Pineta di Levante, così come pensata dall’Amministrazione Comunale, non risolverebbe i problemi posti sul tappeto dalle categorie economiche e dagli abitanti del quartiere, e che tale progetto si basa oltretutto su stime dei flussi di traffico e dati tecnici sulle imbarcazioni e le loro movimentazione ampiamente opinabili.
Hanno illustrato a Giani ipotesi alternative già da tempo studiate, che prevedono l’utilizzo della viabilità esistente; che rispettano il verde, senza creare fratture nel tessuto urbano e sociale del quartiere; che potrebbero infine essere realizzate in tempi brevi, con costi contenuti e, soprattutto, senza alcun danno per la pineta di Levante e per il Viale dei Tigli (sottoposto oltretutto a vincolo paesaggistico). Il Presidente Giani ha raccolto la documentazione e si è impegnato a farla esaminare dagli uffici tecnici competenti: la Regione ha quindi preso atto che, contrariamente a quanto sembra sostenere l’Amministrazione Comunale di Viareggio, il tracciato attraverso la Pineta non è la sola risposta possibile (né necessariamente la migliore) ai problemi della viabilità del Porto e della Darsena.
Relativamente invece alla questione più generale del Parco e della ridefinizione di confini e aree contigue, secondo quanto riferito da Lorenzo Bani, presidente del Parco, tutto è ancora in fase di definizione e se ne potrà discutere solo fra alcune settimane quando la Regione avrà valutato il nuovo Piano del Parco nella sua interezza; a questo riguardo, i due coordinamenti hanno già anticipato a Bani la richiesta di un incontro specifico.
“Un altro grave lutto nel mondo del lavoro in Versilia. Un operaio di 46 anni è morto durante il suo turno di lavoro alla Savena di Pietrasanta.. Il lavoratore del marmo è caduto da una altezza di nove metri. L’ennesima tragedia evitabile. Servono maggiori controlli sulla sicurezza nei luoghi di lavoro. Non si può più tollerare questo sterminio sistematico che colpisce il mondo del lavoro, quotidianamente, nel nostro paese.”
“Torna il Museo Popolare Gïåk Vërdün, già Museo Popolare della Pineta, giunto alla sesta edizione. Torna l’impegno di tanti artisti e di tanti attivisti in quella meravigliosa sperimentazione di artivismo pensata da Giacomo Verde. Continuano gli attacchi al parco di Migliarino San Rossore, Massaciuccoli. Insistono ancora per costruire una nuova base militare a Coltano, Pisa. Insistono ancora con l’Asse di Penetrazione e con la Ciclovia Tirrenica da far passare dentro la Lecciona a Viareggio, ma è l’intero parco ad essere messo sotto attacco da progetti di riduzione. Per questi motivi occorre riprendere a mobilitarsi e il Museo Popolare Gïåk Vërdün lo fa riaprendo i battenti domenica 30 luglio 2023. L’appuntamento è alle ore 17.00, lungo il viottolino a sud dello stadio (zona ex-Kiosko) nella pineta di Levante, per inaugurare le prime “bandiere d’artista” di questa edizione. Ci saranno anche diverse performance che accompagneranno la consueta passeggiata artistica che terminerà alle ore 19 nell’ex SARS dove avrà inizio una assemblea pubblica dal titolo “Costruiamo la mobilitazione in difesa del Parco”. L’assemblea è stata promossa da Museo Popolare Gïåk Vërdün assieme a Cantiere Scoiale Versiliese e Insorgiamo Viareggio con le adesioni di Coordinamento “No Asse”, Coordinamento “La Lecciona non si tocca”, Coordinamento Ambientalista Apuo Versiliese, Comitato “Le Voci degli Alberi”, Repubblica Viareggina, Potere al Popolo Versilia, Associazione Amici della Terra Versilia, Associazione per la Tutela Ambientale Versilia, Italia Nostra, Comitato per la difesa della Ceragiola, Comitato Indipendente per la Trasparenza l’informazione e la partecipazione, Salviamo Le Apuane. Dopo l’assemblea sarà possibile bere tutti assieme una birra fresca o un succo di frutta.””
Bellissima serata al circolo Partigiani Sempre ‘Tristano Zekanowski’ di Viareggio dove si è celebrata la pastasciuttata antifascista in memoria della famiglia Cervi che il 25 luglio 1943 la fece in casa sua per festeggiare l’arresto di Benito Mussolini.
Il ccircolo Partigiani Sempre anche questa estate nella zona dell’ex stadio dei Pini terrà la sua festa. Concerti, dibartiti e buona cucina. Tornano anche i giorni della memoria per tenere vivo il ricordo della strage di Viareggio. Insomma grandi appuntamenti in pineta dal 4 al 17 agosto.
Interessante e partecipata iniziativa alla biblioteca popolare di San Concordio CIP, dove Non una di Meno Lucca e i “No Guerra No Base Lucca” hanno presentato il libro di Paola Imperatore “Territori in lotta capitalismo globale e giustizia ambientale nell’era della crisi climatica.” Un libro che affronta le lotte ambientali del territorio viste come lotte di comunità e come il principale ostacolo materiale al processo di distruzione della natura che il sistema capitalista porta avanti. Paola Imperatore, oltre ad essere assegnista di ricerca all’università di Torino, dove si occupa di transizione ecologica e politiche climatiche, è una compagna da sempre attiva nei movimenti di difesa dell’ambiente, recentemente attiva nel movimento No base di Coltano. Il libro affronta lanche e connessioni tra ecologismo e operaismo mettendo in risalto come siano gli operai i primi a pagare i danni dei disastri ambientali.
Il prossimo 20 agosto Paola Imperatore presenterà il suo libro a Viareggio al Museo Popolare GiaK Verdun
Sabato 22 luglio Tuttonudo, Bassi Gradassi e Dissidanza si sono incontrati presso l’ex-SARS di Viareggio per un grande happening musicale. Sarsedine Fest, 15 ore di musica dal vivo dove si sono alternati rap ed elettronica. Stand e banchetti ma soprattutto tanto divertimentimento e socialità. Circa 400 persone hanno danzato in un posto che l’amministrazione comunale del signor Del Ghingaro voleva chiudere. Gli spazi sociali e l’autogestione non sono facili da cancellare nemmeno per chi ha una visione manageriale e dispotica come chi amministra Viareggio.
Il ministro della difesa Guido Crosetto, ribattezzato ministro della guerra dai contestatori, era ieri sera agli incontri culturali del Principe di Piemonte. Ad aspettarlo fuori quasi un centinaio di persone con striscioni, volantini e megafono. Il presidio, promosso in piazza Maria Luisa, da Insorgiamo Viareggio e Cantiere Sociale Versiliese si è spostato lungo i viali a mare ben controllato dalle forze di polizia. Si sono susseguiti vari interventi. In Piazza erano presenti il Comitato Sanita Pubblica Versilia – Massa Carrara, La Brigata Mutuo Sociale per l’Abitare, il Collettivo “Dada Boom”, L’Associazione di Amicizia Italia Cuba, Repubblica Viareggina, Potere al Popolo e militanti di Porti Aperti e varie realtà ambientalistiche.
Riportiamo qui sotto il volantino e alcuni comunicati
Fermiamo l’escalation! Basta invio di armi all’Ucraina!
Siamo qui sotto il Principe di Piemonte, perché non accettiamo passivamente la narrazione di questo governo reazionario e guerrafondaio. La presenza di Guido Crosetto, ministro della guerra e dei suoi profitti militari (visto il conflitto di interessi che ha) e la presenza, domani, di Carlo Nordio, ministro della repressione per i poveri e dell’impunità per i ricchi, che lor signori chiamano giustizia ci adirano profondamente. Crosetto tiene tanto alla pace in Ucrania che annuncia essere arrivato il nuovo pacchetto di armi, il settimo, inviato al paese martoriato. La favoletta del paese aggressore e del paese aggredito non regge più. Tutte e tutti sanno che la guerra in Ucraina non è iniziata 2 anni fa con le armate russe che sfondavano i confini ucraini ma molti anni prima con veri e propri massacri dell’esercito ucraino nel Donbass. Respingiamo, quindi, al mittente questa narrazione bipolare e dicotomica che vede i popoli divisi in buoni e cattivi. Non è mai stato così nella storia. Nè la NATO, né l’UE, né tanto meno gli USA e l’Italia vogliono la pace in Ucraina. Ognuna di queste entità è alla ricerca di un suo mercato, di sue sicurezze, di un suo potere e di un suo prestigio nel vomitevole scacchiere geopolitico degli Stati Nazione. Ipocrtita è anche l’atteggiamento di una certa opposizione, PD in testa che da una parte invoca la pace dall’altra vota per l’invio di armi. E’ questa la pantomima dei PACIFINTI da cui stiamo alla larga. Nel mondo aumentano i conflitti e le guerre perché servono al sistema capitalista. Non può esserci vera pace fino a che esisterà un sistema di profitti e sfruttamento come questo. Mentre i migranti dall’Africa, e non solo, continuano a fuggire da miseria e devastazione causate dall’Occidente. L’Occidente prosegue con la sua nauseabonda propaganda. È dato recente che oltre 2000 sfollati da varie parti dell’Africa sono arrivati sulle coste di Lampedusa, ma il ministro Crosetto ci rassicura che i confini sono protetti e che nessuno li violerà, sciami di imbarcazioni di fortuna continuano ad arrivare da settimane. Ma questo non doveva essere il governo con meno sbarchi della storia? Si Ormai è palese erano solo bugie. L’immigrazione non può essere fermata. In quanto al sovranismo di Meloni e Salvini è durato quanto dura un ghiacciolo in questi giorni caldi di luglio. Per ubbidire agli ordini militari di Washington e a quelli economici di Bruxelles non solo è svanita ogni traccia di sovranismo ma si è tradita la costituzione italiana che dovrebbe rifiutare la guerra. Sappiamo che ci attendono anni di guerra, tagli al sociale e repressione (tutte cose strettamente connesse) per questo siamo in piazza per dire forte: “Fermiamo l’escalation. Pronti a convergere ed insorgere con chiunque non accetti questa esistenza fatta di precarietà, sfruttamento e morte.” Insorgiamo Viareggio – Cantiere Sociale Versiliese
Come collettivo dada boom stiamo concentrando il nostro intervento sull’antimilitarismo, contro la cultura di guerra, la propaganda e la sua spettacolarizzazione! Oggi quindi non potevamo non portare il nostro contributo anche in questa piazza, in contestazione al ministro della difesa Crosetto… fin dalla sua nomina si grida al conflitto di interessi nel nominare un dipendente della Leonardo come ministro della difesa. Ma è bastato che il ministero della difesa, nella persona di Guido Crosetto, dichiarasse che Guido Crosetto non ha conflitti di interesse perchè ha rinunciato ad ogni incarico… giusto? Non c’è conflitto di interessi nel prendere decisioni dalle quali dipenderanno le sorti dei suoi ex (e forse dei suoi futuri?) datori di lavoro. Crosetto, uno dei fondatori di fratelli d’Italia…Fanno i sovranisti e i patriottici ma “ahi serva italia di dolore ostello nave senza nocchiere in gran tempesta non donna di province ma bordello” diceva Dante Questi sovranisti prendono ordini dalla Nato e dall’unione europea come tutti gli altri e pure peggio degli altri quando sostengono che la nato non è guerrafondaia ma agisce solo per dare sicurezza quando ci sia una condizione o la percezione di una grande insicurezza mondiale. Peggio di altri, quando lavorano per scorporare le spese militari dai vincoli di bilancio. Quando presentano, come mercoledì scorso, un caccia di sesta generazione e il relativo Global Combat Air Programme come un’opportunità irrinunciabile e come un moltiplicatore di investimenti! Come sempre, nel capitalismo, di fronte a una crisi la guerra e la corsa agli armamenti altro non sono che un’opportunità per i potenti e i governanti… questi non fanno nemmeno finta che non sia così, anzi si lodano dei prodigi della tecnologia militare irrinunciabile sai cos’è irrinunciabile Guido? La casa, la sanità, la sicurezza, la scuola, l’assistenza sociale, la tutela ambientale.. e la giustizia climatica è irrinunciabile! Per la pace e per continuare ad abitare la terra è irrinunciabile distruggere il capitalismo e i suoi servi e costruire un altro sistema economico!
Collettivo “Dada Boom”
Eravamo davanti al Principe di Piemonte di Viareggio per esprimere il nostro dissenso al ministro della difesa, Guido Crosetto. Abbiamo risposto presenti all’appello lanciato dal Cantiere Sociale e da Insorgiamo Viareggio e siamo scesi in piazza. Siamo contro le politiche del riarmo e di guerra portate avanti da questo governo. I soldi vanno spesi in case popolari, ospedali, scuole e servizi sociali, non in armamenti per giunta da dare ad un paese belligerante come l’Ucraina. Crosetto è un ministro con un chiaro conflitto di interessi visto che fino alla sua nomina a ministro, è stato il presidente di AIAD, una importante associazione di categoria che raccoglie quasi 200 aziende nel settore della difesa e delle armi.
Repubblica Viareggina
“I soldi destinati alle spese militari usiamoli per nuove case popolari.” Con questo striscione, siamo scesi in piazza per critcare fermamente Guido Crosetto. Crosetto è il ministro della difesa di un governo guerrafondaio che dimentica i poveri. Noi quotidianamente affrontiamo i prezzi dei tagli che il governo Meloni porta avanti a sanità e sociale. Il taglio ai contribiti affitti e l’aumento delle spese militari sono un qualcosa di vergognoso che ci parla, però, della natura reazionaria e padronale di questo governo.
Serve una nuova stagione di lotta che veda convergere tutte le realtà politiche e sociali che non accettano l’esistente. Ieri eravamo in piazza con spirito unitario assieme alle compagne e ai compagni di Insorgiamo Viareggio, del Cantiere Sociale Versiliese, del Comitato Sanità Pubblica, del Collettivo “Dada Boom” e di varie realtà ambientaliste. L’attacco alla sanità come quello al diritto all’abitare dovranno vederci protagonisti nel prossimo autunno che sarà sicuramente caldo.
AS.I.A. Viareggio Brigata Mutuo Sociale per l’Abitare
“Doveva iniizare, lo scorso 17 luglio ma è stato rimandato al prossimo 2 ottobre, l’ennesimo procedimento penale contro il movimento di Lotta per la casa viareggino. I legali Stefano Gambini e Francesca Trasatti chiederanno l’archiviazione, anche, perché nessuno dei tre indagati abita più nella casa occupata. Si tratta di un richiedente asilo iracheno e di due giovani marocchini uno, oggi, ospitato all’ostello della Brigata Mutuo Sociale per l’Abitare e l’altra ospitata dove lavora come badante. Persone che in uno stato di necessità avevano trovato rifugio presso la casa di Torre del Lago, da oltre un anno ribattezzata spazio sociale *Giovanni Menichini” in memoria di uno degli occupanti storici di quella casa. Per l’ occupazione di quella casa si sono già svolti ben due processi che hanno visto l’assoluzione di tutti e sei gli imputati. Cosa curiosa che uno degli attuali imputati è stato già processato e assolto in uno di questi precedenti processi. Come AS.I.A USB e Brigata Mutuo Sociale per l’Abitare esprimiamo pieno sostegno agli imputati e ribadiamo che dispiace vedere la magistratura perdere tempo e soldi in robe pretestuose, invece di concentrarsi su cose più serie come il malaffare e la criminalità che perversa in città.Siamo, tuttavia, fiduciosi che il buonsenso prevarrà.”