“Esprimiamo soddisfazione per l’ennesimo procedimento penale archiviato, riguardnte il movimento di lotta per la casa viareggino.”Esprimiamo soddisfazione per l’ennesimo procedimento penale archiviato, riguardnte il movimento di lotta per la casa viareggino.
Un iracheno, richiedente asilo, e una coppia di Marocchini messi temporeanemente in una casa occupata e autogestita di Torre del Lago dovevano rispondere di occupazione ma il giudice, dopo aver ascoltato Pm e avvocati della difesa, ha ritenuto di non dar luogo a procedere, anche perché quelle persone non avitano più in quel luogo.
La casa di Torre del Lago ha funzionato e funziona per l’emergenza abitativa come avrebbe dovuto funzionare un servizio efficiente che avrebbe dovuto mettere in funzione chi amministra. Quando uno supera lo stato di emergenza abitativa la lascia ad altri che vi entrano. E’ già accaduto molte volte nel corso degli ultimi dieci anni. Famiglie anche con minori hanno trovato, temporanea, assistenza in quella dimora che le istituzioni avevano, invece, lasciato in stato di abbandono. Ed è accaduto altre due volte che le persone che vi hanno dimorato venissero assolte in processi per occupazione. Sarebbe ora che l’amministrazione comunale, invece, di perdere tempo a denunciare e reprimere chi ha difficoltà economiche e abitative, pensasse seriamente a risolvere il problema casa.”
Cari amici e amiche della Natura, in queste sei edizioni di museo i vostri interventi hanno fatto vivere i luoghi del Parco MIgliarino S. Rossore Massaciuccoli, in prossimità della Pineta di Levante a Viareggio, per difendere la bellezza e la salubrità della natura e dei pini maestosi, veri monumenti del Museo, dai devastanti progetti speculativi della strada degli yacht, l’ Asse di penetrazione, e dello stupro alla natura per costruire una base militare a Coltano annunciando oltretutto l’ impatto peggiore possibile su ambiente, popolazioni e futuro, ovvero LA GUERRA!!! Grazie alle vostre opere e alle vostre performaces il Museo Popolare Giak Verdun è diventato un’ esperienza concreta di alternative possibili dove gli umani possono incontrare e dialogare con la natura, anzichè devastarla. Grazie alle vostre azioni ci avete regalato un connubio costante tra umano e ambiente, aprendo occhi, orecchie e cervelli! Ma adesso il Parco è sotto assedio! Dal nuovo Piano Integrato che ne ridurrebbe quasi il 40% delle dimensioni per aprire il via ai progetti dei comuni come l’ Asse di Penetrazione e dagli interessi di guerra per la base militare diffusa nell’ area Ex CISAM nel pisano, che dopo l’ approvazione del 18 settembre scorso alla riunione del Parco tra Regione, Ente Parco e Comuni, diventa un progetto concreto. Per questi motivi il 14 ottobre a VIareggio i movimenti ambientalisti e sociali hanno invitato alla mobilitazione a cui stanno aderendo tutte le realtà regionali, da Coltano, a Peretola, da tutta la regione verranno a sostenere la lotta in difesa del Parco! Crediamo importante che anche tutto il lavoro artistico che avete e abbiamo fatto debba essere presente, per questo abbiamo proposto l’ evento del cartello d’ artista situazionista MobilitARTI, per rispondere con la nostra arte alla devastazione imminente, per lottare insieme in difesa di quell’ ultimo spicchio di natura e futuro rimasti, per fermare insieme la devastazione e l’ escalation bellica! L’ invito è aperto a tutt* coloro che vorranno comporre con noi uno spezzone colorato e carico della vostra espressione artistica. E’ l’ ora di MobilitarCI!!! Sabato 14 ottobre, ore 16:00 tutti e tutte in Piazza Margherita a Viareggio!
Emozionante e partecipata iniziativa promossa da ARCI, SOS Mediterranee, CRO Darsene e radio Sankara. A dieci anni dalla strage nel Mediterraneo centrale. Guai a dimenticare le tante tragedie avvenute in mare. In un CRO gremito sono intervenuti Alessandro Porro soccorritore in mare con l’ocean Viking, Claudio Pardini del team medico di Mediterranea e Samanta Becuzzi socia di SOS Mediterranee. L’iniziativa è stata coordinata da Michelangelo Jan Vecoli presidente di ARCI Lucca Versilia.
“Stamane, come Brigata Mutuo Sociale per l’Abitare siamo riusciti grazie alla mobilitazione congiunta con ASIA USB e Unione Inquilini e alla solidarietà anche di diverse forze politiche a rinviare lo sgombero di tre famiglie con minori a carico e con una persona malata oncologica.
Le ferrovie, che hanno un debito morale con Viareggio, non rientreranno in posssesso delle case alla stazione almeno fino al gennaio 2024. Si tratta di una vittoria, figlia della mobilitazione e dell’autorganizzazione. Ferma rimane la nostra critica all’amministrazione comunale, che non è stata in grado di trovare una ben minima alternativa accettabile. Gli assistenti sociali, proponendo la divisione del nucleo familiare madre e minori dalle suore a Pietrasanta e il padre e i magiorenni per strada, sembrano la montagna che partorisce il topolino. L’assessore al sociale Sara Grilli, invece, continua a giocare a nascondino fuggendo da ogni confronto.
Dopo il rinvio ottenuto, la protesta si è spostata sotto il municipio dove abbiamo appeso alcuni striscioni. Uno che recita “Il tempo è scaduto la prossima volta sgomberiamo voi.” L’altro striscione era di solidarietà con l’ex SARS e i giovani che lo frequentano colpevoli di ascoltare musica Techno.
Il prossimo 14 ottobre saremo presenti in piazza alla manifestazione in difesa del parco contro l’asse di penetrazione con un nostro spezzone che chiede case popolari e non strade per yacht di lusso.”
Ennesimo weekend all’insegna del divertimento e della socialità per molti giovani, tanti venuti anche con il treno, all’ex SARS. Questo a qualcuno, però, non piace e vomita dalle pagine di un piccolo giornale di provincia tutto il qualunquismo e l’odio piccolo borghese. In un articolo fazioso e scritto pure male si legge di punk a bestia e musica techno che uscirebbe misteriosamente dai container. I soliti stereotipi e una misteriosa penombra per spaventare sono la ricetta ideale per confezionare la consueta propaganda di criminalizzazione della gioventù. Nessuno pretende che tutti possano conoscere la cultura che sta dietro un movimento musicale che ha più di quaranta anni di storia, né che si debba condividere i gusti dei giovani, però, chi ambisce ad essere chiamato giornalista dovrebbe, almeno, sapere cosa avviene sul territorio. Proviamo per amore della verità, e per il disprezzo verso i luoghi comuni e il pressapochismo a dire noi mediattivisti che giornalisti non siamo e mai vorremmo esserlo, come stanno realmente le cose.
La musica non viene da container misteriosi ma dall’EX SARS che è stato nuovamente liberato da una serie di realtà anticapitaliste e da Smash Repression da marzo.
Non si tratta di rave ma di feste di musica elettronica.
Il luogo è isolato e la musica non la sente nemmeno chi sta in auto fuori
In quanto al degrado troviamo ridicolo puntare il dito contro chi fa aggregazione, invece che contro un’amministrazione che proprio in quell’area ha lasciato che stadio e piscina andassero alla malora.
Lo Spazio Antagonista di Resistenza Sociale (SARS) è esistito per più di vent’anni ha superato incendi, sgomberi e processi. L’omissione della sua stessa esistenza nell’articolo, può essere dovuta solo a cialtroneria o malafede. Tuttavia, questo non deve meravigliare perché ci ricordiamo benissimo quella meravigliosa “perla” di articolo di quando nacque. Era il maggio 2003 e nonostante i tanti comunicati inviati dai ragazzi del centro sociale, che spiegavano la nascita attraverso l’occupazione, allora al Varignano, e la scelta del nome, che giocava sul virus cinese, uscì un articolo insensato. In quell’occasione si parlava di uno striscione con la scritta SARS accanto ad un ristorante cinese, che avrebbe fatto scappare dei turisti che pensavano alla malattia. Sono tante le cose assurde scritte in vent’anni da lor signori su questa esperienza o le altre simili in città. Ricordiamo nomi di compagni deceduti che risultavano essere rinviati a giudizio. Poi con il passare del tempo, come la maggioranza dei viareggini, abbiamo smesso di comprarlo e leggerlo. Siamo venuti a conoscenza di questo delirante articolo solo perché diversi lettori del nostro blog ce lo hanno segnalato.
Se chi ha scritto questo pezzo si fosse recato sul posto avrebbe visto qualche striscione e bandiera No Asse, (siamo curiosi di vedere cosa scriveranno il 14 silla manifestazione No Asse) e solo tanti giovani che ballavano ma il giornalismo moderno non sta sul campo si limita a raccogliere voci, quasi sempre false, da dietro una scrivania.
Non ci siamo meravigliati e rispondiamo a tutti con una battuta ma perché leggi “Il Tirreno se sei nel mar Ligure, Lo vedi che la verità è assente già nel titolo di questo giornale,”
“Venerdì 29 setembre siamo riusciti, attraverso una lunga mediazione, come ASsociazione Inquilini Abitanti (AS.I.A.) e Brigata Mutuo Sociale per l’Abitare a rinviare un delicato sfratto al Terminetto. Il nucleo familiare composto da tre persone di cui due invalide al 100% ha ottenuto altri 15 giorni per trovare una sistemazione e traslocarvisi. Nonostante la famiglia fosse in regola con tutti i pagamenti del canone di affitto è giunta la fine locazione. Ancora una volta i servizi sociali del comune di Viareggio erano del tutto assenti.
Il prossimo 3 ottobre assieme anche ad Unione Inquilini e ad altre realtà politiche e sociali promuoveremo un picchetto davanti alla stazione di Viareggio contro lo sgombero delle case della stazione dove vivono tre famiglie con diversi minori e una persona anziana malata oncologica.”
Il generale Vannacci contestato a Lucca da diverse centinaia di persone. Almeno 300, forse di più, hanno sfilato da Porta Elisa fino a Piazza San Francesco. Un corteo sicuramente giovane e femminista. In Piazza Non Una di meno, con uno spezzone molto combattivo, i COBAS Scuola, il Comitato No Base, l’ANPI ma anche la CGIL, Rifondazione Comunista, Potere al Popolo, Partito Comunista Italiano e Partito Comunista dei Lavoratori.
Sull’evento Lucca Antifascista, Vannacci non ti vuole creato da Non una di Meno Lucca si legge: “Contro il generale folgorato paracadutato a Lucca che parla di donne non conformi, invertiti e razze inferiori, noi donne, Lgbtqia+, antirazzistə, ambientalistə, antifascistə scendiamo in piazza per impedire che la “normalità” di ieri torni in voga oggi. Non c’è spazio per un linguaggio e un sistema che ci vuole zittə, che continua a raccontarci la retorica del sacrificio, il nostro, e del compromesso, quello con la cultura patriarcale. Non vogliamo militari nelle nostre scuole, basi nei nostri territori, omofobi e sessisti nelle nostre vite, razzisti e fascisti nelle nostre strade.”
In Piazza anche compagne e compagni provenienti da Viareggio come quelli di AS.I.A. USB e Brigata Mutuo Sociale per L’Abitare che hanno distribuito il seguente volantino
“L’incremento delle spese militari, l’aumento della repressione dei movimenti sociali, così come l’eccessivo spazio dato dai media al delirante pensiero del generale Vannacci sono tutti sintomi dello stato di guerra in cui viviamo.”L’incremento delle spese militari, l’aumento della repressione dei movimenti sociali, così come l’eccessivo spazio dato dai media al delirante pensiero del generale Vannacci sono tutti sintomi dello stato di guerra in cui viviamo.
Vannacci parla di mondo al contrario senza però cogliere in che modo questo mondo lo sia per davvero al contrario. Per noi è un mondo al contrario perché si tagliano i fondi per sanità, istruzione e reddito e si decide di buttare denaro pubblico per armare un burattino come Zelensky. Per noi, è un mondo al contrario perché una bambina che se ne stava tranquilla nella automobile della sua famiglia muore colpita da un aereo delle frecce tricolori. Ricordiamo che erano al tranquillo delle loro case molte delle 32 vittime della strage ferroviaria di Viareggio, quando un vagone merce contenente GPL esplose. Sicuramente è un mondo al contrario quello in cui i responsabili di stragi e morti vengono premiati con titoli e con stipendi d’oro come è avvenuto per i responsabili della strage ferroviaria del 29 giugno.
Per noi un mondo al contrario è quello in cui si va al lavoro con il rischio di morire. In Italia c’è una media di 3 morti al giorno sul lavoro (anche questa è guerra). Un mondo al contrario è quello in cui una donna rischia di morire solo perché decide di lasciare il proprio uomo. La cultura patriarcale e maschilista di cui la destra è portatrice è responsabile del continuo aumento di femminicidi in Italia. (un’altra guerra) E’ un modo al contrario quello dove si è impossibilitati a vivere tranquillamente la propria sessualità per timore di essere derisi o peggio ancora aggrediti. L’ultima aggressione omofoba è avvenuta a Torre del Lago solo pochi giorni fa. E’ un mondo al contrario quello dove ci sono case senza gente e gente senza casa. In tutta la provincia di Lucca su 239.127 alloggi 71.100, pari al 30% sono vuoti a fronte di un continuo aumento di persone in emergenza abitativa. Per noi è un mondo al contrario quello dove bambini che frequentano le scuole di una città si vedano negare la residenza con la ridicola motivazione che non ci sono tra i requisiti i legami con il territorio. Questo è quanto avviene nella Viareggio di Giorgio Del Ghingaro. Quel Giorgio Del Ghingaro che continua ad abbattere alberi e che vuole costruire basi militari in un parco e strade per yacht per super ricchi in zone attigue al parco. Infine è un mondo al contrario quello dove un generale che ha giurato sulla costituzione nata dalla Resistenza possa esternare mostruosità contro donne, LGBTQI+ e migranti.
Siamo in piazza a Lucca, oggi 27 settembre, a protestare, non solo, contro Vannacci ma contro l’intero sistema di cui questo generale è parte integrante, nonostante lui cerchi di far credere altro con la sua demagogia.
Anche, noi come lui, rivendichiamo il diritto all’odio, ma non verso i deboli, ma verso chi domina questa società. Vannacci non vuole cambiare l’esistente, è solo un cane da guardia del sistema. L’odio va rivolto verso chi sfrutta, devasta, stupra e prepara guerre. Rivendichiamo il diritto all’odio di classe. Il nostro èodio mosso d’amore.Amore per gli ultimi della terra che devono ribellarsi, che devono convergere e insorgere per distruggere capitalismo e patriarcato.
Con questo spirito scenderemo in piazza nei prossimi appuntamenti
3 ottobre ore 8.30 stazione di Viareggio c/o farmacia
Respingiamo lo sgombero delle FS ai danni di tre famiglie con minori
14 ottobre ore 16 Piazza Margherita Viareggio
Corteo contro Asse di penetrazione, basi militari in difesa del parco“
Domenica 24 settembre, con entusiasmo e partecipazione, è iniziata ufficialmente la stagione autunnale al Cantiere Sociale Versiliese. Per tutto il pomeriggio con “Cantiere che spettacolo” sono stati presentati i nuovi corsi e le nuove attività. Fin dal primo pomeriggio erano aperti il mercato Liberi Tutte -Autoproduzioni Ribelli con prodotti di qualità a chilometri zero e la biblioteva popolare Dada Mefia Book. Alle 16.30 è stata inaugurata la sede di Agape odv con tanto di merenda e brindisi. Agape farà rivivere la ludoteca al Cantiere Sociale e porterà avanti una serie di iniziative sul tratro che potranno vedere protagonista chiunque lo voglia.
Alle18.30 nello spazio di IF Prana curata dalla performer Chiara Gistri c’è stata la performance teatrale di Daniela Marcozzi intitolata “Lacuna” Partendo dall’attentato del 2 agosto alla stazione di Bologna
“Lacuna indaga il potere politico come un sistema di forze e accordi che irrompono all’improvviso nella sfera privata. Ciò che profondamente ha ispirato la creazione di questa performance è il significato di “segreto di stato”. Che cosa significa realmente? Dove praticamente lo stato nasconde queste informazioni? In un computer criptato? In una cassaforte? Nel corpo di una persona? In Lacuna, il corpo e’ il non-luogo dove sono conservati non solo i segreti personali, ma anche quelli di un’intera nazione. Diventando così corpo del reato, non rimane che sbarazzarsene, occultarlo o più semplicemente … dimenticarlo, e garantire ancora una volta la sopravvivenza dello stato.”
Alle 19.30 la intensa e piacevole giornata di Cantiere che Spettacolo si è conclusa con un un aperitivo buffet.
Il prossimo 5 ottobre il Cantiere Sociale terrà l’assemblea dei soci e sarà possibile rinnovare la tessera ARCI.
“Immagina questa strada senza alberi” è stato scritto in un cartello al presidio in difesa delle piante del viale Apua. E sinceramente troviamo inimmaginabile pensare allo storico viale che unisce Pietrasanta alla Marina senza piante. Evidentemente non è di questo avviso la banda Giovannetti – Mallegni, che da anni con arroganza amministra la città versiliese. Il sindaco Giovannetti persevera nel voler abbattere anche alberi che sono sani. Il comitato “Le voci degli alberi” ha protestato sotto il municipio di Pietrasanta lo scorso 21 settembre e ha annunciato che vigilerà. Sono sempre di più le voci che si levano contro questo scempio.
“Ennesimo episodio di intolleranza nel nostro comune. Si tratta di un’aggressione omofoba avvenuta, nella notte tra sabato e domenica, sulla Marina di Torre Del Lago, Un ragazzo dopo essere uscito da un noto locale LGBTQI+ è stato vigliaccamente aggredito da un branco. Esprimiamo alla vittima la nostra piena solidarietà. Condanniamo fermamente l’accaduto e ci chiediamo cosa faccia realmente l’amministrazione per contrastare questi fenomeni? Non ci aspettiamo niente da Giorgio Del Ghingaro che non ha mai mandato il gonfalone del comune ai pride regionali e che sta spostando sempre di più la sua giunta a destra.
Come Repubblica Viareggina invitiamo tutte e tutti a vigilare e denunciare ogni episodio di discriminazione sessuale.”