Si è svolto il sesto congresso della sezione di Viareggio dei CARC.

Si è svolto, mercoledì 8 febbraio, il congresso della sezione di Viareggio del partito dei CARC con una vivace discussione. L’1 e il 2 aprile il Partito dei CARC svolgerà il VI Congresso Nazionale a Roma.

Nella dichiarazione generale del VI Congresso si afferma che: “La lotta dei comunisti italiani deve tenere conto che da una parte il nostro è un paese imperialista come gli altri, dall’altra è un paese imperialista con le seguenti particolarità: 1) è sede del Papato, potere internazionale e potere occulto di ultima istanza del paese (è questo che fa dell’Italia una Repubblica Pontificia); 2) è ancora sostanzialmente diviso in due parti, il Nord e il Sud, sebbene in misura minore che nel corso della prima ondata della rivoluzione proletaria; 3) ha un ruolo importante l’attività politica ed economica svolta dalle organizzazioni criminali (Mafia, Camorra, ‘Ndrangheta); 4) da oltre settant’anni è occupato dalla NATO (istituzione del complesso militare-industriale-finanziario che governa gli USA e ha un avamposto nello Stato d’Israele) e da vari decenni è sempre più profondamente coinvolto nell’UE e nelle altre istituzioni dei gruppi imperialisti europei.
A questi aspetti strutturali si aggiunge il livello raggiunto dalla crisi del sistema di potere della Repubblica Pontificia, acuita prima dalla gestione criminale della pandemia e poi dalla partecipazione alla guerra USA-NATO in Ucraina. Le manifestazioni principali di questa crisi sono 1) le difficoltà crescenti che la borghesia imperialista incontra nel dare un indirizzo unitario all’attività del suo Stato e della Pubblica Amministrazione e a imporre alle masse popolari obbedienza alle leggi, alle ordinanze e alle altre disposizioni delle autorità; 2) il distacco crescente tra masse popolari e il sistema politico borghese, le cui manifestazioni più evidenti sono l’interruzione (la “breccia”) della successione quarantennale di governi
delle Larghe Intese determinata dall’esito delle elezioni del marzo 2018 che ha portato alla formazione dei governi M5S e all’aumento degli astenuti e delle schede bianche (che alle elezioni del 25 settembre 2022 hanno superato i 21 milioni su un totale di 51 milioni di elettori).
Tutto questo fa dell’Italia un “anello debole” della Comunità Internazionale dei gruppi imperialisti USA, sionisti ed europei.

Il documento prosegue con altri spunti interessanti qui è possibile leggero in modo integrale

https://www.carc.it/wp-content/uploads/2023/01/230109-Dichiarazione-Generale.pdf

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AS.I.A. USB: “Contro censura e repressione siamo tutti Alessandrone”

“I decreti penali di condanna sono strumenti repressivi particolarmente odiosi perché emettono una condanna senza che vi sia stato prima un dibattimento tra le parti. Il decreto viene emesso dal Giudice per le Indagini Preliminari (G.I.P.), su richiesta del Pubblico Ministero (P.M.). La difesa non è messa sullo stesso piano dell’accusa anzi è del tutto ignara di tale decisione, fino a che l’imputato ricevuta la notifica decide di comunicarla ai suoi legali. Ci sono, da allora, solo quindici giorni di tempo per fare opposizione. E’ uno strumento che tenta di intimorie e spera nella rinuncia del condannato a difendersi. Si tratta spesso di multe penali con tanti zeri che vengono sospese rimanendo una spada di Damocle sulla testa.

L’utilizzo di questo strumento, per reprimere lotte sociali, forme di dissenso e libertà di espressione, è sempre più disinvolto.

Bene ha fatto l’artivista e compagno Alessandro Giannetti ad opporsi ad un simile provvedimento. Alessandro, a cui va la nostra piena solidarietà, è stato condannato ad oltre 3000 euro di multa in alternativa a tre mesi di carcere per avere ralizzato una performance artistica al CAMeC di La Spezia. Ha scritto con il suo sangue “Demilitarizzare il mondo” tra l’altro su di un muro concesso dagli organizzatori della mostra “liberare l’arte dagli artisti” dedicata a Giacomo Verde. Censura e repressione si saldano insieme dentro il contesto di guerra in cui viviamo. La parola demilitarizzare deve dare molto fastidio a chi ha interessi con le servitù militari nella città di La Spezia.

Come AS.I.A. USB Viareggio e Brigata mutuo Sociale per l’Abitare conosciamo bene la repressione perché dobbiamo affrontarla nella lotta per il diritto all’abitare e per questo ci schieriamo senza se e senza ma dalla parte di Alessandro Giannetti, dei reodaisti e di tutti gli artivisti che hanno il coraggio e l’intelligenza di schierarsi contro il militarismo.”

AS.I.A. USB Viareggio

Brigata Mutuo Sociale per l’Abitare

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Non una di Meno Viareggio solidale con l’artivista Alessandro Giannetti, colpito da un decreto penale di Condanna a La Spezia.

“Come NUDM Viareggio esprimiamo massima solidarietà all’ artivista, compagno e amico Alessandro Giannetti che è stato raggiunto da decreto penale di condanna a 3 mesi di reclusione commutati in 3357 euro di sanzione pecuniaria a seguito della performance artistica “Ogiugno Oluglio”, nata in risposta alla censura da parte dell’amministrazione comunale e del museo CAMeC di La Spezia.

In quell’occasione Alessandrone ha deciso di scrivere con il suo sangue “Demilitarizzare il mondo” sul muro concesso per tutto il periodo della mostra.

Riteniamo questo procedimento di una violenza inaudita, un’attacco gravissimo alla libertà personale e alla libertà di espressione.

La censura dell’arte e il militarismo che incombe ci portano indietro a momenti di oscurantismo che non vorremo più vedere.

In questi giorni anche in città dobbiamo alzare la voce per dire che in una manifestazione popolare, come quella del carnevale, fatta di allegria, colori e pace sarà presente la banda della Nato.

La spettacolarizzazione della violenza e della guerra è un messaggio che non deve passare in nessun modo.

Oggi e sempre saremo dalla parte di chi, come Alessandrone, si batterà contro questa arroganza militarista e istituzionale e lo faremo anche usando i nostri corpi.”

#NUDMVIAREGGIO #Demilitarizzarelaspezia #Demilitarizzareilmondo #Giacomoverde

Non una di Meno Viareggio

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Rifondazione Comunista in difesa del parco contro la mercificazione dei territori.

“TRANSIZIONE ECOLOGICA O MERCIFICAZIONE DEI TERRITORI?

NO AL PIANO DEL PARCO CHE SOTTRAE ETTARI ALLA TUTELA NATURALISTICA NELLA LOGICA SPECULATIVA DEL PROFITTO

Mentre si sbandierano progetti di riconversione ecologica tramite enormi risorse del PNRR, nella maggior parte dei casi operazioni di superficiale imbellettamento (green washing) più che di sostanziale modifica del modello di sviluppo, circolano indiscrezioni sulle linee generali del nuovo Piano del Parco: al momento non ci sono ancora documenti pubblici, ma prese di posizione delle associazioni ambientaliste.

Quello che ci preoccupa maggiormente è la possibile larga riduzione del territorio protetto dal Parco (che va da Coltano a San Rossore, da Massaciuccoli fino alla parte meridionale della Versilia). L’operazione sarebbe duplice: da una parte si estenderebbero i confini verso sud, coprendo l’area di Coltano (su cui, ricordiamo per inciso, incombe tuttora il progetto di costruzione di una base per l’addestramento -e non solo- del 1° Reggimento Carabinieri Paracadutisti “Tuscania”) mentre si ridurrebbe la parte di territorio a nord, da Vecchiano a Viareggio.

Sarebbe così sottratta alla protezione diretta del Parco l’area della “bonifica” di Massaciuccoli, che diventerebbe terra di speculazione o di ulteriori coltivazioni agricole intensive, a vantaggio dei grandi proprietari che posseggono gran parte di quel territorio. Anziché rilanciare un’agricoltura compatibile con le caratteristiche dell’area bonificata del padule, per sostenere coltivazioni sostenibili e di “qualità”, prevarrebbe la logica del profitto, anche con l’ulteriore allargamento dei confini di urbanizzazione e destinazione commerciale già occupati col campo sportivo. Il principale rischio è di produrre squilibri nel rapporto tra flora e fauna e un ulteriore dissenso ambientale tra il lago e la zona della “bonifica”.

Anche l’ampliamento del Parco nella zona di Coltano, anziché rappresentare una buona notizia, significherebbe in realtà l’applicazione della logica della “compensazione” per fare digerire agli abitanti del borgo la realizzazione di strutture militari in quel territorio, o nelle zone limitrofe: perciò riteniamo che occorra affrontare la situazione con una visione più generale, sicuramente intercomunale (sono interessati i Comuni di Pisa, San Giuliano, Vecchiano), ma anche interprovinciale (Pisa e Lucca/Versilia).

L’istituzione di Parchi a protezione di ampi e delicati ecosistemi, patrimoni disseminati sull’intero territorio nazionale e un particolare nella nostra regione, è una scelta politica virtuosa per molti decenni: negli ultimi anni è stata però soppiantata da una logica di sfruttamento economico delle aree protette e di mercificazione dell’ambiente, con edificazioni, cementificazione e consumo di suolo.

Potenziare i Parchi sarebbe la scelta logica per contrastare concretamente, non solo in maniera propagandistica, il cambiamento climatico, l’inquinamento e il dissesto idrogeologico, ma soprattutto per promuovere modelli alternativi di gestione economica e di tutela delle risorse naturali.

Sì inverte invece la tendenza avviata nel 2010 dal programma MAB (Man and Biosphere) dell’UNESCO, che estendeva la “Selva Pisana” a “Selve costiere di Toscana”, integrando un’area dai Monti Pisani verso Collesalvetti.

È perciò necessario che gli Enti Locali (i Comuni interessati, la Regione che ha la competenza sull’agricoltura, ma anche la stessa Provincia il cui Presidente Angori, Sindaco di Vecchiano, è da sempre silente sulla cura di padule e agricoltura) si esprimano pubblicamente sul reale obiettivo del Piano, come richiesto dal Gruppo San Rossore, ma soprattutto come intendano rafforzare la difesa del Parco, dell’ambiente e del territorio.

Per quanto ci riguarda ci opporremo in tutte le istanze -comunali, provinciali e regionali, affiancando e sostenendo le associazioni ambientaliste critiche- ad ogni forma di riduzione dell’area del Parco, così come a qualsiasi forma di compensazione per i territori sottratti o destinati ad altre finalità, incompatibili con la tutela dell’ambiente (e della pace), e a qualsiasi attività finalizzata al profitto.”

PARTITO DELLA RIFONDAZIONE COMUNISTA

FEDERAZIONE DI PISA

FEDERAZIONE DI VIAREGGIO/VERSILIA

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Appello di Spazio Progressista: “Dopo l’esclusione del mondo del volontariato ai corsi mascherati, i consiglieri comunali abbiano un sussulto di dignità.”

“A questo punto, è necessario uno scatto di orgoglio, un sussulto di dignità da parte dei Consiglieri Comunali di maggioranza e di tutti i sostenitori dell’attuale amministrazione di Viareggio.

Il percorso ad ostacoli che ha portato le Associazioni di Volontariato, a dover gettare la spugna e decidere di non partecipare ai corsi mascherati del 2023, è emblematico, di un atteggiamento ostile nei confronti della comunità, percorso che parte da lontano.

Gli episodi più significativi sono innumerevoli: il distacco e la mancanza di solidarietà con la Associazione il Mondo che Vorrei, l’impossibilità di dialogo con le Associazioni di categoria ed i Sindacati, l’assenza costante e quotidiana dal territorio e dalle persone che chiedono aiuto, culmina, oggi, con lo schiaffo al mondo del volontariato.

Misericordia Viareggio e Croce Verde Viareggio, operano sul territorio, da più di cento anni, nel sociale, nei servizi sanitari, proprio la dove le persone sofrrono e lo Stato è sempre più assente.

Il nostro è un appello, ai Consiglieri Comunali, agli Assessori, ai sostenitori di questa amministrazione, abbiate coraggio, una volta, di esprimere il Vostro dissenso da una scelta cinica e scellerata, abbiate il coraggio di dire “ io non ci sto”.

Abbiate coraggio.”

Spazio Progressista

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Rifondazione Comunista di La Spezia solidale con Alessandro Giannetti e il Collettivo “Dada Boom.” per il decreto di penale emesso dopo i fatti del CAMeC.

“Condanna a 3 mesi commutata in 3300 euro che ha colpito Alessandro, artivistx reo, nel Giugno scorso, di aver scritto su di una parete del Camec, *Demilitarizza la Spezia”. Una performance autorizzata, ma evidentemente non piaciuta nel contenuto, che ha fatto sì che ne nascesse un caso politico e a quanto pare giudiziario.

L’arte, le svariate forme d’arte, spesso nella storia hanno fatto discutere e sentenziato condanne, mettendo in discussione la liberta’ d’espressione nel suo senso piu’ ampio, ma che questo oscurantismo possa avvenire anche nel 2023, lascia sgomenti.

La solidarieta’ ad Alessandro ed al Collettivo Dada Boom e’ totale e siamo a disposizione per supporti che si pensano necessari.

Il tema della DEMILITARIZZAZIONE a Spezia e’ di fatto un tabù.

Un tabù per le Istituzioni e per i tanti benpensanti che con il militare sono conniventi, ma non lo e’ per le tante Associazioni presenti in citta’ che da anni chiedono di poter affrontare il tema.

Dal coordinamento che chiede la riconversione di Seafuture, al tema dei Murati vivi, al presidio per la Pace del Lunedi che oramai da un anno si ritrova in Piazza Mentana, nascera’ un nodo della Rete di Pace e Disarmo spezzina.

Alla spettacolarizzazione della guerra e del sangue che ne consegue, preferiamo sempre il lavoro per la Pace e per questo diciamo che il tema della DEMILITARIZZAZIONE e’ un traguardo che non si arresta.”

Segreteria Provinciale di Rifondazione Comunista

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Protesta a Lucca per la prossima presenza della banda della NATO al carnevale Viareggio.

Compagne e compagni di Lucca e Viareggio uniti hanno manifestato il loro dissenso alla presenza della banda della NATO al carnevale, prevista per il 19 gennaio, esponendo lo striscione “demilitarizzare il carnevale.” fuori da Porta San Pietro mentre sulle mura si svolgeva il carnevale.

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Musica e coriandoli al presidio a Viareggio contro la banda della NATO. Verso le mille adesioni contro la partecipazione dei guerrafondai.

Dopo che in pochi giorni sorno state raggiunte quasi mille firme, venerdì 3 febbraio, una delegazione ha partecipato ad un presidio mascherato in piazza Mazzini a Viareggio. Prima sulla passeggita poi sulle tribune del viale a mare è stato esposto lo striscione: “Il carnevale con la NATO non si fa è come il cavolo sul Baccalà.” Musica e coriandoli hanno accompagnato il volantinaggio alle automobili. Il Volantino mostrava attraverso alcune immagini come il carnevale stia purtroppo mutando pelle. Altre iniziative di protesta saranno realizzate nei prossimi giorni. da varie realtà.

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Collettivo Superazione: continuiamo a “demilitarizzare le coscienze!”

“Eccoci, ci risiamo. Siamo a La Spezia, davanti al CAMeC. Questo palazzo è considerato, almeno dai suoi dirigenti, un museo, ma quello che appare non è quello che è.

Un museo, per essere tale, deve essere uno spazio dove c’è libertà di parola e di espressione. Nessun tipo di censura può essere accettato. E i suoi agenti non devono essere agenti di polizia.

Il Collettivo Dada Boom, il Collettivo Superazione, le r3o dadaiste e i r3o dadaisti cercano semplicemente di comprendere quello che vedono e mettono in discussione le apparenze per mostrare la verità della situazione, l’essenza, per trasformarla e giungere alla liberazione dalle sovrastrutture mentali e sociali. L’acqua e il pane che abbiamo condiviso con Giacomo Verde era questo. E continuiamo a condividerli fra di noi.

Questa non è una questione privata fra “io/noi e voi”. È una questione politica e culturale. Per questo motivo, a partire da maggio 2022, abbiamo detto prima a Viareggio, dopo a Coltano, a La Spezia, a Marola, a Livorno “Demilitarizzare il parco, La Spezia, il mondo” con le nostre operAzioni. E continueremo a dire “Demilitarizzare le coscienze” con le nostre opere, le nostre azioni, i nostri scritti.

Il nostro tavolo è aperto a tutte le persone che vogliono la liberazione dal mondo delle apparenze.”

Collettivo SuperAzione

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Decreto penale di condanna a La Spezia per una performace artistica contro il militarismo. Il Collettivo “Dada Boom” non ci sta.

Se toccano uno, toccano tutte e tutti! Solidarietà ad Alessandrone!

È con simpatico sconcerto che apprendiamo la notizia del decreto penale di condanna ai danni del nostro compagno Alessandrone, di 3 mesi di carcere commutati in 3357 euro, si legge “per aver imbrattato la parete del CAMeC scrivendo col proprio sangue -dopo essersi appositamente tagliato con un cutter- “DEMILITARIZZARE LA SPEZIA” Un altro uovo d’oro, e come nella miglior tradizione del premio il decreto è pieno di errori da sbirraglia! Non solo, è una condanna che sembra voler mettere una pietra sopra la libertà di espressione, sembra voler dire agli arti artistx (agli artivistx e a tuttx noi) che certe cose non si possono fare, non si possono dire né manifestare… cosi che nessuno le penserà nemmeno piu. In quanti pensiamo di poter davvero DEMILITARIZZARE IL MONDO? …mentre l’Italia spedisce armi per la guerra al centro dell’Europa e taglia fondi alla sanità, al sociale e alla cultura. Di questo si tratta e non di imbrattamento. La performance per cui condannano Alessandrone, “Ogiugno Oluglio”, nasce infatti dell’urgenza di ribadire con qualunque mezzo necessario il contenuto della performance “Omaggio Ogiugno” di tutti noi reodadaistx che veniva censurato dal CAMeC e dal Comune di La Spezia già dal giorno dopo, e successivamente oscurato all’informazione dalle curatrici della mostra Liberare Arte da Artisti – Giacomo Verde artivista. Mostra che ha tradito la memoria di Giacomo, selezionando ciò che di lui e del suo modo di fare arte risultava comodo e comprensibile e escludendo il resto. Con noi hanno avuto vita facile, trincerandosi dietro alle istituzioni e alle repressione e ci hanno espulsi, con tutto il resto dell’artivismo di giac l’oscurantismo è stato e sarà più complesso. Solidali e complici con il nostro compagno Alessandrone e non un passo in dietro nella lotta alla censura, per la libertà di espressione e nell’idea di demilitarizzare il mondo! Anche, a Viareggio, è stato importante schierasi contro la presenza della banda della NATO al Carnevale, con un presidio a colpi di coriandoli e musica perché non si normalizzi la cultura e la spettacolarizzazione della guerra!

#reodada #artivism #demilitarizzarelaspezia #demilitarizzareilmondo #nobasiblu #liberareartedaartistisp #murativivi #mitilanti #collettivosuperazione #giacomoverde

Collettivo “Dada Boom”

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